Cosenza
Cosenza [co-sèn-za] /koˈsɛːntsa/ (Cusenza /kuˈsɛːntsa/ in dialetto locale) detta anche "città dei Bruzi" è una città calabrese capoluogo dell'omonima provincia. Il comune conta circa 70.000 abitanti e la provincia conta di 727.694 abitanti[1].
È una delle città più antiche della Calabria e sede dell'arcidiocesi di (Cosenza-Bisignano). L'area urbana cosentina è il risultato di un graduale processo di conurbazione iniziato negli anni '70 che ha dato origine all'attuale città policentrica che si estende senza soluzione di continuità nelle municipalità di Cosenza, Rende (sede dell'Università della Calabria), Castrolibero e Montalto Uffugo per un totale di circa 135.000 abitanti[senza fonte]. Si progetta a tal proposito un comune unico in grado di rendere Cosenza uno tra i punti nevralgici del meridione d'Italia.
Cosenza, che è l'ottantaduesimo comune italiano per numero di abitanti, il quarto della Calabria, era detta anche l'Atene della Calabria[senza fonte] per via del suo passato culturale; l'Accademia Cosentina, ad esempio, è la seconda del Regno di Napoli (1470-1650) e una delle primissime accademie fondate in Europa[senza fonte]. Ancora oggi Cosenza resta una città in cui arte e cultura affondano bene le proprie radici, lo testimoniano i vari musei, gli innumerevoli eventi tematici, le tante biblioteche tra cui la Biblioteca nazionale. Storicamente svolse il ruolo di Capitale dei Bruzi (o Bretti) ed in seguito della Calabria Citeriore (o Calabria latina). La sua collocazione geografica, a metà strada tra mari e monti, fra il Tirreno e l'arco appenninico della Sila, rende Cosenza una città strategica anche in chiave turistica.
Geografia
Cosenza, il capoluogo di provincia più a nord della Calabria, sorge sui sette colli nella valle del Crati, alla confluenza di quest'ultimo con il Busento, che ha visto lo sviluppo della parte moderna lungo la sua riva sinistra. La città antica invece, pittoresca e tornata a nuova vivacità negli ultimi anni, è caratterizzata da vicoli erti, stretti e tortuosi con edifici posti sui colli Pancrazio, Guarassano e Torrevetere, a sinistra del Crati, mentre sono rare le abitazioni sul Gramazio, Triglio, Mussano e Veneri. È inoltre contornata dalla Catena Costiera meridionale (da dove svetta Monte Cocuzzo di formazione dolomitica calcarea e che molti ritengono invece erroneamente un vulcano spento) a ovest e che la divide dal mar Tirreno, e dalla Sila a est, l'altipiano boscoso in cui vive ancora il lupo, animale totemico della città stessa e simbolo della locale squadra di calcio.
La città si estende su una superficie di 37,2 km², ad un'altezza dal livello del mare pari a 238 m.
Storia
Le origini della città risalgono al IV secolo a.C., momento in cui il luogo era divenuto di importanza strategica per i Bruzi. Questi ne fecero la propria capitale da quello che si evince nel testo 3 - Strabone, Geografia, VI, 1, 4: l'origine del popoli dei Brettii ( F. Lassère, Strabon. Géographie, Tome III (Livres V et VI), Paris 1967), e le diedero il nome di "Consentia" o "Cosentia", derivante dal "consenso" espresso dalle altre città del Bruzio nel 356 a.C.. Durante la dominazione romana, Cosenza divenne una stazione della via ab Regio ad Capuam, meglio nota come via Popilia (o via Annia). Tito Livio riporta come nel 331 a.C., nelle immediate vicinanze della città, a Pandosia, morisse Alessandro I d'Epiro detto il Molosso, zio di Alessandro Magno. Si narra che nell'alveo del Busento. presso la città fosse stato sepolto in armatura, col suo cavallo e i suoi tesori, il re dei Visigoti Alarico, che dopo il Sacco di Roma del 24 agosto 410 d.C. era sceso fin nel Bruzio e stava assediando la città.
