Milk (film)

film del 2008 diretto da Gus Van Sant

Milk è un film biografico, diretto da Gus Van Sant, sulla vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica, assassinato nel 1978, assieme al sindaco George Moscone, da un ex consigliere omofobo ed instabile. Milk, famoso per le sue lotte per i diritti dei gay, è interpretato da Sean Penn.

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[[File:|frameless|center|260x300px]]Sean Penn in una scena del film
Durata128 min
Regia{{{regista}}}
Logo ufficiale del film
«La sua vita ha cambiato la storia, il suo coraggio ha cambiato molte vite»

Negli Stati Uniti, il film ha avuto una distribuzione limitata il 26 novembre 2008, giorno dell'anniversario dell'assassinio di Milk e Moscone e il vasto rilascio nelle sale è avvenuto il 5 dicembre 2008. In Italia è stato distribuito il 23 gennaio 2009 dalla BiM Distribuzione.

Ha ottenuto 8 candidature ai Premi Oscar 2009, vincendone 2 per il miglior attore protagonista a Sean Penn e la migliore sceneggiatura originale a Dustin Lance Black.

Trama

Il film si apre con varie immagini di repertorio, che testimoniano la persecuzione della polizia nei confronti degli omosessuali, con irruzioni nei gay bar e arresti tra il 1950 e il 1960, seguito dall'annuncio di Dianne Feinstein che informa la stampa dell'assassinio del consigliere Harvey Milk e del sindaco George Moscone. Il 18 novembre 1978, nove giorni primi degli omicidi, Milk è intento a registrare su audiocassetta le tappe della sua vita e della sua carriera, diventando la voce narrante del film.

Il film torna indietro nel 1970, quando Milk lavorava come assicuratore a New York e alla soglia dei quarant'anni incontra il giovane Scott Smith, colui che per molti anni sarà il suo compagno. Desideroso di un cambiare vita, Milk e il suo amante si trasferiscono a San Francisco, nella speranza di trovare una maggiore accettazione alla loro relazione. I due aprono un negozio di fotografia, il Castro Camera, nel quartiere popolare della città abitato prevalentemente da lavoratori irlandesi-cattolici, che non vedono di buon occhio l'evoluzione del quartiere, divenuto punto di riferimento per la comunità gay. Il piccolo negozio di fotografia diventa il ritrovo di un folto gruppo di amici che sostieni il nascente attivismo di Milk, che chiede pari diritti e opportunità per tutti, diventando un paladino dell'intera comunità di Castro, che gli affibia il soprannome di "Sindaco di Castro Street".

Oltre ad essere amato dalla comunità gay, Harvey Milk riesce a farsi apprezzare dall'intera città trovando sostegno da giovani e anziani, omosessuali e eterosessuali, e questo lo stimola ad entrare in politica, candidandosi per la carica di consigliere comunale. Harvey trova l'appoggio nell'amato Scott e nei suoi fidati amici, tra cui Cleve Jones, portando una ventata di ottimismo nella città e facendosi promotore del cambiamento. Nonostante le sue buone iniziative, Milk non viene eletto ma non si perde d'animo e con estrema determinazione concorre altre volte per ottenere una carica nel governo cittadino.

Al suo quarto tentativo, Scott lascia Harvey, non potendo più tollerare una nuova rincorsa alla carica di consigliere, che già da tempo li aveva allontanati. Ma l'ultima campagna elettorale si dimostra un successo e Harvey viene eletto consigliere per il 5° Distretto, diventando il primo gay dichiarato ad assumere una carica istituzionale. Nel frattempo Milk inizia una relazione con Jack Lira, un ragazzo latino fragile e un po' sbandato. In municipio, Harvey ha modo di conoscere il conservatore Dan White, ex veterano del Vietnam ed ex pompiere, nonostante le differenze tra i due si instaura un rapporto lavorativo che porta White ad invitare Harvey al battesimo del suo primogenito Charles. Il rapporto tra i due inizia ad essere teso dopo che Milk non aiuta ed appoggia il progetto di White, facendo sì che questi si senta tradito, al punto che il suo è l'unico voto negativo all'ordinanza di Milk a favore dei diritti gay.

