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I Monti Climiti che dominano il panorama della zona nord di Solarino.

Solarino (San Pàulu in siciliano) è un comune della Sicilia orientale, in provincia di Siracusa. Si trova nell'hinterland siracusano, appena 17 km a nordovest del capoluogo.
Statisticamente, è il più piccolo comune, per estensione, della provincia, ma nel contempo, con i suoi 7.365[1] abitanti detti solarinesi (sampalisi in dialetto), è anche il terzo maggior comune della provincia per densità abitativa, dopo il capoluogo e Floridia.

La sua importanza, all'interno della provincia, è legata soprattutto alla lavorazione dei prodotti agricoli, dal momento che sul Comune converge gran parte della produzione olivicola della zona, per la molitura e che, annualmente, a Solarino viene lavorata una quantità di mandorle di circa 65000 quintali, pari all'80% della produzione siciliana[2].


Geografia Fisica

Il centro abitato di Solarino sorge su un declivio collinare compreso fra 190 e 145 m s.l.m.; essendo la casa comunale posta a 165 metri sul livello del mare, tale è l'altezza ufficiale del Comune.
Anche il territorio comunale si estende su una zona collinare denominata Val d'Anapo, estrema propaggine orientale dei Monti Iblei che degradano verso la Piana di Siracusa, delimitata dai seguenti confini fisici: le cave Cirino e Spampinato-Culatrello a sud-ovest; i declivi dell'alta valle dell'Anapo a nord-est; la Piana di Floridia a sud-est. Per tale motivo, l'altitudine è variabile: si passa da una minima di 120 metri, in contrada Macchiotta ad una massima di 390 metri, in località Trigona, con un'escursione altimetrica di 270 metri.

L'aspetto dell'agro solarinese è caratterizzato dalla macchia mediterranea e dagli uliveti della zona collinare, nonché dagli agrumeti della pianura sottostante. Diffusi anche mandorli, carrubi e fichi d'India il più delle volte posti sui confini di proprietà degli stessi agrumeti.

Clima

Il clima, temperato di tipo mediterraneo, è caratterizzato da inverni miti ed estati abbastanza calde e non si discosta di molto, nella rilevazione dei valori, da quello del capoluogo di provincia.
La temperatura raggiunge i valori più elevati nei mesi di luglio e agosto (37°C di media, ma con punte anche superiori a 40°C) e quelli più bassi nei mesi di dicembre e febbraio (che raramente raggiungono gli 0°C), mentre la media annua si attesta intorno ai 18 gradi centigradi. I mesi più piovosi sono ottobre e novembre, quelli più secchi, luglio e agosto.
Sono molto scarsi i fenomeni della nebbia e delle grandinate, così come i giorni caratterizzati da forti venti, che in inverno, provengono maggiormente da occidente, mentre in estate ed in autunno soffiano perlopiù da nord-est; rarissime le nevicate.

Idrografia

 
Centrale idroelettrica dell'Anapo.
Il bacino di contenimento inferiore, nei pressi di Solarino.

Il territorio solarinese rientra nel bacino idrografico del fiume Anapo che, a pochi chilometri dall'abitato, è stato convogliato in due invasi artificiali, al fine di sfruttare l'energia cinetica delle acque per produrre energia elettrica attraverso l'omonima centrale.

Territorio

Il motivo litologico predominante nel comprensorio comunale è caratterizzato da sedimi calcareniti biancastri - ben cumulati - che in superficie si presentano discretamente alterati ed incisi da valloni nei quali scorrono piccoli torrenti asciutti per gran parte dei mesi dell'anno. Tali sedimi sono stati denominati dalla letteratura geologica "formazione Monti Climiti" riferita all'Oligocene-Miocene[3].
La roccia affiorante di natura calcarea, che costituisce più della metà del territorio, non ha una struttura uniforme, essendo in alcuni punti compatta ed in altri, abbastanza friabile, dando così origine a formazioni ipogee, come ad esempio la Grotta del Ventaglio. La rimanente parte, è costituita da rocce sedimentarie clastiche come brecce conchiliari risalenti al Quaternario ed al Pliocene, calcari sabbiosi, arenarie e conglomerati argillosi di pochi metri di spessore.
Dal punto di vista pedologico, i terreni solarinesi formati dalla decomposizione della roccia affiorante hanno un pH leggermente basico e un colore rossastro causato dalla presenza di idrossido di ferro proprio dell'ambiente alcalino dei calcari che favorisce la formazione di ematite; mentre, quelli di natura alluvionale hanno un colore che varia dal bruno, al rosso, al giallo cupo.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Solarino.

La storia delle origini di Solarino è avvolta nel mistero ed è spesso labile il confine tra realtà e leggenda, a causa di un incendio che nel 1944 distrusse l'archivio comunale, rendendo alquanto ardua la ricostruzione storica.
Sebbene siano molteplici le testimonianze archeologiche della presenza umana nell'odierno territorio comunale, fin dalla preistoria[4], la fondazione del primo nucleo abitativo si ebbe soltanto nel XVIII secolo ad opera del Principe di Pantelleria Giuseppe Antonio Requisenz[5].
Le prime notizie certe su Solarino, però, risalgono al XIII secolo, quando viene annoverato come feudo baronale nel ruolo dei feudatari dal De Spucches[6]. Fino ad allora, la storia tende a confondersi con la tradizione che vede la predicazione di San Paolo nelle terre solarinesi, durante la sosta di tre giorni che quest'ultimo fece a Siracusa nell'anno 61[7].

Toponimo

Il significato del nome Solarino è poco chiaro.
Secondo una tesi[8], potrebbe derivare dal siciliano sularinu, che significa "solitario", forse perché riferito alla chiesa che originariamente era isolata dal primo nucleo abitato; secondo un'altra tesi[9], invece, il toponimo è di origine latina derivando dalla parola solaris o solarium che significa "soleggiato", riferito alla posizione geografica del territorio. A fondamento e conferma di tale teoria, gli stessi autori pongono il riscontro con il nome di una delle contrade di Solarino, Soliardo, dal latino solis (= sole) ardeo (= brucio, avvampo, splendo), cioè "brucio o splendo per il sole", e quindi "luogo assolato".

 
Il primo stemma comunale in vigore dal 1827 al 1920, in cui si riporta l'antico nome del Comune "San Paolo Solarino".

