Busano (Busan in piemontese) è un comune italiano di 1 636 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte, nella zona del Canavese.

Busano
comune
Busano – Stemma
Busano – Bandiera
Busano – Veduta
Busano – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoGianbattistino Chiono (lista civica) dal 26-5-2014 (secondo mandato)
Data di istituzione09-06-2009
Territorio
Coordinate45°19′45.98″N 7°39′20.64″E
Altitudine317 m s.l.m.
Superficie5,06 km²
Abitanti1 636[1] (31-12-2018)
Densità323,32 ab./km²
FrazioniGrangiasa, Pomata
Comuni confinantiBarbania, Favria, Front, Oglianico, Rivara, San Ponso, Valperga, Vauda Canavese
Altre informazioni
Cod. postale10080
Prefisso0124
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001043
Cod. catastaleB284
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 620 GG[3]
Nome abitantiBusanesi
Patronosantissimo nome di Maria
Giorno festivo13 di agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Busano
Busano
Busano – Mappa
Busano – Mappa
Localizzazione del comune di Busano nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Storia

Fino al 1948 Busano è stato frazione del comune di Rivara.
Nel 1960, la sede del vecchio comune, è crollata, causando la perdita di numerosi documenti.

Monumenti e luoghi d'interesse

Nel 1019 venne fondato un importante monastero benedettino femminile, voluto da Emerico, signore di Barbania, Corio, Busano e Rocca. La prima badessa fu Libania, figlia del signore del luogo, successivamente beatificata. Durante il XIV secolo il territorio venne inglobato nel feudo dei conti Valperga, ramo di Rivara, mentre entrò successivamente a far parte della giurisdizione del Marchesato del Monferrato. Nel 1631, anno del trattato di Cherasco, il comune passò definitivamente sotto i duchi di Savoia.[4]

Il Monastero era circondato da fossato e ponte levatoio di cui si scorgono ancora i resti, dalla piazza della chiesa, sulla facciata della torre, che era l'ingresso alla parte fortificata ed al ricetto.
L'antico orologio della torre, con contrappesi e pendolo in pietra, è stato sostituito negli anni sessanta con un meccanismo moderno.
Sono presenti sul territorio tre chiese:

  • Chiesa di San Tommaso (1500),
  • Chiesa della Santissima Trinità (1700 circa)
  • Chiesa di San Rocco.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Busano sono 127[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:

  1. Romania, 48
  2. Marocco, 48

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1985 22 maggio 1990 Giambattistino Chiono Democrazia Cristiana Sindaco [8]
22 maggio 1990 24 aprile 1995 Giambattistino Chiono Democrazia Cristiana Sindaco [8]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giambattistino Chiono centro-sinistra Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giambattistino Chiono centro-destra Sindaco [8]
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Eugenio Matteis lista civica Sindaco [8]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Giambattistino Chiono lista civica Sindaco [8]
26 maggio 2014 in carica Giambattistino Chiono lista civica: obiettivo comune Sindaco [8]

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Bilancio demografico Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2018
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ http://www.italiapedia.it/comune-di-busano_Storia-001-043
  5. ^ Dati tratti da:
  6. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 27 agosto 2018.
  7. ^ Dati superiori alle 20 unità
  8. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

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