Giancarlo Giorgetti
Giancarlo Giorgetti (Cazzago Brabbia, 16 dicembre 1966) è un politico italiano, dal 13 febbraio 2021 ministro dello sviluppo economico nel governo Draghi e vicesegretario federale della Lega dal 26 febbraio 2016.
Giancarlo Giorgetti | |
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Ministro dello sviluppo economico | |
In carica | |
Inizio mandato | 13 febbraio 2021 |
Presidente | Mario Draghi |
Predecessore | Stefano Patuanelli |
Vicesegretario federale della Lega | |
In carica | |
Inizio mandato | 26 febbraio 2016 |
Vice di | Matteo Salvini |
Contitolare | Lorenzo Fontana Andrea Crippa |
Predecessore | Riccardo Molinari Edoardo Rixi |
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Segretario del Consiglio dei ministri con delega al CIPE, allo sport, al programma di governo ed all'aerospazio | |
Durata mandato | 1º giugno 2018 – 5 settembre 2019 |
Presidente | Giuseppe Conte |
Predecessore | Maria Elena Boschi[1] Luca Lotti[2] |
Successore | Riccardo Fraccaro[3] Vincenzo Spadafora[4] Andrea Martella[5] |
Sottosegretario di Stato del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti | |
Durata mandato | 12 giugno 2001 – 21 giugno 2001 |
Presidente | Silvio Berlusconi |
Predecessore | Carica creata |
Successore | Andrea Annunziata |
Deputato della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 9 maggio 1996 |
Legislatura | XIII, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare | XIII-XVI: Lega Nord Padania XVII: Lega Nord e Autonomie - Noi con Salvini XVIII: Lega - Salvini Premier |
Coalizione | XVIII: Centro-destra |
Circoscrizione | XVIII: Lombardia 2 |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Sindaco di Cazzago Brabbia | |
Durata mandato | 23 aprile 1995 – 12 giugno 2004 |
Predecessore | Enrico Simonetta |
Successore | Massimo Nicora |
Dati generali | |
Partito politico | Lega Nord |
Titolo di studio | Laurea in economia aziendale |
Università | Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano |
Professione | Politico, commercialista |
È stato segretario nazionale della Lega Lombarda per 10 anni, dal 2002 al 2012, nonché capogruppo per la Lega Nord alla Camera dei Deputati nella XVII legislatura dal 2013 al 2014 e nella XVIII legislatura fino alla nomina a sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Conte I.
Biografia
Si è laureato in Economia Aziendale presso l'Università Commerciale "Luigi Bocconi" di Milano, è dottore commercialista e revisore dei conti.
Cresciuto nel Fronte della Gioventù, l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano,[6] viene eletto parlamentare alla Camera dei deputati fin dal 1996, sempre con la Lega Nord Padania (nel 2001 viene rieletto nel collegio maggioritario di Sesto Calende). Già revisore contabile del comune di Varese e consigliere di Credieuronord, dal 1995 fino al 2004 ha ricoperto la carica di sindaco di Cazzago Brabbia alla guida della lista "Lista per Cazzago - Lega Nord Padania". È parente del banchiere Massimo Ponzellini.[7]
Nel 2001 è il principale autore della Legge 40/2004[8] sulla procreazione assistita. Dal 2001 al 2006 ha ricoperto il ruolo di presidente della Commissione Bilancio,Tesoro e Programmazione. Inoltre, durante il governo Berlusconi II è stato, dal 12 giugno al 21 giugno 2001, sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti. È stato consigliere di amministrazione di Credieuronord: a seguito del "crack" dell'istituto di credito fu indagato e assolto.[9][10]
Il 13 gennaio 2002 viene eletto nuovo segretario della Lega Lombarda, incarico che mantiene per 10 anni, fino al 2 giugno 2012.
Alle elezioni politiche del 2006 viene rieletto deputato come secondo candidato della lista "Lega Nord Padania - Movimento per l'autonomia" nella circoscrizione Lombardia-1. Nella legislatura ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della commissione affari esteri della Camera dei deputati ed è stato membro della delegazione parlamentare italiana alla NATO. Al 7º congresso nazionale della Lega Lombarda, tenutosi a Milano il 14 gennaio 2007, viene riconfermato per acclamazione segretario nazionale.[11][12] Alle elezioni politiche del 2008 viene rieletto a Montecitorio per la lista Lega Nord. È quindi tornato a presiedere la commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera, scrivendo la legge del pareggio di bilancio sotto il governo Monti.
Giorgetti è relatore della manovra economica del 2011, approvata definitivamente alla Camera il 15 luglio 2011 con 316 si, 284 no e 3 astenuti, dopo che il Governo ha posto la questione di fiducia.[1] Nel 2013 ritorna deputato alla Camera della Lega Nord, di cui è capogruppo nella XVII legislatura. Il 30 marzo dello stesso anno, in quanto Presidente della commissione parlamentare permanente, viene invitato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a far parte del "Gruppo dei saggi", che si occuperà di preparare iniziative di leggi nel campo economico e sociale[13]. Nella XVII legislatura è stato presidente della commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.[14]
Giorgetti è ritenuto esponente dell'ala più liberale della Lega e anche dopo l'ascesa alla segreteria di Matteo Salvini, eurodeputato di orientamento sovranista, ha sempre mantenuto le priorità politiche che ne hanno contraddistinto l'intera carriera politica: attenzione al tema del debito pubblico e sostegno a un minor ruolo dello Stato sul piano economico, e ricerco di un dialogo con la Germania principale partner economico dell'Italia e delle regioni che rappresentano la roccaforte elettorale della Lega nel Italia settentrionale sul piano della politica estera.[15]
Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato, e rieletto deputato nella circoscrizione Lombardia 2; diviene successivamente capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati sino alla nomina a Sottosegretario alla Presidenza del Cdm, quando lascia l'incarico a Riccardo Molinari.