(tradotta in italiano da Giosuè Carducci).
Fu dominio prima longobardo durante il quale divenne sede di Gastaldato del Principato di Salerno e poi bizantino, conosciuta col nome di Constantia, mentre durante la dominazione normanna fu capitale e sede del giustizierato Val di Crati e residenza di Ruggero II, Duca di Calabria. Sotto Federico II di Svevia che considerava Cosenza la sua sede preferita dopo Palermo e Napoli, fu completato e consacrato il Duomo, nel quale fu fatto seppellire il figlio primogenito Enrico VII, nato dal matrimonio con Costanza d'Aragona, morto suicida e in contrasto con il padre, che lo aveva condannato prima a morte, poi al carcere a vita. Sotto il dominio angioinie precisamente il 12 novembre 1434 mori' a Cosenza (che all'epoca era centro del ducato di calabria) il duca di Calabria Luigi III d'Angiò che venne colpito dalla malaria. Il periodo aragonese consacrò Cosenza la più importante città del reame nel campo del diritto(1494-1557), e la prima città dopo Napoli ad avere una cartografia. Durante l'occupazione napoleonica, alcune famiglie si schierarono con i Francesi, come la famiglia Zupi, alla quale appartenne il generale dell'esercito francese Daniele Zupi Marino, mentre altre restarono fedeli ai Borboni, come la famiglia Brazzalotto, i cui componenti furono eliminati con il massacro dei Brazzalotto, in seguito all'accusa di tradimento. Nel 1844, presso il Vallone di Rovito, furono fucilati, insieme ad altri 9 ufficiali, i fratelli Bandiera.
Hanno detto di Cosenza....
Cosenza fu il centro di una civilà urbana diventata chiara, si riuni' ai Francesi nel 1799, fu a turno carbonara, mazziniana, patriota, fino all'unificazione dell'Italia nel 1860. E se io richiamo qui il suo passato, è che non è soltanto un ricordo libresco; esso ha lasciato delle impronti indelebili nei suoi monumenti e nelle sue mura.(...)»
Qui non brillarono le stelle della Magna Grecia. Fu anzi la capitale del loro peggiore nemico, il Bruzio, il centro attorno cui le fiere tribù montanare si raccolsero ogni qualvolta si trattò di respingere l'eccessiva pressione delle colonie greche costiere. Ce lo attestano Plinio e Strabone. Scarsa fu l'influenza bizantina, chè fin qui arrivava già il vento longobardo da Benevento. Cossicchè da questa differenza di origini la città si è sviluppata con un carattere proprio, spigliato, evoluto, commerciale e nel tempo intellettuale. Ed anche la storia della città in molte epoche si è allontanata da quella della restante Calabria(...). Dal ponte di Cosenza guardo i due corsi d'acqua riunire i loro destini per proseguire insieme la loro corsa nella vallata e nella storia. La bonifica ha mutato l'aspetto della piana. Dopo millenni la terribile nemica, la malaria, è stata debellata e fertili campi si stendono al posto della palude. Ma l'enorme vallata, è là a testimoniare l'opera del fiume, quando esso era signore impetuoso, anche se oggi, imbrigliato, si è piegato umilmente alla volontà dell'uomo. Quante leggende e quanta storia raccontano il gorgoglio di queste acque. In quale punto del loro corso esse passano sulla terra cui dorme da millenni Sibari la splendida, diventata ormai misteriosa? Quante illustri vittime questa valle ha preteso nel corso dei secoli, scegliendole da tutte le razze che si sono avventurate fin qui. Da Alessandro il Molosso, re dell'Epiro, lo zio di Alessandro Magno, che qui terminò il tentativo di emulare in occidente le gesta del nipote, nel 355 a.C., per mano dei Lucani e Bruzi collegati a Ibrahim che, nel 902, dalla natia Arabia venne qui a pagare il suo tributo di sangue, ad Enrico, <<rex Romanorum>>, ad Arrigo cioè, il figlio ribelle di Federico II(1242), alla dolce Isabella d'Aragona(1271) e Luigi III d'Angiò(1434), lo sposo di Margherita di Savoia, figlio adottivo di Giovanna II di Napoli. Scorre lenta, quasi solenne, l'acqua sotto il chiarore lunare. Nel silenzio della notte, mentre tutta Cosenza dorme, brilla in essa, qua e là, il riflesso delle lampade elettriche. Luci misteriose sembrano fiaccole che si aggirano sul greto del fiume. A poco alla volta cominciano ad echeggiare al mio orecchio i celebri versi della Ballata del Platen, <<Bei Busento>>. Ecco ancora l'altra illustre vittima, l'altro tesoro gelosamente nascosto: Alarico, <<raptor urbis>>...Anche questo è uno dei misteri di questo angolo tanto antico della terra di Calabria. Un tale tesoro, ingente per valore materiale e storico, è stato molte volte ricercato. Finanche nel 1937, con l'aiuto della radiothesia. Ma le acque della vallata sanno ben custodire quanto è loro affidato(...). Questa strana acqua, che sembra quasi dotata di una sua propria radioattività vendicativa verso tutti grandi personaggi che hanno ardito avvicinarsi ad essa.»
