Sellero

Sellero (in dialetto camuno: Hèler)[2] è un comune di 1.503 abitanti della provincia di Brescia (a 83 chilometri dal capoluogo) nella media Val Camonica.
Nel suo territorio di 13.9 km2 sono presenti migliaia di incisioni rupestri, tra le quali è da segnalare la "rosa camuna" in località Carpene (differente però da quella simbolo della Regione Lombardia). Nel territorio del comune si trovano anche impianti di produzione energetica, quali la centrale idroelettrica sotterranea di San Fiorano (situata in località Scianica) ed una centrale di teleriscaldamento a biomassa.
Il comune è composto dall'abitato di Sellero (paese principale) e dalla frazione di Novelle. Pur non essendo frazione a livello amministrativo, ricopre una certa rilevanza la località Scianica, situata a fondovalle e sviluppatasi notevolmente a partire dagli anni 70/80, coincidendo con lo sviluppo dell'industria metallurgica in Val Camonica.
La zona, già popolata dagli antichi Camuni, fu abbandonata invece dai Romani per poi tornare ad essere abitata durante il Medioevo. Qui sorse, nel XV secolo, [3] una delle vicinie della Val Camonica, di cui rimangono alcuni documenti nell'archivio comunale.
Secondo l'ipotesi più accreditata, il toponimo deriverebbe dal latino cellula (piccola cella), in riferimento al piccolo monastero della chiesa madre di San Desiderio. [4]
Geografia fisica
Clima
- Classificazione climatica: zona E, 2890 GR/G [5]
Situato nelle prealpi lombarde, all'interno delle prealpi Orobiche, ha un clima sostanzialmente rigido in inverno, caldo e piovoso in estate.
In inverno non è raro che la temperatura scenda sotto lo zero già dal mese di novembre mentre si registrano punte di -10 C° in dicembre. Questo inverno rigido ha spostato, soprattutto negli ultimi anni, le precipitazioni nevose nel periodo gennaio-febbraio, con sporadiche nevicate a marzo (come accaduto negli ultimi anni). Autunno e primavera sono caratterizzati da temperature miti con la piovosità che varia annualmente. In estate invece le temperature superano spesso i 30 C° e si registrano temporali violenti e brevi, molto frequenti nel mese di agosto.
Idrografia
Nel territorio comunale, in località Scianica, scorre il fiume Oglio, quinto fiume italiano per lunghezza.
Il paese è invece attraversato dal torrente Re, che scende dal Monte Elto e scarica le sue acque proprio nell'Oglio.
Ancora in località Scianica è presente il bacino idrografico artificiale di Sellero, di proprietà dell'ENEL. Le sue acque sono utilizzate per alimentare di notte il lago Salarno, necessario per portare l'acqua alle turbine della centrale di S. Fiorano. Nel 1997 queste vennero usate dagli elicotteri dei Vigili del Fuoco per spegnere il grande incendio che distrusse i boschi sopra il paese.
Territorio
Il paese è situato sul versante occidentale della valle, in posizione rialzata rispetto al fondovalle.
Il monte più alto è il monte Elto che misura 2.145 metri d'altezza e domina il paese da ovest. È diviso dagli abitanti del paese in varie zone chiamate con nomi dialettali, difficilmente traducibili in italiano, legati a caratteristiche particolari e utilizzati anche nella segnaletica in montagna. Quelle più importanti sono Spì, Isù, Barnill, Tamblù, Carona, Prat del Fö, Ter al Fö e Nielt.
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità irrilevante), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003 [6]
Storia
La prima popolazione ad abitare la zona del paese fu quella dei Camuni; a conferma di ciò ci sono molte incisioni rupestri, le prime databili all'età del bronzo. La più nota di esse è quella della rosa camuna, divenuta poi simbolo della regione Lombardia, anche se quella di Sellero differisce dalle altre per la sua disposizione "a svastica", leggermente differente.
