Piombino
Lendro Alberti, Descrizione di tutta l' Italia e isole pertinenti ad essa, Venezia 1577»
Piombino è un comune di circa 35.000 abitanti, in provincia di Livorno.
Il promontorio
La città è posta all'estremità meridionale sull'omonimo promontorio ed è separata dall'isola d'Elba dal Canale di Piombino. La città e il suo promontorio sono poste sul lembo di terra a nord dell'ampio golfo di Follonica. È situata sulla costa tirrenica Costa degli Etruschi, nella parte di maremma chiamata raramente Maremma piombinese, facente parte dell'antica Maremma pisana o Maremma volterrana.
Sul promontorio di Piombino è posto il confine morfologico tra Mar Ligure, a nord, e Mar Tirreno, a sud, anche se comunemente il confine tra Mare Ligure e Mar Tirreno è posto molto più a nord tra Toscana e Liguria.
La cima del promontorio è occupata da piazza Bovio, dalla quale - quando il cielo è limpido - si può ammirare tutto l'Arcipelago Toscano e anche la Corsica. Sulla piazza è in funzione il Faro, mentre fino agli anni Venti vi aveva sede una fortificazione detta La Rocchetta [1].
La città è il capoluogo della Val di Cornia, della quale ospita la sede del circondario [2].
Monumenti
Nel centro storico della città sono presenti numerose testimonianze architettoniche del passato:
- il Torrione (1212) la porta principale di accesso alla città,l' antica porta a terra, unica testimonianza dell’età comunale detta anche di Sant’Antonio o porta Inferi; nella parte più alta, nell’ arco, si pensa che un tempo trovasse posto una o più campane utilizzata in caso di ricorrenze particolari o di assedi. E’ stata costruito nell’ epoca in cui Piombino era un libero comune.
- il Rivellino, (1447) fortificazione del Torrione di forma semicircolare costruito per una migliore difesa dalle artiglierie. Eretto sotto la Signoria di Rinaldo Orsini, marito di Caterina Appiani, rappresenta il simbolo della resistenza piombinese nel lungo ma vano assedio posto alla città nello stesso anno di costruzione del fortilizio ad opera di Alfonso d'Aragona re di Napoli. Un tempo doveva essere circondato da un fossato e munito di ponte levatoio.
- Palazzo Comunale l’antico "Palazzo dei Priori o della Comunità" . Eretto nel 1444 da Nanni di Magio per volontà degli anziani piombinesi che fino a quell'anno si riunivano nell' antico Palazzaccio, costruzione a noi non pervenuta situata probabilmente nel all'angolo con "Via Trapalazzi", attuale via Giuseppe Garibaldi.Si conservano nel Palazzo Comunale numerosi reperti di valore; nel muro destro dell'atrio è posta una colonna di epoca romana, mentre nella volta affrescata troviamo gli stemmi del Comune, degli Appiani, del Ludovisi e dei Buonconmpagni-Ludovisi.La sala consiliare, come un piccolo museo, contiere una serie di tesori; un affresco nella lunetta sopra la porta d'ingresso raffigurante la Madonna con Bambino o Madonna del Latte datata 1575 e attribuita al pittore snese Giovanni Maria Tacci. Alla sinistra dell' ingresso, una statua in marmo del XV Secolo, opera dei Maestri Ciolo e Marco da Siena, della scuola di Giovanni Pisano, sempre raffigurante una Madonna con Bambino; inoltre un' "esposizione" di quadri raffiguranti i principi di Piombino e i Granduchi di Toscana, inseriti in una fascia storica che va dal XVII al XIX. Infine, completano la collezione uno stemma deli Appiani ed una testa leonina risalente probabilmente al XII Secolo.LA TORRE del Palazzo Comunale risalve al 1598; il 20 gennaio di quell'anno infatti i Priori di Piombino affidarono al Maestro Francesco di Leone. L' orologio e la campana bronzea risalgono agli inizi del XVII Secolo. Nella nicchia si trova una Madonna con Bambino.Il palazzo così come la torre fu soggetto di un pesante e contestato intervento di restauro nel 1935 diretto dall' architetto senese Giovanni Bellini.
- la Chiesa della Misericordia . E' uno dei più antichi monumenti religiosi ancora esistenti; dedicata inizialmente a San Giovanni Battista la sua costruzione risale alla prima metà del XIII Secolo; si tratta di una chiesa con una sola navata con abside a volta, in stile romanico. Nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi come ad esempio l'apertura delle cappelle sulla destra. Cambiò anche varie denominazioni ed ordini religiosi essendo anche per un periodo sede dei frati francescani. Di epoche successivi i due palazzi (guardando la chiesa) sulla destra e sulle sinistra; il primo, l' antico convento si pensa risalire al XIV Secolo e conserva al suo interno un tipico portico in stile tardo romanico e vari stemmi, sia interni che in facciata; l' edificio sulla destra del XVI Secolo costruito per volontà di Iacopo VI Appiani fu il principale ospedale cittadino del rinascimento dedicato alla SS Trinità e San Giovanni di Dio.Nella chiesa trovano posto una serie di reperti di varie epoche.
- la Cappella della Madonna della Neve o della Madonna del Desco.Edificio religioso del XV Secolo con annesso convento del XVII Secolo era anticamente posta fuori dalle mura urbane,in aperta campagna, sede di un ospedale o lazzaretto resosi protagonista nel corso della grande peste del Seicento.Oggi vi si trovano le suore dell' ordine di Santa Madre Teresa di Calcutta.
- Concattedrale di Sant'Antimo (1377)(Duomo di Piombino) e l'annesso chiostro. Edificata nel 1377, opera del Mestro pisano Piero del Grillo, sorge sulle basi di un antico luogo di culto forse Duecentesco; di grande imponenza e severità lo stile è il tardo romanico. La facciata in mattoni rossi è sormontata da una serie di merli che spezzano la severità della costruzione; più in basso un occhio di bue di chiara connotazione romanica. Il portone è rifinito e sormontato da una lunetta contenente un mosaico raffigurante l' arcangelo Gabriele. La tettoia è un manufatto degli anni trenta, eretto a protezione dell'affresco stesso.L'interno della chiesa, originariamente ad una sola navata, è stato oggetto di molti interventi nel corso dei secoli; la navata laterale si è ricavata negli anni Trenta unificando due antiche cappelle L' altare, del XVII-XVIII Secolo, in stile barocco, è sormontato da candelieri portaceri del XVI Secolo con in mezzo un crocifisso ligneo anch'esso del XVI Secolo. Il tutto è incorniciato in un arco sesto acuto inseruito in un muro a mattoni rossi. L' abside è quadro.Molti sono i reperti conservati nell' aula ecclesiale; nella navata uno splendido fonte battesimale marmoreo attribuito ada Andrea Guardi del 1470 ca; a questo artista si devono anche molte incisioni, stemmi e due acquasantire ,una di esse eretta su un cippo etrusco. Molti quadri raffiruranti scene religiose adornano le pareti delle navati datata dai Secoli XVI al XIX Secolo.IL CHIOSTRO. Eretto intorno al 1470 da Andrea Guardi è un classico esempio di chiostro rinascimentale toscano; di grande eleganza, le colonne marmoree sono sormontate da capitelli con motivi floreali l' uno diverso dall' altro; all' interno del chiostro si trova una cisterna costruita in epoca più recente (si pensa al XVII Secolo). Vari stemmi adornano le pareti del chiostro.IL CONVENTO. A completare il complesso ecclesiale del Duomo di Piombino u fu retto nel XVI Secolo a sostituzione del precedente, di dimensioni contenute. Originariamente,il palazzo del convento dedicato a Sant' Agostino aveva un porticato, oggi tamponato ma comunque ancora visibile.