Solarino, però, non è sempre stato il nome del comune in questione. Durante il Regno delle due Sicilie infatti, il nome ufficiale del paese era "Comune di San Paolo Solarino", e così anche sotto il Regno d'Italia, almeno fino al 9 settembre 1920, quando negli atti ufficiali preparatori per le elezioni comunali del successivo mese di ottobre, comparì per la prima volta la dicitura "Municipio di Solarino". Soltanto nel 1922, dopo quasi cent'anni di autonomia comunale, fu introdotto il sigillo comunale con l'iscrizione "Comune di Solarino", attuale denominazione del paese.
Il riferimento a San Paolo, però, non era del tutto casuale. Infatti, durante il viaggio che nel 63 d.C., dalla Cilicia lo portava a Roma, l'Apostolo delle Genti, approdato nel 61 d.C. a Siracusa vi sostò per tre giorni. Secondo la tradizione locale, durante tale sosta, il Santo visitò anche l'oppidum presente nella zona di Cozzo Collura, nei pressi dell'odierna Solarino, dove, si narra, fece miracolosamente sgorgare dell'acqua, dopo aver battuto la terra con il piede; ed in effetti, in tale luogo sono stati ritrovati dei reperti archeologici relativi al periodo romano che va dal II al IV secolo d.C. tra cui i ruderi di una chiesa paleocristiana e un pozzo, ragion per cui, ancor'oggi il sito in questione è chiamato, in dialetto solarinese, dagli abitanti del luogo Puzzu 'i San Paulu (Pozzo di San Paolo)[10].
Quanto al cambiamento di denominazione del Comune, da San Paolo Solarino in Solarino, seppur non ci sia alcuna spiegazione ufficiale, secondo lo studioso P. Serafino M. Gozzo[11] tale evento è da collegarsi alla volontà politica del Sindaco dell'epoca, Carmelo Lamonica, di laicizzare le istituzioni, eliminando il riferimento alla figura religiosa del Santo dal nome del Comune.
Proprio lo stesso Gozzo, con istanza presentata il 23 settembre 1978, si fece promotore di un'iniziativa popolare perché venisse ripristinato il nome originario di San Paolo Solarino, la sua richiesta, però, non ebbe alcun seguito da parte dell'amministrazione dell'epoca, nonostante fosse suffragata da oltre duemila firme di residenti[12].
Il nome dell'Apostolo di Tarso, tuttavia, non è andato perduto, ma continua ad esistere ancor'oggi nella denominazione dialettale del paese, appunto: San Paulu e nel conseguente nome per i suoi abitanti, detti Sampalísi o addirittura paliddi (letteralmente "paolini").

Simboli

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Solarino.
File:Solarino-Stemma.png

L'attuale stemma civico risale agli anni '20 e venne concesso da Vittorio Emanuele III con Decreto Reale del 19 settembre 1921.
È uno scudo racchiuso da due fronde: una d'alloro ed una di quercia e sormontato dalla corona murale del Comune, la cui descrizione araldica è la seguente:«d'azzurro, a tre spighe di frumento, col sole nascente e raggiante al cantone destro dello scudo, il tutto d'oro»[13].
Il gonfalone si presenta partito di giallo e d'azzurro, caricato dello stemma comunale e con l'iscrizione centrata in oro, recante la denominazione del Comune. Venne concesso soltanto negli anni '80 con Decreto del Presidente della Repubblica, sulla base della delibera consiliare n° 19 del 14 maggio 1983[14].

Evoluzione demografica

Gli abitanti del primo nucleo abitato formatosi all'interno del feudo "Solarino" nel XVIII secolo, erano soprattutto contadini provenienti dal vicino villaggio del Pozzo della Chiesa e dalla masseria Trigona; a questi, si aggiungevano gli sfollati di Siracusa, Noto, e Canicattini Bagni che erano scampati al terremoto del Val di Noto del 1693.
I primi dati demografici del comune (allora frazione di Siracusa) risalgono al 1766, quando la Terra di S. Paolo nel feudo di Solarino contava 235 abitanti, numero quasi triplicato dopo poco più di vent'anni, grazie alla presenza di coloni fatti giungere oltre che da diversi luoghi della Sicilia, anche dal Genovesato[15], dal Piemonte, da Malta («Terrae Melitae habitatores»), dal Marocco («Maronitii») e dai Castelli Romani («Terrae Collium prope Romam habitatores»), come si desume dal Registro Parrocchiale dei Battesimi della Chiesa Madre[16].
Agli inizi del Novecento, Solarino, fu interessato da un considerevole tasso di emigrazione, soprattutto verso gli Stati Uniti d'America e l'Australia, dove sorsero numerose comunità solarinesi (a New Britain nel Connecticut, a Paterson nel New Jersey e nel sobborgo di Melbourne, Moreland, in Australia) ma anche l’America Latina, l’Europa centrale (Svizzera e Germania) e le regioni dell’Italia settentrionale[17].
Tale emorragia non riuscì ad essere bilanciata nemmeno dall'immigrazione dei 4.000 profughi friulani giunti nel siracusano dopo la Prima Guerra Mondiale - la maggior parte dei quali si sistemò proprio in questo comune[18] - e durò fino agli fino agli anni '60. A seguito del boom economico e della nascita del polo petrolchimico siracusano nel tratto di costa compreso tra Targia ed Augusta, gran parte delle campagne furono abbandonate e Solarino, grazie alla propria posizione geografica - equidistante sia dagli agglomerati industriali che dal capoluogo di Provincia - conobbe il fenomeno dell’immigrazione con un conseguente incremento demografico, che l'ha portato ad essere, attualmente, il terzo maggior centro urbano della Provincia (dopo Siracusa e Floridia) per densità abitativa (566 ab./Kmq). Abitanti censiti[19]

Geografia antropica

Urbanistica

 
Particolare di una casa solarinese in stile Liberty.

Solarino dista 859 km dalla Capitale, Roma; 255 km dal capoluogo di Regione, Palermo; 210 km da Agrigento; 157 km da Caltanissetta; 63 km da Catania; 132 km da Enna; 158 km da Messina; 67 km da Ragusa; 363 km da Trapani; nonché 17 km dal proprio capoluogo di Provincia, Siracusa.

Il centro urbano del Comune, sorto sulle zone che anticamente venivano denominate: Santa Croce, Badìa, Chiusa Fondaco, Stazione, Costa Casino, Fosso Barone, Cozzo Modicano e Piano Palazzo presenta un impianto a pianta ortogonale. Il suo aspetto architettonico recente, dal momento che la fondazione del paese risale alla seconda metà del XVIII secolo, è caratterizzato - soprattutto nel quadrante Nord-Est (Vie Martiri delle Ardeatine, Vittorio Veneto, Nazario Sauro, quartiere Stazione) - dal cosiddetto "Attardamento della Decorazione Liberty", che si manifesta in particolari sagomature dei davanzali e delle cornici in pietra calcarea che sormontano porte e finestre delle case costruite sino agli anni '40 e 50.

 
Il lato nord-est di Piazza del Plebiscito, con al centro il Monumento ai Caduti, ed il Palazzo Conti Mezio (Municipio).

Il cuore, non soltanto geografico, ma anche politico e religioso è Piazza del Plebiscito, di forma quasi quadrata, divisa in due parti simmetriche dal Corso Vittorio Emanuele e dalla quale si snodano le principali vie del paese e le strade provinciali e statali per Floridia, Siracusa, Sortino e Palazzolo Acreide. In essa sono presenti il Palazzo Comunale, la Chiesa Madre San Paolo Apostolo, il Monumento ai Caduti in Guerra, il Palazzo Requisenz, la Biblioteca "Alfredo Mezio" e l'unica farmacia del paese.