Demografia
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Popolazione e lingua
Il dialetto cosentino (u dialettu cusentinu), come per tutta la Calabria del nord (corrisponde approssimativamente alla storica divisione amministrativa "Calabria Citeriore"), è di tipo napoletano. Il "cosentino" è fortemente influenzato sia dal greco che dal latino, ma grazie anche alle tante dominazioni storiche, dallo spagnolo e dal francese. Si differenzia molto dal resto dei dialetti calabresi per sintassi, per forme verbali (non è infatti presente la forma verbale del passato remoto derivante dal perfetto latino) e per pronuncia. Il vero dialetto cosentino, ha ormai quasi completamente lasciato il posto ad una sua "italianizzazione" e viene parlato soprattutto nei quartieri storici e dalle persone più anziane e da qualche cultore del vernacolare. Il dialetto cosentino consta di una dialettica con parole spesso mozzate ed in alcuni casi appena accennate. Fortemente caratterizzato dalla pronuncia lunga e dilatata delle vocali e dalle variazioni dell'intonazione (uniche nella regione), questo dialetto si differenzia moltissimo dal resto della sua provincia; è infatti noto che già il dialetto dei paesi limitrofi alla città, pur non avendo quasi differenze nei termini, cambia moltissimo proprio nella pronuncia.
Trasporti e mobilità urbana
Arterie stradali principali
Le due Principali arterie che attraversano Cosenza sono:
- Autostrada A3 ("Salerno ↔ Reggio Calabria") tramite gli svincoli RENDE-COSENZA NORD, COSENZA e il costruendo svincolo COSENZA SUD o E45 ("Karesuando ↔ Gela")
- SS107 o E846 (Paola ↔ Cosenza ↔ Crotone);
Trasporto su ferro
- Vaglio Lise, Piazza della Sila (Ferrovie dello Stato) (Ferrovie della Calabria)
- Cosenza Centrale, Piazza Matteotti(Ferrovie della Calabria)
Trasporto aereo
Il più vicino aeroporto è quello di Lamezia Terme (Cz). Dista da Cosenza circa 71km ed è ben collegato grazie alla Autostrada A3.
Trasporti pubblici urbani
Il trasporto urbano cosentino si basa sulla rete Binbus. Binbus, nasce con la convenzione firmata da Amaco, Consorzio Autolinee, Ferrovie della Calabria, Trenitalia e Costabile Bus, e si concretizza in un sistema di integrazione tariffaria che va incontro non solo alle esigenze dei cittadini residenti in città ma anche dei viaggiatori che quotidianamente giungono a Cosenza dalla provincia in treno o in autobus e che poi hanno bisogno di spostarsi nell'area urbana. Sostanzialmente il Binbus permette di utilizzare un unico biglietto a tempo, che può essere usato su tutti i mezzi delle cinque aziende su citate all'interno dell'area urbana (denominata Zona Gialla). Ed inoltre, con un unico biglietto a tariffa variabile basata sul chilometraggio, permette ai viaggiatori provenienti da fuori di potersi muovere liberamente anche nell'area urbana.