- Chiesa dell'Immacolata, sede dei frati Francescani, edificata nel 1899, a cui è annesso il convento.
- la Chiesa di Sant'Antimo sopra i Canali- la Tarsinata Antico edificio religioso, risalente al XIII Secolo, fu fatto erigere dalla ricca Corporazione dei Marinai. Costruita in pietra albarese, lo stesso materiale di altri monumenti piombinesi dell' epoca, presenta una zona absidale quadrata con monofora a sesto acuto. La torre campanaria, detta torre della Tarsinata, ha mantenuto il suo originale aspetto, salvo la merlatura ghibellina che originariamente doveva essere stata guelfa; sotto di essa, pochi anni fa sono state rinvenute delle importantissime ceramiche variopinte.Nel XVII Secolo vi fu annesso un grande conveno intitolato a Sant'Anastasia; di esso si conserva ancora il chiostro e alcune epigrafi all' interno.Nel 1805 la Principessa di Piombino Elisa Bonaparte Baciocchi avendo emesso un decreto sulla sanità fede scomunicare chiesa e convento, modificando la struttura fino a renderla analoga alla forma ed ai volumi attuali, impiantandoci un moderno ospedale.Oggi ciò che resta della chiesa è stato ristrutturato e la altre strutture sono sede di un lussuoso residence.
- La Cittadella. Il complesso architettonico della "Cittadella",era come una vera e propria "città nella città" secondo gli schemi della corte signorile rinascimentale, con il palazzo,la chiesa, il pozzo,e altri edifici adibiti alla corte; fu edificato dall' architetto fiorentino Andrea Guardi dal 1465 al 1470, per volontà del principe piombinese Iacopo III Appiani. Originariament fortificato e munito di porta (oggi scomparsa) comprendeva la residenza dei principi (Palazzo Appiani), una cappella gentilizia dedicata a Sant' Anna, una cisterna e le strutture adibite alla corte ed ai servitori.Il Palazzo Principesco ha subito il più grande scempio che la storia locale abbia potuto narrare; fu infatti indegnamente ed inspiegabilmente demolito nel 1959 per far posto alla villa del direttore dell' Ilva, la grande industria siderurgica cittadina. Un critico dei tempi scrisse: " E' andato distrutto di recente e non si rimpiangerà mai abbastanza per non averlo avvallato, o per non averlo comunque impedito." La Cappella di Cittadella o di Sant' Anna. Cappella gentilizia della Famiglia Appiani, è un piccolo tesoro rinescimentale. Fu costruita tra il 1465 e il 1470 sotto la direione ai lavori di Andrea di Francesco Guardi. La facciata, interamente in marmo, è divisa in tre parti da quattro lesene sormontate da una trabeazione; il timpano, presenta al centro un rosono a dieci raggi. Vari ornamnti floreali arricchiscono la lunetta del portale. L' interno, ad una sola navata, è diviso in due da plutei, o cancelli interni per dividere la parte riservata alla famiglia dei Signori da quella destinata ai cortigiani. L'altare è in stile barocco (XVIII Sec), in marmi policromi, conserva una terracotta della scuola dei Della Robbia rafigurante "Madonna con Bambino". L' abside è nascosto, ed inserito nella costruzione adiacente. Sotto il piano di calpestio vi sono vari sepolcri.E' retrostante alla chiesa un edificio usato nei secoli per vari funzioni, fra tutti quello di dependance del palazzo principesco. E' oggi una villa privata.Completano la piazza una cisterna e il Palazzo dei Servitori e dei Cortigiani;La Cisterna, in marmo bianco, fa parte del complesso architettonico della Cittadella. È opera del Guardi ed ha sui lati i volti dei principi Jacopo III, la moglie e il figlio. è della stessa datazione del resto della piazza; nei quattro pannelli laterali sono scolpite le facce del principe dei Piombino Iacopo III Appiani, di sua moglie Batistina di Campo Fregoso, di suo figlio, Iacopo IV e lo stessa del Casato. Il Palazzo della Corte, restaurato e modificato nel 1805 da Elisa Bonaparte, ospitava i servizi, i servitori e tutto il personale che operava a palazzo. Ospita oggi un Museo Archeologico.La Cittadella era anticamente fortificata; adesso sono visibili soltanto le mura perimetrali alla città, ovvero quelle che davano sulle campagne e sul lato-mare. Abbiamo perso la porta e i bastione rivolti verso la città, demoliti nel 1805 da Elisa Bonaparte.
- la Casa delle Bifore (attuale archivio storico della città) o "Palazzo di Martino di Brancaccio" o "Casa Minelli", unica testimonianza in Piombino di architettura civile duecentesca.Edificata presumibilmente tra il 1284 ed il 1289, forse da un guelfo , rappresenta oggi l'unica testimonianza in Piombino di architettura civile duecentesca eseguita in stile gotico,risente delle influenze dell'arte pisana. Originariamente era merlata.
- Palazzo Appiani, prima residenza della famiglia Appiani. Palazzo databile alla metà del Trecento, detto anche Palazzo Vecchio, o Palazzo Vecchio di Piazza fu la prima residenza dei signori di Piombino. Le segrete, perfettamente conservate, sono databili al XIII Secolo. Attualmente ospita la sede dell' Istituto di Biologia ed Ecologia Marina e l' Acquario della Città di Piombino. Nei saloni al piano terreno spesso si tengono anche delle mostre.
