Treviglio
Treviglio [tre-vì-glio] dialetto bergamasco) è un comune italiano di 28.354[1] abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella media pianura Padana, a circa 20 chilometri in direzione sud rispetto al capoluogo.
(Treì inFondata nell'alto medioevo[2] a scopo difensivo, è attualmente il secondo comune della provincia per numero di abitanti. Escludendo i capoluoghi di provincia è anche il secondo comune della Lombardia centro occidentale per numero di abitanti, dopo Crema. Capoluogo della Gera d'Adda[2], la sua posizione strategica è evidenziata dal crocevia di strade e ferrovie[2] che la collegano con Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Milano.
È anche conosciuta come "la città dei trattori[2]" per la presenza della Same Deutz-Fahr Group[2], colosso mondiale nella produzione di trattori e macchinari agricoli.
Geografia fisica
Territorio
Treviglio sorge nel territorio della Gera d'Adda, tra i fiumi Adda e Serio, e dal primo dista solo 2 chilometri. Nonostante il territorio sia pianeggiante, presenta dei dislivelli di 15 metri vicino all'Adda[3]. Tali dislivelli sono dovuti alla presenza di un terrazzamento morfologico denominato costa trevigliese.
Il nucleo centrale della città sorge a 125 metri sul livello del mare[4], anche se l'altitudine varia di ben 35[4][2] metri, diminuendo progressivamente nel passaggio dalla zona nord-est alla zona sud-ovest.
Le distanze dalle maggiori città lombarde[5] confermano la posizione strategica della città:
- 18,9 km da Bergamo
- 51,4 km da Brescia
- 20,8 km da Crema
- 68,7 km da Cremona
- 24,1 km da Lodi
- 32,5 km da Milano
Geologia, Idrografia e Morfologia
Il terreno di Treviglio[6] è d'origine alluvionale, e presenta strati composti principalmente da ghiaia, sabbia e più in profondita anche da arenaria. Dopo il primo strato d'origine alluvionale, il terreno presenta poi strati d'origine quaternaria marina, Pliocene, Langhiano, Acquitaniano ed infine Olocene.
La parte occidentale del territorio comunale è attraversata da un terrazzo morfologico denominato costa trevigliese che suddivide così il comune in due zone morfologicamente differenti.
Treviglio, pur trovandosi a pochi chilometri dall'Adda, non viene lambita da alcun fiume dato che il territorio comunale di Cassano d'Adda si estende anche sull'altra sponda.
Il suo territorio è però attraversato da molteplici fossi di cui uno, derivato dal fosso bergamasco, che lambisce il centro storico, passando per via Cavallotti, attraverrso la quale una volta portava l'acqua nel fossato del borgo.
Per questi motivi, dal punto di vista idrogeologico[7], pur non presentando gravi segni di dissesto, è in parte a rischio in caso d'alluvione. Tale rischio è maggiore nella zona superiore del territorio comunale data la presenza del fosso bergamasco, e di un grosso fosso da esso derivato.
Va inoltre segnalata la presenza di quattro pozzi per acqua di cui tre situati in prossimità del centro storico e profondi 132,5 67 e 76 metri. Un'altro si trova vicino alla frazione di Castel Cerreto della profondità di 48 metri. Vi sono inoltre nella parte nord del territorio comunale due pozzi per la ricerca di idrocarburi, profondi 850 e 1009,5 metri e due cave la prima è posta nelle vicinanze della strada che conduce a Badalasco e la seconda è situata vicino alla strada per Casirate d'Adda.
Sismologia
Dal punto di vista sismico[7] presenta un rischio molto basso e distribuito in modo pressoché uniforme sul territorio.
Clima
Il clima della città è poco mite dato che risulta molto caldo d'estate e molto freddo in inverno con presenza di nebbia e una o più nevicate all'anno. In autunno e primavera è piovoso con lunghi periodi di pioggia.
Treviglio, come il resto della Pianura Padana[8], è caratterizzata da un'assenza di venti sinottici al livello del suolo a causa della conformazione geografica della stessa. Nella maggiore parte dei casi la loro velocità è inferiore agli 0,5 m/s. La velocità dei venti, già piuttosto bassa, tende a ridursi ulteriormente nel periodo invernale.
Il principale ente che effettua un monitoraggio in tempo reale del clima di Treviglio è la protezione civile locale, mediante una stazione meteo[9] situata in via Abate Crippa e dotata di due telecamere.
Storia
Il toponimo Treviglio deriva da Trevillae, tre comunità rurali che si unirono a scopo difensivo. Portoli, Pisgnano e Cusarola si unirono così in un unico centro fortificato denominato Trivillium.
Le origini di Treviglio risalgono all'alto medioevo[2], anche se non mancano reperti di età precedente, dall'unione di tre diversi insediamenti preesistenti, detti villae, da cui deriva il nome: Cusarola di origine gallica a nord, Pisgnano di origine romana a sud e Portoli di origine longobarda ad ovest, un porto vicino all'Adda.
Il procedimento fu un evento graduale, così che, quando ci si accorse che era nato il nuovo paese, la data di fondazione era passata già da un pezzo. Il primo nucleo del paese era cinto di mura, con tre differenti porte orientate ciascuna verso gli insediamenti originari. L'unione dei comuni aveva uno scopo difensivo e di condivisione dei prodotti agricoli.
Il primo documento ufficiale[10] che cita il nuovo borgo risale al novembre 964 ed è un contratto di permuta stipulato tra il vescovo di Bergamo, Odelrico, e Garibaldo da Stagiano. Esso riguardava la vendita di alcune pertiche di un campo.
L'antica politica di Treviglio prevedeva l'elezione diretta di venti consoli per ciascuno dei tre borghi originari (per un totale di 60 consoli)[11]. Essi rimanevano in carica per soli sei mesi, in modo tale che tutti gli abitanti a turno reggessero le sorti del paese.
Simboli
Il simbolo del comune è lo stemma concesso con Regio Decreto il 4 dicembre 1932. Su di esso sono presenti tre tipi di animali: i due leoni rappresentano i cittadini, l'aquila è il simbolo imperiale che richiama il passato ghibellino, mentre il maiale indica la prosperità raggiunta. Altro elemento dello stemma è la torre.
Treviglio può fregiarsi del titolo di città dall'8 gennaio1860 per regio decreto di Vittorio Emanuele II, contrassegnato da Urbano Rattazzi.
Blasonatura stemma:
Onorificenze
Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme...
Su proposta del Nostro Ministro e segretario di Stato per gli affari interni abbiamo decretato e decretiamo:
Articolo unico
Al Comune di Treviglio è conferito il titolo di Città. Il Nostro Ministro predetto è incaricato dell'esecuzione del Presente Decreto.
Dato a Torino addì 8 gennaio 1860.
Vittorio Emanuele
Contrassegnato: Urbano Rattazzi
Pur non avendo ricevuto ancora alcuna onorificenza, la città ha riacquisito il titolo di città con tutti gli onori dopo l'Unità d'Italia, dato che aveva partecipato ai moti del 1848 e per tale motivo le era stato tolto dall'Impero Austro-Ungarico che in precedenza glielo aveva conferito.
Ricorrenze
- Festa della Madonna delle lacrime: ultimo giorno di febbraio con messa solenne tenuta dal cardinale di Milano nel Santuario alla presenza delle autorità civili. È la festa più sentita.
- Sfilata storica "Miracol si grida": prima domenica di marzo (seconda in caso di maltempo) nel centro storico con partenza dalla piazza principale di 4 cortei verso le 4 porte cittadine, per poi riunirsi di nuovo in piazza e spostarsi al piazzale del Santuario. Successivamente, dopo uno spettacolo degli sbandieratori, i cortei tornano ancora in piazza Garibaldi e la manifestazione si conclude con un altro spettacolo degli sbandieratori.
- Festa patronale di San Martino: celebrata, non come vuole la tradizione il giorno 11 novembre, ma il 9 novembre.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Basilica di San Martino
La basilica fu edificata nel 1008 dove sorgeva la chiesa preromanica dell'Assunta, e subì diversi interventi di ampliamento nel corso dei secoli. Nel 1482 venne ampliata e rimodellata secondo i dettami dello stile gotico lombardo; nel 1500 fu impreziosita da alcune opere di Gian Paolo Cavagna. L'attuale facciata gotico lombarda, realizzata dall'architetto Giovanni Ruggeri, risale al 1740.
L'interno dell'edificio di culto, a tre navate e con 5 cappelle laterali, ospita affreschi e tele di Nicola Moietta, dei fratelli Galliari, di Gian Paolo Cavagna, di Camillo Procaccini, dei Danedi de' Montalti, del Molinari e del Manetta. L'opera più celebre è tuttavia il polittico di San Martino di Bernardino Zenale e Bernardino Butinone, risalente al 1485 e considerato uno dei maggiori capolavori del Quattrocento lombardo.
Campanile
Il campanile di Treviglio è un campanile in stile gotico lombardo edificato intorno all'anno 1008 prospiciente alla basilica di San Martino, la chiesa principale della città. Con i suoi 68 metri d'altezza, è il simbolo per eccellenza dell'intera città e rappresenta un punto di riferimento costante, visibile a chilometri di distanza.
Il 30 agosto 2008 le Poste italiane, in occasione del millenario, hanno emesso un francobollo che raffigura il campanile di Treviglio[13].