Non riuscendo a fronteggiare la vita politica e l'assenza del suo amante, Jack Lira si toglie la vita impiccandosi, ma Milk non avrà il tempo di piangere il proprio amante, concentrato esclusivamente alla lotta della Proposition 6, legge che avrebbe permesso agli insegnanti dichiaratamente gay di essere licenziati in base alla loro identità sessuale, sponsorizzata dal senatore John Briggs. La campagna, iniziata dalla cantante Anita Bryant, portò all'approvazione della legge nella Contea di Miami-Dade, in Florida nel giugno del 1977. Il 7 novembre del 1978, dopo una lunga ed estenuante lotta alla Proposition 6, Milk e suoi sostenitori possono gioire per la sconfitta della legge.

White, nel frattempo dimessosi dalla carica di consigliere, si dimostra instabile e insofferente ai successi di Milk. Tornato sui suoi passi, White tenta di riottenere il suo posto in municipio scontrandosi con l'opposizione del sindaco Moscone. La mattina del 27 novembre 1978, il crescente livore di Dan White, porta l'uomo ad entrare nel Municipio di San Francisco attraverso una finestra del seminterrato, al fine di nascondere una pistola ai metal detector. Dopo aver ottenuto un colloquio, White spara al sindaco Moscone, successivamente si dirige verso l'ufficio di Milk. Ignaro, Harvey segue White nel suo ufficio, dove l'uomo lo fredda brutalmente con diversi colpi d'arma da fuoco.

Il film si conclude con una ripresa aerea di una imponente fiaccolata che attraversa le strade di San Francisco, in omaggio a Harvey Milk e al sindaco George Moscone. I titoli di coda mostrano i reali protagonisti della vicenda affiancati agli attori da cui vengono interpretati, e viene raccontata la loro vita, dopo la tragica morte di Milk.

Produzione

Nei primi mesi del 1991 era stata pianificata la realizzazione di un film biografico sulla vita di Harvey Milk, il film avrebbe dovuto essere diretto da Oliver Stone[1] e basato su una sua sceneggiatura intitolata The Mayor of Castro Street (Il sindaco di Castro Street), per il ruolo principale si era fatto il nome di Robin Williams, e successivamenti quelli di Richard Gere, Daniel Day-Lewis e James Woods.[2] Dopo l'abbandono del progetto da parte di Stone, nel luglio del 1992 Gus Van Sant firmò un contratto con la Warner Bros. per dirigere il biopic, pensando già a Sean Penn nella parte di Milk e a Tom Cruise nella parte del suo assassino.[3] Nell'aprile del 1993 Van Sant abbandonò anch'egli il progetto per divergenze creative con la Warner. Nei primi mesi del 2007, il regista ha cercato portare sul grande schermo la storia di Harvey Milk basandosi su una sceneggiatura di Dustin Lance Black, ma nello stesso periodo il progetto di The Mayor of Castro Street era in fase di sviluppo con la regia affidata a Bryan Singer.[4]

La Focus Features avvia la produzione stanziando un budget attorno ai 20 milioni di dollari.[5] Nel settembre 2007, Sean Penn ottenne il ruolo principale e Matt Damon si unì al cast per interpretare l'assassino di Milk, Dan White. In seguito Matt Damon dovette rinunciare alla parte a causa di impegni già presi in precedenza con Paul Greengrass per il film Green Zone.[2] Nel novembre 2007 la Focus Features ha portato avanti la produzione di Milk, dal momento che il progetto di Bryan Singer era in development hell a causa dello sciopero degli sceneggiatori (2007-2008).[6] Al cast si unirono Emile Hirsch, James Franco e Josh Brolin, quest'ultimo per sostituire Matt Damon nella parte di Dan White.

