Governo Starmer

102º governo del Regno Unito

Il Governo Starmer è il centoduesimo governo del Regno Unito, in carica dal 5 luglio 2024.

Governo Starmer
Prima riunione del Gabinetto, 6 luglio 2024
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Capo del governoKeir Starmer
(Partito Laburista)
Legislatura59ª Legislatura
Giuramento5 luglio 2024

Si è formato in seguito alla vittoria del Partito Laburista alle elezioni del 2024, avendo difatti il suo leader Keir Starmer ricevuto, in data 5 luglio 2024, dal re Carlo III l'incarico di formare un governo.[1]

L'esecutivo è un governo monocolore laburista.

Politiche

Politica interna

I primi cento giorni di governo sono stati difficili per il premier laburista, stretto tra scandali e divisioni all'interno del partito, tanto che la stampa britannica, sia progressista che conservatrice, ha espresso dure critiche al suo operato. Due settimane dopo il suo insediamento, il 23 luglio 2024, il suo gabinetto non ha voluto eliminare il tetto ai sussidi per le famiglie con più di due figli, introdotto dai conservatori nell’ambito delle politiche di austerità: i sette deputati laburisti che l’avevano chiesto tramite un emendamento alla legge sono stati sospesi. Subito dopo, il 29 luglio, è avvenuta la tragedia di Southport, a nord di Liverpool (dove un uomo ha ferito a coltellate 8 persone, tra cui tre bambine)[2][3]: sono allora scoppiate rivolte urbane fomentate dall'ultradestra inglese[4][5] (convinta che l'attentatore avesse agito per via del terrorismo islamico)[6], che hanno messo a ferro e fuoco il Paese per tutta l’estate[6][7]. Starmer ha agito duramente contro i rivoltosi, ma le numerosissime sentenze emesse per punire i responsabili della guerriglia fomentata dall’ultradestra britannica, ha costretto il ministro degli Interni, Yvette Cooper, a svuotare le carceri già sovraffollate; un gesto impopolare presso l'opinione pubblica, indispettita dalle immagini dei detenuti che, dopo essere tornati in libertà, hanno festeggiato con bottiglie di spumante[8].

In campo economico, la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, ha tagliato i sussidi di cui godevano i pensionati come contributo alle spese per il riscaldamento invernale: un'operazione necessaria, per il governo, a sanare il buco da 22 miliardi di sterline ereditato dalla gestione dei Tory. Tuttavia la mossa ha provocato le ire dell’ala più a sinistra del partito laburista, mentre i sindacati, nell’assemblea annuale di Liverpool, hanno fatto passare una mozione simbolica che chiedeva al governo un passo indietro sul provvedimento. Il 30 ottobre, Starmer ha ufficialmente presentato la manovra economica, che, come lui stesso ha annunciato, "Sarà dolorosa"[9].

Altro fattore che ha contribuito a diminuire i consensi al governo laburista sono stati alcuni scandali sorti all'interno dello stesso esecutivo. Il primo è stato il passpartout assegnato dalla sicurezza di Downing Street all’ex banchiere Waheed Alli, ricco finanziatore del partito: Starmer è stato additato per aver accettato da Alli e da altri donatori regali per migliaia di sterline, quali abiti, occhiali, biglietti per le partite dell’Arsenal e per i concerti di Taylor Swift. Ciò ha indignato l’opinione pubblica per il comportamento definito scorretto da parte di un leader che per anni si è battuto contro i privilegi. Inoltre, Starmer è stato costretto a licenziare Sue Grey, sua influente capo di gabinetto, già nota ai tempi del “Partygate” del premier tory Boris Johnson, a causa delle polemiche sul suo ingente stipendio (che contava 3.000 sterline in più rispetto allo stesso titolare dell’esecutivo), fomentate anche dai membri del partito che non tolleravano l'autorità della collaboratrice del primo ministro, vista come eccessivamente restrittiva e intransigente. Al suo posto è stato nominato Morgan McSweeney, braccio destro del premier nonché organizzatore della sua campagna elettorale; con l’occasione, è stata riorganizzata l’intera squadra di governo di Downing Street, un fatto inedito per un governo da poco in carica[8].

