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NGC 2665
Galassia a spirale barrata
NGC 2665 nelle immagini Pan-STARRS.
Scoperta
ScopritoreFrank Muller
Data1886 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneIdra
Ascensione retta08h 46m 00.1s [2]
Declinazione-19° 18′ 10″ [2][1]
Distanza97,6 milioni di a.l.
(29,92 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)12,2 [3]

nella banda B: 12,9 [3]

Redshift+ 0,005784 ± 0,000007
Luminosità superficiale13,39 [3]
Angolo di posizione144° [3]
Velocità radiale1734 ± 2 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
Classe(R'_1)SB(r)a [2], SBA [3], SB(rs)b? [1]
Dimensioni60 800 a.l.
(18 630 [2] pc)
Altre designazioni
PGC 24634
UGCA 144
MCG -3-23-4
ESO 563-19
IRAS 08437-1907 [1][3]
Mappa di localizzazione
Franco3450/Sandbox/2
Categoria di galassie a spirale barrata

NGC 2665 è una galassia a spirale barrata situata nella costellazione dell'Idra, a una distanza di circa 98 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

Scoperta

La galassia è stata scoperta nel 1886 dall'astronomo statunitense Frank Muller.[1]

Descrizione

NGC 2665 ha una classe di luminosità I e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2] Nella galassia sono presenti anche regioni di idrogeno ionizzato.[2]

Morfologia

NGC 2665 è stata utilizzata da Gérard de Vaucouleurs come esempio di galassia del tipo morfologico "(R1')SAB(rs)ab pec/BCD" nel suo atlante delle galassie.[4][5].

La presenza di un anello esterno ((R'_1), come indicato nella classificazione NASA/IPAC) è ben evidente nelle immagini, mentre non è ben riconoscibile l'anello interno (r).[2]

Luminosità nell'infrarosso

La luminosità di NGC 2665 nell'infrarosso lontano (da 40 a 400 µm) è uguale a 8,51 x 109   (109,93  ), mentre la sua luminosità totale nell'infrarosso (da 8 a 1000 µm) è di 1,20 x 1010   (1010,08  ).[6]

Note

  1. ^ a b c d e f (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 2665, su cseligman.com. URL consultato il 23 agosto 2025.
  2. ^ a b c d e f g h i Results for object NGC 2665, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 23 agosto 2025.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 2600 à 2699, su astrovalleyfield.com. URL consultato il 21 agosto 2025.
  4. ^ Atlas des galaxies de Vaucouleurs sur le site du professeur Seligman, NGC 2665
  5. ^ kudzu.astr.ua.edu, http://kudzu.astr.ua.edu/devatlas/NGC_2665______B___________.html. URL consultato il 23 agosto 2025.
  6. ^ D. B. Sanders, J. M. Mazzarella, D. -C. Kim, J. A. Surace e B. T. Soifer, The IRAS Revised Bright Galaxy Sample (PDF), in The Astronomical Journal, vol. 126, n. 4, ottobre 2003, p. 1607-1664, Bibcode:2003AJ....126.1607S, DOI:10.1086/376841.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni




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SDSS, DSS, DESI Legacy Imaging Surveys, DECam, Pan-STARRS,

distanza 97,6 mega anni luce (29,92 Mpc)

dimensioni 60 800 anni luce (18 630 pc)

NGC 2617 legacy dr10.jpg Dark Energy Spectroscopic Instrument|DESI Legacy Imaging Surveys

NGC2656 - SDSS DR14.jpg Sloan Digital Sky Survey|SDSS

NGC 2665 ha una classe di luminosità I e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[1] Nella galassia sono presenti anche regioni di idrogeno ionizzato.[1]

La designazione DRCG 7-47 è stata utilizzata da Wolfgang Steinicke per indicare che questa galassia figura nel catalogo degli ammassi galattici di Alan Dressler. I numeri 7 e 47 indicano rispettivamente che si tratta del 7º ammasso (Abell 194) e della 47ª galassia di questa lista.[2]

Questa galassia è designata Abell 194:[D80] 47 dal database NASA/IPAC.[1]

NGC 647 è una galassia il cui nucleo è molto brillante nell'ultravioletto. È inserita nel catalogo di Markarian con il codice Mrk 1000 (MK 1000).[3]