Queste tracce di insediamento permanente andarono perse durante il periodo romano. È probabile che dalla conquista romana della Val Camonica (16 a.C.) fino alla seconda metà dell'Alto Medioevo la zona sia stata o disabitata o abitata solo da pochi contadini. Il ripopolamento altomedioevale è testimoniato in un documento del 927 in cui si attesta la presenza di alcune case in legno, paglia e pietra locali dove oggi sorge il paese. Anche l'edificazione, nell'XI secolo, della chiesa madre e del monastero di San Desiderio, testimoniano che, dopo il 950, la zona si stava ormai ripopolando. [7]
In seguito all'anno 1000 questo villaggio fu infeudato, come tutti i territori a nord-ovest del Monte Concarena, sotto le dipendenze del vescovo di Brescia che riscuoteva numerose decime e pretendeva il giuramento di vassallaggio presso un delegato locale (una delle tasse più note era quella secondo cui, in caso di uccisione di un orso, animale comune nella Val Camonica dell'epoca, le parti migliori dovevano essere inviate in città). [7]
Nel 1299 il vescovo Berardo Maggi ordinò il catasto dei beni vescovili della Valle Camonica: a Sellero il gastaldo Cazoino riportò che la decima era equivalente a 90 libbre di formaggio e 38 soldi imperiali. Gli abitanti avevano il compito di portare ambascerie da una pieve all'altra gratuitamente e di custodire, assieme agli abitanti di Pescarzo, il castello di Cemmo. Ogni famiglia doveva infine compiere una giornata di corvée per la curia e offrire un montone ed un agnello ogni dieci, oppure, se si avevano solamente bovini, consegnare un carro di legname al castello.[8]
È riportato da Gregorio Brunelli che nel 1397, al momento della pace di Breno, venne inviato in rappresentanza di Sellero Benvenuto Romelio, notaio, per schierarsi sul lato ghibellino del fiume Oglio.[9]
Le tasse erano malviste dai cittadini che cercarono di svincolarsi dal controllo della curia: con due documenti, uno del 1399 e uno del 1421, il signore bresciano permise al comune di riscuotere le tasse a patto che annualmente una parte venisse mandata in città. Gli interessi economici nella zona erano soprattutto legati alle miniere di ferro dell'Elto, che non erano solo di interesse bresciano ma anche veneto: un documento, datato 6 ottobre 1472, dice infatti che vi era l'esistenza di un sito di estrazione ferrosa utilizzato dalla Repubblica di Venezia che, nel 1428, aveva conquistato l'intera Val Camonica. [7]
Nonostante gli interessi di Venezia, nel XV secolo [3] si costituì a Sellero una delle vicinie della Val Camonica. Queste antenate dei comuni, riconosciute dalla Serenissima, avevano alcuni diritti, potevano deliberare su questioni economiche e giudiziare e dovevano assicurare ai vicini assistenza giuridica (avvocato), medica e religiosa. Questa vicinia sopravvisse per circa trecentocinquant'anni prima di essere sostituita dopo le conquiste in Lombardia di Napoleone Bonaparte, il 25 novembre 1806, dal comune di Sellero.
Nel XVI secolo il paese fu più volte spopolato dalla peste, la più grave delle quali lo colpì nel 1521 (gli abitanti edificarono anche una piccola cappella a San Rocco per chiedere la sua protezione). [10]
Per risolvere almeno in parte la povertà che c'era nel XVII secolo fu regolarizzato, nel 1613, uno dei più antichi monti di pietà della zona (operazioni spontanee di mutua assistenza tra i cittadini sono già datate nel XIV secolo). Questa fonte di credito fu chiusa solamente nel 1870 quando passò al Regno d'Italia. [7]
Un altro problema, oltre alla povertà, tra il XVIII e il XIX era l'analfabetismo. Contribuì sostanzialmente a risolverlo, tra il 1799 e il 1950, un'opera benefica chiamata Legato Damiolini (dal cognome dell'uomo che lasciò in eredità i suoi averi permettendo di realizzarla). Questo garantiva un'istruzione di base composta da lettura, scrittura e calcolo a tutti i ragazzi del luogo, senza distinzione di ceto sociale, in cambio di un carico di legname. In questo modo i bambini avevano comunque un'istruzione nonostante l'isolamento della zona e l'assenza di scuole. Solo la costruzione, negli anni '50, delle nuove elementari chiuse questa lunga tradizione. [10]
Nel XX secolo gli abitanti non vissero in modo diretto la prima guerra mondiale mentre furono coinvolti nel fascismo e nella seconda. Vi furono infatti degli episodi di squadrismo e alcune sparatorie in località Scianica tra alcuni partigiani e i nazisti in ritirata; inoltre, dal 1927 al 1948, il comune fu unito con quello limitrofo di Cedegolo (lo stesso per la frazione di Novelle e i comuni di Grevo e Berzo Demo) perdendo così la sua autonomia che durava da circa sei secoli.