Chiesa di San Carlo
La chiesa di San Carlo, in via Zanovello, nelle immediate adiacenze dell'istituto salesiano, fu edificata nel corso del XVII secolo in un terreno allora noto come Gemone, ove era situato il principale cimitero degli appestati del 1630, per volere di Giuseppe Locatelli; nel 1668 fu ampliata grazie all'apertura di una cappella intitolata a San Francesco Saverio. Nel corso del XIX secolo l'edificio venne nuovamente rimaneggiato, sia nella facciata che nei suoi interni che nel campanile di cui fu dotato.
La chiesa ospita la Maria Rossa, precedentemente custodita nell'ex chiesa del convento dei Cappuccini. Nella navata centrale sono inoltre custodite due tele di Giacomo Manetta, la Via Crucis del Nani, le vetrate del Carminati e l'Ausiliatrice di Trento Longaretti.
Chiesa di San Maurizio
Recentemente è stata portata alla luce la chiesa di San Maurizio, inglobata a partire dall'ottocento in una cascina. Questa chiesa, assieme a quelle di San Zeno e Sant'Eutropio è una delle chiese più antiche del paese dal momento che sorgevano dove in epoca romana si trovavano le tre ville che nell'Alto medioevo diedero origine al borgo.
La chiesa è posta tra le zone industrali PIP 1 e 2, immersa in un campo e isolata da altre costruzioni, ma a fianco del sovrappassaggio del PIP e della linea ferroviaria Milano-Venezia. In questi luoghi una volta sorgeva la villa romana di Portoli. Proprio per questo motivo sono stati qui rinvenuti alcuni reperti archeologici.
Lo storico Emanuele Lodi indica come data di fondazione il 725; la struttura è, a seguito di alcuni rifacimenti risalenti al XVII secolo, barocca.
Chiesa di San Rocco
La chiesa di San Rocco posta in piazza insurrezione è dedicata la culto dell'omonimo santo, che è particolarmente diffuso in tutta la bassa bergamasca. Il santo, a causa della sue vicissitudini, era in passato invocato contro la peste. Questa chiesa risalirebbe come gran parte delle chiese dedicate a San Rocco al 1630.
Cimitero
Il cimitero comunale è situato nella zona orientale del territorio comunale, in via Abate Crippa. Ha una forma pressoché rettangolare, sviluppata lungo la direzione est-ovest; l'ingresso si trova sul lato meridionale, mentre una cappella mortuaria semicircolare dedicata ai caduti sorge sul lato settentrionale.
Il cimitero presenta, oltre alle classiche tombe e colombari, anche degli esempi di arte funeraria liberty quali le cappelle di alcune famiglie e le sculture che adornano determinate tombe.
Santuario della Madonna delle Lacrime
Il Santuario della Madonna delle Lacrime venne aperto al culto il 19 giugno 1619, quando l'immagine della Madonna delle lacrime fu traslata dal monastero delle Agostiniane, ove aveva avuto luogo il miracolo, all'altare maggiore, opera del noto architetto caravaggino Fabio Mangone. Sotto l'immagine sono tuttora conservati la spada e l'elmo del visconte di Lautrec. All'interno, il Santuario ospita affreschi e tele del Molinari, dei fratelli Galliari, del Cresseri, del Montalti e di Bernardino Butinone.
Architetture civili
Case e Palazzi storici di via Galliari[14]
Casa Bacchetta
Posta sul lato sud della via, presenta un cortile affrescato dai fratelli Galliari che ha mantenuto pressoché inalterata la sua fisionomia originaria.
Casa Semenza
Questa casa presenta la facciata dipinta e degli affreschi nelle sale interne.
Palazzo Galliari
Posto di fronte al Santuario della Beata Vergine delle Lacrime, ospitò i fratelli Galliari e diede in seguito il nome a tutta la via che ad essi risultò intitolata. Il palazzo, recentemente ristrutturato, anche in seguito al crollo di un edificio adiacente, presenta un portale in pietra e un ampio androne dipinto. Il cortile interno è dotato di una fontana, e le sale del palazzo, che è posto su due piani, sono affrescate.
Palazzo Silva
È il più pregevole tra i palazzi di via Galliari, sia per l'architettura che per gli affreschi presenti nelle sale interne. Realizzato nel corso del XIV secolo e originariamente appertenuto alla famiglia dei Donati, è oggi sede della Proloco Treviglio e dell'ufficio per le informazioni turistiche della Gera d'Adda.
All'ingresso è posto un portone in stile barocco che conduce ad un ampio cortile circondato da un portico al piano terra e da una loggia di colonne al primo piano.
Le sale interne presentano grandi camini con decorazioni in stucco, soffitti a cassettoni lignei, i quali presentano tracce di dipinti policromi risalenti al XVII secolo. Tra le sale interne degno di nota è sicuramente il salone centrale, posto al piano terra, che presenta decorazioni ed affreschi a carattere mitologico ed allegorico sul soffitto.
Tra le altre sale ne abbiamo in particolare due, poste al primo piano nell'ala ovest del palazzo che presentano pareti interamente affrescate. I temi dei dipinti sono però in questo caso a carattere sacro (con storie dell'antico e Nuovo Testamento) e simboli allegorici (alludenti alla Virtù e alle Arti liberali). Questi ultimi sono posti sul soffito ligneo di pregiata fattura.
In passato dotata di una chiesa posta sul retro (in via Sant'Agostino) e intitolata a San Cristoforo, risulta ora prevalentemente barocco secondo le volontà della famiglia Donati che lo fece restaurare ed abbellire nel XVII secolo.
Palazzo municipale
Il nucleo principale dell'attuale palazzo municipale, già menzionato in documenti del 1269 come pallatium novum communitatis, fu terminato nel 1300. Inizialmente caratterizzato da una parlera ed alto solamente due piani, il palazzo venne interamente ristrutturato nel 1582.
Nel 1700 l'edificio fu unito all'adiacente chiesa di San Giuseppe, edificata dall'omonima confraternita nel 1509; l'elegante porticato dell'edificio sacro fu mantenuto. Il palazzo venne alzato di un piano nel 1873. Successivamente ha subito alcuni restauri specie dopo il secondo dopoguerra anche, se non è stato modificato strutturalmente.
Ancora oggi restano tracce della chiesa della confraternita e in particolare della cupola che ha conservato gli affreschi originari.
Architetture militari
La biblioteca centrale durante la prima guerra mondiale è stata ospedale militare per i feriti di guerra, mentre delle mura del borgo resta visibile solo il dislivello nei pressi del santuario. Le mura sono state abbattute tra il XIX e il XX secolo con lo sviluppo della città, anche se hanno caratterizzato l'impianto urbanistico del centro storico cittadino.
A Treviglio era presente inoltre una caserma militare che è stata poi convertita in cooperativa e successivamente in appartamenti. La pianta del cortile è rimasta tuttavia identica.
L'esempio più significativo resta tuttavia la centuriazione romana che ha caratterizzato la pianta della città. Il fosso che lambisce il centro storico portava una volta l'acqua al fossato del borgo.
Altro
La piazza è nota anche per la presenza della Gatta[15], un bassorilievo di piccole dimensioni situato sulla facciata del palazzo antistante la basilica. L'opera fu a lungo oggetto di contenziosi con la vicina città di Caravaggio, giacché era stata rinvenuta lungo il confine tra i due paesi. Il bassorilievo raffigura un cavallo, noto in dialetto bergamasco come gatèl, da cui il nome.
Piazza Manara
Piazza Manara è la piazza centrale della città dedicata al patriota milanese Luciano Manara. Sulla di essa si affacciano la basilica di San Martino e il palazzo comunale. Sul lato sud occidentale essa è prospicente a piazza Garibaldi di maggiori dimensioni e di forma allungata.
Tra gli altri edifici della piazza c'è da segnalare, uno in particolare, posto tra la basilica ed il municipio, denominato 'casa della piazza' o 'ospizio dei pellegrini' sulla cui facciata si notano stemmi e segni di antiche aperture con cornici in cotto. La casa della piazza prende il nome da Simone della Piazza, che qui abitava nel XVI secolo e morendo senza eredi nel 1529, volle che la sua casa fosse adibita a ospizio dei pellegrini.
L'intitolazione della piazza a manara risale però alla metà del XIX secolo, prima la piazza era intitolata a San Martino e nel periodo medioevale antecedente la costruzione dell'omonima basilica, era denominata semplicemente piazza della comunità.
Piazza Manara ha una forma a L e in essa confluiscono le 4 vie che conducono alle 4 porte storiche della città: via Roma, via Fratelli Galliari, via Verga e via San Martino. Tra le altre vie laterali abbiamo vicolo Teatro e via Municipio.
La prima è una via chiusa una volta situato sul retro del teatro sociale; la seconda è una via che costeggia per quasi metà del suo percorso il municipio, accanto a questa strada sorge inoltre la casa gotica, antica casa costruita intorno al 1300 con sassi presi dal greto del fiume Adda dalla caratteristica forma levigata e rotonda. Essa è stata recentemente restaurata.
In corrispondenza con l'incrocio tra via Municipio e via Sant'Agostino, è collocata una santella raffigurante la Madonna del Latte, opera di Giacomo Manetta. Secondo la tradizione popolare, anticamente le puerpere accorrevano presso la santella per invocare latte abbondante per i loro neonati e da questa usanza è poi venuto il nome. A partire dal 1987 il dipinto originale, su tela, è stato rimosso per motivi di sicurezza, e sostituito da una fedele riproduzione.