Al centro del lato sudoccidentale della piazza, di fronte alla Chiesa Madre, si trova, poi, il maestoso pino piantato durante il Fascismo per commemorare la scomparsa di Arnaldo Mussolini e che, dopo il secondo conflitto mondiale, venne ribattezzato in Albero della Libertà, in ricordo della fine della guerra[20]. Infine, da dicembre 2006 a luglio 2007, la piazza è stata oggetto di un vasto lavoro di restauro e consolidamento concernente la sostituzione della pavimentazione originaria con una nuova formata da blocchi di pietra bianca d'Avola, la rimozione dei pini marittimi che la arredavano (eccezion fatta per l'Albero della Libertà), il successivo piantamento di magnolie e l'installazione di una nuova illuminazione pubblica, cosiddetta artistica, al fine di far risaltare i monumenti e gli edifici che vi si affacciano.

La via principale è il Corso Vittorio Emanuele, lungo circa 800 metri e che rappresenta il naturale proseguimento della SS 124, in esso sono presenti la caserma dei Carabinieri, il Palazzo Sipala e gran parte degli esercizi commerciali del paese.
Particolare interesse dal punto di vista architettonico, riscuote, poi, Piazza IV Novembre (conosciuta dai Solarinesi come piazza d'erba, perché anticamente non era pavimentata e vi cresceva spontaneamente il prato), piazzale di circa 1000 metri quadrati situato nella parte occidentale del paese, la cui particolare struttura su due piani, ricorda quella della cavea e della platea di un teatro e che per tale peculiarità viene spesso utilizzata per rappresentazioni sceniche.


Comprensorio comunale

 
Il comune di Solarino nella provincia di Siracusa.


Il territorio comunale ha una superficie di 1.301 ettari, risultando essere, così, il più piccolo della Provincia di Siracusa. I suoi confini sono: a nord e ad ovest con il Comune di Sortino; a nordest, con quello di Priolo Gargallo; ad est, ancora con Priolo Gargallo e con Siracusa; a sud e sudest con Floridia ed a sudovest con Palazzolo Acreide.

Le località extraurbane (chiamate localmente contrade) che concorrono a formarlo sono le seguenti: Balatazza, Calancon del vento, Carrubbazza, Case Rosse, Cassara, Cava Cirino, Conca di Porco, Costa Lucente, Costa di Palmieri, Costa Pernice, Cozzo di Morte, Cozzo Collura, Cozzo Coniglio, Cugno di Canne, Cugno Cardone, Cugno Randazzo, Finaiti, Fullone, Grotte di Conzo, Loco, Loco di Carciolo, Locozìo, Macchiotta, Maltese, Mangiapecora, Masseria, Pozzo Nuovo, Pozzo Oliva, Quartararo, Raina, Ràzzina, San Demetrio, Sellichisina, Sfardascarpe, Soliardo, Trigona, Vizzinisi, Loco di Zaiera, Zanno.
Molte di queste (Cozzo Amena, Cozzo Coniglio, Fullone, Macchiotta, Maltese, Mangiapecora, Pozzo Oliva), a seguito della crescita demografica del Comune, ormai fanno parte integrante dell'attuale centro urbano.
Altre (Balatazza, Finaiti, Trigona, Cugno di Canne, Sellichisina), invece, essendo prossime al centro abitato ed a seguito della costante espansione edilizia che ha trovato nuova linfa a partire dagli anni '90[21], si stanno urbanizzando, perdendo le loro caratteristiche rurali e divenendo sempre più la nuova periferia del paese.

 
Chiesa Madre San Paolo Apostolo.


Monumenti e luoghi d'interesse

I principali siti d'interesse di Solarino sono senza dubbio quelli legati alla tradizione ed al culto del Patrono, i c.d. luoghi paolini, vale a dire il Pozzo di San Paolo, la Grotta di San Paolo ed i resti della Chiesa di San Paolo che si trovano a Cozzo Collura, nonché la Chiesa madre del paese intitolata proprio all'Apostolo di Tarso.
All'interno del centro urbano, poi, oltre ai palazzi signorili, e alla stessa Chiesa Madre, edifici risalenti tutti al XVIII secolo, sono da segnalare il Monumento ai Caduti e l’Ospedale Vasquez costruiti negli anni '20 ed il recente Monumento alla Pace; ancora più recenti sono i due musei privati, uno di carattere naturalistico e l'altro, sulla produzione artigianale femminile.
Nei pressi dell’abitato, invece, degni di nota insieme ai già citati scavi di Cozzo Collura, sono la zona archeologica di Contrada San Demetrio, la necropoli di Cava del Rivettazzo e la centrale idroelettrica dell’Anapo.
Di seguito, l’elenco completo dei luoghi di maggior interesse brevemente descritti.

Monumenti

  • Chiesa Madre San Paolo Apostolo, posta sul lato sudoccidentale della principale piazza del paese (Piazza del Plebiscito), risale alla seconda metà del XVIII secolo, ma il suo completamento si ebbe soltanto dopo più di cent'anni, nel 1887[22].
  • Chiesa Madonna delle Lacrime, costruita nel 1966 e consacrata dieci anni dopo, si trova in via Matteotti, n. 97 nel quartiere della Stazione, nella parte nordorientale del paese.
  • Palazzo Requisenz (XVIII secolo), è stato il primo edificio dell'attuale centro abitato, si trova in Piazza del Plebiscito, quasi dirimpetto al Palazzo Comunale e rappresenta l'unico esemplare di arte catalana tuttora presente in Sicilia. Nel 1993, a seguito del Decreto dell'Assessorato ai Beni culturali ed ambientali della Regione Siciliana n. 5732 del 27 marzo, a tale edificio venne concessa la tutela ai sensi della Legge n. 1089 del 1939, vale a dire la sua elevazione a monumento nazionale d'interesse storico-artistico[23].
     
    Palazzo Requisenz.
  • Palazzo dei Conti Mezio, si trova in Piazza del Plebiscito. Risalente al XVIII secolo, dal 1927 è l'attuale sede municipale, dopo che era già stato acquistato dal Comune nel 1897, a seguito del fallimento economico degli originari proprietari. Successivamente, nell'ala del palazzo che dà sul Corso Vittorio Emanuele, è stata ricavata la sede della locale stazione dei Carabinieri, mentre in quella che si affaccia su Via Garibaldi trova ospitalità l'unico ufficio postale del Comune.
  • Palazzo Sipala (XVIII secolo), è situato lungo il Corso Vittorio Emanuele ed al suo interno è stata ricavata una struttura ricettiva di bed & breakfast.
  • Ospedale Vasquez, edificio in stile coloniale costruito negli anni '20, si trova in Via Piave, nella periferia sud del paese. Sorto come presidio sanitario, secondo l'intenzione del donatore dello stabile, a causa di varie vicissitudini politiche e burocratiche, purtoppo, non fu mai utilizzato come tale.
  • Monumento ai Caduti in Guerra, voluto dal sindaco Prof. Salvatore Cianci, nel 1927, si trova sul lato nord-est di Piazza del Plebiscito. Nel mese di aprile del 2007 è stato sottoposto a lavori di restauro, nell'ambito del più vasto processo di riqualificazione urbana che ha interessato la piazza su cui sorge, concernenti l'installazione di faretti per l'illuminazione autonoma e di colonnine in ferro a delimitarne il perimetro[18].
  • Monumento alla Pace, costruito nel 1990 seguendo il progetto dell'artista Francesco Caldarella, rappresenta un Mercurio alato stilizzato ed è posizionato all'ingresso sud-est del paese, nel largo Gandhi.