Nell'ultimo secolo ci sono stati anche numerosi incendi: il 30 gennaio 1989 bruciarono 14 ettari e, tra il 22 e il 24 marzo 1990 ne andarono in fumo 53.
Gli incendi più gravi furono quelli del 1997: due roghi ravvicinati (15-16 febbraio e 1-10 aprile) distrussero 860 ettari di prati, pascoli, boschi e cascine in quello che è ancora oggi il più grande incendio mai accaduto in Val Camonica. [11]
Simbolo
Il simbolo del comune rappresenta alcuni elementi caratteristici del paese cintati da una corona e accompagnati da un ramo d'alloro e uno di quercia uniti da un nastro tricolore.
Gli elementi del paese sono:
- Monte Elto: i tre piccoli monti verdi sullo sfondo ricordano la montagna soprastante il paese chiusa tra quelle vicine.
- Campanile di S. Desiderio: il campanile è quello della chiesa madre di S.Desiderio; è riconoscibile, oltre che dalla forma, dalla sua edificazione in sassi a vista.
- Put del Re: il ponte rappresentato è il Put del Re, il ponte che attraversa il torrente Re e permette di unire la parte vecchia di Sellero con quella più decentrata e con la strada per Novelle.
- Torrente Re: il torrente rappresenta il Re, corso d'acqua che attraversa il paese.
Descrizione ufficiale
Toponimo
Si hanno fondamentalmente tre ipotesi sull'origine del nome Sellero.
La più accreditata lo farebbe derivare dal latino cellula (piccola cella, riferita al monastero di San Desiderio vescovo di Langres sito nella zona), termine modificato nella parlata comune e usato per indicare il paese intero. [4]
Una seconda ipotesi riguarderebbe il termine sella, indicante un passo o un valico alpino; si pensa che venisse però usato per indicare il monte omonimo che si trova tra le province di Brescia, Bergamo e Sondrio. [13]
L'ultima ipotesi infine si collega alla voce germanica hèl, che significa fossa (potrebbe riferirsi alle miniere che un tempo sorgevano in questa zona). [13]
Ricorrenze
- 23 maggio: festa di San Desiderio vescovo di Langres, compatrono di Sellero;
- 15 agosto: festa di Santa Maria Assunta, patrona di Sellero.
- 16 agosto: festa di San Rocco, compatrono di Sellero
- 4 dicembre: festa di Santa Barbara, patrona dei minatori e degli artificieri, commemorazione dei caduti sul lavoro.
Demografia
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[14]

Lingua
In paese si parlano normalmente l'italiano e il camuno. La variante di dialetto parlata a Sellero è quella tipica della parte alta della Media Val Camonica con una pronuncia chiusa, in alcuni casi l'utilizzo della h aspirata per la s e l'utilizzo di particolari suffissi locali difficilmente comprensibili fuori dal paese.
Qualità della vita
Queste sono le statistiche provinciali della qualità di vita per il Sole 24 Ore e Italia Oggi (i dati sono relativi alla provincia di Brescia).
Anno | Qualità della Vita (Sole 24 Ore) [15] | Qualità della Vita (Italia Oggi) [16] |
---|---|---|
2004 | 44° | 21° |
2005 | 20 (+ 24) | 33° (- 12) |
2006 | 31° (- 11) | 42° (- 9) |
2007 | 21° (+ 10) | 39° (+ 3) |
Religione
Tradizionalmente la religione dominante è, come in tutti i piccoli paesi italiani, il cattolicesimo.
Il paese ha due parrocchie: quella di Sellero e quella di Novelle.
C'è una chiesa anche in località Scianica ma è il prete di Sellero che si occupa di celebrare la Santa Messa qui (le funzioni si svolgono solitamente il sabato sera).
Geografia antropica
Urbanistica
Il paese può essere sostanzialmente diviso in queste parti:
- Scianica: la località della Scianica, situata a fondovalle sulla SS42, è una di quelle con lo sviluppo più recente poiché si è sviluppata a partire dagli anni '70 per offrire un alloggio ai lavoratori della SEFE e della Fucinati. È prettamente una zona residenziale e industriale. Qui ci sono lo stabilimento del Gruppo Riva, tre tornerie, il campo sportivo e la palestra comunali.