Piazzale del Santuario
Il piazzale ospita uno dei tre obelischi eretti in città in memoria delle vittime della peste del 1630, precedentemente ubicato in via Felice Cavallotti.
È inoltre sede del teatro Filodrammatici, dalla caratteristica architettura in stile liberty, del convento delle Figlie della Chiesa e del monastero delle Agostiniane, risalente al XI secolo, nella cui chiesa, il 28 febbraio 1522, si svolse secondo la tradizione cattolica il miracolo della lacrimazione della Madonna.
Il monastero delle Agostiniane non ospita più alcuna ordine religioso ed il collegamento esistente tra di esso ed il santuario, oltre che alla chiesa dell'Ecce Homo, è stato rimosso agli inizi del XX secolo, durante il restauro del santuario.
Aree naturali
Parco del Roccolo
Il Roccolo è un giardino naturale situato nella zona sud-ovest di Treviglio, lungo via del Bosco, dedicato alle attività ricreative, sportive, e occasionalmente alle celebrazioni liturgiche. È possibile inoltre effettuare delle visite didattico-naturalistiche d'estate.
Il parco ospita numerose specie di alberi, una roggia attraversata in più punti da una serie di ponticelli che sgorga dal fontanile per poi scorrere ai piedi della pittoresca chiesetta della Madonna degli Alpini, aperta saltuariamente ed utilizzata solo per le celebrazioni liturgiche più importanti.
L'area è gestita dal gruppo alpino di Treviglio, che in particolari ricorrenze, e segnatamente a Ferragosto, vi organizza una festa popolare con distribuzione di panini imbottiti.
Alla fine del XX secolo il gruppo alpini ha provvisto alla piantumazione di alcune piante, e in particolare di piante che possano divenire richiamo per la fauna avicola mediante la creazione di nidi artificiali. Tali piante andranno a ricoprire le porzioni di parco ancora scoperte, in quanto acquisite dai campi confinanti.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[16]

Dal grafico si nota come la popolazione sia aumenta quasi ininterrottamente fino al 1981 per poi registrare un periodo di crisi negli anni novanta, durante il quale la popolazione è diminuita. Nel 2001 però la popolazione è tornata ad aumentare anche grazie al progressivo aumentare dei flussi migratori in entrata.
Etnie
Attualmente il 10% della popolazione residente a Treviglio è costituita da immigrati, in prevalenza uomini, risultando pertanto il comune della provincia di Bergamo con più stranieri, escludendo il capoluogo stesso.
Su una popolazione totale di 28.019[17] abitanti al 31 dicembre 2007, gli stranieri residenti sono 2.493[18] in aumento di 229 unità rispetto all'anno precedente. Le famiglie con almeno uno straniero al proprio interno sono 1.068 di cui 916 con capofamiglia. Le nazioni di provenienza degli stranieri residenti a Treviglio sono[18]:
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Grazie a questi dati si può comprendere come quasi il 90% della popolazione straniera risulti provenire da 2 continenti: l'Europa e l'Africa. Le prime tre nazionalità (albanese, egiziana e marocchina) costuiscono più del 59% del totale della popolazione straniera.
I cittadini stranieri residenti possono essere suddivisi in tre gruppi:
- i cittadini comunitari che sono 319
- i cittadini extracomunitari che sono 2.173
- i cittadini apolidi rappresentati da un solo individuo.
Lingue e dialetti
Il dialetto trevigliese si distingue notevolmente da quello di Bergamo, e ancor di più da quelli delle valli che risultano incomprensibili. Il suo dialetto risulta infatti molto più simile a quelli circostanti e comprensibile rispetto alla variante principale parlata a Bergamo e a quelle delle valli Seriana e Brembana. Il dialetto trevigliese presenta suoni più dolci, rispetto a quelli dei territori a nord della provincia, dato che risulta più influenzato dai dialetti circostanti, dal cremasco e dal bresciano.
Usanza tipica del dialetto trevigliese è quella di troncare le parole: prestinèr (panettiere), falegnamèr (falegname), sindèch (sindaco), francès (francese), inglès (inglese). Nel caso dei vocaboli riguardanti i lavori è frequente l'utilizzo di -èr alla fine.
Religione
Treviglio è sede decanale ed è dotata di un prevosto e decano, attualmente don Giovanni Buga[19].
Pur facendo parte della arcidiocesi di Milano, non ha mai adottato il rito ambrosiano e conserva (fatto assai raro nella diocesi[20]) il rito romano[21]. Nel corso dei secoli questa è stata una delle principali diatribe tra alti prelati di Milano, tra i quali Carlo Borromeo, e clero trevigliese che, sostenendo la popolazione locale, ha fatto sì che fosse mantenuto quello romano. La città fa parte della sesta zona pastorale della diocesi, facente capo al comune di Melegnano.
Tra i principali culti praticati vi è quello della Madonna delle Lacrime e quello di San Martino di Tours, patrono della città. Altri culti importanti praticati in città, oltre a quelli cui è dedicata una parrocchia, sono: Sant'Agnese, Sant'Agostino, Santa Bartolomea Capitanio, San Bernardino, San Carlo Borromeo, Sant'Eutropio, San Giovanni Bosco, Santa Lucia, San Luigi, San Maurizio, San Michele, San Rocco e Santa Vincenza Gerosa.
Dopo la religione cattolica la religione più praticata è quella islamica, il cui luogo di culto è situato nelle vicinanze della stazione centrale.
Parrocchie
A Treviglio sono presenti 5 parrocchie[22]:
- Parrocchia di San Martino e Santa Maria Assunta
- Parrocchia di San Pietro
- Parrocchia di San Zeno
- Parrocchia di Santa Maria Annunciata (nella zona del Conventino)
- Parrocchia del Santissimo Nome di Maria nella frazione Geromina
Dal 2007 le parrocchie hanno iniziato a seguire un unico percorso pastorale formando la comunità pastorale Madonna delle Lacrime e pertanto le attività rivolte ai giovani, tra le quali quelle di animazione estiva e gli incontri serali, sono svolte in modo congiunto.
Istituzioni, enti e associazioni
Giudice di pace
A Treviglio a sede un giudice di pace, che è situato in viale Piave.
Ospedale Treviglio-Caravaggio
A Treviglio ha sede l'ospedale Treviglio-Caravaggio, che il più grande ospedale della zona, anche se non presenta servizi sanitari avanzati quali ad esempio la cardiochirurgia. La struttura, realizzata nel 1971 è stata ampliata agli inizi del XXI secolo e ristrutturata ai piani inferiori.
Si sviluppa su 10 piani ed è dotata di una pista d'atterraggio per elicotteri, di un parco interno e di un ampio parcheggio. Dal 1º gennaio[23] 1998 è a capo di un insieme di ospedali locali, tra i quali abbiamo: l'ospedale di Santissima Trinità di Romano di Lombardia, l'ospedale di Calcinate e quello di San Giovanni Bianco.
Vi è poi una fitta rete composta da ben sette poliambulatori collegati, cinque centri di senologia, due unità psichiatriche e quattro sedi di neuropsichiatria infantile che fanno capo all'ospedale di Treviglio[24].
Tribunale
La città ospita inoltre un tribunale, situato al primo numero civico di piazza Insurrezione, che dipende sotto l'aspetto amministrativo da Bergamo, in quanto sede distaccata[25].
La struttura interna del tribunale è composta da un pretore e una ventina d'avvocati[26].
Qualità della vita
Nel comune di Treviglio ci sono molte problematiche ambientali degne di nota. Una delle principali è sicuramente quella relativa al traffico che ogni mattina e nelle ore di punta crea ingorghi nei principali incroci cittadini impedendo la circolazione e a tal proposito bisogna segnalare un elevato numero di incidenti stradali di cui un buon numero mortali. Conseguentemente la città è piuttosto inquinata[27].
Un'altra problematica è sicuramente quella dell'acqua potabile. L'acqua è stata definita da Luigi Minuti, ex-sindaco e direttore della società Cogeide, responsabile dei controlli sulla qualità dell'acqua, "Da bere, non buona, ma buonissima!"[28]. Ma i dati non lo confermano dato che, il grado di concentrazione dei principali agenti inquinanti, ed in particolare di cromo esavalente pur rispettando le norme europee in materia, resta elevato[27]. L'acqua che esce dai rubinetti di Treviglio, pur essendo potabile è fuor di dubbio di qualità pessima e non può certamente essere definita "buona". Tale problematica ha anche fatto sorgere una polemica tra la sezione locale de La Destra[29], l'UDC, la Lega Nord e Legambiente da un lato e la Cogeide e l'amministrazione comunale dall'altro. L'inquinamento è stato causato dalla Castelcrom di Ciserano[30] e nonostante la bonifica del 2001 i livelli di cromo esavalente, riconosciuto ai sensi di legge sostanza cancerogena, restano alti. I pozzi d'acqua cittadini andrebbero perciò scavati più in profondità per avere un'acqua più pulita e meno influenzata dalle attività umane, considerando anche il fatto che a Treviglio i pozzi principali hanno una profondità inferiore ai 100 metri[31].
Per quanto riguarda il livello d'inquinamento da biossido di zolfo[32] i limiti imposti dalla legge, fissati a 350ɥg/m³, sono stati rispettati, nonostante la città presenti in tal senso livelli d'inquinamento simili a quelli di Bergamo. Anche la soglia di attenzione, valutata in 125ɥg/m³ è stata ampiamente rispettata, registrando una media giornaliera nel 2005 di 13ɥg/m³ con picchi massimi di 40ɥg/m³.
