Acquedotti di Roma

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Notizie sui principali acquedotti di Roma.

Acquedotti di epoca romana

Aqua Appia

Acquedotto costruito dai censori Appio Claudio Cieco e Caio Plauzio Venox nel 312 AC, captava sorgenti lungo la via Prenestina. Il condotto era quasi completamente sotterraneo e dopo l'ingresso in Roma presso Porta Maggiore (nella località detta ad spem veterem), si dirigeva verso il Celio e l'Aventino e terminava nei pressi della porta Trigemina nel Foro Boario. Fu restaurata, in concomitanza della costruzione di altri acquedotti, nel 144 AC, nel 33 AC e tra l'11 e il 4 AC.

Anio Vetus

Acquedotto costruito tra il 272 e il 270 AC dai censori Manio Curio Dentato e e Flavio Flacco, con il bottino della vittoria contro Pirro. Raccoglieva le acque dell'Aniene sopra Tivoli. Il condotto era per la maggior parte sotterraneo, ad eccezione di alcuni ponti e giungeva in città nello stesso luogo dell'Aqua Appia per terminare presso la porta Esquilina.

Aqua Marcia

Acquedotto costruito nel 144 AC dal pretore Quinto Marcio Re. Raccoglieva l'acqua dell'alto bacino dell'Aniene. Oltre a numerosi restauri minori, fu in gran parte ricostruito in seguito ad un incremento di portata tra l'11 e il 4 AC, sotto Augusto. Il percorso era sia sotterraneo, sia su arcate (un tratto di circa 9 km fiancheggiava la via Latina). Arrivava a Roma nella località ad spem veterem, come gli acquedotti precedenti, scavalcava la via Tiburtina su un arco che fu poi trasformato nella Porta Tiburtina delle Mura Aureliane e terminava in prossimità della porta Viminale. La distribuzione raggiungeva il Campidoglio, mentre un ramo secondario (rivus Herculaneus) raggiungeva il Celio e l'Aventino. Sotto Caracalla (213 DC) venne realizzata a diramazione dell'Aqua Antoniniana per le nuove terme, che attraversava la via Appia su un arco ("arco di Druso"). Un altro ramo secondario fu utilizzato per l'alimentazione delle terme di Diocleziano.

Aqua Tepula

Acquedotto costruito dai consoli Caio Servilio Cepione e Lucio Cassio Longino nel 125 AC. Raccoglieva l'acqua di sorgenti al X miglio della via Latina. Nel 33 AC fu fatta confluire nel nuovo condotto dell'Aqua Iulia, dalla quale si separava nuovamente nei pressi della città. Correva quindi in un condotto distinto sopra gli archi dell'Aqua Marcia, insieme all'Aqua Iulia. Giungeva in città ad spem veterem, seguendo poi lo stesso percorso dell'Aqua Marcia fino alla Porta Viminale.

Aqua Iulia

Acquedotto costruito da Agrippa nel 33 AC, unendolo in un unico condotto con l'Aqua Tepula, e restaurato da Augusto tra l'11 e il 4 AC. Raccoglieva sorgenti dal XII miglio della via Latina, presso Grottaferrata. Arrivava a Roma come gli acquedotti precedenti nella località ad spem veterem, presso Porta Maggiore e seguiva quindi lo stesso percorso dell'Aqua Marcia fino a porta Viminale. Probabilmente una diramazione di questo acquedotto, di cui sono visibili alcune arcate, alimentava la fontana monumentale di piazza Vittorio Emanuele, costruita sotto Alessandro Severo (nymphaeum Alexandri o "Trofei di Mario").

Aqua Virgo

Acquedotto costruito da da Agrippa e inaugurato nel 19 AC, a servizio dell'impianto termale del Campo Marzio. Le sorgenti erano all'VIII miglio della via Collatina. Il nome ("Acqua Vergine") secondo una leggenda deriva dalla fanciulla che aveva indicato ai soldati il luogo della sorgente (ma più probabilmente si riferisce alla purezza dell'acqua) Il percorso seguiva la via Collatina, in parte su arcate e raggiungeva l'abitato alle pendici del Pincio. Da qui delle arcate di epoca claudia (in parte conservate in via del Nazareno) attraversavano il Campo Marzio, scavalcando l'attuale via del Corso (via Lata) sull'"arco di Claudio", un arcata dell'acquedotto monumentalizzata per celebrare la conquista della Britannia ad opera di questo imperatore. L'acquedotto fu costantemente restaurato e tuttora alimenta la fontana di Trevi, la fontana della "Barcaccia" a Piazza di Spagna (dando il nome alla "via dei Condotti") e la Fontana dei quattro fiumi a piazza Navona.