Gus Van Sant, durante la fase di pre-produzione, si affidò a fidati tecnici, come il direttore della fotografia Harris Savides, suo assiduo collaboratore. Milk segna la quinta collaborazione tra Savides e Van Sant, dopo Scoprendo Forrester e la trilogia della morte Gerry, Elephant e Last Days. Savides ha trovato anche il consenso dei produttori della pellicola,[7] che avevano apprezzato le sue precedenti di ricostruzioni delle ambientazioni anni settanta, in film come Zodiac e American Gangster.

Riprese

Il film è stato girato interamente a San Francisco, e riprese sono iniziate ufficialmente nel gennaio del 2008 nel famoso quartiere Castro e si sono concluse a marzo dello stesso anno. Come spesso capita nel mondo del cinema i produttori tendono a cercare luoghi di riprese più economici, la scelta di effettuare le riprese proprio a San Francisco si è resa necessaria dal volere del regista, che riteneva importante girare dove erano avvenuti i fatti, ma soprattutto per il volere di Sean Penn che si sarebbe rifiutato di prendere parte al film se non fosse stato così.[8]

La produzione ha effettuato varie ricerche nei luoghi storici della città di San Francisco e ha parlato con le persone che hanno avuto modo di conoscere Milk, inoltre sono state raccolte immagini della Castro Street risalenti agli anni settanta, in modo da ricostruire il più fedelmente le ambientazioni dell'epoca. L'intera produzione ha avuto la piena collaborazione del sindaco Gavin Newsom, che si è personalmente assicurato che avesse libero accesso a tutte le zone della città.[7] Il Castro Camera, il negozio di fotografia di cui era proprietario Milk, è diventato negli anni un negozio di articoli regali chiamato "Given" e la produzione ne ha affittato i locali per un paio di mesi,[2] per girarvici parte del film. Il negozio, che si trova al 575 di Castro Street, è stato trasformato dallo scenografo Bill Groom senza recargli alcun danno.[7] Per l'occasione è stato rimodernato il Castro Theatre, ridipingendo la facciata e sostituendo il tendone e le insegne al neon.[9] Le riprese hanno avuto luogo anche al Municipio di San Francisco, ma l'ufficio di Dan White, dove Milk fu assassinato, è stato ricreato altrove a causa della modernità degli odierni uffici municipali.

Il primo giorno di riprese, Dustin Lance Black ricorda che era una giornata fredda e piovosa, ma poco prima del primo ciak le nuvole di aprirono facendo uscire il sole, la comparsa immediata dell'arcobaleno per Black fu un segno di buon auspicio,[7] in riferimento alla bandiera arcobaleno, uno dei simboli per la comunità LGBT. L'8 febbraio 2008 è stata girata una delle scene più emotive ed importanti del film, ovvero la pacifica fiaccolata nata come reazione per la morte di Milk e Moscone, alla scena hanno preso parte centinaia di comparse, di ogni razza, età, estrazione sociale ed orientamento sessuali,[7] parteciparono liberamente e gratuitamente.[2] Tra le numerose comparse vi erano persone che hanno realmente partecipato alla veglia del 1978, tra queste Cleve Jones (che nel film è interpretato da Emile Hirsch), noto attivista gay e creatore del NAMES Project AIDS Memorial Quilt. Jones ha lavorato a stretto contatto con la produzione come consulente storico. Dopo le riprese della fiaccolata ha commentato:[7]

«È stato meraviglioso avere la collaborazione di tanti cittadini di San Francisco. Hanno partecipato con grande entusiasmo, e ci sono stati di enorme aiuto.»