Raccolta differenziata
Grazie alla raccolta differenziata, nel 2006 Treviglio ha raggiunto una quota del 52%[33] di rifiuto riciclato, che è un dato nella media regionale, anche se richiede un maggiore sforzo in una città delle dimensioni di Treviglio che è stata suddivisa in zone[34] con orari diversi di raccolta dei rifiuti[35]. Il limite del decreto Edoardo Ronchi (35%), peraltro redatto da un cittadino trevigliese, è stato ampiamente rispettato.
La città dispone di due piattaforma ecologiche nel territorio comunale che facilitano il compito. Una terza è l'ex-cava della Vailata posta a sud dell'abitato ed al di là della ferrovia; anche se alcune indagini[36] hanno rivelato alti livelli d'inquinamento della falda sottostante.
Cultura
Istruzione
Biblioteche
Treviglio è dotata di un sistema coordinato di biblioteche formato da una biblioteca centrale e da 4 biblioteche periferiche ad essa coordinate situate in zona Ovest, Nord e nelle frazioni Geromina - Castel Cerreto. La medesima tessera personale consente di chiedere il prestito di libri ubicati indifferentemente in una delle quattro biblioteche.
Inoltre il sistema bibliotecario trevigliese rientra nel Sistema Bibliotecario Integrato della Bassa Pianura Bergamasca e risulta perciò integrato con 31 comuni[37]: Antegnate, Arzago d'Adda, Barbata, Bariano, Brignano Gera d'Adda, Calcio, Calvenzano, Canonica d'Adda, Caravaggio, Casirate d'Adda, Castel Rozzone, Cividate al Piano, Cortenuova, Covo, Fara Gera d'Adda, Fara Olivana con Sola, Fontanella, Fornovo San Giovanni, Ghisalba, Lurano, Martinengo, Misano di Gera d'Adda, Morengo, Mozzanica, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Pumenengo, Romano di Lombardia e Torre Pallavicina.
Biblioteca Centrale
La biblioteca centrale fu fondata nel 1861 a seguito della donazione di 4.000 volumi da parte di Carlo Cameroni. Successivamente il numero di volumi crebbe con donazioni da parte di Gian Battisti Crippa, Andrea Verga, Giacomo Sangalli, Giuseppe Grossi e Agostino Cameroni. Oggi conta 75.000 libri tra i quali 10.000 del nucleo storico conservati in archivio.
Al suo interno sono presenti una sezione per i libri in lingua straniera e un'apposita biblioteca riservata ai bambini, con 8.000 libri di narrativa, horror, fantasy e fumetti.
Oltre al prestito libri la biblioteca offre altri servizi grazie all'emeroteca, la fonoteca, la mediateca e la disponibilità di connessioni internet.
Scuole
Sul territorio trevigliese sono presenti tutti gli ordini di scuola, dagli asili nido sino all'università. L'unica frazione con una scuola è la Geromina con elementari e superiori, anche se in passato quando la popolazione rurale era maggiore di oggi, era solo la frazione di Pezzoli ad avere una scuola per i numerosi figli dei contadini locali. Tra le principali scuole primarie e secondarie di primo grado pubbliche si citano le De Amicis, le Cameroni, la Tommaso Grossi, la Mozzi e la Cesare Battisti. L'ospedale di Treviglio è inoltre dotato di un servizio scolastico, per i bambini del reparto di pediatria.
Si trovano anche tre principali scuole private che sono il Collegio Santa Maria degli Angeli[38], il centro salesiano Don Bosco e l'istituto Facchetti. Quest'ultimo è l'unica scuola, oltre all'università, che ha sede nel centro storico cittadino. Tutte e tre le scuole private comprendono tutti i gradi previsti dalla scuola dell'obbligo. Tra le altre scuole superiori abbiamo il liceo Simone Weil, l'Istituto Tecnico Commerciale Guglielmo Oberdan, l'Istituto Agrario Cantoni, il polo tecnologico Oreste Mozzali e l'istituto professionale Zenale e Butinone.
Si annoverano inoltre centri professionali per l'impiego come l'Enaip[39] e scuole speciali per il recupero degli anni scolastici come il Conoscere.
Università
A partire dall'anno accademico 2004-2005 Treviglio è divenuta sede di un corso di laurea triennale in Economia e Amministrazione delle imprese, tenuto presso la sede della Cassa rurale ed artigiana che, assieme al comune e all'Università di Bergamo, ha finanziato tale progetto. È da quest'ultima che essa fa capo e dipende per ogni aspetto amministrativo, didattico e formativo, anche se l'aspetto immobiliare è curato dalla Cassa rurale.
L'accordo tra i tre istituti è basato su convenzioni di carattere pluriennale e persegue l'ampliamento progressivo dell'offerta formativa della facoltà. I primi cinque anni accademici hanno visto l'iscrizione di poco più di 400 studenti e nel corso del 2007 ci sono stati i primi laureati del corso. Nel corso del 2008, con la dismissione degli impianti della Baslini, si è proposto di realizzare un campus universitario.
È attivo inoltre, da più tempo rispetto al corso di economia, presso l'ospedale cittadino un corso di laurea in assistenza infermieristica tenuto dall'Università di Pavia.
Musei
Museo Civico
La costituzione del museo è frutto di due donazioni significative di opere d'arte da parte di Giovan Battista Dell'Era e nel 1961, del professore Pier Luigi Della Torre, che volle con la sua volontà testamentaria costituire una pinacoteca civica. A essi sono intitolate due diverse vie del centro storico.
Il museo include principalmente dipinti, opere scultoree e stampe di varie epoche ed è intitolato ai genitori di Pier Luigi Della Torre: Ernesto e Teresa Della Torre. Altre donazioni importanti sono state fatte da Trento Longaretti, Luigi Cassani e Tommaso Grossi. Una parte delle opere proviene dall'ex monastero di San Pietro.
Media
Radio
A Treviglio è nata il 6 novembre 1976 Radio Zeta[40], per volontà di Angelo Zibetti. Il palinsesto dell'emittente radiofonica è costituito principalmente da programmi d'intrattenimento musicale e da programmi d'attualità. La radio trasmette dalla zona industriale PIP 1 di Treviglio.
La radio trasmette in FM[41] in doppia frequenza ed è ascoltabile in quasi tutte le regioni dell'Italia Settentrionale (ad eccezione del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia) oltre che in Toscana.
Nel 1988 inoltre nasce Discoradio, una radio indirizzata ai giovani e orientata verso la musica disco e house dove viene trasmessa dalla discoteca Studio Zeta situata nel comune limitrofo di Caravaggio sulla statale Treviglio-Caravaggio.
A Treviglio sono pubblicati due giornali settimanali, Il Popolo Cattolico ed il Giornale di Treviglio. Il primo è nato su iniziativa di Monsignor Ambrogio Portaluppi nel 1921, mentre il secondo ha origini ben più recenti.
Inoltre vi è una rivista satirica annuale, 'l Biligot, basata su episodi ridicoli capitati ai concittadini narrati attraverso poesie e filastrocche in dialetto bergamasco. La rivista è pubblicata a ridosso della festa della Madonna delle Lacrime, che cade l'ultimo giorno di febbraio.
Il comune di Treviglio pubblica inoltre un periodico mensile denominato Treviglio Informa il quale informa i cittadini sulle decisioni prese dal comune.
Cinema
A Treviglio è presente la multisala Ariston che nel 2000 sostituito il vecchio cinema situato nel centro storico. Le sale sono così passate da 2 a 6. La pellicola più famosa girata nel territorio comunale è certamente L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi.
Televisione
A Treviglio c'è un'emittente televisiva, denominata Studio Tv 1, che riporta le principali notizie riguardanti l'area della bassa bergamasca. È la maggiore rete locale per dimensione e numero di ascolti.
Arte
I principali artisti trevigliesi si sono sempre occupati di pittura e scultura, anche se non mancano in città alcuni murales degni di nota. Le principali correnti artistiche che hanno influenzato l'arte cittadina sono il neogotico lombardo e il liberty.
Quest'ultimo è visibile non solo sulla superficie esterna del teatro filodrammatici, ma anche su molte case private e balconi. Una zona degna di nota in tal senso è il piazzale del Santuario che è stato ristrutturato proprio all'inizio del XX secolo.
Teatro
Teatro Filodrammatici
Il teatro Filodrammatici è l'unico teatro pubblico della città, dopo la demolizione del teatro Sociale nel 1964, per lasciare il posto all'Upim, i cui spazi restano ora in gran parte in disuso. Ancora oggi, infatti, la via secondaria posta dietro all'ex-Upim è denominata vicolo del teatro benché questo non ci sia più da parecchi decenni.
Il teatro Filodrammatici si trova nel piazzale del Santuario nell'angolo nord-occidentale. Progettato già nel 1898 da Carlo Badolini, è stato realizzato ad inizio novecento in stile liberty e inaugurato il 15 luglio 1905[42]. Nello stesso anno ci fu la nascita della compagnia teatrale drammatica del Circolo di San Luigi.
Con l'avvicinarsi della prima guerra mondiale il teatro con le contigue strutture del chiostro vengono adibite ad ospedale militare e poi sede dell'industria face di Milano.