Trasporto urbano su gomme
- La rete di trasporti pubblici nell'area urbana cosentina è gestita da
- Amaco Spa che gestisce l'intera città di Cosenza e parte di Rende e Castrolibero;fra i vari autobus in servizio ce ne sono alcuni più moderni e caratteristici, di color "Rosso Londra"
- Consorzio Autolinee che gestisce l'intera città di Rende e parte di Cosenza e Castrolibero
Trasporto urbano su ferro
- Le due stazioni ferroviarie cittadine sono collegare fra loro con un servizio di trenini gestito dalle Ferrovie della Calabria.
- Attualmente è in via di progettazione la Metropolitana Leggera di superficie, che attraverserà la città, per poi arrivare alla cittadella universitaria, secondo il progetto dovrebbe attraversare anche i comuni di Castiglione Cosentino, Rende e Settimo di Montalto Uffugo, con una probabile linea secondaria che toccherà C.da Andreotta di Castrolibero.
Autolinee
- Nella città è presente una importante stazione degli Autobus che viene utilizzata da quasi tutte le aziende che collegano Cosenza con la provincia e la regione, effettuando corse urbane, provinciali, regionali, nazionali, ed internazionali. Nell'ambito dell'area urbana di Cosenza esiste Binbus, un progetto di integrazione tariffaria fra Ferrovie della Calabria, il Consorzio autolinee, l'Amaco e Trenitalia che ha introdotto un unico biglietto per viaggiare nell'area urbana stessa.
Trasporto alternativo
- Scale Mobili. Il centro storico è dotato di una serie di scale mobili e tapis-roulant che collegano il quartiere dello Spirito Santo a piazza XV Marzo
Cultura
Le radici di Cosenza si perdono nel lontano 600 a.c. dove i Brettii si erano insediati sul colle Pancrazio. Nell'antichità era nota come l'Atene della Calabria, perché sede della Accademia Cosentina che ha dato i natali nel 1508 al filosofo Bernardino Telesio, primo pensatore non-aristotelico e perciò detto "Primo degli Uomini Nuovi".
Il dialetto cosentino ha la personalità per ambire a descrivere la letteratura cosiddetta alta. Tra i poeti dialettali spicca Michele De Marco, in arte Ciardullo e dal figlio (ora residente a Milano) Ciccio De Marco. Lo spirito goliardico dei poeti in lingua è stato ripreso negli ultimi anni da alcuni siti internet cosentini.
I principali poli dell'attività teatrale cosentina sono il Teatro di tradizione A. Rendano , dedicato ad Alfonso Rendano, e il Teatro Stabile d'Innovazione della Calabria Centro Rat - Teatro dell'Acquario.
Arte e cultura sono promosse quotidianamente da numerose associazioni sparse sul territorio. Tra le tante spicca il Laboratorio d'arte e di libero pensiero Il Graffio che nel corso del 2008 diviene promotore del nuovo filone artistico e culturale delle Eccedenze Creative.
A Cosenza operano inoltre gruppi attivi nel campo dell'informatica come il CSLUG, l'HackLab Cosenza e un' associazione culturale di retrocomputing, VerdeBinario.
Da pochi anni è stata creata una grande struttura, denominata Città dei Ragazzi, che prevede numerose attività rivolte ai più piccoli suddivise in quattro diversi edifici, gli "scrigni" (ludoteca, laboratori, municipio, comunicazione e spettacolo, più uno Spazio Verde). Il centro, insieme alla Biblioteca dei Ragazzi e ad alcune ludoteche, è il risultato delle politiche giovanili intraprese dalle ultime amministrazioni. È inoltre in fase di realizzazione un Planetario il cui progetto è curato dall'architetto Antonio Monestiroli, preside della facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano.
L' area urbana cosentina è spesso associata all'Università della Calabria (Unical), fondata nel 1972 con circa 40.000 iscritti è la maggiore delle università calabresi e - secondo la classificazione Censis - La Repubblica - una delle migliori tra le università di medie dimensioni. L'ateneo si trova ad Arcavacata frazione del comune di Rende.