Politica estera

Starmer ha continuato, in politica estera, l'appoggio inglese all'Ucraina in guerra contro la Russia: il 16 febbraio 2025, il primo ministro britannico ha dichiarato che il Regno Unito sarebbe disposto a inviare truppe in territorio ucraino se Mosca accettasse un accordo che richieda la presenza di forze di pace europee. Questa dichiarazione arriva proprio prima di una riunione di emergenza dei leaders europei a Parigi, alla quale ha partecipato lo stesso Starmer. Il premier britannico ha inoltre dichiarato che il Regno Unito è disposto a svolgere un ruolo di guida nella difesa e nella sicurezza dell'Ucraina, impegnando tre miliardi di sterline (corrispondenti a 3,6 miliardi di euro) all'anno fino al 2030. I suoi commenti sono arrivati dopo una settimana di dichiarazioni vorticose da parte dei funzionari della nuova amministrazione Trump, i quali hanno suggerito che gli Stati Uniti avrebbero ridotto i loro impegni di difesa in Europa e portato avanti i colloqui di pace in Ucraina senza il coinvolgimento dei leader europei. L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, aveva infatti dichiarato il giorno prima che fosse improbabile che l'Europa avesse un posto al tavolo delle trattative nei colloqui di pace tra i due Paesi in guerra, pur affermando che una "alleanza europea" sarebbe "fondamentale" per garantire la sovranità dell'Ucraina[10].

Starmer si è successivamente presentato come un mediatore tra l’Europa e gli Stati Uniti per i negoziati sulla fine della guerra in Ucraina. il 2 marzo 2025 ha organizzato a Londra una riunione con altri 18 leaders internazionali, prevalentemente europei (sebbene fossero presenti anche il primo ministro canadese Justin Trudeau e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan), con l'intenzione di creare una "coalizione di volenterosi" che si sarebbe occupata di elaborare un piano di pace tra i due contendenti, da sottoporre poi agli Stati Uniti: non è stato esplicitato chi ne farà parte, ma è stato reso chiaro che il gruppo sarà guidato dal Regno Unito e dalla Francia. Ciò è stato possibile per il buon rapporto che Starmer ha con il presidente Trump: la sua visita alla Casa Bianca del 27 febbraio è stata considerata positiva, anche se il primo ministro britannico non è riuscito a raggiungere l’obiettivo di dissuadere Trump dall’affrettare una risoluzione della guerra sfavorevole all’Ucraina e fare in modo che gli Stati Uniti continuino a fornire al Paese garanzie di sicurezza che impediscano alla Russia di invaderlo di nuovo. L’incontro tra i due è andato meglio di quello col presidente francese Emmanuel Macron, avvenuto pochi giorni prima, con toni più distesi. Starmer ha portato un invito di re Carlo III per una seconda visita di Stato (la prima avvenne nel 2019 ai tempi di Elisabetta II), con lo scopo di blandirlo, oltre ad aver annunciato, poco dopo il suo arrivo a Washington, che il Regno Unito avrebbe aumentato in modo significativo le spese militari, richiesta che gli Stati Uniti chiedono ai Paesi europei membri della NATO (tra cui il Regno Unito). In qualche occasione Starmer ha anche contraddetto Trump e il suo vice J.D. Vance, come quando, a colloquio con il vicepresidente Vance, che aveva criticato il Regno Unito, dicendo che secondo lui non rispettava il free speech (una teoria propugnata dall’estrema destra e dalle intromissioni nella politica britannica di Elon Musk, secondo cui sui media di vari Paesi occidentali e nei social che non possiede, ci sarebbe una specie di censura che limita la libertà di parola, detta appunto free speech) ha risposto, in modo misurato ma fermo, che era fiero della tradizione storica britannica sulla libertà di parola e che sarebbe continuata molto a lungo. Complessivamente l’incontro ha giovato al premier inglese, definito da Trump "un negoziatore tenace", lasciando intendere che ci saranno trattative separate e più amichevoli rispetto a quelle con l’Unione europea, specie sui dazi[11].