Nel 1940 nasce la compagnia di prosa, ma a causa della seconda guerra mondiale il teatro viene nuovamente convertito in ospedale e bisognera attendere il 1945 perché l'attiva teatrale riprenda con la neonata compagnia stabile. Con il secondo dopoguerra gli interni vengono completamente rinnovati, l'ingresso viene dotato di guardaroba e specchiere, anche se tutte le attenzioni si concentrano sulla sala, la quale, dopo la rimozione di alcuni elementi antiestetici, può essere ammirata in tutta la sua grandezza. Il gradevole colore rosa tenue delle pareti da alla sala l'aspetto di una bomboniera. Il palcoscenico è stato allungato, la galleria ed il corridoio di accesso sono stati ampliati, mentre il boccascena è fiancheggiato da gradevoli decorazioni e da coppie di colonne dorate.
Nel dicembre del 1987[43] con la creazione dell'associazione senza fini di lucro teatro Filodrammatici, il teatro viene ristrutturato dall'architetto Duccio Bencetti. I lavori durano due anni e vengono stanziati un miliardo e mezzo di lire per ridare al teatro per migliorare l'aspetto di inizio secolo.
Il teatro conta ora 290 posti a sedere[44], di cui 216 in platea e 74 in galleria. Propone spettacoli teatrali settimanali e tra i generi teatrali in cui si è specializzato nel corso degli anni abbiamo le tragedie e il teatro dialettale.
Musica
Degno di nota è il "Corpo musicale Città di Treviglio"[45], che tiene numerosi concerti in ambito cittadino tra i quali il caratteristico concerto natalizio che si tiene nella piazza principale dopo la Messa di mezzanotte e numerosi altri in occasioni delle principali festività, tra le quali quella dedicata a San Martino a inizio novembre.
Va inoltre segnalata la Schola Canthorum, che si occupa dei canti durante le messe in momenti particolari dell'anno quali il Natale e la Pasqua.
Cucina
Dolci
Prodotto tipico è sicuramente il dolce denominato Turta de Trèi[46], una pasta frolla granulosa di forma circolare farcita con mandorle e burro; nata agli inizi degli anni novanta[47] in un concorso bandito dall'Associazione Botteghe Città di Treviglio per un prodotto da associare alla festa della Madonna delle Lacrime, si è successivamente affermata come prodotto tipico, venendo prodotta e consumata durante tutti i mesi dell'anno.
Tra gli altri dolci oltre alle ufèle e alle frittelle diffuse in tutta la bassa bergamasca, abbiamo la filza di biligocc, ovvero caldarroste, tipico dolce invernale e serivito quindi anche durante la Madonna delle Lacrime.
Altri piatti
Sono diffusi anche altri prodotti tipici bergamaschi quali formaggi, tinche, lepre in salmì, stracotto d'asino, coniglio, polenta, e casoncelli.
Tra i prodotti e i piatti a base di carne di maiale abbiamo: il salame, il lardo, la pancetta, lo strutto, la torta di sangue di maiale, i piedi e le orecchie bollite, la testina bollita la rustida e la cassola.
Tra gli altri prodotti a base di carne d'allevamento abbiamo la busecca, l'arrosto di vitello, i capponi e i tacchini ripieni, il brasato, il bollito misto, l'arrosto di lonza e i nervetti.
Personalità legate a Treviglio
Tra le principali personalità legate a Treviglio abbiamo:
- Egidio Bignamini, arcivescovo di Ancona, dottore, prevosto
- Bernardino Butinone, artista
- Agostino Cameroni, primo parlamentare trevigliese, politico
- Pietro Cazzulani, commendatore, dottore, prelato domestico di Sua Santità e prevosto
- Renato Cialente, attore
- Giovan Battista dell'Era, artista
- Pier Luigi Della Torre, neurochirurgo e sindaco
- Pompeo Ghezzi, prevosto e vescovo di Sansepolcro
- Trento Longaretti, artista
- Piero Mentasti, politico
- Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi
- Attilio Mozzi, sindaco e commendatore
- Ludovico Mulazzani, conte e sindaco,
- Ermanno Olmi, regista
- Luigi Ornaghi, attore ne L'albero degli zoccoli
- Ambrogio Portaluppi, commendatore della Corona d'Italia, dottore, prevosto, protonotario apostolico e vicario generale dell'arcivescovo di Milano
- Andrea Possenti, astrofisico
- Renato Possenti, giornalista
- Ermanno Riganti, sindaco
- Edoardo Ronchi, deputato, docente universitario, Ministro dell'Ambiente, politico, senatore
- Ildebrando Santagiuliana, storico
- Tullio Santagiuliana, storico
- Andrea Verga, anatomico, poeta, psichiatra e senatore
- Bernardino Zenale, artista
Personalità che soggiornarono a Treviglio
Geografia antropica
Urbanistica
Conformazione del centro storico
La conformazione del centro storico ha un andamento ortogonale a causa della centuriazione romana. Il primo nucleo difensivo, denominato castrum vetus sorgeva nelle attuali piazza Manara, piazza Garibaldi e via Galliari ed era circondato da un fossato, il cui ingresso era posto in corrispondenza dell'attuale vicolo teatro. In seguito esso è stato circondato da un secondo ordine di mura e da un triplice fossato che sorgeva al posto dell'attuale circonvallazione interna.
Vi erano inoltre quattro torri poste alle quattro porte poste in direzione dei quattro punti cardinali nelle attuali vie Roma, Galliari, Verga e San Martino. Le vie del centro storico hanno mantenuto la fisionomia medioevale ed è proprio per questa ragione che non sono mai completamente dritte, ma leggermente incurvate al fine di disorientare i nemici. Ciò diventa più difficile con la costruzione del campanile che consente di giungere sino alla piazza principale prendendolo come riferimento.
Suddivisioni storiche
Centro storico
Il centro storico di Treviglio è la zona che attualmente è compresa all'interno della circonvallazione interna di Treviglio. In passato questa circonvallazione non esisteva perché al suo posto c'era il fossato del borgo.
La conformazione del centro storico è ortogonale e deriva dalla centuriazione romana. Il centro ha mantenuto la fisionomia originaria anche se ad inizio novecento si è liberato delle mura per favorire lo sviluppo delle attività economiche.
Le vie principali restano tuttavia quelle delle 4 porte originarie: via Roma, via Verga, via Galliari e via San Martino, cui va aggiunta via Sangalli in cui era situata porta stoppa, che fu murata con l'apertura di porta nuova nella parallela via di San Martino.
Frazioni
Il comune di Treviglio si compone di quattro frazioni situate nella parte nord-occidentale del territorio comunale. La più lontana, Castel Cerreto, costituisce un paese a sé stante, relativamente autonomo dal centro abitato principale. Tutte le quattro frazioni sono sorte in origine in zone rurali, anche se la Geromina ha conosciuto recentemente un notevole sviluppo urbano.
Pezzoli e le Battaglie in particolare prendono il nome da una singola cascina, mentre le altre erano già in passato una comunità di cascine oggi convertite in abitazioni o demolite e sostituite da appartamenti. Nelle frazioni di Battaglie e Pezzoli sono presenti cascine in rovina, che sono una conseguenza della grande diminuzione di popolazione cominciata negli anni sessanta a seguito della rivoluzione industriale che qui è stata particolarmente sentita.
Economia
Le attività economiche sono da sempre un punto di forza della città che già dal 1081 denominata Trivillium Grassum[14] da un diploma imperiale di Enrico IV proprio a causa della sua prosperità. Era in quanto comune libero esente da tasse fino al 1815, nonostante subisse le continue scorribande di eserciti stranieri in zona che ne imponevano di straordinarie.
L'economia trevigliese è sempre stata legata all'agricoltura e all'artiginanato anche se dopo la prima guerra mondiale sorsero le due imprese che avrebbero cambiato il volto della città: la Baslini e la Same che contribuirono notevolmente negli anni del secondo dopoguerra allo sviluppo del settore industriale. La città ha visto, dopo la fine del bipolarismo, lo sviluppo del settore dei servizi che ha notevolmente ridimensionato il numero di lavoratori impiegati nell'industria.
Agricoltura
Treviglio è provvista di numerose cascine e campi che la circondano che vengono riforniti d'acqua dalla roggia che prende l'acqua dal fiume Brembo e dalla roggia della Vailata. Ben poco resta dei gelsi che in passato fecero prosperare il settore tessile cittadino. Il terreno arido e ghiaioso della zona è stato reso nel corso dei secoli, mediante la canalizzazione dei fiumi Adda e Brembo, più fertile grazie ai numerosi fossi che percorrono la campagna.
In passato erano attive numerose cave di materiali ghiaiosi tra le quali quella della Vailata vicino alla strada per Casirate d'Adda e quella che poi è stata trasformata nel laghetto Treviza.
Artigianato
Le principali attività artigianali si occupano della produzione di mobili d'arte, di arredamenti, di falegnameria e di decorazioni artistiche in carton gesso.
Industria
A Treviglio hanno sede numerose industrie che beneficiano degli ottimi collegamenti stradali e ferroviari. La più importante è il gruppo Same Deutz-Fahr, quarto produttore al mondo di trattori e primo in Europa (fanno parte del gruppo i marchi Same, Lamborghini, Hürlimann e Deutz-Fahr). Vi è poi la sede principale della Bianchi, produttrice di biciclette.
Recentemente si è insediata nella zona PIP 1 la tipografia Eurogravure, facente parte di un gruppo di imprese Arvato, controllato dalla multinazionale Bertelsmann.