Musei

 
Ospedale Vasquez.

Giardini pubblici e natura

  • Grotta del Ventaglio, è un ipogeo naturale che si trova sotto Via Dante. Scoperta casualmente alla fine degli anni '80 durante alcuni lavori di scavo, attualmente il sito è chiuso al pubblico per via della posizione, in quanto situato sotto una strada urbana a soli 50 cm - un metro al massimo - dal piano stradale[26].
  • Parco "Robinson - Beata Maria Crocifissa Curcio", si trova in Via Palermo, di fronte alla Villa Comunale. Al suo interno sono installati vari giochi per bambini (altalene, giostre, scivoli). Nel 2006 è stato dedicato alla Beata Maria Crocifissa Curcio.
  • Parco Urbano "Maria Grazia Cutuli", istituito nel 1992, si trova alla fine di Via Ruggero Settimo e si estende su una superficie di 6060 metri quadrati. la sua area è delimitata da muretti a secco e da uno steccato in legno e comprende percorsi pedonali, ciclabili, aree di sosta e di gioco per i bambini. Dal 2002 è stato intitolato alla memoria della giornalista catanese uccisa nel 2001 in un attentato in Afghanistan.
  • Villa Comunale, istituita nel 1973 ed estesa su poco più di 1300 metri quadrati, si trova in Via Palermo, nei pressi dell'Ospedale Vasquez e si sviluppa su vari livelli, a causa della conformazione collinare del terreno. I livelli sono messi in comunicazione tra loro attraverso una serie di scale e passerelle in legno. Al suo interno si trovano una pineta, un boschetto di cedri, faggi ed acacie ed un giardino roccioso.

Nei dintorni

  • Bacino inferiore della Centrale dell'Anapo, si trova a circa 4 km (2 in linea d'aria) a nord dell'abitato, lungo la Strada Provinciale 76 nei pressi del ponte Diddino. Posto a circa 84 m s.l.m., ha un'estensione di 460 kmq e un’altezza di 30 metri con una capienza di 7 milioni di metri cubi d'acqua [27]. Dal 2002, l'Enel, che gestisce la centrale in oggetto, nell'ambito della manifestazione Centrali aperte, organizza una serie di manifestazioni, tra cui visite guidate all'impianto e lezioni teoriche e pratiche di canoa/kayak, che hanno portato, nel 2003, alla stipula della convenzione tra il gestore elettrico ed i comuni di Floridia, Priolo Gargallo, Solarino e Sortino per la costituzione del "Centro Nautico di Anapo", il cui coordinamento sportivo è stato affidato a Davide Tizzano, campione olimpico di canottaggio a Seul 88 e Barcellona 92[28].
     
    Cava del Rivettazzo.
  • Cava del Rivettazzo, è una necropoli paleolitica situata a circa 4 km a nord dell'abitato, lungo la strada provinciale che conduce a Sortino. La sua importanza consiste nel fatto che essa, nonostante le piccole dimensioni, è l'unico sito che testimonia tutte le fasi della civiltà sicula[29].
  • Contrada San Demetrio, è una località che si trova poco distante da Cozzo Collura ed in cui sono stati ritrovati i resti di un insediamento risalenti al periodo tardo romano - bizantino.
  • Cozzo Collura, è una zona rurale che si trova a circa 2 km ad est dell'abitato; di particolare rilievo sono gli omonimi scavi archeologici, risalenti a due differenti periodi storici, IV - III secolo a.C. e II - IV secolo d.C., testimonianza del primo nucleo abitato del comprensorio solarinese.
  • Monumento in Memoria della Battaglia di Solarino, si trova tra le località Cugno Randazzo e Zaiera (zona Madonnina o Cava Campieri), sul margine sinistro - uscendo da Solarino - della SS 124, in direzione di Palazzolo Acreide, in prossimità del Km 102 e consiste in una lapide commemorativa posta nel 1993 in occasione del Cinquantenario della predetta battaglia, svoltasi dall'11 al 13 luglio del 1943[30].

Cultura

Eventi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Festa di San Paolo a Solarino.

Gli eventi più importanti di Solarino sono le feste popolari religiose. La più antica e conosciuta a livello locale è senza dubbio quella della prima domenica d'agosto in onore del patrono San Paolo Apostolo, che attira un gran numero di visitatori e ed emigrati e di cui dà notizia anche l'etnologo Giuseppe Pitrè nella sua monumentale opera Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane[7].
Quanto agli altri tipi di eventi (fiere, sagre, concorsi, manifestazioni sportive), il loro perdurare è legato essenzialmente alle risorse economiche degli organizzatori; e così, in passato, Solarino è stata anche teatro di fiere zootecniche (mercato boario fino ai primi anni '80), fiere campionarie (Fiera del Sole, dal 1995 al 1997), concorsi artistici (Concorso Pianistico Nazionale "Città di Solarino", dal 1997 al 2004, Festival Internazionale della Musica Corale nel 2000 e Infiorata "Città di Solarino" fino al 2005), manifestazioni sportive (Trofeo Pantalica di ciclismo professionistico dal 1976 al 2003[31] e Palio Ippico "Città di Solarino" dal 1998 al 2003).
Attualmente si svolgono le seguenti manifestazioni[32]:

  • Carnevale Solarinese, con sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati per le vie del paese e discoteca all'aperto in Piazza del Plebiscito.
  • Festa di Santa Maria Annunziata, si svolge nella seconda domenica dopo Pasqua ed è caratterizzata dalla vendita all'asta (â casa libbera, in siciliano) dei doni offerti alla Madonna.
  • Mostra/Concorso fotografico "Città di Solarino" - Giugno
  • Estate Solarinese, nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre vengono organizzati spettacoli musicali e teatrali, manifestazioni sportive, sagre. Di particolare rilievo, tra le varie manifestazioni, il concorso canoro denominato Estivo.
  • Festa di San Paolo Apostolo, è la festa principale di Solarino, si svolge la prima domenica di Agosto, ma i festeggiamenti in onore del Santo iniziano la settimana precedente con varie manifestazioni collaterali.
  • Festa della Birra e dei prodotti tipici, a fine Agosto; il fulcro della manifestazione è senza dubbio l'esibizione di gruppi musicali locali e di fama nazionale ed internazionale.
  • Festa della Madonna delle Lacrime - Terza settimana di Settembre
  • Festa del Ringraziamento, è un appuntamento tipico della prima decade di Novembre. Il ringraziamento in questione è quello degli agricoltori per il raccolto ottenuto durante l'anno. Si svolge per le vie del paese con la sfilata dei mezzi agricoli, sul sagrato della Chiesa Madre, con la celebrazione di una Santa Messa ed in Piazza del Plebiscito, con giochi popolari (albero della cuccagna, corsa coi sacchi, tiro alla fune) aperti a chiunque voglia parteciparvi.
  • Sagra della ricotta, già effettuata in passato il 1° maggio, dal 2007 è stata inserita nelle manifestazioni collaterali al Natale.