- le Fonti di Marina eseguite nel 1248 in prossimità dell'antico porticciolo di Marina ,l'acqua sgorga naturalmente (si tratta di una sorgente naturale) attraverso teste marmoree di animali opera giovanile di Nicola Pisano,anticamente dette anche delle ‘serpi in amore’ come ricorda il bassorilievo raffigurante due serpenti. Sormontate da una grande volta a tutto sesto, raffigurano cinque maschere scolpite raffiguranti tre draghi ed un cavallo; la quinta è andata perduta alla fine del XIX Sec. Si trovavano al di fuori della perduta Porta a Mare. Adiacenti ad esse, nella metà del XV Secolo la Comunità fece edificare i Lavatoi Pubblici, demoliti negli Anni Trenta del XX Secolo.
- Castello di Piombino trae origine dalla iniziale struttura del "Cassero pisano" del XIII secolo, porta Est della città, successivamente ritoccato da Leonardo da Vinci durante il riordinamento delle difese cittadine, per poi divenire fortezza Medicea a pianta stellare tra il 1552 e il 1557 per volere di Cosimo I de' Medici.Fortilizio di grandi dimensioni è oggi oggetto di scavi archeologici e vi risiede il museo della Città.
- Le mura Leonardesche Gli interventi che Leonardo da Vinci aveva progettato per Piombino erano molto più importanti di quelli che vennero realizzati ,i disegni e progetti sono oggi conservati nella Biblioteca Nazionale di Madrid; comunque sono rimasti ancora visibili i suoi interventi nella realizzazione delle mura : in via della Fortezza appena dietro il Museo archeologico del territorio di Populonia e nella omomina e limitrofa via Leonardo da Vinci.
Fuori dal centro vanno segnalate la cappella di San Cerbone, a Baratti, la chiesa di Santa Croce, a Populonia e la Casa Saldarini, sul Golfo di Baratti.
Stemma della Città
Le prime testimonianze risalgono al XI secolo quando la città iniziò ad avere il proprio assetto urbano,la testimonianza pittorica più antica che si conosce risale al XV secolo e riporta i colori argento-bianco e rosso,i colori della famiglia Appiani,il verde e l'oro che oggi troviamo compaiono solo nell'Ottocento. Nello scudo, vengono raffigurati un fortilizio, con tre torri e una chiesa simbolo della città, ai lati appaiono due ramoscelli, uno di alloro e l'altro di quercia, uniti alla base. Sopra lo scudo,troviamo la corona simbolo del rango di Principato, che indica araldicamente il titolo di città, conferitole con Regio Decreto nel 1927. Lo scoglio in basso e il mare simboleggiano l'identità di città marinara.
Storia di Piombino
Antichità
I primi insediamenti su questo territorio sono molto antichi. Ai tempi degli Etruschi l'insediamento principale era Populonia, sul versante nord del monte Massoncello sul promontorio di Piombino; la traccia più importante che ora rimane del periodo etrusco è la necropoli di Populonia.Successivamente la zona è stata romanizzata e per secoli è stata come il resto della toscana sotto il controllo di Roma.
Le prime testimonianze storiche di quello che diventerà Piombino si riferiscono al porto Falesia, oggi Portovecchio. Infatti nel IV d.C. il poeta Rutilio Namaziano, durante la navigazione sotto costa per ritornare nella sua Gallia da Roma, scrive il poema De reditu suo descrivendo il porto Falesia.
Alto Medioevo
Sembra ormai accettato che il nome "Piombino" derivi da "Populino", cioè "piccola Populonia", dato dai fuggiaschi, alcune decine di persone, provenienti da Populonia assaltata e distrutta nel VIII secolo dagli Orobiti corsari greci che insieme ai "Saraceni" devastarono e saccheggiarono le coste dell'Italia in quel periodo.
Piombino ( fondata quindi nell' VIII Secolo d.C con, preesumibilmente, il nome Popolino) è attestata nel 1114 nella forma Plumbinum e questo ha dato origine alla leggenda secondo la quale il nome deriva dal peso in piombo (in latino plumbum) da pagarsi come dazio portuale, leggenda che però non sembra avere fondamento.
Sulla base della toponomastica locale è stato suggerito che i profughi di Populonia abbiano trovato nella zona tarde sopravvivenze germaniche e precisamente Goti.
Ciò spiegherebbe, ad esempio, il toponimo gotico Tolla.[3], una collina nei pressi del Porto di Piombino.
L'egemonia della Repubblica di Pisa
Nel 1022 la fondazione del Monastero di San Giustiniano a Falesia per mezzo di una donazione dei Conti Della Gherardesca che viene dotato di cospicue rendite fondiarie, l'edificazione del monastero permette e favorisce l'attività di pescatori, naviganti e lavoratori.
Uberto l'abate del Monastero di San Giustiniano cede parte dei beni del monastero all'Opera primaziale pisana retta da Ildebrando degli Orlandi da questo momento la città diviene soggetta alla Repubblica di Pisa e ne diventa di fatto il secondo porto.
(Il porto di Falesia a Piombino prese successivamente il nome di Portovecchio nel 1466, quando fu costruito il Porticciolo della Marina).
Alla metà del secolo XII il dominio dell'abbazia si trasforma in libero comune con proprie istituzioni regolamentazioni e leggi.
Le rivalità tra la Repubblica di Pisa e quella di Genova portarono tra l'XI ed il XII secolo a conflitti che videro Piombino presa e saccheggiata dai Genovesi.
In questo periodo la città è sotto l'amministrazione di un governatore civile e militare della Repubblica di Pisa, che porta il titolo di Capitano. Ed è infatti durante il governo uno di questi Capitani, Ugolino Arsopachi, che si costruirono nel 1248 i Canali di marina.
Nel 1376 Papa Gregorio XI visita Piombino, nel suo viaggio da Avignone a Roma.
Al 1377 risale la fondazione della chiesa di S. Agostino poi S. Lorenzo, oggi S. Antimo Duomo di Piombino.
Dalla Signoria al Principato di Piombino
Nel 1399 Gherardo Appiano, ceduta Pisa che la famiglia possedeva dal 1392 ai Visconti di Milano per 200.000 fiorini, riserva per sé e i suoi successori Piombino, che il 19 febbraio diveniva Signoria indipendente. Gherardo d'Appiano divenne anche signore di Populonia, Scarlino, Suvereto,Buriano, Badia al fango e delle isole di Pianosa, Montecristo, e isola d'Elba ed edificò la propria residenza a Piombino nella Piazzerella (attuale Piazza Bovio). Erede ne fu il figlio Jacopo II, minorenne e quindi sotto tutela della madre, donna Paola Colonna: in questo periodo lo stato fu sotto la protezione di Firenze prima, di Siena poi, e infine nuovamente di Firenze.
Morto Jacopo e Paola, nel 1445 gli successe la sorella Caterina Appiano sposata a Rinaldo Orsini, che divenne cosignore di Piombino fino alla morte nel 1450. Dopo questi Emanule Appiano, figlio di Gherardo, prese il potere, che lasciò poi al figlio Jacopo III, il quale incentivò nuova costruzioni militari e non sull'isola.