Durante il Governo Conte I, Giorgetti ricopre la carica di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con le funzioni di segretario del Consiglio dei ministri, con delega allo Sport ed è alla guida del CIPE; gli viene anche affidata la delega all'attuazione del programma di governo, alle politiche spaziali ed aerospaziali (con la presidenza del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale)[16] e quella sulle scommesse sportive riguardo alla promozione delle misure per il riordino e al rafforzamento della disciplina delle scommesse sportive nonché per la prevenzione della manipolazione delle relative competizioni[17]. Cessa dall'incarico il 5 settembre 2019 con il giuramento del Governo Conte II.
Il 12 febbraio 2021 viene nominato ministro dello sviluppo economico nel governo guidato da Mario Draghi, giura al palazzo del Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 13 febbraio 2021, succedendo così al pentastellato Stefano Patuanelli.[18]
Posizioni politiche
È un politico federalista e regionalista che sostiene il decentramento. Intervenendo all'edizione 2018 del Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini il 20 agosto 2018, ha affrontato l'ascesa del populismo, affermando che "il Parlamento italiano non ha più importanza perché non è più compreso dai cittadini, che lo vedono come un luogo di inconcludenza politica".[19]
Giorgetti è un forte sostenitore di un sistema elettorale basato sull'uninominale secco e spinge per un ritorno della Legge elettorale Mattarellum, sebbene sia stata abrogata a favore della Legge elettorale Porcellum (successivamente dichiarato incostituzionale) con il sostegno della Lega Nord[20]. Nel 2020 ha sostenuto che l'Italia ha bisogno di un sistema elettorale che "renda possibile governare. Di tutti i sistemi elettorali che ho conosciuto, quello che ha funzionato meglio è il Mattarellum", sostenendo che "sindaci locali, imprenditori, professionisti e persone che rappresentano i propri territorio sono stati portati nella politica nazionale grazie al meccanismo dei collegi uninominali".
Vicino agli ambienti economici, è uno dei rappresentanti del movimento economicamente più liberale della Lega. Sulle questioni di politica estera, predilige la vicinanza dell'Italia agli Stati Uniti d'America nel quadro della NATO.[15]
È favorevole al fatto che il suo partito adotti un discorso più favorevole all'Unione europea e si avvicini al Partito Popolare Europeo.[21]
Nel settembre 2020, dopo aver votato "sì" in aula alla riduzione del numero dei parlamentari, a pochi giorni dal referendum costituzionale sull'iniziativa annuncia il suo voto contrario[22], in dissidenza con la linea ufficiale del partito[23], schierato per il "sì".[24]
Note
- ^ Sottosegretario, delega al programma di governo
- ^ Ministro per lo Sport con delega al CIPE
- ^ Sottosegretario con delega al CIPE e all’aerospazio)
- ^ Sport
- ^ Delega al programma di governo
- ^ Ignazio e Bobo, eterni rivali
- ^ Chi è Giancarlo Giorgetti, Il Fatto Quotidiano, 10 maggio 2018
- ^ Diritto & Diritti
- ^ Credieuronord, condannati tre dirigenti, su varesenews.it.
- ^ I possibili nomi per un governo M5S-Lega, su nextquotidiano.it.
- ^ intervista a Giorgetti, su affaritaliani.it.
- ^ Giorgetti presidente commissione bilancio, su affaritaliani.it.
- ^ Definiti i componenti dei gruppi di lavoro
- ^ Composizione della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
- ^ a b Andrea Muratore, Tra Usa ed Europa, Giorgetti tesse le fila delle alleanze della Lega, Inside Over, 18 dicembre 2020
- ^ A Giorgetti la delega sull'aerospazio, in A.S.I. - Agenzia Spaziale Italiana, 8 luglio 2018. URL consultato l'8 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2018).
- ^ Agipronews.it | Giochi: al sottosegretario Giorgetti delega per scommesse sportive e prevenzione match fixing, in Agipronews.it. URL consultato l'8 agosto 2018.
- ^ Ministro, su Mise. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Meeting Rimini, Giorgetti: 'Parlamento non conta più nulla, democrazia un feticcio', su Repubblica TV - Repubblica, 20 agosto 2018. URL consultato il 1º aprile 2021.
- ^ Legge elettorale, Giorgetti: Torniamo al Mattarellum, su Legge elettorale, Giorgetti: Torniamo al Mattarellum. URL consultato il 1º aprile 2021.
- ^ (FR) Italie: en perte de vitesse, la Ligue de Matteo Salvini envisage de se convertir à l’Europe, su LEFIGARO. URL consultato il 1º aprile 2021.
- ^ Referendum, Giorgetti per il No: “Il sì? Favore al governo”, Il Fatto Quotidiano, 11 settembre 2020
- ^ La democrazia non è un costo, Osservatorio Globalizzazione, 18 febbraio 2020
- ^ Americo Mascarucci, Referendum, nel centrodestra crescono i malumori. Tutti i NO da Borghi a Crosetto, Lo Speciale, 27 agosto 2020
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giancarlo Giorgetti
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su governo.it.
- Giorgetti, Giancarlo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giancarlo Giorgetti, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Giancarlo Giorgetti, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Giancarlo Giorgetti, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.