A Cosenza è inoltre presente una radio libera e popolare chiamata Radio Ciroma che ormai da molti anni è un punto di ritrovo cultural-musicale per le tendenze alternative e giovanili.
Musei e gallerie
- Museo Civico Archeologico
- Museo delle Rimembranze
- Museo all'aperto (Map)
- Il corso principale della città, Corso Mazzini, è diventato da poco isola pedonale ed ospita adesso una galleria d'arte "en plein air", il Museo all'aperto (abbreviato in Map o a volte, Mab, dove l'ultima lettera ricorda il nome del suo ideatore). Si tratta di una serie di sculture di artisti di calibro internazionale donate alla città da un facoltoso collezionista (Carlo Bilotti, morto a New York nel dicembre del 2006 ). Il percorso, che ingloba anche alcune sculture già presenti e quindi estranee alla donazione, inizia in Piazza dei Bruzi e termina in Piazza Bilotti (già Piazza Fera) ed al momento è possibile ammirarvi, tra gli altri, i Bronzi di Sacha Sosno, la Grande Bagnante di Emilio Greco, San Giorgio e il Drago di Salvador Dalì, Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico, Il Cardinale di Giacomo Manzù, quattro Paracarri e la Bifrontale di Pietro Consagra, nonché, da poco, anche il Lupo della Sila di Mimmo Rotella.
È stata altresì annunciata la collocazione di altre opere di Sosno nel tratto sud dell'area pedonale.[3].
- Galleria Nazionale di Cosenza "Palazzo Arnone":La Galleria Nazionale di Cosenza ha sede nell'antico Palazzo Arnone, situato sul colle Triglio, in via G. V. Gravina.
Il palazzo, iniziato a costruire agli inizi del XVI secolo da Bartolo Arnone, fu venduto allo stato prima del suo completamento. Fu prima sede del Tribunale e della Regia Udienza, e col tempo assunse la funzione di carcere. Dopo il trasferimento del carcere, ed un periodo di abbandono, iniziarono i lavori per l'adattamento della struttura a sede museale. Vi trova collocazione permanente una pinacoteca, con opere di Pietro Negroni, Mattia Preti, Luca Giordano e altri, ed è sede di varie mostre temporanee di alto profilo.
Mostre
- Mostra permanente del Laboratorio di Restauro della Soprintendenza dei Beni Culturali, ospita temporaneamente opere del Battistello, di Francesco Solimena e di Mattia Preti.
Biblioteche
Elenco delle principali biblioteche cosentine
La Biblioteca Nazionale di Cosenza inizialmente nasce come sezione distaccata della Biblioteca Nazionale di Napoli per D.M. del 3 novembre 1978. La sua attività ha inizio nel 1985 con l'acquisto dell'ex edificio Seminario Vescovile di Cosenza. Nel 1991, grazie al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Biblioteca Nazionale di Cosenza assume piena autonomia.
La Biblioteca Civica di Cosenza, ha sede nel centro storico della città bruzia, nella splendida piazza XV Marzo, ed è strettamente legata alla storica Accademia Cosentina che la istituì nel 1871.
- Biblioteca dei Ragazzi
- Biblioteca dell'Archivio di stato di Cosenza
- Biblioteca ecclesiastica SS. Crocifisso
- Biblioteca provinciale di Cosenza
- Biblioteca arcivescovile del Seminario cosentino
- Biblioteca del Conservatorio di musica Stanislao Giacomoantonio - Convento di Santa Maria delle Grazie
- Biblioteca del Centro jazz Calabria - Archivio discografico Centro di documentazione sonora
- Biblioteca della Fondazione Antonio Guarasci
- Biblioteca della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico - PSAE - Palazzo Arnone
- Biblioteca del Liceo classico Telesio
Monumenti
Il centro storico di Cosenza è degno d'essere visitato. Dalla fontana dei 13 canali si può assaggiare l'acqua proveniente dall'acquedotto dello Zumpo in Sila, leggera e dissetante; lungo il corso Telesio si trovano la Casa delle Culture e il Duomo del 1100, mentre su uno dei sette colli (il Pancrazio) si staglia la figura del Castello Svevo, imponente fortezza anch'essa millenaria che fu roccaforte di Federico II di Svevia, lo "Stupor Mundi", imperatore-magnate profondamente innamorato della città.
