Massimo Filardi
Massimo Filardi (Salerno, 20 dicembre 1966) è un ex calciatore italiano, che giocava nel ruolo di terzino sinistro.
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| Nazionalità | ||||||||||||||||||||||||||||
| Altezza | 178 cm | |||||||||||||||||||||||||||
| Peso | 76 kg | |||||||||||||||||||||||||||
| Squadra | ritirato | |||||||||||||||||||||||||||
| Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
| Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera
Cresciuto calcisticamente nel Varese, fa il suo esordio in prima squadra nella stagione 1984-85, in Serie B. Le sue ottime prestazioni, attirano le grandi squadre della massima serie, e alla fine sarà il Napoli ad ottenerne il cartellino, grazie anche alla bravura del suo ds Italo Allodi, che intuisce nel calciatore le grandi qualità.
Con la maglia azzurra, al fianco di campioni come Maradona, Bertoni, Bagni e Giordano, fa il suo esordio in serie A, maglia numero 3 sulle spalle, l'8 settembre del 1985 nella vittoriosa gara casalinga per 2-1 contro il Como. Nonostante la giovane età e gli obiettivi di vertice della squadra partenopea, riuscirà a guadagnarsi la fiducia del mister Ottavio Bianchi e la maglia da titolare per l'intero campionato, formando con Ciro Ferrara, la coppia di terzini piu' giovane di tutto il campionato (39 anni in due). E' un periodo d'oro per il calciatore, che il 4 febbraio del 1986, entra nel giro della Nazionale Under 21 del CT Azeglio Vicini, esordendo contro i pari età dell'Inghilterra.
Proprio quando la carriera sta per prendere il volo e che Azeglio Vicini, nel frattempo passato dall'under 21 alla selezione maggiore, è pronto a farlo esordire nel nuovo corso della Nazionale, un gravissimo infortunio al ginocchio poco prima dell'inizio del campionato lo mette fuorigioco per l'intera stagione. Una stagione che fra l'altro vedrà il Napoli vincere lo scudetto e la coppa Italia.
Nonostante il brutto colpo fisico e psicologico, il calciatore ritorna a calcare il rettangolo verde nell'estate del 1987, riuscendo a ritagliarsi buoni spazi fra campionato e Coppa Italia per due stagioni consecutive, e tornando anche ad indossare la maglia della Nazionale Under 21. Nonostante questo però nel Napoli non riuscirà mai piu' ad essere titolare stabilmente, anche e soprattutto per gli strascichi del grave infortunio che limitano le sue potenzialità e non lo abbandoneranno mai più per tutto il resto della carriera.
Con spirito di sacrificio e voglia di ricominciare, nell'estate del 1989, a soli 22 anni, pur di giocare titolare accetta di scendere in serie B, passando in prestito prima all'Avellino, dove ritrova gli ex compagni napoletani Celestini, Ferrario, Baiano e Taglialatela, e poi un anno dopo al Taranto, dove riuscirà a segnare anche il primo ed unico gol in carriera.
Dopo i due anni in prestito, nella stagione 1991-92 torna in maglia azzurra, dopo il parere positivo del nuovo allenatore azzurro Claudio Ranieri, che vede in lui anche un uomo spogliatoio e di esperienza, nonostante i soli 24 anni. Scenderà in campo solo 5 volte, riuscendo però ad essere prezioso anche in Coppa Italia e come uomo spogliatoio.
Scaduto il contratto con il Napoli, decide a 25 anni di ritirarsi dal calcio giocato, ma ritratta la decisione ritrattata due anni dopo, quando accetta di tornare a giocare in Serie C2 nel Benevento, dove chiuderà definitivamente la carriera alla fine della stagione 1994-95.