A Jacopo III successe il figlio Jacopo IV, durante il cui governo (tra il 1501 e il 1503) Cesare Borgia occupò Piombino divenendone Signore; alla morte di Alessandro VI tutto tornò nelle mani dell'Appiano. Dopo questi furono signori Jacopo V e suo figlio Jacopo VI: tra il 1548 e il 1557 Cosimo I de' Medici Granduca di Toscana si impossessò dello Stato di Piombino, cedutogli dall'imperatore Carlo V
Il figlio di Jacopo VI, Alessandro Appiano mantenne il potere per poco, ucciso in una congiura contro di lui, e gli successe il figlio Jacopo VII, che nel 1594 ottenne il titolo di Principe dall’imperatore Rodolfo II d’Asburgo. Alla sua morte si aprì un periodo trentennale estremamente agitato e confuso, eccetto che durante il governo della principessa Isabella Appiano; dopo alterne vicende il principato nel 1634 venne ufficialmente concesso dall’imperatore del Sacro Romano Impero Ferdinando II d'Asburgo e da Filippo IV di Spagna a Niccolò Ludovisi Ludovisi.
Nel 1708 il principato passa ai Boncompagni .
Nel 1799 le truppe Francesi penetrano in Italia e nel 1805 Napoleone, assegna il Principato insieme a Lucca alla sorella Elisa Bonaparte Baciocchi: nasce il Principato di Lucca e Piombino.
Dopo la definitiva disfatta di Napoleone a Waterloo nel 1815, nonostante le richieste del principe Luigi I Boncompagni-Ludovisi di riavere la sovranità sullo stato, venne sancita l'annessione del territorio dell'ex-principato al Granducato di Toscana degli Asburgo-Lorena retto da Ferdinando III.
Dal Congresso di Vienna alla Seconda Guerra Mondiale
Dopo la fine del Principato e l'annessione al Granducato, il territorio di Piombino fu inserito nel compartimento granducale di Pisa (i compartimenti granducali corrispondevano nel Granducato di Toscana all'incirca alle odierne province)per poi passare nel 1834 al compartimento granducale di Grosseto. Nel periodo tra il 1831 -1832 iniziò la bonifica del padule di Piombino - lago di Piombino , voluta da Leopoldo II di Lorena granduca di Toscana. Nel 1860 il Granducato di Toscana, e quindi anche il territorio dell'antico stato di Piombino, si unirono al regno d'Italia.Nel 1860 la nuova provincia di Grosseto cedette Piombino e i comuni della Val di Cornia alla neo-provincia di Pisa. La rivoluzione industriale italiana mosse i suoi primi passi anche a Piombino. I primi insediamenti industriali si ebbero tra il 1860 e il 1870 e nel 1891 per iniziativa degli inglesi R.W. Spranger e J.H. Ramsay venne impiantata la fabbrica “Magona d'Italia” nello stesso periodo si sviluppa La Società Anonima Alti Forni e Fonderie di Piombino", che qualche anno dopo si fuse con la "Società Elba" formando un potente trust siderurgico, che assume nel 1918 la denominazione di "Ilva". Con l'avvento del Fascismo tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale vennero trasferite ad un podestà. Nell'ottica fascista di un riordinamento amministrativo, nel 1925, per interessamento personale del gerarca Costanzo Ciano, nativo di Livorno, che desiderava ampliare la provincia livornese, Piombino e molte altre località limitrofe della Val di Cornia e delle zone vicino Cecina vennero inserite nella Provincia di Livorno.
Seconda Guerra Mondiale
Piombino durante la seconda guerra mondiale subi' pesanti bombardamenti essendo sede di importanti industrie siderurgiche, bombardamenti che segnarono profondamente la città obbligando la cittadinanza a trovare rifugio nelle campagne della Val di Cornia.
Secondo dopoguerra
L'8 ottobre 2000 la Città di Piombino è stata insignita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia d'Oro al Valor Militare per la battaglia del 10 settembre 1943, ritenuta dagli storici una delle prime pagine della Resistenza italiana; per questo motivo Piombino fa parte delle Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione.
In Toscana, solo la città di Firenze e le province di Massa Carrara e Arezzo condividono questa decorazione. In precedenza, Piombino era stata insignita della Medaglia d'Argento nel 1979.
Economia
Industria Metallurgica
L'importanza della zona è data dalla presenza di giacimenti di minerali ferrosi (Elba); ciò ha portato ad uno sviluppo precocissimo delle attività metallurgiche che sono proseguite nel corso dei millenni, a partire dai periodi etrusco e romano e a seguire fino ad oggi. La zona è sede di importanti siti industriali;
- Lucchini S.p.A (Gruppo Severstal) E' la maggiore azienda del territorio piombinese e di tutta la Provincia di Livorno. Ha un personale occupato di circa 2.500 dipendenti (che oltrepassano i 5.000 considerando l' indotto). Ha un centro siderurgico che si estende per oltre dodici km/q; questo fa di essa il secondo stabilimento siderurgico nazionale (secondo all' Ilva/Riva Acciai di Taranto). E' un' azienda siderurgica a ciclo continuo che segue l' intero processo metallurgico.Le Acciaierie nascono intorno al 1860 favorite dallo sfruttamento dei giacimenti di ferro dell'Elba e delle miniere calcaree di Campiglia,seguendo la tradizione metallurgica storicamente sempre presente fin dal tempo dagli Etruschi in questo territorio.E' la principale fautrice della grande immigrazione verso la Città di Piombino per tutto il XX Secolo fino agli anni '70.Ha cambiato vari nomi (Alti Forni e Fonderie di Piombino, Ilva, Italsider, Finsider, Deltasider, Acciaerie di Piombino, Acciaierie e Ferriere di Piombino), è rimasta sempre Statale e controllata dal Gruppo IRI fino al 1992.Fin agli anni Ottanta è arrivata ad avere anche oltre 10.000 dipendenti, poi con la grande crisi metallurgica culminata nel 1992 con la privatizzaione, la scorporazione dal Gruppo IRI e l' acquisto di Lucchini c'è stato un grande ridimensionamento di occupati,fino alla ripresa nel 2005 con la cessione di Lucchini a favore del colosso russo Severstal.
- l'Arcelor Mittal E' il secondo stabilimento piombinese. Ha circa 800 dipendenti. E' stata fondata agli inizi del Novecento. Fino alla Seconda Guerra Mondiale era uno stabilimento a ciclo continuo, poi dopo questo conflitto fu privata dell' Acciaieria, per rimanere uno stabilimento di sola zingatura del semilavorato.