- Centro storico: si sviluppa nelle vicinanze della chiesa parrocchiale ed è costituito da case e botteghe separate da piccole e ripide viuzze. La parte più occidentale raggiunge le pendici del Monte Elto. In questa zona si trovano la parrocchiale, l'oratorio, il municipio e le scuole elementari.
- El dos (il dosso): questa località è una zona soprattutto residenziale. È situata sopra una piccola altura (da qui il nome di el dos) in posizione meridionale rispetto al centro storico. Si trovano alcuni campi coltivati o utilizzati per l'allevamento.
- Parte a nord del put del Re: è la parte più settentrionale del comune. Si chiama così perché si trova a nord del torrente Re ed è unita al paese solo grazie al ponte. Qui vi sono la strada comunale per Novelle, le vecchie scuole medie divenute teatro, il campo sportivo dell'oratorio ed il camposanto, oltre che stalle e abitazioni.
- Parte a est di via Glere: situata su una strada secondaria tra il municipio e le fabbriche della Scianica, è sicuramente la parte di sviluppo più recente dato che si è iniziato a costruire solo sul finire degli anni '90; precedentemente era una zona adibita al pascolo (ancora adesso lo è in parte). Fondamentale per lo sviluppo della zona è stata la costruzione, oltre che di alcuni uffici e capannoni, dell'uscita di emergenza della galleria Capo di Ponte-Demo (6 km, sarà ultimata nel corso dei lavori sulla costruzione della nuova variante della SS42) e della centrale di teleriscaldamento a biomassa.
Frazioni
L'unica frazione del paese è quella di Novelle, che conta circa trecento abitanti.
Tradizionalmente esiste una rivalità, molto comune tra i paesini della Valle Camonica, tra gli abitanti di Sellero e quelli di Novelle, tanto che, ancora all'inizio del XX secolo, non era raro imbattersi in grosse risse in cui si usavano anche bastoni e pietre. [17] Ancora oggi il campanilismo porta a specificare di quale dei due paesi si è originari.
Monumenti e luoghi d'interesse
Nel paese ci sono questi luoghi d'interesse:
- Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta (1785): presenta un interessante altare in marmo di Verona e di Sicilia e un portale in marmo di Vezza. Contiene una serie di affreschi che raffigurano alcuni santi (san Rocco, san Sebastiano, sant'Antonio di Padova, santa Caterina da Siena e san Simone Stock) mentre la sagrestia conserva quella dell'antica chiesa di Santa Maria;[18]
- Chiesa madre di San Desiderio (XI secolo): edificata dai Franchi è la chiesa più antica del paese. Situata vicino al camposanto fu anche monastero. Conserva degli affreschi di Giovanni Pietro da Cemmo e alcune cornici della scuola dei Ramus;[19]
- Miniere di Carona (XIX-XX secolo): situate nelle viscere del Monte Elto erano adibite all'estrazione dello zolfo, indispensabile per le prime produzioni della SEFE. Sono visitabili con attrezzature da speleologia. Vi è stato scritto un libro grazie all'interessamento del vecchio parroco don Domenico Boniotti;[20]
- Parco comunale delle incisioni rupestri (anni '80): presenta alcune delle incisioni rupestri situate in Val Camonica. Tra di esse è molto importante la "rosa camuna" di Carpene, simile al simbolo della Regione Lombardia.
Cultura
Cucina
Tipica del paese è la variante locale dei casoncelli. Si tratta di un impasto di farina e acqua ripieno di salumi, solitamente salame, avanzi di carne, in genere lesso e arrosto, erbette varie e formaggio gratuggiato. Il condimento è costituito da abbondante formaggio, burro e salvia.
Altri piatti tipici sono:
- Minüs: è preparato con avanzi di polenta; questa viene messa fredda in una tazza di latte caldo;
- Schelt: viene preparato bollendo nell'acqua della farina di castagne. È mangiato accompagnato da formaggio o panna;
- Formagel parat: viene preparato unendo a delle uova strapazzate formaggio e salame.
Eventi
Tra i mesi di giugno e luglio si tiene la Mostra Mercato di Sellero mentre quella che si tiene nella frazione di Novelle viene organizzata a ottobre. Durante queste mostre, ormai note a livello provinciale, si possono trovare diversi espositori che vendono soprattutto prodotti tipici della Valle Camonica.
