NGC 2458

galassia nella costellazione della Lince
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NGC 2458 (PGC 22220) è una piccola e lontana galassia lenticolare situata nella costellazione della Lince, a una distanza di circa 665 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

NGC 2458
Galassia lenticolare
NGC 2458 nelle immagini Pan-STARRS.
Scoperta
ScopritoreBindon Stoney
Data20 febbraio 1851 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneLince
Ascensione retta07h 55m 51.4s [2]
Declinazione56° 42′ 38″ [2][1]
Distanza664,8 milioni di a.l.
(203,83 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)14,5 [3]

nella banda B: 15,5 [3]

Redshift+0,045782 ± 0,000097
Luminosità superficiale12,20 [3]
Angolo di posizione170° [3]
Velocità radiale13725 ± 29 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
ClasseE/S0? [1], E-S0 [3]
Dimensioni30 900 a.l.
(9 480 [2] pc)
Altre designazioni
PGC 22220
MCG 10-12-16
CGCG 287-9 [1][3]
Mappa di localizzazione
NGC 2458
Categoria di galassie lenticolari

Scoperta

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La galassia è stata scoperta il 20 febbraio 1851 dall'astronomo irlandese Bindon Stoney.[1]

Descrizione

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È una delle otto galassie della costellazione della Lince la cui storia delle osservazioni è piuttosto complessa e l'identificazione non univoca.[1] La maggior parte delle fonti identifica NGC 2458 con PGC 22220, mentre NASA/IPAC identifica NGC 2458 con PGC 22191.[4] Per altri PGC 22191 corrisponderebbe a NGC 2473, un oggetto perduto o inesistente.[5]

Gli oggetti NGC 24xx della costellazione della Lince

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Sei dei dieci oggetti con designazione NGC 24xx.

Tra il codice 2458 il 2473 del New General Catalogue, ci sono dieci oggetti situati nella costellazione della Lince. Per otto di questi l'identificazione non è univoca.[1] Sei di questi oggetti sono visibili nell'immagine a fianco.

La galassia NGC 2463 è stata scoperta da John Herschel mentre NGC 2469 da suo padre William Herschel. Le posizioni indicate dai due astronomi sono sufficientemente precise, per cui non ci sono dubbi nell'identificazione.

Nel 1851, Bindon Stoney che lavorava per William Parsons, facendo osservazioni in quest'area di cielo, annotava la presenza di una decina di oggetti allineati da est a ovest, senza però indicarne le posizioni, per cui la scoperta e l'identificazione son dubitative. Gli oggetti in questione sono NGC 2458, NGC 2461, NGC 2462, NGC 2464, NGC 2465, NGC 2471, NGC 2472 e NGC 2473.

Nel 1886, Guillaume Bigourdan fece osservazioni in questa regione e annotò in modo abbastanza preciso le posizioni di otto dei dieci oggetti (tutti tranne NGC 2472 e NGC 2473). John Dreyer utilizzò queste descrizioni nel compilare il suo catalogo e attribuì a Parsons e a Bigourdan la scoperta di questi otto oggetti. Solamente quattro delle descrizioni di Bigourdan si riferivano a galassie, mentre le altre erano stelle o gruppi di al massimo tre stelle. Due delle galassie presenti nell'immagine non sono state descritte da Bigourdan e non è chiaro chi le abbia veramente osservate. Due galassie presenti nell'allineamento non hanno una designazione NGC, mentre NGC 2472 e NGC 2473 non corrispondono ad alcun oggetto conosciuto.

In conclusione, due dei dieci codici NGC corrispondono alle osservazioni dei due Herschel, due alle osservazioni di Bigourdan sulle nebulose, due alle osservazioni dello stesso Bigourdan relative ai raggruppamenti stellari, mentre le ultime due sono designazioni recenti. Questa situazione complessa permette di comprendere come mai alcuni di questi oggetti abbiano identificazioni differenti.[1]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 2458, su cseligman.com. URL consultato il 17 giugno 2025.
  2. ^ a b c d e Results for object NGC 2458, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 17 giugno 2025.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 2400 à 2499, su astrovalleyfield.com. URL consultato il 17 giugno 2025.
  4. ^ (EN) NED results for object NGC 2458, su ned.ipac.caltech.edu. URL consultato il 17 giugno 2025.
  5. ^ (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 2473, su cseligman.com. URL consultato il 17 giugno 2025.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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