Aqua Alsietina

Anche nota come Aqua Augusta. Acquedotto costruito sotto Augusto nel 2 AC, a servizio dei quartieri oltre il Tevere (Trastevere e della naumachia (luogo per spettacoli di combattimenti navali) che vi era stata appena costruita. Un nuovo condotto venne realizzato da Traiano nel 109 DC. Raccoglieva l'acqua del Lago di Martignano.

Anio Novus e Aqua Claudia

 
Il ramo secondario tra Celio e Palatino, sulle pendici del Palatino

Acquedotti iniziati entrambi da Caligola nel 38 DC e terminati da Claudio nel 52 DC. Il primo raccoglieva le acque dell'Aniene presso i monti Simbruini, mentre il secondo captava sorgenti nell'alta valle dell'Aniene. Terminavano ad spem veterem presso Porta Maggiore: quest'ultima era la monumentalizzazione degli archi che scavalcavano le vie Prenestina e Labicana, più tardi inserita nelle Mura Aureliane. Dal VII miglio della via Latina correvano su arcate tuttora in parte conservate nel "Parco degli Acquedotti". Nella località di Tor Fiscale scavalcava due volte l'Aqua Marcia formando una sorta di recinto trapezoidale ("Campo Barbarico") che venne utiilizzato come fortificazione dai Goti di Vitige, in lotta con Belisario nel 539. Un ramo secondario, costruito ad opera di Nerone (Arcus Neroniani) se ne distaccava per dirigersi verso il Celio, nella parte occupata dalla Domus Aurea; successivamente questo ramo fu prolungato da Domiziano a servizio dei palazzi imperiali del Palatino, scavalcando su altissime arcate la valle tra questo e il Celio.

Aqua Traiana

Acquedotto costruito sotto l'imperatore Traiano nel 109 DC, raccoglieva le acque di sorgenti sui monti Sabatini presso il lago di Bracciano. arrivava a Roma sul colle Gianicolo, sulla riva destra del fiume Tevere. Tagliato una prima volta durante l'assedio di Roma dei Goti di Vitige nel 537 fu restaurato da Belisario ed ebbe interventi sotto papa Onorio I nel VII secolo. Per i danni ancora subiti dai Longobardi e dai Saraceni, subì a più riprese altri restauri tra VIII e IX secolo e fu infine ricostruito come "Acqua Paola" nel XVII secolo. Raggiungeva la città con un percorso in gran parte sotterraneo lungo le vie Clodia e Trionfale e poi su arcate lungo la via Aurelia.

Aqua Alexandrina

Acquedotto costruito sotto Alessandro Severo nel III secolo DC, raccoglieva l'acqua del "Pantano Borghese" sulla via Prenestina e con un percorso quasi interamente sotterraneo, con viadotti per superare le vallate, arrivava, presso Porta Maggiore e si dirigeva nel Campo Marzio dove sorgevano le "terme di Nerone", restaurate da Alessandro Severo nel 226 DC e quindi conosciute come Terme Alessandrine.

Acquedotti della Roma papale

 
Fontana dell'Acqua Felice a piazza San Bernardo
  • Acqua Felice: costruita sotto papa Sisto V nel 1586. Arrivava a Roma presso la porta Tiburtina (allora "porta San Lorenzo") e terminava con la fontana oggi visibile in piazza San Bernardo.
  • Acqua Paola: ricostruzione dell'Aqua Traiana nel 1605 per volere di papa Paolo V e termina con la Fontana dell'Acqua Paola sul Gianicolo.
  • Acqua Pia: corrisponde al restauro dell'antica aqua Marcia, la cui ricostruzione fu affidata da papa Pio IX a Luigi Canina.

Collegamenti esterni

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