Il protagonismo internazionale di Starmer ha giovato alla sua popolarità in crisi, facendolo risalire nel suo tasso d’approvazione di 11 punti e tornare primo nelle risposte alla domanda “chi credi possa essere il miglior primo ministro” tra gli attuali leaders dei principali partiti, secondo un sondaggio pubblicato dal think tank More in Common. Il primo ministro ha ricevuto anche il sostegno dei conservatori, una cosa piuttosto rara, tanto che lo Spectator, la più influente rivista di area conservatrice, ha scritto: "Keir Starmer ha avuto la sua migliore settimana da quando è diventato primo ministro"[12].

Nei confronti dell'Unione europea, il governo Starmer ha avviato una fase distensiva, dopo le tensioni generate dalla Brexit del 2016: il 3 febbraio 2025 ha partecipato al vertice informale del Consiglio d'Europa, per la prima volta dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'UE, incontrando anche il segretario della Nato Mark Rutte. Il primo ministro ha dato priorità a un "patto di sicurezza" di vasto respiro, che tocca aree come la difesa, la migrazione, la sicurezza energetica e le materie prime cruciali, promettendo di eliminare le barriere al commercio. I funzionari europei hanno accolto con favore i tentativi di riavvicinamento di Londra, ma vi sono state indicazioni che gli Stati membri cercheranno di difendere i propri interessi nei futuri negoziati bilaterali, che dovrebbero prendere il via dopo un vertice Ue-Regno Unito previsto in primavera. Fonti diplomatiche europee hanno suggerito che almeno due Stati membri chiederanno garanzie sui diritti di pesca come condizione preliminare a qualsiasi accordo. L'accordo sulla Brexit, noto come Accordo commerciale e di cooperazione (Tca), garantisce l'accesso reciproco ai pescatori del Regno Unito e dell'Ue nelle rispettive acque fino al giugno del 2026, ma i diritti di pesca dopo tale data devono ancora essere negoziati. L'Unione europea ha avviato un'azione legale contro il recente divieto imposto dal governo britannico ai pescherecci europei di pescare le anguille nelle sue acque per motivi ambientali, una decisione che secondo Bruxelles discrimina e danneggia ingiustamente i pescatori danesi. L'altra richiesta dell'Ue è un accordo sulla mobilità dei giovani, che renderebbe più facile per i cittadini britannici e quelli europei tra i 18 e i 30 anni di spostarsi oltre il confine tra Regno Unito e Unione europea per motivi di studio, lavoro e di trasferimento, aprendo la strada al Regno Unito per rientrare nel programma Erasmus. Tuttavia, precedentemente il partito laburista ha respinto questa proposta, ritenendola troppo vicina a un ritorno alla libera circolazione, ancora sgradita a gran parte dell'elettorato britannico; malgrado ciò, si ritiene che il governo Starmer stia studiando un accordo per alleggerire i requisiti amministrativi degli artisti che si esibiscono in tournée nell'Ue e nel Regno Unito e per riconoscere reciprocamente le qualifiche professionali[13]. Il 24 aprile, dopo un incontro tra Starmer e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è stato dichiarato che è vicino un accordo sulla mobilità giovanile e la difesa tra Londra e Bruxelles[14].

Il 30 aprile Starmer è anche intervenuto in Medio Oriente, ordinando alla Royal Air Force di bombardare 25 postazioni dei ribelli Houthi in Yemen, da dove partono quotidianamente missili a lungo e medio raggio contro Israele e i convogli commerciali nel Mar Rosso, danneggiando gravemente il commercio globale[15].

Compagine di governo

Appartenenza politica

L'appartenenza politica dei membri del Governo alla sua formazione è la seguente:

Partito Presidente Ministri Totale
Partito Laburista 1 25[N 1] 26
Totale 1 25 26

Situazione parlamentare

Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei Comuni[N 2] Maggioranza LAB (412)
412 / 650
Opposizione CON (121), LDP (72), SNP (9), SF (7), DUP (6), REF (5), GP (4), PC (4), SDLP (2), APNI (1), UUP (1), TUV (1), Indipendenti (6)
238 / 650

Composizione

Segretariato Titolare Partito
Primo ministro

Primo lord del tesoro
Ministro della funzione pubblica
Ministro del servizio civile
Ministro dell'Unione