Sportivamente parlando è ormai da due anni che si organizza in paese una tappa del campionato italiano di mountain-bike, grazie all'interessamento della squadra locale. Nel 2003 il club calcistico del Brescia aveva organizzato un'amichevole col Panionios nel campo del paese. [21]
Folklore
Nei mesi di dicembre e di gennaio, dal 1999, si costruisce nell'alveo del torrente Re un presepio con personaggi a grandezza naturale. Questa iniziativa è stata la prima nel suo genere ad essere realizzata in Val Camonica. Migliaia di persone accorrono ogni anno, anche da altre province lombarde [22], per vedere quest'opera che, di volta in volta, vede aumentare la sua superficie grazie al lavoro volontario degli abitanti.
In passato non era inusuale che le denominazioni degli abitanti venissero modificate con dei soprannomi. Questi erano nel dialetto locale, comunemente parlato. Eccone alcuni dei principali:
Frèr, Odéi (passato nel cognome Odelli), Malghère, Munsü, Mafie, Gnagni, Dücoi (passato nel cognome Ducoli), Longhe, Patahì, ecc. [23]
C'è anche un soprannome, scotöm nella tradizione popolare camuna, che contraddistingue gli abitanti di Sellero: Sorès (topi).
Istruzione
A Sellero è presente la biblioteca comunale che contiene circa trecento libri. Essa fa parte della Rete Bibliotecaria della Valle Camonica che a sua volta è integrata nella Rete Bibliotecaria Bresciana.
Nel paese sono presenti una scuola dell'infanzia gestita dalla parrocchia e una scuola primaria comunale. Dagli anni '70 agli anni '90 vi furono le scuole medie come sezione distaccata di quelle di Capo di Ponte.
Musica
Sono presenti due cori popolari, il Coro Eco dall'Elto e il Coro Rosa Camuna:
Coro "Eco dall'Elto"
Il Coro Eco dall'Elto, fondato negli anni '70, è il coro della chiesa parrocchiale.
Diretto dal maestro Rocco Angeli ha un repertorio costituito da brani religiosi o natalizi.
È costituito da circa venti elementi ed è organizzato a quattro voci: due maschili (bassi e tenori) e due femminili (contralti e soprani).
Ha effettuato concerti sia fuori dalla provincia di Brescia sia dalla Lombardia.
Dal 1997 al 2003 fu affiancato dal Coro "Brezza dai monti" che raccoglieva le voci bianche della parrocchia. Nel 2007, dopo quattro anni di assenza, per iniziativa del parroco Don Giuseppe Gallina il coro dei bambini, come è chiamato in paese, è stato ricostituito.
Coro "Rosa Camuna"
Il Coro Rosa Camuna, fondato nel luglio 2004, è un'associazione coristica privata con la sede situata in Scianica.
Direttore e presidente è il maestro Ferdinando Mottinelli; il suo repertorio è caratterizzato da brani popolari e natalizi. [24]
È costituito da ventisei elementi ed è organizzato a quattro voci, tutte maschili: primi tenori, secondi tenori, baritoni e bassi. [24]
Nella sua breve storia ha effettuato concerti in tutta la Valle Camonica anche se nel 2007 è stato chiamato per la prima volta sia fuori provincia (ha cantato ad Azzone, in provincia di Bergamo) che fuori regione (ha infatti cantato, seppure in una manifestazione non ufficiale, a Samone Canavese, in provincia di Torino). [24]
Il 22 giugno 2008 questo coro parteciperà, assieme ad altri quattordici cori maschili bresciani, alla manifestazione organizzata dall'Unione Società Corali Italiane-Lombardia al passo del Maniva e sarà diretto, assieme agli altri, dal maestro Bepi de Marzi. [24]
Personalità legate a Sellero
- Gianfranco Camadini (Sellero 1923 - Rovato 1954), giornalista, notaio e politico;
- Giuseppe Camadini (Brescia 1931), notaio, consigliere ed ex presidente della Cattolica Assicurazioni;
- Natale Bettineschi, campione master di cross country;
- Christian Cominelli (Breno 1987), campione italiano giovanile di ciclocross.
Sport
Nel paese sono attive l'Unione Sportiva Sellero-Novelle 2000, società polisportiva, e il Tennis Club Alta Valle.
In alcuni anni è transitato in località Scianica il Giro d'Italia.