Fino al 2005 si chiamava "La Magona D'Italia"
- Tenaris Dalmine E' un tubificio sito nella periferia Est di Piombino, confinante con la Lucchini SpA che conta circa 200 dipendenti. Produce tubi d' acciaio di vari diametri. Ha aperto i battenti negli anni '60.
Questi grandi siti industriali hanno contribuito in maniera radicale alla crescita demografica nella città e nel territorio (Val di Cornia) agli inizi del Novecento.
Aziende
Escludendo, ovviamente, il settore terziario, l'artigianato e la piccola e media impresa, possiamo riportare altri medie-grandi aziende presenti nella Città di Piombino.
Unicoop Tirreno Cooperativa di consumatori (Coop),tra le prime sorte in Italia; fu fondata infatti a Piombino nel primo dopoguerra con il nome "La Proletaria", embrione di quello che diventerà una delle più grandi cooperative italiane dei nostri giorni. A Piombino, precisamente nella frazione Vignale-Riotorto (lungo la SS1 Aurelia) vi è la sede centrale, controllante tutto il territorio costriero tirrenico .
Enel Centrale Enel da 1280 MW. Costruita negli Anni '70, fornisce l' elettricità a parte della provincia di Livorno, parte della provincia di Grosseto e parte della provincia di Pisa.
Sol (Società Ossigeno Liquido). Stabilimento produttore di ossigeno e azoto liquido, ossigeno ad uso industriale, domiciliare ed ospedaliero. Conta circa trecento dipendenti.
Edison Centrale elettrica sita all' interno del Centro Siderurgico Lucchini. Inaugurata nel 1999 fornisce corrente elettrica allo stabilimento sopra citato e a parte della Città di Piombino.
Attività Portuali
Il Porto di Piombino è un porto di livello internazionale inserito nelle autostrade del mare. Importante scalo merci (alla rinfusa e non) con grandi banchine e piattaforme industriali. La principale attività del porto di Piombino è però quella della movimentazione dei passeggeri (3° porto passeggeri italiano). E' l'unico imbarco per l' Isola d'Elba con gli imbarchi per Piombino-Portoferraio, Piombino-Rio Marina, Piombino-Cavo, Piombino-Porto Azzurro servite dalle compagnie Toremar e Moby Lynes; imbarchi anche per la Sardegna (Piombino-Olbia), la Corsica (Piombino-Bastia), Pianosa e Capraia.
Turismo
Negli ultimi anni si è visto lo svilupparsi dell' attività turistica in molteplici attività;
- Turismo balneare (praticato suprattutto nella Costa Est con i numerosi campeggi lungo il litorale e nei pressi del Golfo di Baratti nella Costa Ovest)
- Turismo culturale/archeologico (praticato nel Centro Storico della città e nei pressi della frazione di Populonia dove sono presenti i resti dell' Acropoli e delle Necropoli di una delle più grandi città Etrusche)
- Turismo naturalistico (presso i vari parchi e/o aree protette presenti sul territorio comunale come il parco urbano di Punta Falcone, oasi WWF Orti e Bottagone, parco di Montioni nei pressi di Riotorto, parco costiero della Sterpaia)
- Turismo eno-gastronomico (la città è inserita nel percorso delle Città del Vino)
Cucina e prodotti tipici
I piatti principali della cucina della città e del suo comprensorio sono naturalmente a base di pesce , infatti la cucina piombinese è conosciuta per il ricco pescato dai fondali della costa e dell'Arcipelago Toscano in città è presente un mercato-asta del pesce.Le specie presenti son Crostacei e molluschi, pesce pregiato e pesce azzurro alcuni dei piatti tipici sono il polpo lesso, stoccafisso con patate,baccalà alla livornese,acciughe alla povera, le triglie alla livornese e il cacciucco.
Altrettanto gustosa è la cucina di terra, che propone zuppe, selvaggina come il tipico cinghiale e verdure come il carciofo violetto, a cui viene dedicata la "sagra del Carciofo" a Riotorto. Piatti che ricorrono a elementi di "terra" (carne e verdure) e che naturalmente risentono della tradizione gastronomica di altre parti della Toscana: crostini toscani di fegatini,la torta di ceci, trippa alla fiorentina o trippa alla livornese ,trippa lessa,carciofi fritti, tortelli maremmani,zonzelle o donzelle(pasta fritta).
Nelle campagne e colline di Piombino sono presenti molte aziende vinicole che producono vini e oli extravergine di oliva. La città di Piombino fa parte del circuito città del Vino [4], disponendo nel suo territorio comunale molte aziende vinicole che negli ultimi anni hanno ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. Tra i vini della Toscana si producono vini i.g.t e la d.o.c Val di Cornia.
Fra i dolci si ricordano anche la schiaccia campigliese, i frati ,il castagnaccio,i cenci (durante il periodo del Carnevale)
Festività e folklore
Carnevale Piombinese
Il CARNEVALE PIOMBINESE è una tradizione, quasi secolare della città di Piombino. Fino al 1992 è stato caratterizzato da splendidi carri allegorici rappresentanti i rioni, dai cortei mascherati e dal pupazzo tradizionale, Cicciolo. Quest' ultimo, il Re del Vino, rappresentato storicamente come un ubriaco, il giorno del martedì grasso viene "bruciato" in Piazza Bovio a simbolaeggiare la fine del Carnvale con la sua euforia e allegria. Cicciolo è accompagnato alla sua "triste fine" dalla sua caratteristica vedova inconsolabile.
Dal 1993 al 2007, il Carnevale Piombnese è stato ridotto alle sole sfilate di Cicciolo, tradizione tenuta in vita dal Comitato Festeggiamenti.
Dal 2008 grazie all' apporto della nuova Pro Loco di Piombino il Carnevale è risorto, e al Cicciolo, ancora realizzato dai Volontari del Comitato Festeggiamenti si sono aggiunti nuovi carri allegorici, maschere a terra e veglioni a tema.
A partire da quest'anno gli organizzatori hanno allargato la partecipazione cittadina, coinvolgendo anche la circoscrizione Porta a terra (che ha contribuito economicamente) e le altre prinbcipali associazioni per far tornare di anno in anno sempre più grande lo storico Carnvale di Piombino.
Festa della Patrona
Santa Anastasia, festeggiata l'8 maggio, è la patrona di Piombino.
Corteo storico
Solitamente durante il mese mese di luglio si svolgono rievocazioni in costume d’epoca di avvenimenti storici della città.
Sagra del pesce
Ultima domenica di luglio, ormai tradizionale festa del pesce con grande padellone per la frittura del pescato locale.
Sagra del Carciofo
A Riotorto si tiene questa manifestazione che ha come scopo la valorizzazione del Carciofo Violetto della Val di Cornia varietà del Violetto di Toscana.