Numerose sono le altre piccole aziende, con una importante produzione di mobili d'arte. Un'azienda del passato nota a livello internazionale fu l'Atlantic, produttrice di giocattoli e celebre soprattutto per i suoi soldatini.
Zona PIP 1
La Zona PIP 1 è la più antica zona industriale di Treviglio, situata nella zona sud occidentale del territorio comunale, a fianco della linea ferroviaria Milano-Venezia. Essa ospita numerose aziende, tra le quali la tipografia Eurogravure. Ne è stata recentemente modificata la planimetria, con la realizzazione di una rotatoria nei pressi della tipografia e l'asfaltatura di nuove strade. La zona si è sviluppata molto negli ultimi anni, e oggi costituisce una delle realtà più dinamiche ed in corso di evoluzione nel territorio della Gera d'Adda.
La zona PIP 1 sarà una delle prime zone della città assieme al comune ad essere collegata alla fibra ottica stesa nell'intera provincia di Bergamo [48].
Zona PIP 2
La Zona PIP 2 è la più recente zona industriale di Treviglio, che vanta la presenza di numerose attività commerciali, artigianali e della maggiore piattaforma ecologica cittadina. È situata a sud della linea ferroviaria Milano-Venezia vicino al ramo che prosegue in direzione Cremona. La zona si è notevolmente ampliata nel corso del 2007 e del 2008, anni in cui alcuni terreni sono stati edificati e sono sorte nuove vie.
Servizi
Anche il settore terziario si è ampiamente insediato e sviluppato nel territorio comunale, ove hanno sede innumerevoli assicurazioni, scuole guide e banche. La Cassa Rurale e Artigiana, banca principale della Gera d'Adda, ha qui la sua sede centrale.
In tutta la città è inoltre fiorente l'attività di commercio al dettaglio, in particolare nelle seguenti vie del centro storico: via Roma, via Fratelli Galliari, via Giovanni Verga e via San Martino. Treviglio ospita circa 300 attività commerciali al dettaglio, rappresentate in gran parte dall'associazione Botteghe Città di Treviglio[49]. Tra i settori più rappresentativi abbiamo quelli dell'abbigliamento, degli accessori e dell'ottica.
Turismo
Il principale organo che si occupa di turismo è la Proloco Treviglio, fondata il 18 ottobre 1982, che dal 1º luglio 2003[50], in virtù dell'accordo stipulato tra il comune di Treviglio e la provincia di Bergamo è la sede dell'ufficio d'Informazione ed Accoglienza Turistica (IAT), per la bassa Pianura Bergamasca[50]. Essa comprende i seguenti comuni: Arcene, Arzago d'Adda, Bariano, Boltiere, Brignano Gera d'Adda, Calvenzano, Canonica d'Adda, Caravaggio, Casirate d'Adda, Castel Rozzone, Ciserano, Cologno al Serio, Fara Gera d'Adda, Fornovo San Giovanni, Lurano, Misano di Gera d'Adda, Morengo, Mozzanica, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano e Urgnano.
Infrastrutture e trasporti
Treviglio è un importante nodo stradale e ferroviario della Lombardia.
Strade
La città è attraversata dalla Strada Statale 11 Padana Superiore , che collega Torino con Venezia, fino agli anni sessanta principale asse di collegamento in direzione est-ovest del Nord Italia. A Treviglio iniziano poi numerose strade provinciali e statali tra le quali abbiamo[51]: la Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola , che collega il centro con Bergamo, la Strada Provinciale 128, la Strada Provinciale 129, la Strada Provinciale 136, la Strada Provinciale 141, la Strada Provinciale 142 e la Strada Statale 472 Bergamina File:Strada Statale 472 Italia.png, che collega il comune con Lodi.
Ferrovie
Per quanto riguarda il trasporto su rotaia, la cittadina è dotata di due stazioni ferroviarie. La principale, Treviglio Centrale, si trova all'intersezione tra l'importante linea ferroviaria Milano-Venezia e la linea ferroviaria Bergamo-Cremona.
La linea Milano-Treviglio, venne attivata il 17 febbraio 1846. La ferrovia fu progettata e costruita dall'amministrazione austriaca del Regno Lombardo-Veneto allo scopo di collegare Milano e Venezia.
L'altra stazione, più piccola dato che è servita da due soli binari, è denominata Treviglio Ovest, sorge sulla Bergamo-Cremona ed è utilizzata dai treni che percorrono le direzioni Milano-Bergamo e Cremona-Bergamo.
Tra il 1995 e il 1999 le linee ferroviaria della Bergamo-Treviglio-Cremona sono state interessate da un importante progetto sperimentale per la installazione di un innovativo sistema di sicurezza ferroviaria, volto a migliorare la sicurezza della marcia dei treni. Tale sistema è stato il precursore del sistema di sicurezza installato da RFI su gran parte della rete ferroviaria italiana a partire dall'anno 2000.
Nel luglio 2007 è entrato in funzione il quadruplicamento della linea fra Treviglio e Milano, grazie al quale, dal giugno 2009, la stazione di Treviglio Centrale fungerà da capolinea orientale della linea S6 del sistema ferroviario suburbano di Milano. Il territorio comunale sarà inoltre interessato dalla realizzazione dei due ulteriori binari riservati alla linea ad alta velocità Milano-Verona.
Aeroporti
Pur non disponendo di un proprio aeroporto, la città sorge a soli 25 km dall'aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, importante scalo per i voli low cost, e a 32 km dall'aeroporto di Milano-Linate.
Mobilità urbana
La città aveva in passato alcune linee di tram che, tuttavia nel secondo dopoguerra sono state sostituite con linee di bus che effettuano i collegamenti tra le stazioni cittadine, le frazioni e le principali scuole presenti sul territorio. A Treviglio vi era inoltre una vera e propria stazione dei tram.
Per favorire la mobilità urbana il comune di Treviglio agli inizi del XXI secolo ha sostituito i vecchi sottopassi e ne ha costruiti di aggiuntivi. Inoltre sono state progettate e realizzate numerevoli piste ciclabili ed è stato attivato un servizio di bike sharing denominato C'entro in bici dalle caratteristiche bici color arancione situate alle stazioni ferroviarie cittadine e nella piazza principale.
Al fine di migliorare la mobilità, la città sarà collegata direttamente con Milano e Brescia grazie all'autostrada BreBeMi (Brescia-Bergamo-Milano) in corso di realizzazione a sud del centro abitato e della ferrovia Milano-Venezia e sarà inoltre provvista di due uscite autostradali. Un altro progetto che sta prendendo forma è quello della Pedemontana che, passando a ovest del centro abitato, congiungerà la BreBeMi all'autostrada A4. Il congiungimento tra Brebemi e Pedemontana è previsto proprio sul territorio del comune di Treviglio.
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Amministrazioni precedenti
Successione delle amministrazioni podestali, comunali e provvisorie dal 1224 ad oggi[52][53]:
Gemellaggi
Treviglio è gemellata con:
- Lauingen, Germania - Tale gemellaggio è nato per via del rapporto di natura economica tra la SAME e la Deutz-Fahr;
- Romsey, Regno Unito.
Con entrambe le città ci sono state visite turistiche reciproche e ci si tiene in contatto periodicamente.
Altre informazioni amministrative
Treviglio è dotata di un difensore civico che tutela i cittadini nei confronti dell'azione e/o dell'inazione del comune. Attualmente tale incarico è affidato all'avvocato Salvatore Puglisi[55], in carica dal 27 ottobre 2008.
A Treviglio è anche presente l'Agenzia delle Entrate e una sede decentrata della camera di commercio di Bergamo.
Associazione dei Volontari della Protezione Civile di Treviglio e della Gera d'Adda
Dal 23 maggio 1982 è anche presente l'associazione locale dei volontari della protezione civile[56] che si occupa di tutta l'area della Gera d'Adda, e, pur dipendendo da quella di Bergamo, svolge attività di esercitazione e interventi con le protezioni civili delle provincie limitrofe.
La protezione civile di Treviglio ha anche operato[57] in importanti scenari internazionali, quali le missioni umanitarie in Bosnia e in Kosovo, ma anche in importanti scenari nazionali quali il terremoto in Irpinia, in Umbria e l'alluvione che ha colpito il Piemonte nel 2008.
A Treviglio[57] si occupa principalmente di istruire gli studenti circa le modalità di evacuazione delle scuole, della salvaguardia dei beni culturali ed artistici, e di svolgere corsi informativi, monitoraggi ed interventi in caso di rischio tecnologico e industriale[58].
Sport
A Treviglio sono presenti numerose società sportive impegnate nella maggior parte degli sport. I suoi cittadini hanno raggiunto importanti risultati a livello nazionale e molte persone residenti nei comuni limitrofi si recano a Treviglio per meglio praticare quelle attività che nei centri minori è più difficile svolgere.
Ci sono molti impianti sportivi ed ad alcuni come la piscina comunale e i campi sportivi di via Bergamo sono state aggiunte nuove strutture. Nel primo caso sono state aggiunte piscine all'aperto e nel secondo centro coperto polifunzionale che può essere utilizzato per praticare differenti discipline sportive.