Calcio
La società più attiva nel calcio è l'U.S. Sellero-Novelle 2000.
Questa società, nonostante il nome, fu fondata nel 1987 (la denominazione attuale è stata assunta dopo la retrocessione in Promozione con il conseguente fallimento) per partecipare al campionato locale di Terza Categoria. Dopo l'interessamento del comune la squadra riuscì a vincere in tre anni Terza, Seconda e Prima Categoria arrivando così nel 1996-1997 a potere disputare per la prima volta un campionato regionale, quello di Promozione.
In quell'anno giunse seconda alle spalle dell'Arcene ma l'anno successivo vinse a sorpresa il campionato sconfiggendo il Sarnico nella volata promozione e guadagnando così il passaggio in Eccellenza, l'ultimo livello del calcio regionale.
Il primo anno si concluse con un ultimo posto ma la squadra riacquistò la categoria dalla Real Tecnoleno e, nella stagione 2000-2001, realizzò il suo miglior campionato di sempre conquistando il sesto posto finale (la promozione in Serie D, mancata di due punti, fu anche in parte causata da una penalizzazione del giudice sportivo).
Ci furono notevoli ripercussioni e l'anno successivo la squadra retrocedette. Attualmente milita in Promozione dove ha conquistato una salvezza diretta (2002-2003), una salvezza tramite play out (2006-2007), un quinto posto (2005-2006), un quarto posto (2004-2005) e un secondo posto (2003-2004).
Accanto a questa società, affiliata FIGC, vi è anche una squadra che milita nel CSI.
Ciclismo
L'U.S. Sellero-Novelle 2000 si occupa anche di mountain bike, in particolar modo di cross country e ciclocross, con il Team Exodus (compreso all'interno della polisportiva).
Da alcuni anni la società riesce a organizzare tra i boschi del paese una gara del Campionato Italiano.
In questa squadra hanno corso l'attuale campione europeo Master4 di ciclocross Natale Bettineschi e Christian Cominelli, medaglia di bronzo al campionato mondiale Under 23 di ciclocross 2008.
Pallavolo
Anche nella pallavolo la società di riferimento è l'U.S. Sellero-Novelle 2000, presente a livello giovanile come squadra femminile.
Attualmente partecipa al campionato organizzato dal CSI ma in passato ha militato anche in campionati giovanili federali.
Tennis
Pur avendo sede a Malonno ed Edolo, il Tennis Club Alta Valle, fondato nel 1998, utilizza la palestra comunale di Sellero in molti dei suoi corsi. [25]
Affiliata e riconosciuta alla FIT si occupa soprattutto della divulgazione del tennis tra i giovani per i quali organizza corsi e tornei.
Il presidente, Mauro Milesi, proviene da Sellero.
Basket
Dal 1995 al 1998 una squadra di basket, interamente formata da atleti selleresi, ha partecipato con risultati altalenanti al campionato CSI.
Impianti sportivi
Nel paese sono presenti queste strutture:
- Stadio Comunale dr. Guido Rizzi (400 posti): composto di un campo in erba e due in terra, viene utilizzato dall'U.S. Sellero-Novelle 2000. Ha una tribuna laterale coperta e, nel caso di partite importanti (play off, play out, ...) di una struttura prefabbricata scoperta. In caso di promozione della squadra in Serie D erano in progetto dei lavori di allargamento.
- Palestra Comunale (200 posti); coperta, è composta da un campo da gioco in materiale sintetico (per pallavolo, calcio a 5 e tennis) e da un secondo piano per gli spettatori. Viene utilizzata sia dall'U.S. Sellero-Novelle 2000 che dal TC Alta Valle. Nel complesso c'è un campo da calcio a 7.
Economia
Agricoltura e allevamento
Fino agli anni '40/'50 del secolo scorso le attività erano principalmente di tipo agricolo: nella stagione calda si lavorava la terra e si saliva in montagna mentre nei mesi freddi il lavoro avveniva in paese. Le case sparse erano poche poiché tutto, fino ad una certa altitudine, era costituito da campi coltivati e prati per i pascoli.
Quando cadeva molta neve le giornate si trascorrevano nelle stalle dove venivano allevati maiali, vacche, capre e pecore, per tante famiglie uniche fonti di reddito e di sostentamento.
Oggi persiste l'allevamento bovino per il latte e per la carne, quello suino per la carne e quello caprino per il latte anche se l'importanza si è notevolmente ridimensionata.