Agosto con Gusto
manifestazione eno-gastronomica è “Agosto con Gusto” appuntamento con la cucina tradizionale ed i vini locali
Solstizio d'estate
Il 21 giugno "Solstizio d'estate" una passeggiata gastronomica nei ristoranti del centro storico.
Falò di San Giovanni
il 22-23 giugno i Falò di San Giovanni sfilate con spettacoli in costume nel centro storico.
Musei
Museo del Castello e della Città
Ha sede nella Fortezza, impianto fortificato che si articola intorno ad una torre del XIII secolo che costituiva una delle porte delle antiche mure cittadine. La torre è stata recentemente restaurata e fatta oggetto di indagini archeologiche. Gli scavi hanno riportato alla luce oggetti del XII secolo. Il museo ricostruisce la storia dell'edificio nel contesto delle vicende cittadine.
Museo archeologico del territorio di Populonia
Il museo, situato nel Palazzo Nuovo (antiche stalle e alloggi della corte degli Appiani), all'interno della cittadella è collegato al Parco archeologico di Baratti e Populonia e ha come scopo di illustrare la storia del territorio e dell'utilizzo delle sue risorse, tra cui in particolare quelle minerarie. I materiali sono databili dall'epoca preistorica a quella etrusca (corredi tombali dalle necropoli di Populonia) e romana.
Vi sono esposti modelli di impianti produttivi (forni protostorici ed etruschi), di una tomba e del carico di una nave. Tra gli oggetti di maggior pregio si citano l'incisione su pietra di un bisonte di epoca preistorica e la nota anfora di Baratti, in argento, datata presumibilmente intorno alla fine del IV secolo a.C. venne rinvenuta accidentalmente tra le reti di un peschereccio nel 1968 nelle acque del golfo di baratti. L'anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto della Dea Cibele.
Presso il museo è attivo un centro di archeologia sperimentale, riguardante la lavorazione della ceramica e della pietra
Museo di arte sacra Andrea Guardi
Museo che riguarda la Piombino sacra è attiguo alla Chiesa di Sant'Antimo offre ai visitatori interessanti testimonianze del mondo religioso nei secoli.Il Museo si trova in alcuni locali della Concattedrale di S. Antimo, forse la Sala Capitolare dell'antico convento degli Agostiniani. Il grosso del museo è costituito dalle opere di Andrea Guardi artista fiorentino quattrocentesco, molto attivo a Piombino, ma non mancano oggetti da altri luoghi di culto del Piombinese (Val di Cornia) come di Suvereto e altri luoghi limitrofi, e opere ed arredi provenienti dalla Concattedrale. Nel museo son conservati dipinti (pale provenienti da Populonia), sculture lignee ed in marmo e gli oggetti di uso liturgico (calici, paramenti, ecc.)antichi ostensori.
Museo del Mare e Acquario Città di Piombino
Il Museo del Mare è ospitato nelle sale di Palazzo Appiani, ex residenza dei Signori di Piombino. Fondato nel 1985 su iniziativa del Comune e dell'Istituto di Biologia ed Ecologia Marina di Piombino nell'ambito di un piano finalizzato al rilancio turistico della città, si propone di studiare e monitorare l'ambiente marino del Mediterraneo. È affiancato da un Centro Polivalente di Educazione Ambientale, costituito da una sezione didattica e da una di ricerca. Dotato di sofisticate strumentazioni di analisi e di un sistema per l'archiviazione e l'elaborazione delle immagini, il Palazzo è stato recentemente munito di un impianto che permette di trasmettere, in tempo reale, le immagini direttamente dai laboratori di ricerca alla aule di proiezione. Una biblioteca specializzata e un acquario costituito da 15 vasche collegate al mare tramite un sistema di pompaggio permettono di studiare la fauna e la flora mediterranea.
Nella sale dell'acquario è allestito un piccolo museo naturalistico di cui si segnala la collezione malacologica, composta da conchiglie mediterranee, raccolte a partire dal 1980; tra queste, ve ne sono alcune di così piccole dimensioni da essere visibili solo con microscopio binoculare.
Museo di Entomologia
Situato nel cuore del quartiere Salivoli, presenta una raccolta che comprende la quasi totalità di tutti gli ordini di insetti perfettamente conservati ed esposti. Una sala attrezzata permette la proiezione di macrodiapositive mentre in altra sala è possibile osservare i diversi esemplari con microscopi stereoscopici ed a riflessione. Oltre a pannelli illustrativi vi sono i terrari ed acquari per osservare dal vivo gli insetti con l' aiuto e l' assistenza di un esperto. Nella stessa struttura opera anche il Fotoclub "Il Rivellino" che svolge una qualificata attività con mostre di notevole livello, documentando con immagini le caratteristiche del territorio e dei più importanti monumenti. L' associazione Microcosmo, che gestisce il museo di entomologia, è disponibile per visite guidate nel Parco di Punta Falcone; presso il Centro è anche possibile visionare materiale fotografico, notizie e pubblicazioni riguardo all' aspetto storico-militare, paesaggistico e naturalistico del Parco, del Promontorio di Piombino e della Val di Cornia.
Collezione privata Gasparri
A Populonia Alta, conserva i reperti villanoviani, etruschi e romani delle necropoli del territorio.
Biblioteche e Archivi Storici
- Biblioteca civica Falesiana
- Biblioteca civica Falesiana - Sezione di Riotorto
- Archivio storico di Piombino "Casa delle Bifore":
- L’Archivio conserva e valorizza il patrimonio documentario relativo alla storia della città di Piombino e di tutto il suo territorio; organizza visite guidate e attività didattiche; fornisce assistenza e consulenza per le ricerche e mette a disposizione gli inventari e i cataloghi cartacei e informatici; garantisce la consultabilità degli atti.
- Sono presenti i seguenti archivi, biblioteche e raccolte:
-Archivio del Comune di Piombino -Archivio dell’Ente Comunale di Assistenza -Archivio dell’Ospedale Civile di Piombino -Archivio della Camera del Lavoro di Piombino -Archivio e biblioteca di E. Bartalini – E. Zannellini – A. Gaggero -Biblioteca e fondo manoscritto di Romualdo Cardarelli -Collezione di Luigi Magnani -Collezione di Valerio Guerrieri
Media e telecomunicazioni
- A Piombino è presente la redazione locale de Il Tirreno [4], quotidiano molto diffuso in buona parte della Toscana con molte redazioni locali ed in precedenza conosciuto come Il Telegrafo.
- L'Etrusco [5] il mensile di politica, cultura e satira della Val di Cornia.
- Corriere Etrusco giornale online [6]
- Radio Piombino [7]
Mercati
- Mercatino dell'antiquariato
- si svolge durante il secondo fine settimana del mese ,dedicato ad una vasta gamma merceologica compreso artigianato, antiquariato, modernariato,cineserie.