Da visitare: la biblioteca nazionale e i conventi di San Gaetano e San Domenico con le relative chiese. Interessante è anche Palazzo Arnone sul colle Triglio, ex sede del Tribunale, e del carcere, ora restituito all'antico splendore e trasformato in sede della Galleria Nazionale, presso la quale è possibile ammirare l'originale icona della Madonna del Pilerio protettrice di Cosenza e la Stauroteca, preziosissima croce-reliquiario donata da Federico II alla città in occasione della riconsacrazione della Cattedrale (1222), oltre che opere di vari pittori meridionali tra cui Pietro Negroni, Mattia Preti e Luca Giordano. Ancora in corso i lavori al Complesso Monumentale di Sant'Agostino, che ha già ospitato la mostra Opere della Collezione Bilotti - da Picasso a Warhol e che sarà la sede del costruendo Museo dei Bruzi.
Altri monumenti
Altri luoghi da visitare del Centro Storico e dei suoi immediati dintorni:
- Palazzo Arnone (XVI sec.);
- Arenella (area di mercato, oggi utilizzata per il mercatino delle pulci, per l' officina delle donne e per concerti)
- Prefettura o Palazzo del Governo (XVII sec.);
- Villa Vecchia (giardino comunale)
- Museo Civico,
- Teatro di tradizione A. Rendano (XIX sec.)
- Piazzetta Toscano (sito archeologico all'aperto) e Biblioteca Nazionale
- Castello Normanno-Svevo (X sec.)
- Vallone di Rovito (luogo dell'uccisione dei Fratelli Bandiera)
- Conservatorio di Musica "Stanislao Giacomantonio"
Eventi
- Capodanno Cosentino Da diversi anni il Capodanno cosentino è uno dei più apprezzati e affollati d'Italia poiché ha richiamato artisti di levatura internazionale tra i quali Franco Battiato, Lucio Dalla, Jovanotti, Khaled, Noa e Blues Brothers, Goran Bregović, Gianna Nannini,Patty Smith, Irene Grandi, Renzo Arbore, Gigi D'Alessio: il tema dei concerti e delle iniziative collaterali è la pace.
- Fiera di San Giuseppe A marzo, per una decina di giorni, alcune strade della città e i lungofiumi accolgono la grande Fiera di San Giuseppe, sempre attesa e amata dai cosentini; questa si sviluppa partendo dalle strade ai piedi del centro storico fino ad arrivare al Viale Parco di recente costruzione (rinominato viale Giacomo Mancini, dopo la scomparsa del compianto sindaco). Nel 2006 si è avuto un record del numero di espositori con la presenza di circa 750 bancarelle.
- San Giuseppe Rock In occasione della Fiera di San Giuseppe, inoltre, si tiene un festival musicale chiamato San Giuseppe Rock
- Fiera Inmensa La Fiera Inmensa o "festa dell'accoglienza", è dedicata ai migranti ed extracomunitari) che nei giorni della Fiera di San Giuseppe giungono numerosi in città per vendere la loro mercanzia.
- Cupole Geodetiche Cosenza è inoltre dotata di un "quartiere fieristico", le cosiddette Cupole Geodetiche, che ospitano durante l'anno diverse fiere e mostre-mercato importanti per il territorio; l'appuntamento più consolidato è quello con la Fiera Campionaria Nazionale che si tiene nella settimana del 1° maggio.
- Festa delle Invasioni Si svolge nel mese di luglio nel centro storico.
- Fiera del Cioccolato Nel mese di ottobre, l'isola pedonale di Corso Mazzini si riempie di stand che espongono cioccolato artigianale, sia locale che nazionale.