NGC 2651 è una galassia di campo, cioè una galassia che non appartiene ad alcun ammasso o gruppo di galassie ed è quindi gravitazionalmente isolata.[1]

Il database SIMBAD la classifica come galassia LINER, cioè una galassia il cui nucleo presenta uno spettro di emissione caratterizzato da larghe righe di atomi debolmente ionizzati.[4]

Data la sua luminosità superficiale pari a 14,01, NGC 2650 può essere classificata come una galassia a bassa luminosità superficiale (nella letteratura in lingua inglese abbreviata in LSB, acronimo di Low Surface Brightness). Le galassie LSB sono galassie di tipo diffuso (D) con una luminosità superficiale inferiore di almeno una magnitudine a quella del cielo notturno circostante.

Dato il valore della sua luminosità superficiale pari a 11,81, NGC 2636 può essere inclusa tra le galassie che presentano una elevata luminosità superficiale.[1]

Una galassia luminosa all'infrarosso (o Luminous infrared galaxy - LIRG)

La luminosità di NGC 2665 nell'infrarosso lontano (da 40 a 400 µm) è uguale a 8,51 x 109   (109,93  ), mentre la sua luminosità totale nell'infrarosso (da 8 a 1000 µm) è di 1,20 x 1010   (1010,08  ).[5]

NGC 2665 è stata utilizzata da Gérard de Vaucouleurs come esempio di galassia del tipo morfologico "(R1')SAB(rs)ab pec/BCD" nel suo atlante delle galassie.[6][7].

[8]

[9]

[10]

[5]

[11]

[12]

  1. ^ a b c d e Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ned
  2. ^ Alan Dressler, A Catalog of morphological types in 55 rich clusters of galaxies (PDF), in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 42, aprile 1980, pp. 565-609, Bibcode:1980ApJS...42..565D, DOI:10.1086/190663.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore spider
  4. ^ (EN) Simbad, NGC 2638 -- LINER-type Active Galaxy Nucleus, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 14 agosto 2025.
  5. ^ a b D. B. Sanders, J. M. Mazzarella, D. -C. Kim, J. A. Surace e B. T. Soifer, The IRAS Revised Bright Galaxy Sample (PDF), in The Astronomical Journal, vol. 126, n. 4, ottobre 2003, p. 1607-1664, Bibcode:2003AJ....126.1607S, DOI:10.1086/376841. Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "Sanders" è stato definito più volte con contenuti diversi
  6. ^ Atlas des galaxies de Vaucouleurs sur le site du professeur Seligman, NGC 2665
  7. ^ kudzu.astr.ua.edu, http://kudzu.astr.ua.edu/devatlas/NGC_2665______B___________.html. URL consultato il 23 agosto 2025.
  8. ^ (EN) A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, pp. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.
  9. ^ (EN) D. S. L. Soares, R. E. de Souza, R. R. de Carvalho e T. C. Couto da Silva, Southern binary galaxies. I. A sample of isolated pairs. (PDF), in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 110, aprile 1995, p. 371, Bibcode:1995A&AS..110..371S, DOI:10.48550/arXiv.astro-ph/9410092.
  10. ^ (EN) Abraham Mahtessian, Groups of galaxies. III. Some empirical characteristics (PDF), in Astrophysics, 41 #3, luglio 1998, pp. 308-321, DOI:10.1007/BF03036100.
  11. ^ (EN) S. Comerón, J. H. Knapen, J. E. Beckman, E. Laurikainen, H. Salo, I. Martínez-Valpuesta e R. J. Buta, AINUR: Atlas of Images of NUclear Rings (PDF), in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, 402#4, marzo 2010, pp. 2462-2490, Bibcode:2010MNRAS.402.2462C, DOI:10.1111/j.1365-2966.2009.16057.x.
  12. ^ A. Beifiori, M. Sarzi, E.M. Corsini, E. Dalla Bontà, A. Pizzella, L. Coccato e F. Bertola, UPPER LIMITS ON THE MASSES OF 105 SUPERMASSIVE BLACK HOLES FROM HUBBLE SPACE TELESCOPE/SPACE TELESCOPE IMAGING SPECTROGRAPH ARCHIVAL DATA, in The Astrophysical Journal, 692#1, febbraio 2009, pp. 856-868, DOI:10.1088/0004-637X/692/1/856.