I Placozoi sono organismi marini di acque basse, microscopici e somiglianti vagamente alle amebe, non più grandi di alcuni millimetri e spessi qualche decimo. A suo tempo furono ritenuti erroneamente fasi larvali di meduse; ma in seguito (1971) è stato accertato che costituiscono un [Phylum]] a sè stante e sembrano rappresentare il modello più realistico di metazoo ancestrale.

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Placozoi

Trichoplax adhaerens
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoPhagocytellozoa
Phylum e Specie

Specie e struttura

Si muovono lentamente strisciando o nuotando liberamente servendosi dei flagelli e di contrazioni attive del corpo, così facendo le cellule ventrali specializzate ingeriscono l’alimento rappresentato da alghe e protozoi.

E' ancora incerto quante (una o poche) specie appartengono a questo phylum, costituito nel 1971. Secondo vari studiosi ci sarebbe soltanto un'unica specia, la Trichoplax adhaerens; secondo altri il philum comprenderebbe anche la Treptoplax reptans. Il problema è che questa seconda specie fu descritta nel 1896 ma da allora non è mai più stata segnaleta né osservata; ciò a portato molti studiosi a dubitare della sua esistenza.


caratterizzate da un’organizzazione assai semplice non molto diversa dai probabili pionieri dei metazoi, con corpo marcatamente depresso, formato da due foglietti (condizione diploblastica, come i Celenterati), irregolare, sensibile, flagellato da entrambi i lati.

La faccia ventrale è costituita da cellule cubiche di origine endodermica, ciascuna fornita di un flagello ed intramezzate da cellule ghiandolari che assorbono per fagocitosi le particelle alimentari.

La faccia dorsale è rivestita da un epitelio piatto di origine ectodermica, anch’esso flagellato ma privo di cellule ghiandolari, lato del corpo ove non si assiste a nutrizione. Fra i due foglietti cellulari si trovano cellule stellate e fusiformi immerse in un liquido, tutte collegate, che contraendosi permettono il movimento dell’organismo.

Mancano di apparato circolatorio e nervoso, mentre l’escrezione è affidata alla semplice diffusione tramite la superficie del corpo.

Riproduzione

La riproduzione avviene in forma agamica mediante scissione in due parti uguali, inoltre, si possono formare gemme sferiche, flagellate e planctoniche, contenenti tutti i tipi cellulari.

È plausibile anche la presenza di riproduzione sessuale attraverso gameti sviluppatisi nella massa cellulare interna, ma i dati sono scarsi ed insufficienti, soprattutto per quanto riguarda le fasi embrionali ed il ciclo vitale (esiste, tuttavia, la separazione precoce in soma e germen).

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