Pino Scotto

cantautore e conduttore televisivo italiano
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«Datevi fuoco!!!»
«Long live rock'n'roll»

Giuseppe Scotto Di Carlo, conosciuto come Pino Scotto (Monte di Procida, 11 ottobre 1949) è un cantante heavy metal italiano, noto per aver militato nei Vanadium [1] , per la sua carriera solista e per essere l'attuale cantante e frontman dei Fire Trails. Parallelamente alla sua carriera musicale, è noto per le sue opinioni [2] ,spesso condite da un linguaggio volgare, colorito ed esplicito, con cui Scotto si scaglia contro la politica italiana, il mondo dello spettacolo e l'industria musicale [3] , rivolgendosi a tutti quegli artisti che, a parer suo, sono creati "a tavolino" e che si fanno corrompere per ottenere un facile successo.

Biografia

I Vanadium

Influenzato marcatamente dal blues, comincia la sua carriera verso la fine degli anni '70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; poco tempo dopo diviene il frontman del gruppo heavy metal Vanadium, con i quali incide otto album e con cui intraprende regolarmente tour italiani ed esteri.

Il debutto, Metal Rock (1982), che risente dell'influenza dei Deep Purple, riscuote buon successo di critica e di vendite (circa 8.000 copie vendute), come il seguente, A Race With the Devil (1983). Con Game Over (1984) la band raggiunge la cifra di 54.000 copie vendute solo in Italia. Per il successivo disco dal vivo, Live On Streets of Danger (1985), primo live pubblicato da una band metal, e per Born to Fight (1986), i Vanadium girano due video, regolarmente programmati su Videomusic: "Easy Way to Love", tratta dal secondo LP sopra citato e registrata al Marquee di Londra, diviene il tema portante della trasmissione TV Discoring, e "You Can't Stop The Music".

In seguito al fallimento della loro etichetta, la Durium, il gruppo vede interrompere bruscamente la scalata verso il successo dell'ultimo lavoro in studio Corruption of Innocence (1987), prodotto da Jim Faraci (produttore di Ratt, Poison, Guns N'Roses), ma riesce ugualmente a riprendersi entrando nella scuderia della Green Line/Ricordi e dando alla luce l'album Seventheaven, prodotto da Guy Bidmead (Motorhead, Tina Turner, Wratchild) e orientato sul versante del rock americano, molto in voga in quel periodo. In questo lavoro Pino addolcisce notevolmente il timbro della sua voce. La distribuzione e la promozione di questo LP, però, risentono dello scarso supporto offerto dalla nuova etichetta.

La carriera solista

 
Pino Scotto

Dopo quest'ultima esperienza la band decide di prendersi una pausa: fra il 1990 ed il 1992 Pino Scotto realizza il suo primo album solista in lingua italiana, Il Grido Disperato di Mille Bands (a cui contribuiscono l’axe – man di Vasco Rossi, Andrea Braido, Luigi Schiavone, chitarrista di Enrico Ruggeri, e l’armonicista Fabio Treves), ed intraprende un tour con il suo Jam Roll Project, che lo vede ospite anche sul palco del Monsters of Rock, dove divide la scena, fra gli altri, con Black Sabbath, Megadeth, Iron Maiden, Pantera e Testament. Successivamente, nell'ambito della rassegna "Spazio D'Autore" gli viene consegnato il Grammy per l'album e la credibilità del personaggio.

Nel 1993 inizia a collaborare con artisti quali Luigi Schiavone, Antonio Aiazzi dei Litfiba, Fabrizio Palermo dei ClanDestino (ex band di Ligabue) e soprattutto Lio Mascheroni, con cui forma il "Progetto Sinergia" e realizza un album omonimo nel 1994. Nel 1995 pubblica un nuovo disco insieme ai Vanadium, Nel Cuore del Caos, cantato in italiano, che vede il gruppo impegnato in un lungo tour che si protrae fino al termine del febbraio 1996. Successivamente esce la compilation Segnali di Fuoco, che raccoglie tracce presenti negli ultimi tre album pubblicati da Scotto (Il Grido Disperato di Mille Bands, Progetto Sinergia, Nel Cuore del Caos) ed alcuni brani inediti (prodotti dalla RIMA Records) che vedono coinvolti nella loro realizzazione, oltre ai membri dei Vanadium, anche altri artisti come Ronnie Jackson ed i già citati Andrea Braido e Fabio Treves.

