Ferrovia Addis Abeba-Gibuti (scartamento ridotto)

ferrovia tra Etiopia e Gibuti, in uso dal 1917 al 2016
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La ferrovia Addis Abeba-Gibuti è una linea ferroviaria che attraversa i territori di Etiopia e Gibuti collegando le capitale dei due stati.

Storia

Alla fine del XIX secolo, l'imperatore etiope Menelik II aveva espresso la volontà di collegare la nuova capitale del regno, Addis Abeba, al Mar Rosso con una strada ferrata. Fra i diversi progetti proposti, prevalse l'opzione del collegamento con Gibuti, allora capoluogo della Somalia Francese e oggi capitale dello stato omonimo.[1].

Fu inagurata il 17 giugno 1917 dall'imperatrice d'Etiopia Zewditu I che compì il viaggio per la prima volta fino da Addis Abeba, capitale dell'Etiopia a Gibuti.

La costruzione fu finanziata dalla Germania e dalla Francia. I mezzi utilizzati erano soprattutto Krupp; con l'occupazione dell'Etiopia nel 1936 da parte del Regno d'Italia furono impiegati alcuni mezzi Ansaldo e Breda.

A seguito dell'occupazione britannica dell'Etiopia, fu temporaneamente chiusa dal 1941 al 1944. Riaperta nel 1944, la parte etiopica passò sotto la gestione dell'Imperial Railway Company of Ethiopia (Ferrovie Imperiali Etiopiche).

Con la caduta di Haile Selassie I nel 1974 e l'indipendenza del Gibuti nel 1977, si decise di far passare la gestione alla Ethio-Djibouti Railways. La sede di questa società è ad Addis Abeba, il presidente è il ministro dei trasporti del Gibuti, mentre il vicepresidente è il ministro dei trasporti etiope.

Nel 1978 subì danni in seguito alla Guerra dell'Ogaden.

Grazie a 40 milioni di euro nel 2003 e a 50 milioni nel 2006 donati all'Etiopia per ristrutturare la ferrovia, essa è tornata completamente attiva, con all'aiuto del consorzio italiano Costra.

L'attuale stazione di Addis Abeba è stata costruita dagli italiani nel 1938 al posto di quella del 1917.

Note

  1. ^ Angelo Del Boca. Italiani in Africa Orientale: Dall'Unità alla Marcia su Roma. Bari, Laterza, 1985. ISBN 8842026387

Collegamenti esterni