Infine, sono celebrate due ricorrenze civiche legate alla storia solarinese:

  • Anniversario della Battaglia di Solarino - 13 Luglio.
  • Anniversario dell'Autonomia Comunale - 20 Dicembre.

Personalità legate a Solarino

Tradizioni

I ciaràuli

Secondo una tradizione locale (diffusa anche nel vicino comune di Palazzolo Acreide), tutti coloro che nascono nella notte del 25 gennaio, data della conversione di San Paolo, possiedono la qualità taumaturgica donata loro dal Santo, di poter guarire dai morsi di serpenti o dalle "passiature"(eritemi da contatto provocati da rettili o altri animali velenosi, quali scorpioni e tarantole).
Secondo la leggenda, infatti, San Paolo è il protettore contro i rettili[34]. Tale credenza, prende le mosse dall'episodio descritto da San Luca negli Atti degli Apostoli[35]riguardo il morso procurato a Paolo nell'isola di Malta, da una vipera che, tra lo stupore dei presenti, non produsse alcuna conseguenza. Queste persone vengono chiamati "ciaràuli" (dal greco κεραυλής "keraulés", cioè suonatori di corno, dal momento che i primi e più antichi ciarauli, durante le guarigioni, erano soliti utilizzare degli strumenti musicali).
Il ciaràulu" o la ciaràula", perciò, sono individui che possono appartenere a qualsiasi classe sociale, dal momento che il "titolo" si acquisisce esclusivamente per diem natalem; essi, però, devono sostenere un iter formativo[7]. Infatti, intorno ai sette-otto anni, possono apprendere le formule scongiuratorie (ciarmi), da un altro ciaràulu, ma soltanto in chiesa e soltanto la notte di Natale, durante la consacrazione dell'Eucarestia, altrimenti le formule perderebbero d'efficacia.
La modalità di guarigione, abbandonato del tutto l'uso degli strumenti musicali, è la seguente: il ciaràulu, a digiuno, analizza la parte dolorante e giudica il tipo di morso, fa il segno della croce, bagna la parte con la propria saliva, quindi, fa un leggero massaggio, ripetendo mentalmente lo scongiuro ("ciarmu"). Questa operazione (da farsi la mattina e la sera, per tre giorni) viene ripetuta per tre volte e si conclude con un segno di croce.
Nei secoli scorsi questa credenza popolare assegnava ai "ciarauli" capacità straordinarie tanto che erano in molti a portarsi in pellegrinaggio a Solarino)[36], per sciogliere un voto di ringraziamento verso il Santo che li aveva fatti guarire da un morso di rettile o di un altro animale velenoso.

Dialetto Solarinese

Il dialetto (rectius: vernacolo) solarinese - in siciliano: parrata sampalisa - fa parte della lingua siciliana e, specificamente, afferisce al "dialetto non metafonetico orientale".
Esso, però, presenta delle peculiarità[37], specialmente nella fonetica, che lo differenziano da questo tipo di dialetti e specialmente da quelli dei Comuni limitrofi (Floridia e Siracusa)[38]:

  1. la pronuncia scempia della doppia occlusiva retroflessa sonora [dd][39], per cui le parole iddu (= egli, lui), nuddu (= nessuno) che in siciliano verranno pronunciate ['iɖɖu] e ['nuɖɖu], in solarinese diventeranno ['iɖu] e ['nuɖu].
  2. la mancata retroflessione della occlusiva alveolare sorda [t] nella pronuncia dei nessi <tr> e <str>, quindi, le parole tri (= tre) e strata (= strada), che in siciliano si pronunciano rispettivamente ['ʈɽi] e ['ʂɽaːta], con un suono simile alle parole inglesi tree e street, in solarinese, manterranno il suono che le stesse avrebbero nella lingua italiana, vale a dire ['tri] e ['straːta].

Il motivo di tale diversità, forse, è da rintracciare nell'origine composita dell'originario nucleo abitativo del paese, che vedeva la presenza non solo di siciliani (canicattinesi, netini, siracusani) ma anche di maltesi, liguri e piemontesi[40].
Tuttavia, con l'avvento della alfabetizzazione di massa e con le sempre più frequenti relazioni economiche e culturali con il vicino paese di Floridia e con il capoluogo, tali diversità oramai resistono solo nella fascia di popolazione più anziana. Pertanto, il dialetto parlato attualmente dai Solarinesi è del tutto simile a quello floridiano e siracusano.

Sport

Calcio

Pur essendo lo sport più praticato e più seguito dai Solarinesi, non ha mai regalato grandi risultati, attestandosi a livelli dilettantistici medio-bassi. Infatti, ad oggi, il miglior risultato raggiunto rimane il terzo posto nel campionato di Promozione, ottenuto nella stagione 1998-99 dal Gruppo Sportivo San Paolo, reduce da tre promozioni consecutive (dalla Terza Categoria alla Promozione negli anni 1996 - 1998) e unica squadra solarinese a vincere un trofeo di categoria (la Coppa Trinacria di Seconda Categoria, il 22 giugno 1997, nella finale di Viagrande contro i messinesi della Giustra)[41].

 
27 febbario 1999, Andrea Ferrigato vince in volata la XXIV edizione del Trofeo Pantalica, con arrivo posto in Piazza del Plebiscito.

Tale penuria di risultati, però, è stata legata non solo a capacità tecniche e agonistiche, ma soprattutto a questioni di carattere economico[42]; dal momento che, tutte le società di calcio solarinesi del passato sono andate incontro al fallimento finanziario, comprese le formazioni più titolate. Tra le altre, il Solarino (già Mobili Burgio e prima ancora Solarinese), che nella stagione 1976-77 fu la prima squadra solarinese a disputare il campionato di Promozione[43], salvo retrocedere in Prima Categoria l'anno successivo, ed il San Paolo (miglior squadra solarinese per piazzamenti ottenuti) che nel 2001 dovette cedere il proprio titolo sportivo[44].
Per la stagione 2007/08, a Solarino sono presenti tre squadre di calcio: il San Paolo Solarino ed il Real San Paolo che disputano il campionato di Seconda Categoria ed il Solarino, in Terza Categoria.