- Sagra del Vino D.O.C Ogni anno si svolge nella frazione di Donnici una sagra del vino D.O.C., meta d'incontro per tutti quelli che amano assaporare il gusto della cucina calabrese e visitare centri storici. Quello della frazione, per l'occasione, viene animato da bands emergenti,giocolieri di prestigio e naturalmente ospita vari stands gastronomici.
- Calabria film festival Si svolge ad ottobre nel capoluogo bruzio
Religione
Principali luoghi di culto cittadini
- Chiesa della Madonna del Carmine (XV sec.);
- Chiesa di San Domenico (XVI sec.);
- Chiesa, convento e chiostro di S. Francesco di Paola (XV sec.);
- Chiesa del Santissimo Salvatore (XVI sec.);
- Convento dei Carmelitani Scalzi (XVII sec.);
- Chiesa e Complesso Monumentale di Sant'Agostino (XV sec.);
- Palazzo Arcivescovile
- Duomo (XI sec.)
- Chiesa, convento e chiostro di S. Francesco d'Assisi
- Chiesa e convento delle Cappuccinelle (XVI sec.)
- Convento di Santa Maria delle Vergini (XVI sec.)
- Chiesa e Convento del Santissimo Crocifisso (o della Riforma) (XII sec.)
- Convento delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, in cui operò la Venerabile suor Elena Aiello, nota come 'a monaca santa
Cucina
Specialità gastronomica tipica cosentina sono i Cuddrurieddri (ciambelle salate preparate per la ricorrenza dell'Immacolata e successivamente in tutto il periodo natalizio), turdiddri e scaliddre (dolci natalizi, il primo solitamente ricoperto di miele di fichi locale, i secondi di glassa di zucchero), fusilli (pasta fresca), pasta e patate ara tijeddra, patate e pipareddre (peperoni) fritte, broccoli di rapa e salsiccia. Dolce tipico del 19 marzo (San Giuseppe) sono le Zeppole.
Enti e istituzioni
Ospedali e cliniche
- Ospedale Civile dell'Annunziata
- Pronto Soccorso Ospedale Civile con servizio di elisoccorso
- Ospedale Mariano Santo
- I.N.R.C.A. Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico IRCCS
- Casa di Cura "La Madonnina"
- Policlinico "Sacro Cuore"
- Casa di Cura "M.Misasi"
- Casa di Cura "Santoro"
- Casa di Cura "Scarnati"
- Casa di Cura "Villa del Sole"
- Casa di Cura "Villa Ortensia"
- Casa di Cura "Villa Verde"
- Casa di Cura "S.Lucia"
Sport
Principali impianti sportivi
- Stadio San Vito (calcio)
- Impianto sportivo Torricelli
- Impianto sportivo atletica leggera
- Pista di atletica a sei corsie
- campo interno alla pista adibito a sport di atletica leggera
- Percorso campestre in terra battuta
- 2 campi da tennis
- Impianto sportivo natatorio
- Tipologia impianti al coperto:
- Vasca 25.00x16.80x2.00
- Vasca bambini
- Vasca tuffi 12.50x10.00x4.50
- Tipologia impianti scoperti:
- Vasca olimpionica
- Piattaforme tuffi H. 1.00-3.00-5.00-7.50-10.00
- Tipologia impianti al coperto:
- Pala "Ferraro" sito in via Popilia (pallavolo, pallacanestro)
- Palazzetto dello sport di via Casali (calcetto, pallamano,pallavolo, tamburello)
- Palazzetto dello sport di Donnici (calcetto,pallamano, pallavolo)
- Miniautodromo
- Bocciodromo
- Pattinodromo
- Impianto sportivo per la scherma
Principali società sportive
Calcio: La squadra di calcio è la Fortitudo Cosenza Calcio, che attualmente milita nel Campionato Nazionale Dilettanti - Girone I
Basket: La squadra di Basket (MC Basket Cosenza) milita nel campionato di Serie C1
Pallavolo: L' Associazione Sportiva Cosenza Pallavolo, milita nel campionato di Serie C
Pallamano: La squadra di pallamano ("Pallamano Cosenza") milita nel campionato di Serie A2
- A Cosenza e in Calabria la pallamano ha fatto la sua apparizione negli anni 1976/1977 grazie al contributo degli allenatori Federico Aretano (allora delegato provinciale della FIGH presso il CONI di Cosenza), Enzo Grano e della Polisportiva Panathlon di Spezzano della Sila.