Oltre ai tredici pezzi contenuti in questa raccolta, commercializzata a prezzo ridotto per espresso volere di Scotto, troviamo anche una traccia multimediale a cura di Giuseppe Galliano ed un allegato (solo con le prime 1.000 copie del cd) comprensivo di un mini - fumetto disegnato da Giacomo Basolu, tratto dalla monografia Standing Rock (Lo Scotto Da Pagare) firmata da Norman Zoia. Al momento, l'ultimo disco di Pino Scotto è l'album Guado, disco sanguigno articolato in undici pezzi, in cui l'artista si avvale della collaborazione del sopracitato Zoia, di membri di band come Extrema e Timoria e di artisti di livello internazionale come la cantante Aida Cooper ed il sassofonista Claudio Pascoli.

È stato presentato in anteprima, insieme al Singolo & Videoclip Come niezzo a cui hanno partecipato J-Ax e gli Extrema, il 21 marzo 2008 all'Alpheus di Roma e il 22 al Rolling Stone di Milano l'ultimo album solista "DATEVI FUOCO - Lo Scotto da pagare" che contiene, oltre a 12 brani in italiano (un po' la storia in "a solo" di Scotto), anche la biografia di Scotto stesso: 180 pagine scritte e curate graficamente da Norman Zoia che è anche coautore di tutte le liriche in italiano di Scotto, Progetto Sinergia e Vanadium dal 1992 a oggi.

I Fire Trails

 
Pino Scotto e i Fire Trails

Come già nelle opere precedenti, Scotto affronta nei testi tematiche profondamente ancorate al sociale. Nel 2003, Pino Scotto torna sulle scene creando un nuovo gruppo, i Fire Trails, insieme al drummer Lio Mascheroni e ad altri musicisti, come il guitar hero Steve Angarthal, il tastierista ed organista Neil Otupacca (ex Gotthard) ed il bassista Angelo Perini (ex Scomunica).

Con questa nuova band ha pubblicato due album: Vanadium Tribute (2002) e, nel 2005, Third Moon, che vede un cambio di line-up: quella attuale è infatti composta da Mario Giannini alla batteria, Larsen Premoli (Looking 4 a Name) alle tastiere e Frank Coppolino al basso.

Altre collaborazioni

Pino Scotto collabora con la rivista specializzata "Hard!", su cui tiene la rubrica "Way to rock" in cui esprime le proprie opinioni riguardo al mercato della musica ed altri argomenti di attualità. Ogni martedì partecipa gratis (stando alle sue dichiarazioni)[4] come conduttore al programma TV "Database", in onda su Rock TV [5] . Durante la trasmissione, una voce sintetizzata legge gli sms inviati dagli spettatori, i quali chiedono a Scotto opinioni riguardanti il mondo della musica e di attualità in genere. Spesso Pino esprime giudizi negativi su vari artisti musicali e personaggi dello spettacolo, accusandoli di vendersi per ottenere facile successo. Molte volte capita che durante la trasmissione arrivino anche messaggi di derisione e offese nei suoi confronti, il quale a sua volta risponde con offese altrettanto pesanti nei confronti degli spettatori.

Grazie a questa trasmissione il suo ruolo di opinionista ha ottenuto una fama, parallela, se non superiore, a quella di cantante, grazie alla diffusione di questi spezzoni su YouTube, che ne ha permesso la visione anche a chi non possiede la piattaforma Sky. Tuttavia, anche Pino viene spesso accusato di incoerenza per aver collaborato con artisti a cui in passato ha rivolto critiche molto pesanti e per aver partecipato ad alcune trasmissioni televisive che lui stesso ha deplorato. Allo stesso modo, nonostante Pino abbia sempre considerato le reunion delle mere operazioni commerciali, specialmente se la separazione è avvenuta in seguito a pesanti litigi, come nel caso Police o Iron Maiden, lui stesso si riunì con i Vanadium a metà anni '90, pubblicando Nel Cuore del Caos, e ha più volte contattato i componenti originali del gruppo per alcuni concerti. Dopo il loro rifiuto, dovuto principalmente ad impegni professionali, ma anche al fatto che Pino non perde occasione per parlare male di loro, il cantante si è scagliato duramente verso i suoi ex colleghi [6] , arrivando a criticarli per la scelta di eseguire cover, nonostante lo stesso Pino Scotto sia il cantante di una cover band chiamata Metal Gang.

Discografia

Con i Pulsar:

  • 1979 - A Man On The Road / Angel - 7"

Con i Vanadium:

Solista:

Altri progetti

Note

Collegamenti esterni

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