  Keir Starmer Laburista
Vice Primo ministro

Edilizia abitativa, Comunità e Governo Locale

  Angela Rayner Laburista
Cancelliere dello Scacchiere
Secondo lord del tesoro
  Rachel Reeves Laburista
Affari Esteri, del Commonwealth e dello sviluppo   David Lammy Laburista
Affari interni   Yvette Cooper Laburista
Lord cancelliere
Giustizia
  Shabana Mahmood Laburista
Difesa   John Healey Laburista
Salute e assistenza sociale   Wes Streeting Laburista
Sicurezza energetica e Net Zero   Ed Miliband Laburista
Cancelliere del Ducato di Lancaster   Pat McFadden Laburista
Imprese e commercio
Presidente del Board of Trade
  Jonathan Reynolds Laburista
Lavoro e pensioni   Liz Kendall Laburista
Istruzione   Bridget Phillipson Laburista
Ambiente, alimentazione e affari rurali   Steve Reed Laburista
Trasporti   Louise Haigh
(fino al 28 novembre 2024)
Laburista
  Heidi Alexander
(dal 29 novembre 2024)
Laburista
Irlanda del Nord   Hilary Benn Laburista
Scozia   Ian Murray Laburista
Galles   Jo Stevens Laburista
Leader della Camera dei lord
Lord del sigillo privato
  Angela Smith, Baronessa Smith di Basildon Laburista
Leader della Camera dei comuni
Lord presidente del Consiglio
  Lucy Powell Laburista
Cultura, media e sport   Lisa Nandy Laburista
Scienza, innovazione e tecnologia   Peter Kyle Laburista
Partecipanti alle riunioni del Gabinetto
Capo Whip alla Camera dei Comuni
Segretario parlamentare del tesoro
  Alan Campbell Laburista
Segretario capo del Tesoro
Tesoriere generale
  Darren Jones Laburista
Procuratore generale per l'Inghilterra e il Galles
Avvocato generale per l'Irlanda del Nord
  Richard Hermer Laburista
Ministro di Stato per lo Sviluppo
Donne ed Uguaglianza[N 3]

Presidente del Partito Laburista

  Anneliese Dodds Laburista

Cronologia

2024

Luglio

  • 5 luglio - In seguito al risultato elettorale, il re Carlo III affida a Keir Starmer l'incarico di formare il governo.[16]
  • 9-11 luglio - Keir Starmer, accompagnato dal Ministro degli Esteri David Lammy e dal Ministro della Difesa John Healey, è a Washington per partecipare al vertice NATO.[17] Durante il summit ha avuto degli incontri bilaterali con il presidente ucraino[18], con il cancelliere tedesco Scholz[19], con il Primo Ministro canadese Trudeau[20], con il presidente americano Joe Biden[21] e con il presidente turco Erdoğan[22].
  • 17 luglio - Nel King’s Speech, discorso del Sovrano in apertura ufficiale ai lavori parlamentari, il Governo espone le proprie politiche ed intenzioni principali.[23] Lo stesso giorno il Premier Starmer ha incontrato nella sua residenza estiva il Primo Ministro irlandese Simon Harris[24].
  • 18 luglio - Il governo britannico ospita a Blenheim Palace, nell'Oxfordshire, la quarta edizione della Comunità Politica Europea[25]. In quell'occasione Keir Starmer ha avuto dei colloqui bilaterali con il premier polacco Tusk[26], con il premier spagnolo Sánchez[27], con il premier norvegese Store[28].
  • 19 luglio - Keir Starmer ha incontrato al n.10 di Downing Street il presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj, il quale è intervenuto durante una riunione del consiglio dei ministri britannico[29].
  • 25 luglio - Keir Starmer con il Ministro per la Sicurezza energetica e Net Zero Ed Milliband è in Scozia per annunciare la creazione della Great British Energy[30].

Note

Esplicative

  1. ^ Uno dei quale è anche Vice primo ministro e quattro dei quali membri solo partecipanti al Gabinetto.
  2. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche della Camera dei Lord) poiché solo quest'ultima ha il potere di controllare il rapporto di fiducia con l'esecutivo.
  3. ^ Congiuntamente con la Ministra dell’Istruzione, Bridget Phillipson.