Ancor più dell'allevamento è calata l'agricoltura: sopravvivono qualche campo di mais, qualche orto e alcuni filari di vite.
Industria
Sellero fu fino alla fine degli anni '80 del secolo scorso un importante centro industriale della Valle Camonica, grazie alla piana della Scianica.
Le prime attività intensive iniziarono nel 1907 quando la Curletti cominciò lo sfruttamento delle miniere di Carona per l'estrazione dello zolfo, passato poi alla Cavalletti e alla Montecatini. L'attività maggiore fu compresa tra il 1908 e il periodo 1929 (estrazione)-1932 (smaltimento delle scorie). Solo con l'instaurazione del regime fascista e la campagna dell'autarchia si ritornò a scavare. La chiusura definitiva avvenne nel 1951.
Parallelamente allo sfruttamento delle miniere fu costruita la SEFE (Società Esercizio Forni Elettrici) che costruì tre forni per la produzione di carburo di calcio.
Frontalmente alla SEFE fu costruita l'acciaieria Fucinati che iniziò ad operare in stretto contatto con l'azienda vicina costruendo un nastro trasportatore fra le due. Questa continuò a lavorare fino al 1991 mentre la SEFE dovette chiudere per fallimento nel 1973.
A fine anni '80, tra Capo di Ponte e Sellero vennero edificati gli stabilimenti della Nuova Sidercamuna che fallì nel 1996 venendo acquisita dal Gruppo Riva.
È uno dei comuni italiani che producono più energia elettrica grazie alla centrale di San Fiorano in Scianica (la terza per importanza in Lombardia dopo Edolo e Cedegolo) e per la centrale di teleriscaldamento della TSN, Teleriscaldamento Sellero Novelle, che rifornisce anche il comune di Cedegolo con acqua calda ed energia elettrica ricavata da una piccola turbina.
Vi sono in paese alcune tornerie.
Turismo
Il potenziale turistico maggiore è dato dall'arte rupestre presente sia a Sellero sia nei comuni limitrofi.
Grazie alle campagne di ricerca svolte tra il 1983 e il 1987 esiste il Parco comunale di Sellero, aperto tutto il giorno per la durata dell'intero anno [26]; è tuttavia possibile prenotare delle visite guidate chiamando in anticipo il comune.
Il patrimonio rupestre di Sellero è datato soprattutto a partire dall'età del bronzo e del ferro. Le figure più rappresentate sono quelle dei duellanti (ciclo molto presente in tutta la Val Camonica), mentre nella zona di confine con Capo di Ponte c'è maggior varietà nelle raffigurazioni. [27]
Il comune ha predisposto quattro zone di visita con itinerari e sentieri indicati che toccano le zone con maggior numero di incisioni:
- Carpene-Fredel-Berc (qui vi è la rosa camuna);
- Isù-Barnill;
- Preda Mola-Corna Sculta-Castel Grant;
- Pià d'Ort-Coren. [27]
Infrastrutture e trasporti
A fondovalle scorre la vecchia variante della Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola che attraversa in lunghezza tutta la località Scianica. Questo tratto è di importanza nevralgica nelle infrastrutture camune poichè, fino all'arrivo in paese, non vi sono altre strade nella zona. Con la realizzazione della nuova variante Sellero sarà evitato poiché una galleria passerà sotto il paese.
Nel 2000 il comune ha provveduto a cementare le strade sterrate che portavano sul monte Elto. Grazie a un sentiero sullo stesso monte, percorribile a piedi e con l'ausilio di alcune scale metalliche nei punti più difficili, si può raggiungere il paese di Pescarzo.
Nel 2007 invece è stata compiuta un'opera di allargamento di via Glere e via San Donnino (situate rispettivamente a nord del paese e sul fondovalle parallela alla SS 42) per permettere il passaggio agli autoarticolati destinati a portare le biomasse nella piccola centrale del teleriscaldamento.
Template:LeNord/Brescia-Edolo La stazione di Sellero si trova in località Scianica. È una fermata facoltativa dei treni della linea Brescia-Iseo-Edolo.