Impianti sportivi
A Treviglio esistono una moltitudine di impianti sportivi pubblici (oltre ad un discreto numero di privati):
- Palazzetto dello sport - PalaFacchetti;
- Piscina Comunale Alessandra Quadri;
- Campi da Calcio Ambrogio Mazza di via Milano;
- Campi di Via Bergamo;
- Campi sportivi della società sportiva G. S. Mario Zanconti situati nell'oratorio Agostino d'Ippona;
- Campi da Tennis;
- Palestra Gatti;
- Palestra Via Torta, divisa in 3 sezioni per praticare contemporaneamente più discipline sportive;
- Palestra della scuola elementare De Amicis;
- Palestra della scuola elementare Cesare Battisti;
- Palestra della scuola elementare Attilio Mozzi;
- Palestra della scuola elementare della frazione Geromina;
- Palestra della scuola media Tommaso Grossi;
- Palestra di via Vespucci;
- Palestra dell'Istituto Tecnico Commerciale Guglielmo Oberdan.
Personalità sportive legate a Treviglio
Tra le principali personalità sportive legate a Treviglio abbiamo:
- Giacinto Facchetti, storico difensore dell'Inter; dopo la sua morte, avvenuta il 4 settembre del 2006[59], gli è stato intitolato, il 28 febbraio 2007, il palazzetto dello sport della città, ribattezzato PalaFacchetti[60] in suo onore;
- Vittorio Carioli, ex calciatore militante in Serie A;
- Domenico Casati, ex calciatore militante in Serie A;
- Emanuele Merisi, ex nuotatore, detentore del record dei 200 metri stile dorso e vincitore di una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta del 1996;
- Alberto Rossini, cestista militante in Serie A;
- Orlando Rozzoni, ex calciatore militante in Serie A;
- Claudio Vertova, ex calciatore militante in Serie A.
- Ambramarie Facchetti, nata in treviglio, ex-concorrente ad X-factor
Note
- ^ (IT) dati comunali
- ^ a b c d e f g h vedi Cartina della Città di Treviglio, edizioni Tipolito CFV, Treviglio 2008 nella sezione La Città di Treviglio Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "cartina" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ vedi Immagine:Discesa Gera d'Adda.jpg a fianco
- ^ a b (IT) http://www.comuni-italiani.it/016/219/clima.html
- ^ (IT) http://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl
- ^ (IT) http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=46
- ^ a b (IT) vedi carta della pericolosità sismica locale
- ^ (IT) approfondimento scentifico sui venti padani
- ^ (IT) http://www.protezioneciviletreviglio.org/meteo.php
- ^ Archivio Capitolare della Cattedrale di Bergamo
- ^ Statuti ancora conservati nell'Archivio storico del comune di Treviglio, conservato presso il museo civico.
- ^ pagina 832 de La storia di Treviglio edizione del 1987
- ^ (IT) Campanile di Treviglio (BG), su e-filatelia.poste.it. URL consultato il 16 gennaio 2009.
- ^ a b (IT) sito proloco sezione cenni storici
- ^ (IT) http://it.youtube.com/watch?v=996e0F4_RY0
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ (IT) http://demo.istat.it/pop2008/index.html
- ^ a b (IT) dati demografici ISTAT
- ^ (IT) vedi zona pastorale VI
- ^ gli unici altri comuni dell'arcidiocesi sono Trezzo sull'Adda e Monza
- ^ (IT) http://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.include&href=http://www.diocesi.milano.it/istituzionale/
- ^ (IT) cerca le parrocchie di Treviglio sul sito della diocesi
- ^ (IT) http://www.ospedale.treviglio.bg.it/2.asp
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- ^ Ordinamento della giustizia in Italia
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- ^ (IT) Sistema Bibliotecario Integrato Bassa Pianura Bergamasca sul sito del comune
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- ^ (IT) sito del corpo musicale cittadino
- ^ (IT) Disciplinare di produzione della Turta de Trèi (PDF), su bg.camcom.it. URL consultato il 28 gennaio 2009.
- ^ (IT) Torta di Treviglio, su turismo.provincia.bergamo.it. URL consultato il 28 gennaio 2009.
- ^ (IT) http://www.google.it/search?hl=it&q=fibra+ottica+pip+treviglio&meta=
- ^ (IT) sito Associazione Botteghe Città di Treviglio
- ^ a b (IT) sito proloco sezione CHI SIAMO
- ^ (IT) vedi terza pagina del piano neve comunale
- ^ Piero Perego, Ildebrando Santagiuliana Storia di Treviglio parte seconda edizioni proloco - Treviglio pagina 762
- ^ Tullio e Ildebrando Santagiuliana Storia di Treviglio poligrafiche bolis, Bergamo pagine 618-619
- ^ a b (IT) http://www.comune.treviglio.bg.it/index.php?pagina=amministratori&tipo=sindaco Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "sindaco" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ (IT) http://www.comune.treviglio.bg.it/index.php?pagina=pagine&id=116
- ^ (IT) http://www.protezioneciviletreviglio.org/page.php?1
- ^ a b (IT) http://www.protezioneciviletreviglio.org/page.php?5
- ^ (IT) http://www.protezioneciviletreviglio.org/page.php?15
- ^ (IT) http://it.wikinews.org/wiki/%C3%88_morto_Giacinto_Facchetti
- ^ (IT) http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/marzo/01/Dedicato_Giacinto_Facchetti_palazzetto_dello_ga_10_070301058.shtml
Bibliografia
- E. Lodi, Breve storia delle cose memorabili di Trevì, Milano 1647;
- I. Cantù, Bergamo e il suo territorio, Bergamo 1856;
- C. Cantù, Grande illustrazione del Lombardo-Veneto, Milano 1859;
- Carlo Casati, Treviglio di Ghiara d'Adda e suo territorio, Memorie storiche-statistiche, coi tipi della Perseveranza, Milano 1872;
- M. Carminati, Il circondario di Treviglio e i suoi comuni, Treviglio 1892;
- Tullio e Ildebrando Santagiuliana, Storia di Treviglio, poligrafiche bolis di Bergamo, giugno 1965;
- M. Mochi Tullio Santagiuliana, Geradadda, Treviglio 1973;
- L. Cassani, E. Mandelli Tullio Santagiuliana, Il braccio di Treviglio, Calvenzano 1981;
- Marco Carminati, Il circondario di Treviglio e i suoi comuni. Cenni storici., Tipografia Messaggi, Treviglio 1982;
- Paolo Furia, Il mio Santuario, Calvenzano 1982;
- Gianni Chiari, Le roggie Trevigliesi, edizioni CRAT, 1982;
- Tullio Santagiuliana, Briciole di storia di Geradadda antica, Calvenzano 1982;
- Piero Perego, Ildebrando Santagiuliana, Storia di Treviglio, edizioni Pro Loco - Treviglio, novembre 1987; edizione rinnovata dell'omonimo libro del 1965 e suddivisa in due volumi;
- B. e G. Oggionni, Le mura di Treviglio, Calvenzano 1991;
- Enrico de Pascale, Mariolina Olivari, Dizionario degli artisti di Caravaggio e Treviglio, Fiber Edizioni Bolis, Treviglio-Bergamo 1994;
- Le Terre del Lago Gerundo, edizioni Cassa Rurale, Treviglio, dicembre 1996;
- Treviglio: alla riscoperta di un territorio, edizioni Cassa Rurale, Treviglio, febbraio 1997;
- Istituto Professionale di Stato Zenale Buttinone, Conoscere la Gera d'Adda, edizioni Gera d'Adda, Ranica, 1999;
- Barbara Oggionni, Le rogge Moschetta e Vignola, Treviglio 2000;
- Barbara Oggionni, Treviglio. Storia, arte e cultura, edizioni Pro Loco, Treviglio 2002;
- Barbara Oggionni, sezione I borghi fortificati in Gera d'Adda: il triangolo di Treviglio - Caravaggio - Brignano del libro Territorio e fortificazioni. Confini e difese della Gera d'Adda, Bergamo 2003;
- Angelo Merletti, Marco Carminati e Barbara Oggionni Treviglio è terra e gente edizioni Grafica e arte, 2006.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Regione Lombardia
- Provincia di Bergamo
- Sito ufficiale del comune di Treviglio
- Sito proloco per informazioni su Treviglio e dintorni
- Alcuni dati sul comune
- Guida turistica
- Treviglio vista grazie a google maps