- Mercato settimanale
-il mercato settimanale del mercoledì nelle vie del centro
- Mercato Fiera di Via Petrarca e Piazza della costituzione
-grande fiera/mercato che si tiene ogni anno i primi di luglio
Sport
- A.S ATLETICO PIOMBINO
La principale squadra di calcio di Piombino, Associazione Sportiva Atletico Piombino ha vissuto il proprio periodo di gloria negli anni '50, arrivando a militare in serie B. Il 18 novembre 1951 la partita Piombino-Roma venne vinta dai locali per 3-1. Celebri sono anche le vittorie con Genoa (2-0), Venezia (3-0), Verona (2-0)Treviso (4-0), ecc. Si ricordano anche alcune amichevoli di lusso: quella giocata con S.S Lazio (01/09/1955) terminata 3-1 per i biancocelesti, ma con i piombinesi protagonisti di una grande prova e le amichevoli con Fiorentina e Juventus entrambe vinte da questi club. Fu l'apice della popolarità per il Piombino che, però, nei decenni successivi visse un inarrestabile declino, con due fallimenti.
- Stadio Comunale "Magona d'Italia"
(Viale Regina Margherita 76,57025 Piombino) La città dispone di uno storico stadio di calcio Stadio "Magona" di Piombino. Edificato neglia anni Trenta per volere dell' Anzienda siderurgica piombinese La Magona D'Italia, disponeva in origine di una tribuna coperta, una gradinata (sul lato opposto) e una curva (definita Curva Tolla per la locazione sotto l' omonimo rione). L' impianto poteva contenere circa 12.000 spettatori. Con il passare degli anni, il tempo, l' oblio, la trascuratezza e soprattutto lo spegnersi della passione piombinese verso la propria squadra di calcio (che dagli anni 70 si era indirizzata verso un lungo e inesorabile declino) hanno fatto si che le condiioni strutturali del glorioso "Magona" si facessero sempre più fatiscenti tanto da portare alla demolizione per inagibilità della tribuna coperta e alla chiusura della curva. Attualmente lo storico stadio sembra essere prossimo all' epilogo della sua storia, essendo al centro della trattativa tra Comune e Unicoop Tirreno per la costruzione di un Ipermercato/Supermercato al suo posto e conseguente edificazione di nuovo impianto in altra zona.
- A.S SALIVOLI
(Campo Sportivo Comunale "Marianelli", Viale dei Cavalleggeri, 14,57025 Piombino) Società fondata alla fine degli anni '70 per volontà di alcuni appassionati nell' allora nuovo quartiere Salivoli. Dispone di un campo di calcio (Stadio "Marianelli") costruito nel 1980 e dotato di una piccola gradinata in muratura. La squadra attualmnte milita in III Categoria, dopo l' ultima retrocessione avvenuta lo scorso campionato.
- G.S MONTEMAZZANO
(Campo Sportivo Comunale "Montemazzano",Viale Pertini,57025 Piombino) Società fondata negli anni '80 per volontà di alcuni appassionati dell' omonimo quartiere. La squadra milita in III Categoria.
- A.S.D ARCI COTONE
(Campo Sportivo Comunale "Fiorentina",Loc. Fiorentina,57020 Piombino) Società amatoriale fondata nel 1967 per volontà del Circolo dipendenti Italsider del quartiere Cotone-Poggetto. Non si è mai iscritta in un campionato FIGC, disputando sempre tornei UISP. La squadra milita attualmente in II Categoria amatoriale.
- A.S RIOTORTO CALCIO
(Campo Sportivo Comunale "Tre Pini", Via della Bottaccina 15/18, Loc. Riotorto,57020 Piombino) Società fondata negli anni '60 ed attualmente militante in I Categoria.
Esistono inoltre altre società calcistiche dilettantistiche come i "Veterani Sportivi Dino Nassi" o la "Mobilgronchi"...
Fondata nel 1969, l'Etruria Rugby Piombino, ha caratterizzato la sua città con questo "strano", "nuovo" sport dalla palla ovale. Dopo un susseguirsi di alti e bassi, la squadra è riuscita a togliersi molte soddisfazione e conquistare una certa importanza nell'ambito cittadino e oltre. Molti atleti del rugby piombinese, che un tempo era possibile trovarli nei campi di "provincia", oggi hanno raggiunto livelli elevati, addirittura nella rappresentativa nazionale. Nel 2005 l'Etruria Rugby si è unita al Rugby Cecina, dando così origine all'URC Tirreno, vincendo, al suo primo anno di vita, il campionato di serie C1. La neopromossa in serie B non riesce a dare i frutti sperati e inevitabilmente accade la retrocessione, dopo solo un anno, in serie C1, che attualmente è la serie in cui milita.
A Piombino la pallacanestro ha vissuto un periodo di eccezionale vitalità tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 . A Piombino nel mese di febbraio, si organizza la Coppa Carnevale, un torneo che porta per una settimana in città gli atleti juniores di otto società italiane di basket. Il torneo rappresenta per la pallacanestro quello che per il calcio è il prestigioso Torneo di Viareggio.
A Piombino si svolgono due importanti manifestazioni estive ormai consolidate da anni: -la Maratona degli Etruschi che si svolge negli specchi acquei dinanzi alle coste urbane -il Trofeo Golfo di Baratti con un percorso nella splendida baia dinanzi alla necropoli Etrusca.
La manifestazione più importante di scherma per Piombino è la Coppa Perone che annualmente porta in città molti giovani promettenti, con la partecipazione anche di atleti dalla Corsica
Il pattinaggio è da anni presente a Piombino ,la città ospita una bella pista di pattinaggio in località Salivoli. La società di Pattinaggio Piombinese spesso ha l'organizzazione di Campionati internazionali su strada. Negli ultimi anni ci cono stati campionati internazionali che hanno visto la presenza di centinaia di atleti.
Sono diverse le gare veliche e nel corso dell'anno vengono organizzate a Piombino . A marina di Salivoli c'è inoltre lo Y.C.M.S che organizza campionati di vela di altura che richiamano imbarcazioni dai centri velici della costa. E'presente la scuola di vela del Centro Velico che avvia all'apprendimento di questa disciplina i giovani. Attività di avviamento alla vela ed agonistica avviene anche per la Lega Navale Italiana con la sede di Baratti.