Ciclismo

E' il secondo sport più praticato nel Comune, ma è anche quello che ha dato più soddisfazioni, specie a livello di gare giovanili, culminate con la conquista di due titoli mondiali juniores su strada, nel 1992 e nel 1993, da parte di Giuseppe Palumbo. Quanto alle manifestazioni ciclistiche, nel più recente passato, Solarino è stato teatro del Trofeo Pantalica, gara internazionale (categoria 1.1 UCI) di ciclismo su strada per ciclisti professionisti (categoria élite) [45]; attualmente, invece, le varie corse organizzate riguardano i settori dilettantistico, giovanile e cicloamatoriale. Tra queste meritano menzione:

  1. il Trofeo Silvio Pellico, nato nel 1989 come "corsa di quartiere" grazie ad un gruppo di appassionati (Club Silvio Pellico) che decisero di organizzare una gara ciclistica caratterizzata dal fatto che l'arrivo era nell'omonima via, sede del club (Via Silvio Pellico, appunto); con il passare degli anni è divenuta una delle gare più importanti per i cicloamatori siciliani iscritti alla Federazione UDACE e, successivamente, prova del campionato italiano UDACE. Ad essa sono state collegate varie manifestazioni collaterali di carattere culturale, ricreativo e folclorico. Si corre il 19 aprile di ogni anno su un circuito cittadino da compiere più volte per un totale di 74 km.
  2. la Coppa San Paolo Apostolo, suggestiva gara notturna riservata alle categorie giovanili (Giovanissimi, G5, G6, Esordienti I e II anno, Allievi, Juniores) e agli amatori tesserati alla Federazione UDACE, che si snoda lungo un circuito cittadino da compiersi più volte e che si svolge, dal 1952, nell'ambito dei festeggiamenti in onore del Patrono, nella tarda serata del venerdì, antivigilia della festa[46].

Altri sport

A Solarino sono presenti anche società sportive[47] - sempre dilettantistiche - di sport considerati "minori" quali:

Inoltre, nella stagione 1998-99, erano presenti anche una società di rugby, l'Elettro Club Solarino, e due circoli di tennis (TC Solarino e TC Francesca).

Impianti sportivi

 
Stadio Comunale "Pippo Scatà" e Tensostatico "Davide Triolo".
  • Stadio Comunale "Pippo Scatà", si trova a Nord dell'abitato ed è un impianto sportivo polifunzionale, in quanto è comprensivo oltre che del campo da calcio, in terra battuta, di pista per l'atletica leggera, fossato per il salto in lungo, pedana per i lanci (peso, disco, martello), nonché di un campo da tennis, di un campo di calcio a 5 e della tensostruttura "Davide Triolo". Recentemente è stato utilizzato anche per manifestazioni extrasportive quali concerti, la Festa della Birra e dei Prodotti Tipici, le celebrazioni del Centenario dello scoutismo.
  • Tensostatico "Davide Triolo", la struttura, intitolata alla memoria del giovane discobolo solarinese, scomparso tragicamente nel 2004 a soli 27 anni[48], si trova all'interno del perimetro dello stadio comunale; è stata inaugurato il 2 aprile del 2006 e viene utilizzata soprattutto per il volley ed il basket.
  • Campo di calcio a 5 "Superball", si trova in contrada Masseria, 2 km ad Est del centro urbano, ed è il campo di gioco della società Green Sport.
  • Campo di tiro, si trova in località Cugno di Canne.

Economia

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Le mandorle, una ricchezza per l'economia solarinese.

L'economia del paese, in passato, era prevalentemente agricola, come del resto lo erano quelle degli altri comuni dell'entroterra siracusano. Noto soprattutto per la produzione di olive, mandorle e carrube il territorio solarinese risultava prevalentemente destinato a colture intensive (60%), colture estensive (30%) e pascolo (10%).
Dopo il boom economico degli anni '60 ed a seguito della nascita del polo petrolchimico, l'agricoltura ha avuto una battuta d'arresto così come l'allevamento di bovini ed ovini, per cui la loro incidenza nel tessuto economico del paese è andata, col tempo, scemando ed attualmente, risulta alquanto modesta [49].
Ciononostante, grazie alla capacità di riconversione economica di molti operatori locali, l'economia legata ai prodotti naturali (cereali, olive, carrube, mandorle, frutta ed ortaggi), sta tentando uno sviluppo in termini di lavorazione ed esportazione dei prodotti (dolci locali, miele, olio, conserve). Basti pensare che, sul Comune converge gran parte della produzione olivicola della zona, per la molitura e che, annualmente, a Solarino viene lavorata una quantità di mandorle di circa 65000 quintali, pari all'80% della produzione siciliana[2].
Pertanto, due lavori tipicamente stagionali sono stati trasformati in stabile fonte di occupazione, grazie anche all’esportazione del prodotto finito su scala internazionale. Di conseguenza, nell'economia del paese, importante rilievo rivestono le industrie di trasformazione agroalimentare (caseifici, oleifici, molini, macellerie), l'apicultura, la lavorazione degli agrumi e dei prodotti ortofrutticoli.
A partire dal 2000, segni di ripresa si notano anche nel settore dell'edilizia ed abbastanza sviluppato risulta anche il settore legato all'enogastronomia e la ristorazione grazie a diverse strutture (bar, pubs, discopubs, ristoranti, pizzerie, sale ricevimenti) presenti sia nel centro urbano che nei dintorni.

 
Un pizzolo

Mercati e fiere

  • Il Mercato settimanale (in siciliano 'a fera), si svolge ogni lunedì mattina. La zona interessata è quella di Piazza Vittime della Strada, Via Donizetti, Via Enna, in prossimità della periferia Nord dell'abitato.

Prodotti

Media

  • Radio: Solarino è sede dell'emittente radiofonica Radio Sud Orientale (meglio conosciuta come Radio S.O. o semplicemente R.S.O.) che trasmette nella zona di Siracusa in modulazione di frequenza (FM) sui 98.200 Mhz. Fino ai primi anni '90, da Solarino trasmetteva anche l'emittente Radio In.
  • Televisione: dall'inizio degli anni '80 e fino al 1990 a Solarino ha avuto sede l'emittente televisiva Teleanapo, oscurata in seguito alla legge Mammì sulla regolamentazione del sistema radiotelevisivo pubblico e privato.

Infrastrutture e trasporti

A causa dell'esiguità del centro urbano, a Solarino non sono presenti trasporti pubblici urbani.
Per quanto riguarda i trasporti extraurbani su strada, Solarino è collegato con Floridia, Siracusa, Sortino, Cassaro, Ferla e Palazzolo Acreide tramite le autolinee AST e con Catania, Fontanarossa, Floridia, Belvedere e Priolo Gargallo, tramite gli autoservizi dell'Interbus.

Per i trasporti aerei, marittimi e ferroviari, invece, il comune in questione dipende da Catania, da Siracusa e dal porto commerciale di Augusta.

