Massimo Caputo
PROVA DI COSTRUZIONE DI NUOVA VOCE WIKIPEDIA 29 luglio 1899 – Salò 1 marzo 1968 [1] - giornalista
Biografia
Nacque da Eugenio e da Eleonora Prevignano. Nel 1920 si laureò in giurisprudenza all'Università di Torino e subito intraprese la carriera giornalistica entrando nella redazione del quotidiano “La Stampa” diretto da Alfredo Frassati e, data le sue buone conoscenze linguistiche, fu inviato a Vienna come corrispondente. L'anno seguente rimpatriò e venne trasferito alla redazione romana dove rimase sino agli ultimi mesi del 1924 quando si dimise per passare a "Il Secolo". di cui fu corrispondente a Berlino dal 1925 al 1927 e poi a Vienna dal 1927 al 1935 e di nuovo a Berlino dal 1937 al 1940 anno in cui rientrò definitivamente in Italia per lavorare alla sede di Torino della “Gazzetta del Popolo” dove rimase fino al 25 luglio 1943.[1]
NOTA Probabilmente il Caputo si dimise a causa dell’allontanamento del suo direttore Frassati da “La Stampa” , in seguito a un editoriale del Frassati stesso molto critico verso le leggi fasciste sulla censura (censura fascista) promulgate il 25 luglio 1924. (Bona Pozzoli Treccani)
Annotazioni
Fonti
- ^ a b Bona Pozzoli, Massimo Caputo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 19, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1976. URL consultato il 5 febbraio 2025.