Fonti

  1. ^ Starmer riceve il mandato da re Carlo, è primo ministro, ANSA, 5 luglio 2024.
  2. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/07/29/accoltella-e-ferisce-diverse-persone-a-southport-fermato_b5497d8a-5ba2-4d3b-946c-e1cf4d400556.html
  3. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2024/07/30/bambine-accoltellate-mentre-fanno-yoga-vicino-a-liverpool-il-regno-unito-sotto_4f8d9454-ee85-4c79-bd16-29dd298d4ed4.html
  4. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/08/02/ministra-gb-rivoltosi-pagheranno-il-prezzo-della-violenza_b5a3d7b7-d1cd-4509-9596-e105f997c03f.html
  5. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2024/08/02/ministra-gb-rivoltosi-pagheranno-il-prezzo-della-violenza_17cbf788-9737-42bd-a478-fa5ab95c95fe.html
  6. ^ a b https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2024/08/03/scontri-tra-polizia-e-manifestanti-in-diversi-raduni-nel-regno-unito_77ab0219-9877-434b-9fbb-c6a0f8aa5526.html
  7. ^ https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2024/08/04/bristol-scontri-tra-manifestanti-di-estrema-destra-e-la-polizia_4922b2c0-159e-45c4-b18a-82f2ae028bf7.html
  8. ^ a b https://www.avvenire.it/mondo/pagine/starmer-cento
  9. ^ https://video.milanofinanza.it/video/il-premier-inglese-keir-starmer-annuncia-una-difficile-manovra-di-bilancio-sara-dolorosa-8c7gI7CsREpJ
  10. ^ https://it.euronews.com/my-europe/2025/02/17/regno-unito-il-premier-keir-starmer-pronto-a-inviare-truppe-sul-campo-in-ucraina
  11. ^ https://www.ilpost.it/2025/03/04/ruolo-regno-unito-ucraina-trump/
  12. ^ https://www.spectator.co.uk/article/keir-starmer-has-had-his-best-week-since-becoming-prime-minister/
  13. ^ https://it.euronews.com/my-europe/2025/02/03/keir-starmer-a-bruxelles-per-i-colloqui-di-reset-delle-relazioni-regno-unito-ue
  14. ^ https://www.ilsole24ore.com/art/difesa-accordo-vista-regno-unito-e-ue-AH9GhgS
  15. ^ https://www.liberoquotidiano.it/news/tv-news/42453776/starmer-attaccati-houthi-in-yemen-per-la-sicurezza-nel-mar-rosso/#google_vignette
  16. ^ Elezioni Regno Unito, Starmer a Downing Street presenta il suo governo di "servizio": "Il nostro lavoro è urgente e inizia oggi", su dire.it.
  17. ^ (EN) PM's remarks at the NATO Summit press conference: 11 July 2024, su GOV.UK, 11 luglio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
  18. ^ (EN) PM meeting with President Zelenskyy of Ukraine: 10 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  19. ^ (EN) PM meeting with Chancellor Scholz of Germany: 10 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  20. ^ (EN) PM meeting with Prime Minister Trudeau of Canada: 11 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  21. ^ (EN) PM meeting with President Biden of the United States: 10 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  22. ^ (EN) PM meeting with President Erdoğan of Turkey: 11 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  23. ^ Il primo “King’s Speech” del governo britannico di Keir Starmer, su ilpost.it.
  24. ^ (EN) PM meeting with Taoiseach Harris of Ireland: 17 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  25. ^ (EN) Prime Minister to host European leaders at first major UK-led summit of his premiership, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  26. ^ (EN) PM meeting with Prime Minister Tusk of Poland: 18 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  27. ^ (EN) PM meeting with Prime Minister Sánchez of Spain: 18 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  28. ^ (EN) PM meeting with Prime Minister Støre of Norway: 18 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  29. ^ (EN) PM meeting with President Zelenskyy of Ukraine: 19 July 2024, su GOV.UK. URL consultato il 3 agosto 2024.
  30. ^ (EN) New Great British Energy partnership launched to turbocharge energy independence, su GOV.UK, 25 luglio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.

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