Sugli impianti del campo scuola di Atletica si disputa ogni anno una o più manifestazioni federali a livello di Campionato Regionale con atleti da tutta la Toscana
Parchi
- Parco costiero della Sterpaia Parchi della Val di Cornia [5]
- Parco Archeologico di Baratti Populonia Parchi della Val di Cornia [6]
- Parco di Montioni (parco intercomunale interprovinciale)Parchi della Val di Cornia [7]
- Parco comunale di Punta Falcone
- Riserva Naturale Provinciale Padule Orti Bottagone
La Riserva Naturale Provinciale Padule Orti Bottagone copre un'area di circa 92 ettari. È stata istituita dalla Provincia nel 1998 e si trova nella fascia costiera est di Piombino, in prossimità di Torre del Sale.
Il paesaggio della riserva, caratterizzato da stagni e prati umidi, è quello che fino ad un secolo fa dominava la pianura del fiume Cornia.
Nell'area è presente dal 1991un'Oasi del WWF Italia. È inoltre stata proposta per l'inserimento tra le Zone Umide di Importanza Internazionale (Convenzione di Ramsar).
Porti e approdi
Piombino dispone di una vasta gamma di porti e approdi:
- Porto Industriale Commerciale Passeggeri di Piombino
- Porto di Marina di Salivoli
- Porticciolo di Marina (centro storico)
- Porto turistico di Baratti
- Il Porto turistico delle Terre Rosse
- Porto turistico di Carbonifera
Stazioni ferroviarie
Personalità illustri nate o legate alla Città
Nativi di Piombino sono: il medico ed eretico rinascimentale Marcello Squarcialupi,l'ex portiere di calcio oggi allenatore di portieri Lido Vieri (*1939), l'ex-calciatore e allenatore di calcio e oggi opinionista televisivo Aldo Agroppi (*1944) e l'allenatore di calcio Nedo Sonetti, il politico Fabio Mussi (*1948), il cantante Riccardo Fogli nato a Pontedera, ma cresciuto a Piombino, ha mosso i primi passi come artista in città nel gruppo degli Slenders, lo scrittore Aldo Zelli (1918-1996) nativo di Arezzo ma piombinese di adozione.
Cinema e teatri
- Cinema teatro Metropolitan
- Cinema Odeon
Film girati a Piombino
- Città-fabbrica, lungometraggio degli anni Cinquanta
- Roberto Rossellini ambienta e gira a Piombino molte scene de "L'età del ferro" (1964).
- Guido Leoni gira alcune scene del film "Oh mia bella matrigna" sul litorale del Golfo di Baratti (frazione di Piombino) nel 1976.
- Michele Lupo gira alcune scene del film "Lo chiamavano Bulldozer" del 1978 con Bud Spencer e Raimund Harmstorf nella città e nel porto di Piombino.
- Il clima particolare della Piombino del periodo di crisi dell'acciaio agli inizi degli anni 90 si ritrova nel film La bella vita di Paolo Virzì.
- Francesco Nuti gira alcune scene di "Occhiopinocchio" a Piombino nel 1995.
- Il vecchio Porticciolo della Marina di Piombino è stato utilizzato come set per moltissime scene del film "N" sull'esilio di Napoleone all'isola d'Elba, di Paolo Virzì.
Curiosità e aspetti culturali
- Nel centro storico di Piombino è possibile vedere ancora un tratto della cinta muraria studiata anche da Leonardo da Vinci.
- A Piombino è nata una delle primissime reti televisive private italiane siamo nel 1973 anno dei primi esperimenti di Telepiombino.Nei primi anni 70 TelePiombino-Costa Etrusca inizia come televisione via cavo e successivamente con la trasmissione via etere, difffonde il suo segnale con un palinsesto ricco e variegato sino ai primi anni 80.
- Piombino ha ospitato le edizioni 2002 e 2004 del DICE Workshop, conferenza internazionale di Fisica. Anche l'edizione 2006 della conferenza DICE ha avuto sede nel Castello di Piombino (DICE 2006 Quantum Mechanics between Decoherence and Determinism: new aspects from particle physics to cosmology, September 11-15, 2006).
- In localita' Punta Falcone è in funzione dal 1975 l'Osservatorio astronomico gestito dalla Associazione Astrofili di Piombino. Costruito nel 1976 sui ruderi della batteria navale "Sommi Picenardi", fu allestito nei locali che ospitavano il "telemetro". Attualmente è costituito da un locale al cui interno si trova un telescopio Newtoniano da 40 cm, una sala in cui si trovano numerosi telescopi di ultima generazione ed una sala sotterranea ricavata dai locali di servizio dell'antica batteria. Estremamente attivo nell'ambito della divulgazione, l'osservatorio è da anni un punto di rifertimento turistico-culturale per l'intera Toscana.
- Nel 2008 la città, e in particolare la spiaggia della Sterpaia, sulla costa est, è stata insignita della Bandiera Blu.
- Dal 2005 si tiene ogni anno nel periodo autunnale il Video Festival Internazionale Visionaria.
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
- Sito Internet: www.comune.piombino.li.it Rete Civica del Comune di Piombino
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità irrilevante), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona C, 1245 GR/G
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]

Città gemellate
La città di Piombino è gemellata con la città di Flémalle, Belgio
Onorificenze
Il 28 luglio 2000, la città è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare [8]
— Piombino, 10 settembre 1943 - 26 giugno 1944
Note
- ^ Come documentato in vecchie cartoline d'epoca
- ^ Info su circondariovaldicornia.it
- ^ Alla forma gotica si contrappone il differente consonantismo del longobardo Zoll (massa compatta di terra o di ghiaccio), passato poi all'italiano come Zolla.
- ^ [1]
- ^ (http://www.letrusco.it)
- ^ [2]
- ^ [3]
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Bibliografia
- Licurgo Cappelletti, Storia della città e stato di Piombino. Livorno, Giusti, 1897 [poi in ristampa anastatica, Bologna, Arnaldo Forni editore, 2003]
- Ivano Tognarini - Mario Bucci, Piombino. Città e stato dell'Italia moderna nella storia e nell'arte. Piombino, Acciaierie di Piombino, 1978
- Giulio Giannelli, Trattato di Storia Romana - L'Italia antica e la repubblica romana. Pàtron Editore, Bologna, 1983
- Patrizia Meli - Sergio Tognetti, Il principe e il mercante nella Toscana del Quattrocento, il Magnifico Signore di Piombino Jacopo III Appiani e le aziende Maschiani di Pisa. Firenze, Olschki, 2006
- Giulio Cesare Lensi Orlandi Cardini, Erano le Maremme. Vallecchi editore, Firenze, 1984
Voci correlate
- Promontorio di Piombino
- Parco archeologico di Baratti e Populonia
- Necropoli di Populonia
- Museo archeologico del territorio di Populonia
- Maremma piombinese
- Piombinese
- Populonia
- Stazione di Populonia
- Baratti
- Fiorentina (Piombino)
- Vignale-Riotorto
- Strada della Principessa
- Val di Cornia
- Principato di Piombino
- Appiani
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