Strade

Le principali arterie stradali[51] che servono il Comune sono:

  • La   Siracusana che lo collega principalmente con Floridia, Siracusa e Palazzolo Acreide.
  • La     Orientale Sicula che lo collega principalmente con Catania (Uscite: "Siracusa Nord", "Floridia-Solarino", "Priolo Sud").
  • La Strada Provinciale n. 28 "Solarino - Fusco - Sortino", strada panoramica che attraversa tutta la Valle dell'Anapo.
  • La Strada Provinciale n. 36 "Solarino - Diddino", che collega il centro urbano con la provinciale per Priolo Gargallo.
  • La Strada Provinciale n. 76 "Diddino - Monte Climiti - Saiazza", che collega Solarino con Sortino e con Melilli.
  • La Strada Provinciale n. 78 "Balatazza - Trigona", che collega il centro urbano con le due omonime contrade.

Ferrovie

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini.

Dal 19 luglio 1915[52], per circa quarant'anni, fu attiva la stazione ferroviaria "San Paolo Solarino" situata al km 17,172 del tracciato della Ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini, in una zona facente parte della contrada Pozzo Oliva, che attualmente corrisponde con il Viale della Patria, nella periferia nord-est del paese.
Detta stazione, fino al 26 luglio 1923, rappresentò il capolinea della tratta stessa; mentre, il 30 giugno 1956, vi partì l'ultimo treno diretto a Siracusa trainato dalla locomotiva 03 (denominata Solarino) che giunse alla stazione di Siracusa Nuova alle 9,30, dopo poco più di mezz'ora di viaggio, con gli ultimi rotabili da accantonare[53].
Successivamente a quella data, infatti, in conseguenza del decreto Scalfaro che disponeva la chiusura dei cosiddetti rami secchi delle ferrovie, venne soppresso l'intero percorso ferroviario, che dal dopoguerra si era ridotto al tronco iniziale San Paolo Solarino - Siracusa Nuova.
A seguito dello smantellamento della strada ferrata e dell'espansione urbana, la stazione venne abbandonata e successivamente demolita per far posto agli edifici del nuovo quartiere chiamato, appunto, Stazione.
Attualmente, perciò, la stazione ferroviaria di riferimento è quella di Siracusa che dista meno di 20 km da Solarino.

Amministrazione

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Amministrazioni precedenti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Solarino.

Dall'ottenimento dell'autonomia comunale (1827) ad oggi (2007), si sono succedute 86 amministrazioni comunali, alla guida delle quali c'è stato 59 volte un sindaco, 12 volte un commissario, 7 volte un facente funzione, 6 volte podestà ed una volta ciascuno, un magistrato municipale ed un regio delegato.
Nel 1943, poi, per tre mesi, il Comune fu sottoposto al Governo Militare statunitense dei territori occupati (AMGOT); così come furono di nomina alleata i primi due sindaci del secondo dopoguerra.
Fino ad oggi, la sindacatura più longeva è stata quella di Michele Gozzo che amministrò Solarino per ben 14 anni consecutivi, dal 1882 al 1896, mentre quella più breve, durata poco più di due mesi, dal 3 ottobre al 21 dicembre 1990, spetta a Michele Aldo Oliva.
Durante la Prima Repubblica, il partito politico che ha avuto più sindaci è stato la Democrazia Cristiana (22 su 31 amministrazioni). Con l'elezione diretta dei sindaci, introdotta dalla legge 25 marzo 1993, n. 81, hanno ricoperto la carica di Primo Cittadino, per due volte i candidati del centrodestra e per una volta ciascuno, il candidato del centrosinistra ed un esponente di una lista civica[54].

Gemellaggi

Il Comune di Solarino è gemellato con:

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dati Istat al 31 Dicembre 2006:[1]
  2. ^ a b Relazione sociale del distretto sanitario di Siracusa, su comune.siracusa.it. URL consultato il 13-01-2008.
  3. ^ Luigi Baldacci, Descrizione geologica dell'isola di Sicilia, in Memorie descrittive della carta geologica d'Italia, Roma, Tipografia Nazionale, 1886, pag. 310, IT\ICCU\GEA\0006941.
  4. ^ Rosa Maria Albanese, Sicani, Sculi, Elimi : forme di identità, modi di contatto e processi di trasformazione, Milano, Longanesi, 2003, pag.48, ISBN 8830416843.
  5. ^ Leone Efisio Picone, La provincia di Siracusa: monografia economica, Catania, Tipografia Galatola, 1926, p. 25.
  6. ^ Francesco San Martino De Spucches, La storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia dalla loro origine ai giorni nostri, Vol. X, Palermo, 1941, p. 210.
  7. ^ a b c Giuseppe Pitrè, Feste patronali nella Sicilia orientale, San Giovanni La Punta, Brancato Editore, 2000, pagg. 90 - 93, ISBN 8880315048.
  8. ^ Gaetano Trovato, Solarino (voce), in AA. VV (a cura di), Dizionario di toponomastica: storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, pag. 629, ISBN 8802043841.
  9. ^ Orazio Sudano, Solarino: l'origine e le vicende del suo nome, in Il Domani, vol. 28, Maggio 1984, pp. 3-4.
  10. ^ Paolo Mangiafico, Una chiesa nel pozzo, in La Sicilia, 20 gennaio 2002, p. 17.
  11. ^ Docente di Scienze Bibliche presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e appassionato di storia patria
  12. ^ Benito Cassia, Solarino tornerà a chiamarsi San Paolo?, in Diario Cronache Siracusane, 04 agosto 1979, p. 6.
  13. ^ Descrizione dello stemma di Solarino, su lnx.araldicacivica.it. URL consultato il 13-01-2008.
  14. ^ Mimmo Calafiore, Inaugurato a Solarino il gonfalone comunale, in La Sicilia, 29/05/1986.
  15. ^ Orazio Sudano, I legami storici tra Solarino e Liguria, in Prospettive Siracusa, vol. 4, Ottobre 2006, p. 74.
  16. ^ Elenco delle famiglie dal 1772 al 1780 secondo il Liber Baptizatorum Vol. I
  17. ^ Mimmo Calafiore, Solarino terra di sole ed emigrazione, in Prospettive Siracusa, 1991.
  18. ^ a b Giovanni Sudano, Il monumento dei Caduti a Solarino, in Il Nuovo Diario, 18 maggio 1985, p. 13.
  19. ^ Dati tratti da:
  20. ^ Orazio Sudano, Solarino, l'albero dedicato ad Arnaldo Mussolini, in Libertà, 11 settembre 1999, p. 10.
  21. ^ Antonio Grasso, Sicilia a dimensione urbana: l'economia delle città : 1861-1991, Milano, Franco Angeli, 1996, pag.48, ISBN 8820487373.
  22. ^ Orazio Sudano, Le braccia di Solarino costruirono la chiesa, in Gazzetta di Siracusa, 22 settembre 1985, p. 17.
  23. ^ Mimmo Calafiore, Palazzo Requisenz diventa un monumento d'interesse storico-artistico, in La Sicilia, 21 marzo 1993, p. 12.
  24. ^ Sito ufficiale del Museo Permanente di Pizzi e Ricami Artistici, su onlusmanidoro.it. URL consultato il 22-01-2008.
  25. ^ Sito ufficiale dell'Ecomuseo Hyblon, su ecomuseohyblon.it. URL consultato il 22-01-2008.
  26. ^ Mimmo Calafiore, Stalattiti e stalagmiti sotto una strada a Solarino, in La Sicilia, 27/10/1987.
  27. ^ Santi Martorino, I Climiti e la valle dell'Anapo, su informatoredisicilia.it. URL consultato il 13-01-2008.
  28. ^ Il 31 maggio la giornata nazionale centrale aperta organizzata da Enel, su enel.it. URL consultato il 13-01-2008.
  29. ^ Orazio Sudano, La piccola necropoli di Rivettazzo: in essa tutte le fasi della civiltà sicula, in La Sicilia, 14/06/2002, p. 30.
  30. ^ Mimmo Calafiore, Solarino, celebrato il 50° anniversario dello sbarco alleato, in La Sicilia, 17 luglio 1993.
  31. ^ Annullata la XXIX edizione del Trofeo Pantalica di ciclismo, su gazzetta.it. URL consultato il 23-01-2008.
  32. ^ cfr. Sito ufficiale della pro loco di Solarino, su unplisiracusa.it. URL consultato il 23-01-2008.
  33. ^ Mimmo Calafiore, Intitolata a Mezio la biblioteca di Solarino, in La Sicilia, 29 giugno 1997.
  34. ^ Silvio Bruno, Serpenti, Firenze, Giunti Editore, 2000, pag.81, ISBN 8809035313.
  35. ^ Atti 28,2-8
  36. ^ Anna Maria Rivera, Il mago, il santo, la morte, la festa: forme religiose nella cultura popolare, Bari, Edizioni Dedalo, 1988, p.244.
  37. ^ AA.VV, Aree lessicali: atti del X Convegno per gli studi dialettali italiani: Firenze, 22-26 ottobre 1973, Pisa, Pacini, 1976, p.445.
  38. ^ Graziadio Isaia Ascoli, Archivio Glottologico Italiano Supplementi Periodici vol. 4-6, Torino, Loescher, 1897, p. 77.
  39. ^ Giuseppe Pitrè, Grammatica siciliana, Palermo, Edizioni Reprint, 1995.
  40. ^ Vincenzo Consolo, Giuseppe Voza, Giuseppe Russo, Mimmo Jodice, La terra di Archimede, Palermo, Sellerio, 2001, pag. 32, ISBN 8876811184.
  41. ^ Ludovico Licciardello, Il San Paolo sale in cattedra, in La Sicilia, 23 giugno 1997.
  42. ^ Roberto Rubino, Solarino, lo sport senza quattrini, in La Sicilia, 13 gennaio 2005.
  43. ^ Carmelo Calafiore, Solarino festeggia la squadra promossa, in La Sicilia, 28 maggio 1976.
  44. ^ Silvio Aparo, Solarino, il San Paolo finisce nel pallone, in La Sicilia, 03 luglio 2001.
  45. ^ Minisito del Trofeo Pantalica, su gazzetta.it. URL consultato il 23-01-2008.
  46. ^ Mimmo Calafiore, In cantiere la ciclistica di Solarino. Unica corsa notturna della Provincia, in La Sicilia, 27 luglio 1956.
  47. ^ Elenco delle società sportive presenti in Provincia di Siracusa e affiliate al CONI, su coni.it. URL consultato il 13-01-2008.
  48. ^ Egidio Incorpora, Lo sport siracusano piange la scomparsa di Triolo, in La Sicilia, 03 luglio 2004.
  49. ^ Gabriele Morello, L'industrializzazione della provincia di Siracusa, Bologna, Edizioni Il Mulino, 1962, p.54.
  50. ^ Vito Sciancalepore, L'olio vergine d'oliva, Milano, Hoepli Editore, 2002, p. 137, ISBN 8820330768.
  51. ^ Elenco strade della provincia di Siracusa, su provincia.siracusa.it. URL consultato il 13-01-2008.
  52. ^ La linea ferrata dell'Anapo, su digilander.libero.it. URL consultato il 23-01-2008.
  53. ^ Alessandro Carella, La valle dell'Anapo e le antichità di Pantalica: (Società Anonima per le Ferrovie Secondarie della Sicilia. Ferrovia Siracusa-Ragusa Vizzini), Catania, Tipografia Strano, 1939, IT\ICCU\CUB\0161460.
  54. ^ Risultati elettorali del Comune di Solarino, su solarino.it. URL consultato il 22-01-2008.
  55. ^ (EN) Sister Cities International, Inc. (SCI) Online Directory: Italy, Europe, su sister-cities.org. URL consultato il 15-01-2008.
  56. ^ (EN) Memorandum of Understanding between The Municipality of Solarino, Sicily, Italy and Moreland Council, su moreland.vic.gov.au. URL consultato il 15-01-2008.

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Bibliografia

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  • Giuseppe Fichera, Solarino, ieri e oggi, nei ricordi di un suo vecchio figlio, Siracusa, Tipografia G. Meli, 1997, IT\ICCU\RMS\0085225.
  • Salvatore Germano, Notizie su Solarino, Siracusa, Arti grafiche E. Piazza, 1978, IT\ICCU\SBL\0334580.
  • Padre Serafino M. (Paolo) Gozzo O.F.M., L'Apostolo Paolo da Malta a Reggio - Atti 28, 11-13a,, in Bonaventura Mariani (a cura di), San Paolo da Cesarea a Roma, Torino, Editrice Marietti, 1963, pp. 41-69..
  • Padre Serafino M. (Paolo) Gozzo O.F.M., L'Apostolo Paolo nella tradizione, nell'archeologia e nel culto del Comune e della Chiesa di San Paolo Solarino, Roma, 1979.
  • Giovanni Sudano, Luigi Lombardo, Il culto di San Paolo a Solarino, storia - arte - tradizioni popolari, Catania, Edizioni Signorello, 1997.
  • Orazio Sudano, A 8000 piedi da Siracusa, il feudo di San Paolo, in Gazzetta di Siracusa, Agosto 1985, pp. 10-11.
  • Orazio Sudano, Il feudo di Solarino nei secoli di storia, in Diario, Maggio 1990, pp. 9-10.
  • Orazio Sudano, San Paolo Solarino da sobborgo a comune autonomo, in Diario - Storia Nostra, Settembre 1992, p. 8.
  • Orazio Sudano, Solarino nella seconda guerra mondiale, Siracusa, Giuseppe Ramaci Editore, 2003, IT\ICCU\RML\0162895.
  • Salvatore Tringali, Rosanna La Rosa (a cura di), Territorio Siracusa, Ragusa, L.C.T. Edizioni, 1993, IT\ICCU\RER\0018684.
  • Salvatore Tringali, Rosanna La Rosa (a cura di), Siracusa e la sua Provincia, Ragusa, L.C.T. Edizioni, 1993, IT\ICCU\RER\0014449.
  • Antonino Vittorio, Contrade Solarinesi, Siracusa, 1990, IT\ICCU\CFI\0243520.

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