Come tutte le stazioni della Iseo-Edolo che al momento della costruzione furono concepite come fermate, il fabbricato viaggiatori si presenta in stile austero e semplice. I livelli sono due con la variante di un corpo sporgente dal lato campagna. Il piano terra è dotato di biglietteria e di sala d'aspetto, mentre il primo piano - un tempo abitazione del capo stazione - è divenuta una sala utilizzata dal comune. Il binario è unico, con la presenza di un raccordo a Y utilizzato per il carico delle merci ed ora in completo abbandono[28].
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Tra il 1926 e il 1945 il comune fu unito, con Novelle e Grevo, a quello di Cedegolo.
È entrato il 1 maggio 2003 a far parte dell'Unione dei comuni della Valsaviore. [29]
Amministrazioni precedenti
Il primo sindaco del paese dopo l'unità d'Italia fu Gianmaria Camadini che governò dal 1870 fino alla sua morte avvenuta nel 1871 [30].
Il 27 giugno 1948, con la ricostituzione del comune, fu eletto sindaco Gianfranco Camadini, legato alla Democrazia Cristiana, sostituito il 3 luglio 1948 da Giovan Maria Damiolini, anch'egli legato alla DC. [30]
Sorprese tutti la vittoria elettorale, a metà degli anni '80 del geometra e storico sindaco di Sellero: Giampiero Bressanelli, legato al Partito Socialista Italiano.
Egli ha governato il paese fino al 2004 quando non poté ricandidarsi a causa dei limiti sulla candidatura dei sindaci posti dalla nuova legge in materia. Rimane comunque consigliere comunale.
Galleria fotografica
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Centrale idroelettrica di San Fiorano -
Municipio di Sellero -
Sellero Anni 50 - I forni Elettrici SEFE -
Sellero Anni 50 - La Scianica -
Sellero Anni 60 - Bambine in Via Sebastiano Briscioli -
Meridiana sul muro della Canonica di Sellero -
Parco Giochi nel centro storico di Sellero -
Sellero - Monumento ai caduti sul Lavoro
Note
- ^ Tratto da: Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 452.
- ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 162.
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Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
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- ^ Informazioni del sito della parrocchia di Sellero, su parrocchie.it. URL consultato il 27-12-2007.
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- ^ Le visite al parco sono infatti libere
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- ^ Per ulteriori approfondimenti: La stazione di Sellero - analisi per la costruzione di un plastico ferroviario (PDF)
- ^ Statuto dell'Unione dei comuni della Valsaviore in formato PDF (PDF), su statuti.interno.it. URL consultato il 17-01-08.
- ^ a b Oliviero Spada, Gianni Martenzini; Cristoforo Boniotti, Elezioni amministrative e politiche in Sellero, parte dell'opera Politica? Sì, grazie, Breno, Tipografia Camuna, 1997.
Bibliografia
- Giuseppe Ghidinelli, Domenico Boniotti, Cara terra mia. Persone e fatti della comunità di Sellero: spigolature d'archivio, curiosità e vicende storiche, Breno, Tipografia Camuna, 2004.
- Domenico Boniotti, Giuseppe Brunod; Martino Cominelli, Coltivare la pietra. Sellero, Carona e Novelle: storie di poveri ed umili contadini e minatori, Savigliano, Associazione Cristoforo Beggiami, 2002.
- Umberto Sansoni, Emmanuel Anati, L'arte rupestre di Sellero: l'epopea in immagini di una comunità preistorica alpina, Capo di Ponte, Edizioni del Centro, 1987.
- Oliviero Spada, Gianni Martenzini; Cristoforo Boniotti, Elezioni amministrative e politiche in Sellero, in Politica? Sì, grazie, Breno, Tipografia Camuna, 1997.
- Felice Murachelli, Le parrochie di Sellero e di Novelle: note storiche, Breno, Tipografia Camuna, 1961.
- Giuseppe Brunod, Walter Ferreri; Gaudenzio Ragazzi, La rosa di Sellero e la svastica: cosmologia, astronomia, danze preistoriche, Savigliano, Associazione Cristoforo Beggiami, 1999.
- Giuseppe Ghidinelli, Parrocchia Assunzione di Maria in Sellero : S.S. Missioni : 1-12 ottobre 1997, Breno, Tipografia Camuna, 1997.
- F. Zanotti, TSN s.r.l. : Teleriscaldamento Sellero Novelle : dal protocollo di Kyoto ad oggi il giusto equilibrio tra uomo e natura, Breno, Tipografia Camuna, 2004.
Voci correlate
Collegamenti esterni
Altri progetti
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