Pallanuoto: La squadra di pallanuoto ("A.S. Cosenza Nuoto") milita nel campionato di Serie C
Rugby: La squadra di rugby "Università Rugby Cosenza" milita nel campionato di Serie C.
Scherma: La squadra di scherma "Club Scherma Cosenza" milita nel campionato di Serie B1
Boxe: La società che rappresenta la città in questa disciplina è l'AS Boxe Popolare, che svolge la propria attività a contrada Caricchio presso l'ex villaggio del Fanciullo.
Ciclismo
Le tappe del Giro d'Italia a Cosenza
- Giro d'Italia 1961
- Arrivo della settima tappa, con la vittoria dello spagnolo Antonio Suárez Vázquez;
- Partenza dell' ottava tappa, con la vittoria dell'olandese Piet van Est;
- Giro d'Italia 1967
- Arrivo dell'ottava tappa, con la vittoria del francese Jean Stablinski;
- Partenza della nona tappa, con la vittoria del belga Albert Van Vlierberghe;
- Giro d'Italia 1972
- Arrivo della sesta tappa, con la vittoria del belga Roger De Vlaeminck;
- Partenza della settima tappa, con la vittoria dello svedese Gösta Pettersson;
- Giro d'Italia 1976
- Arrivo della quinta tappa, con la vittoria del belga Roger De Vlaeminck;
- Partenza della sesta tappa, con la vittoria del belga Johan De Muynck;
- Giro d'Italia 1981
- arrivo dell' ottava tappa, con la vittoria dell'italiano Moreno Argentin;
- Partenza della nona tappa, con la vittoria dell'italiano Serge Parsani;
- Giro d'Italia 1986
- Arrivo della quinta tappa, con la vittoria dello statunitense Greg Lemond;
- Partenza della sesta tappa, con la vittoria dell'italiano Roberto Visentini;
- Giro d'Italia 1989
- Arrivo della quarta tappa, con vittoria dello svizzero Rolf Jaermann;
- Partenza della quinta tappa, con vittoria dell'italiano Stefano Giuliani;
Olimpiadi
Il 29 dicembre 2005 Cosenza è stata tappa del viaggio della Fiaccola olimpica per le olimpiadi invernali di Torino 2006.
Amministrazione comunale
Template:ComuniAmministrazione
- Classificazione climatica: zona C
Galleria fotografica
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Corso Mazzini zona pedonale
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Panorama della città vecchia
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Corso Telesio e il Liceo
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Fiume Crati
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Fiume Busento
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Grande cardinale di Giacomo Manzù
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Grande scultura monumentale, Bifrontale di Pietro Consagra
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Grande Bagnante 2 di Emilio Greco
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Cosenza, Map: Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico
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Chiesa di San Nicola
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Chiesa di Santa Teresa
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Cosenza, Villa Vecchia: Fontana2
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Cosenza, Villa Vecchia: Gazebo
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Cosenza, Piazza XV Marzo entrata della Villa Vecchia: Statua Italia
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Cosenza, Map: I Bronzi di Riace di Sasha Sosno
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Cosenza, Piazza XV Marzo: Palazzo del Governo
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Cosenza, Piazza XI Settembre: Palazzo degli Uffici
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Cosenza, Piazza XI Settembre:Rinascita di Mimmo Rotella
Personalità legate a Cosenza
Note
- ^ Popolazione residente al 1 Gennaio 2007 secondo i dati Istat
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ L'annuncio sul sito del Comune.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Cosenza
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Cosenza
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cosenza
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Cosenza
Collegamenti esterni
- Comune di Cosenza sito ufficiale
- Provincia di Cosenza sito ufficiale
- Università della Calabria Unical
- Piano Strategico Cosenza-Rende e area urbana 2008-2020