Onchosaurus

Versione del 30 set 2025 alle 08:41 di Ghedo (discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Onchosaurus è un genere estinto di grandi pesci cartilaginei appartenenti agli Sclerorhynchiformes, vissuto durante il Cretaceo superiore.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Onchosaurus
Immagine di Onchosaurus mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseChondrichthyes
SottoclasseElasmobranchii
InfraclasseNeoselachii
SuperordineBatomorphii
OrdineSclerorhynchiformes
GenereOnchosaurus

Scoperta e specie

modifica

Il genere fu istituito da Paul Gervais nel 1852 sulla base della specie tipoOnchosaurus radicalis, proveniente dal Campaniano di Meudon, presso Parigi.[1] Un’altra specie riconosciuta è †Onchosaurus pharao, descritta da Dames nel 1887 sulla base di esemplari del Santoniano di Giza, in Egitto.[2][3] Il materiale originario include esemplari conservati presso il Museum für Naturkunde di Berlino; l’olotipo di O. radicalis è invece andato perduto. Una terza specie, O. maroccanus, è stata descritta da Camille Arambourg nel 1935 e proviene dal Marocco ma stata attribuita anche ai generi Dalpiazia e Ischyrhiza.[4]

Descrizione

modifica

Onchosaurus era caratterizzato da un rostro lungo, armato di robuste spine appiattite dorso-ventralmente. Le spine mostrano corone basse, triangolari e asimmetriche, con margine anteriore obliquo e talvolta un singolo uncino basale rivolto posteriormente. La base del peduncolo è rettangolare e presenta una depressione mediana. Il rostro era convesso in vista dorsale e privo di alveoli laterali, con le spine inserite superficialmente lungo i margini, in modo simile a quanto si osserva nei Pristiophoriformes attuali. Le vertebre erano di tipo tectospondilo, più alte che larghe, e decrescenti regolarmente in dimensione lungo il corpo.

Uno scheletro parziale di O. pharao, rinvenuto nei Monti Lessini (Veneto, Italia) in livelli del Turoniano medio, ha permesso di stimare una lunghezza complessiva di circa 4,6 metri. Le linee di accrescimento nei centri vertebrali indicano che l’individuo era giovane (circa quattro anni) e non ancora sessualmente maturo. Questo esemplare rappresenta il primo ritrovamento di resti scheletrici associati a spine rostrali per il genere e il più grande individuo noto degli Sclerorhynchiformes, superato forse solo da Onchopristis numidus.[5]

Distribuzione

modifica

I resti di Onchosaurus sono documentati principalmente nelle zone che un tempo corrispondevano alla Tetide, in strati compresi tra il Turoniano superiore e il Campaniano medio (circa 90–75 milioni di anni fa). Fossili sono stati rinvenuti in Africa,[6] Medio Oriente, Sud America,[7] Europa,[8] Nord America meridionale e Giappone.

Paleoecologia

modifica

Le caratteristiche morfologiche e il contesto deposizionale suggeriscono che Onchosaurus fosse un grande pesce pelagico, probabilmente migratore e non strettamente bentonico come la maggior parte degli altri sclerorincoidi. Per dimensioni, distribuzione e adattamenti ecologici, potrebbe essere stato paragonabile alle attuali mobule.[5]

Bibliografia

modifica
  • Gervais, M.P., 1852. Zoologie et paleontologie françaises (animaux vertebres) ou nouvelles recherches sur les animaux vivants et fossiles de la France. Arthus Bertrand Libraire Editeur, Paris, p. 271.
  • Dames, W., 1887a. Über Titanichthys pharao nov. gen., nov. sp., aus der Kreideformation Aegytens. Sitzungsberichte der Gesellschaft naturforschender Freunde 5, 69e72.
  • Dames, W., 1887b. Bemerkung zu seiner früheren Mitteilung über Titanichthys. Sitzungsberichte der Gesellschaft naturforschender Freunde 5, 137.
  • Arambourg, C. 1935. Note préliminaire sur les vertébrés fossiles des phosphates du Maroc. Bulletin de la Société géologique de France, 5 (5): 413–439, 2 fig., 2 pl.
  • Antunes, M.T., Cappetta, H., 2002. Selaciens du Cretace (Albien-Maastrichtien) d'Angola. Palaeontographica, Abteilung A 264, 85e146.
  • Corral, J.-C., Bardet, N., Pereda-Suberbiola, X., Cappetta, H., 2012. First occurrence of the sawfish Onchosaurus from the Late Cretaceous of Spain. Journal of Vertebrate Paleontology 32, 212e218.
  • Kriwet, J., Klug, S., 2012. Presence of the extinct sawfish, Onchosaurus (Neoselachii, Sclerorhynchiformes) in the Late Cretaceous of Peru with a review of the genus. Journal of South American Earth Sciences 39, 52e58.
  • Amalfitano, J., Giusberti, L., Dalla Vecchia, F., Kriwet, J. 2017. First skeletal remains of the giant sawfish Onchosaurus (Neoselachii, Sclerorhynchiformes) from the Upper Cretaceous of northeastern Italy. Cretaceous Research. 69. 124-135. 10.1016/j.cretres.2016.09.005.
  1. ^ Gervais, M.P., 1852. Zoologie et paleontologie françaises (animaux vertebres) ou nouvelles recherches sur les animaux vivants et fossiles de la France. Arthus Bertrand Libraire Editeur, Paris, p. 271.
  2. ^ Dames, W., 1887a. Über Titanichthys pharao nov. gen., nov. sp., aus der Kreideformation Aegytens. Sitzungsberichte der Gesellschaft naturforschender Freunde 5, 69e72.
  3. ^ Dames, W., 1887b. Bemerkung zu seiner früheren Mitteilung über Titanichthys. Sitzungsberichte der Gesellschaft naturforschender Freunde 5, 137.
  4. ^ Arambourg, C. 1935. Note préliminaire sur les vertébrés fossiles des phosphates du Maroc. Bulletin de la Société géologique de France, 5 (5): 413–439, 2 fig., 2 pl.
  5. ^ a b Amalfitano, J., Giusberti, L., Dalla Vecchia, F., Kriwet, J. 2017. First skeletal remains of the giant sawfish Onchosaurus (Neoselachii, Sclerorhynchiformes) from the Upper Cretaceous of northeastern Italy. Cretaceous Research. 69. 124-135. 10.1016/j.cretres.2016.09.005.
  6. ^ Antunes, M.T., Cappetta, H., 2002. Selaciens du Cretace (Albien-Maastrichtien) d'Angola. Palaeontographica, Abteilung A 264, 85e146.
  7. ^ Kriwet, J., Klug, S., 2012. Presence of the extinct sawfish, Onchosaurus (Neoselachii, Sclerorhynchiformes) in the Late Cretaceous of Peru with a review of the genus. Journal of South American Earth Sciences 39, 52e58.
  8. ^ Corral, J.-C., Bardet, N., Pereda-Suberbiola, X., Cappetta, H., 2012. First occurrence of the sawfish Onchosaurus from the Late Cretaceous of Spain. Journal of Vertebrate Paleontology 32, 212e218.