Correfoc

evento incentrato sui fuochi d'artificio delle feste popolari catalane


Il correfoc (in italiano "corsa di fuoco") è una manifestazione culturale popolare nella quale persone travestite da diavoli, draghi e altri fantastici personaggi della mitologia popolare corrono per le strade lanciando petardi, bengala e fuochi artificiali[1] e ballando al ritmo di tamburi.

Il diavolo alza il forcone sopra le teste dei partecipanti e la testa gigante processionale del diavolo.

La tradizione è molto sviluppata in Catalogna, nelle Baleari e nella Comunità Valenciana oltre ad essere presente anche in Francia nelle feste della zona del Rossiglione.

La storia dei correfocs risale al Ball de diables (in italiano "ballo di diavoli"), una tradizione catalana del XII secolo[2][3], e sembra che sia nato spontaneamente a Barcellona durante la festa della Mercè del 1978 quando il pubblico presente a un ballo di diavoli iniziò a partecipare attivamente allo spettacolo.[4]

Il correfoc si svolge solitamente di notte e costituisce una una parte essenziale di molte feste della Catalogna, come la Festa della Mercè di Barcellona la Festa di Santa Tecla di Tarragona[5] e la Festa di San Narciso a Girona[6].

Diavolo che punta i fuochi d'artificio del forcone sul pavimento e corre verso la folla
Diavolo che usa uno zaino dotato di fuochi d'artificio.

Note

  1. ^ correfoc | enciclopedia.cat, su Gran Enciclopèdia Catalana. URL consultato il 3 settembre 2023.
  2. ^ Cartoline da una festa folkloristica catalana, su Wired Italia, 23 gennaio 2019. URL consultato il 3 settembre 2023.
  3. ^ (ES) El positivismo del Correfoc, su La Vanguardia, 6 settembre 2022. URL consultato il 3 settembre 2023.
  4. ^ Correfoc | Cultura Popular, su www.barcelona.cat. URL consultato il 3 settembre 2023.
  5. ^ (ES) El Correfoc pone punto final a las fiestas de Santa Tecla más reivindicativas, su www.diaridetarragona.com. URL consultato il 3 settembre 2023.
  6. ^ (ES) Ariadna Oller Mitjanas, ¿Qué hacer en las Fires de Sant Narcís 2018?, su La Vanguardia, 26 ottobre 2018. URL consultato il 3 settembre 2023.