Sceneggiatura

Come detto, il film si basa su una sceneggiatura di Dustin Lance Black. Black rimase impressionato dalla figura di Harvey Milk, dopo una visita a San Francisco durante gli anni degli studi. Dopo aver visionato il documentario premio Oscar di Rob Epstein The Times of Harvey Milk, inizia a raccogliere informazioni sulla vita di Milk, una ricerca che lo tiene impegnato per oltre tre anni.[10] La sceneggiatura di Black si focalizza sugli ultimi otto anni di vita di Harvey Milk, dal 1970 fino al 1978, anno del suo omicidio.

Il lavoro di Black viene premiato il 22 febbraio 2009 con l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale. Durante la premiazione, Black, visibilmente commosso ha raccontato quanto la figura di Harvey Milk gli sia servita per vivere con serenità la propria omosessualità e ha esortato ai giovani omosessuali all'ascolto ad avere speranza, rivolgendosi a loro con le parole:[11]

«Qualunque cosa vi dicano, Dio vi ama e molto presto, ve lo prometto, avrete eguaglianza di diritti a livello federale nella nostra grande nazione»

Colonna sonora

  Lo stesso argomento in dettaglio: Original Motion Picture Soundtrack: Milk.

La colonna sonora si basa interamente sulle musiche sinfoniche composte da Danny Elfman. Tuttavia sono presenti anche brani popolari degli anni settanta, come Queen Bitch di David Bowie e You Make Me Feel (Mighty Real) di Sylvester, e un versione ad opera degli Swingle Singers del Preludio n.7 in mi bemolle di Bach.

Collegamenti ad altre pellicole

Premi

Vinti

Nominations

  • 62° British Academy Film Awards
    • Miglior film
    • Miglior attore protagonista (Sean Penn)
    • Miglior sceneggiatura originale (Dustin Lance Black)
    • Miglior trucco e acconciature

Distribuzioni Internazionali

Paese Titolo film Date
  Stati Uniti
Milk
28 ottobre 2008 (anteprima)
26 novembre 2008
  Israele
Milk
22 dicembre 2008
  Russia
Милк
15 gennaio 2009
  Italia
Milk
23 gennaio 2009
  Polonia
Obywatel Milk
23 gennaio 2009
  Regno Unito
Milk
23 gennaio 2009
  Australia
Milk
29 gennaio 2009
  Brasile
Milk
6 febbraio 2009
  Spagna
Milk
6 febbraio 2009
  Germania
Milk
19 febbraio 2009
  Ungheria
Milk
19 febbraio 2009
  Norvegia
Milk
20 febbraio 2009
  Francia
Harvey Milk
4 marzo 2009

Note

  1. ^ (EN) Orange County plays the villain in Harvey Milk movie, su ocregister.com. URL consultato il 29-12-2008.
  2. ^ a b c d Curiosità Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "AA" è stato definito più volte con contenuti diversi
  3. ^ La prima volta gay di Sean Penn
  4. ^ (EN) Dueling directors Milk a good story, su variety.com. URL consultato il 29-12-2008.
  5. ^ (EN) Kevin Powers, Kevin's Review: Gus Van Sant's Milk - A Tall Glass of Emotion, su firstshowing.net. URL consultato il 30-12-2008.
  6. ^ (EN) Diane Garrett, Van Sant's Milk pours first, su variety.com. URL consultato il 7-12-2008.
  7. ^ a b c d e f Le riprese Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "AB" è stato definito più volte con contenuti diversi
  8. ^ Tina Jøhnk Christensen, Ciak, Milano, Mondadori, gennaio 2009, pag. 84.
  9. ^ Milk, il film, le riprese, su cinemagay.it. URL consultato il 30-12-2008.
  10. ^ (EN) Milk-ing the Silver Screen, su metroweekly.com. URL consultato il 30-12-2008.
  11. ^ Oscar: Da Sean Penn un appello pro-gay in stile Benigni, su agi.it. URL consultato il 23-02-2009.
  12. ^ a b c d e Movie connections Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "AF" è stato definito più volte con contenuti diversi
  13. ^ (EN) Oscar 2009 - Nominee List, su oscar.com. URL consultato il 22-01-2009.

Voci correlate

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