- Treviglio dal satellite
- Imprese a Treviglio
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1224 | 1225 | Danisio de Superaqua | Podestà | ||
1225 | 1226 | Iacopo de Superaqua | Podestà | ||
1226 | 1229 | Acerbo Marcellino | Podestà | ||
1229 | ? | Iacopo de Superaqua | Podestà | ||
1300 | ? | Guglielmo della Pusterla | Podestà | ||
1314 | ? | Guglielmo della Pusterla | Vicario imperiale | ||
1362 | ? | Pietro da Casalmorano | Luogotenente | ||
1392 | ? | Matteo Ferrando da Pisa (o de Pisis?) | Podestà | ||
1422 | 1425 | Uberto Decembrio | Podestà | ||
1425 | 1426 | Ambrogio de Bonis | Podestà | ||
1426 | 1434 | Uberto Decembrio | Podestà | ||
1434 | 1440 | Giacomo da Canobbio | Podestà | ||
1440 | 1448 | Mafio Suardo | Podestà | ||
1448 | 1449 | Pietro de Advocatis | Podestà | ||
1449 | 1452 | Alvise Bellone | Podestà | ||
1452 | 1453 | Guglielmo Rippario | Podestà | ||
1453 | 1463 | Iacopo Vernerio | Podestà | ||
1463 | 1467 | Mazarino de' Guinzoni | Podestà | ||
1467 | ? | Pietro Mori | Podestà | ||
? | 1469 | ... da Biassono | Podestà | ||
1469 | 1472 | ... da Biassono | Podestà | ||
1472 | ? | Martino de Gallis | Podestà | ||
? | 1473 | Giovanni Goldone | Podestà | ||
1473 | 1474 | Martino de Gallis | Podestà | ||
1474 | 1482 | Giovanni Boldrone | Podestà | ||
1482 | 1483 | Giovanni Robecchi | Podestà | ||
1483 | ? | Giovanni Robecchi | Podestà | ||
? | 1489 | Prandino Crivelli | Podestà | ||
1489 | 1493 | Antonio Bonsignori | Podestà | ||
1493 | 1494 | Antonio Bonsignori | Podestà | ||
1494 | 1495 | Ottaviano Porro | Podestà | ||
1495 | 1499 | Carlo Premenulfo | Podestà | ||
1499 | ? | Cassiano Marsio | Podestà | ||
? | 1500 | Gerolamo Duchi | Podestà | ||
1500 | 1501 | Michele Basadonna | Podestà | ||
1501 | 1502 | Daniele Canali | Podestà | ||
1502 | 1503 | Filippo Trevisan | Podestà | ||
1503 | 1504 | Andrea Barbadigo | Podestà | ||
1504 | 1505 | Filippo Salomone | Podestà | ||
1505 | 1506 | Filippo Salomone | Podestà | ||
1506 | ? | Filippo Salomone | Podestà | ||
? | 1507 | Marco Garzoni | Podestà | ||
1507 | 1509 | Paolo Basadonna | Podestà | ||
1509 | ? | Nicolò Memo | Podestà | ||
? | ? | Gaspare Foliano | Podestà | ||
? | 1511 | Giovan Pietro de Orobono | Podestà | ||
1511 | 1513 | Giovan Francesco Cesareno | Podestà | ||
1513 | 1514 | Nicolò Sabione | Podestà | ||
1514 | 1518 | Alessandro Giussano | Podestà | ||
1518 | 1521 | Stefano Brugazio | Podestà | ||
1521 | 1522 | Giogio Floro | Podestà | ||
1522 | ? | Filippo Baldo | Podestà | ||
? | 1523 | Francesco Landriani | Luogotenente | ucciso | |
1523 | 1524 | Gabriele Calvo | Podestà | ||
1524 | 1529 | Francesco Scanziano | Podestà | ||
1529 | 1531 | Angelo Crivelli | Podestà | ||
1531 | 1534 | Giovan Battista Robino | Podestà | ||
1534 | 1536 | Giovan Antonio Reydo | Podestà | ||
1536 | 1537 | Giovan Antonio Robino | Podestà | ||
1537 | 1540 | Alberto Ricorda | Podestà | ||
1540 | 1541 | Benimiento Colla | Podestà | ||
1541 | 1544 | Benedetto Ferrari | Podestà | ||
1544 | 1546 | Gerolamo Stoppa | Podestà | ||
1546 | 1549 | Giovanni Antonio Badagio | Podestà | ||
1549 | 1551 | Francesco de Ritiis | Podestà | ||
1551 | 1554 | Pietro Longhi | Podestà | ||
1554 | 1556 | Zaccaria de Gadis | Podestà | ||
1556 | 1558 | Antonio Brusoto | Podestà | ||
1558 | 1560 | Bartolomeo Inviziato | Podestà | ||
1560 | 1564 | Aloisio Turate | Podestà | ||
1564 | 1568 | Maffeo de Rosamarinis | Podestà | ||
1568 | 1570 | Aloisio Turate | Podestà | ||
1570 | ? | Aloisio Turate | Podestà | ||
? | 1572 | Gerolamo Trivulzio | Podestà | ||
1572 | 1575 | Bartolomeo Joliano | Podestà | ||
1575 | 1578 | Cassiano Marsio | Podestà | ||
1578 | 1580 | Battista Pallavicino | Podestà | ||
1580 | 1582 | Alberto Rozio | Podestà | ||
1582 | 1583 | Cesare Magnani | Podestà | ||
1583 | 1585 | Cesare Villa | Podestà | ||
1585 | 1591 | Cesare Colla | Podestà | ||
1591 | 1592 | Orazio Tagliabò | Podestà | ||
1592 | 1593 | Lodovico Casati | Podestà | ||
1593 | 1594 | Gerolamo Stoppa | Podestà | ||
1594 | 1596 | Vincenzo di Stefano | Podestà | ||
1596 | 1602 | Angelo Guenzati | Podestà | ||
1602 | 1604 | Baldassarre Sanzio | Podestà | ||
1604 | 1607 | Gerolamo Sitien | Podestà | ||
1607 | 1608 | Otto Sirtori | Podestà | ||
1608 | 1616 | Giacomo Guastavino | Podestà | ||
1616 | 1620 | Gerolamo Mesa | Podestà | ||
1620 | ? | Diego Gomez Sylva | Podestà | ||
? | 1624 | Prospero Carelli | Podestà | ||
1624 | 1626 | Camillo Lodovico Carcano | Podestà | ||
1626 | 1628 | Filippo Bussetti | Podestà | ||
1628 | 1632 | Antioco Mata | Podestà | ||
1632 | 1640 | Giacinto Bulgarin de Celada | Podestà | ||
1640 | 1642 | Don Rodrigo Reyerio de Penarojas | Podestà | ||
1642 | 1644 | Ercole Bosio | Podestà | ||
1644 | 1646 | Carlo Suarez de Ovalle | Podestà | ||
1646 | 1652 | Pier Francesco Gibellino | Podestà | ||
1652 | 1654 | Don Pedro de Ayala | Podestà | ||
1654 | 1658 | Don Alfonso de Heredia | Podestà | ||
1658 | 1660 | Antonio Barni | Podestà | ||
1660 | 1662 | Francisco Martinez de Castro | Podestà | ||
1662 | 1663 | Carlo Francesco Marinoni | Podestà | ||
1663 | 1666 | Carlo Francesco Marinoni | Podestà | ||
1666 | 1668 | Giuseppe Corneo | Podestà | ||
1668 | ? | Francesco Pamo Altamirano | Podestà | ||
? | 1670 | Bernardo Francesco Pesce | Podestà | ||
1670 | 1674 | Giuseppe Divizioni | Podestà | ||
1674 | 1676 | Corrado Olivera | Podestà | ||
1676 | 1678 | Don Carlo Stampa | Podestà | ||
1678 | ? | Giacomo Cattaneo | Podestà | ||
? | 1679 | Francesco Baldovino | Podestà | ||
1679 | 1680 | Giovan Giacomo Cattaneo | Podestà | ||
1680 | 1681 | Francesco Alciati | Podestà | ||
1681 | 1682 | Francesco Alciati | Podestà | ||
1682 | 1686 | Giovanni Antonio Pulcio | Podestà | ||
1686 | 1687 | Ercole Gattinara | Podestà | ||
1687 | 1700 | Ercole Gattinara | Podestà | ||
1700 | 1701 | Carlo Canzio | Podestà | ||
1701 | 1702 | Carlo Canzio | Podestà | ||
1702 | 1706 | Francesco Antonio Tettone | Podestà | ||
1706 | 1708 | Angelo Crespi | Podestà | ||
1708 | 1709 | Don Pietro Ariatequi | Podestà | ||
1709 | ? | Francesco Crespi | Podestà | ||
? | 1712 | Pietro de Lariate | Podestà | ||
1712 | 1716 | Betuniano Bellingeri | Podestà | ||
1716 | 1718 | Carlo Trovati | Podestà | ||
1718 | 1719 | Don Giuseppe de Avila | Podestà | ||
1719 | 1720 | Don Giuseppe de Avila | Podestà | ||
1720 | 1724 | Eugenio de la Fuente | Podestà | ||
1724 | 1725 | Pietro Mari Clavenna | Podestà | ||
1725 | 1728 | Telò | Podestà | ||
1728 | 1738 | Giuseppe Cetti | Podestà | ||
1738 | 1742 | Filippo Pilla | Podestà | ||
1742 | 1743 | Paolo Antonio Pestagallo | Podestà | ||
1743 | 1744 | Giuseppe Fortunato Bonacina | Podestà | ||
1744 | 1749 | Gian Battista Peruchetti | Podestà | ||
1749 | 1754 | Gian Battista Peruchetti | Podestà | ||
1754 | 1758 | Vittorio Aguirre | Podestà | ||
1758 | 1762 | Don Eugenio de la Fuente | Podestà | ||
1762 | 1766 | Andrea Foppa | Podestà | ||
1766 | 1767 | Andrea Foppa | Podestà | ||
1767 | 1771 | Carlo Francesco Rossone | Podestà | ||
1771 | 1772 | Carlo Francesco Rossone | Podestà | ||
1772 | 1775 | Francesco Luini | Podestà | ||
1775 | 1780 | Francesco Sangiuliano | Podestà | ||
1780 | 1781 | Giorgio Curzio Pozzi Cauzzi | Podestà | ||
1781 | 1783 | Don Guido de Villata | Podestà | ||
1783 | ? | Giorgio Curzio Pozzi Cauzzi | Podestà | ||
? | 1784 | Francesco Landriani | Podestà | ||
1784 | 1794 | Francesco Landriani | Podestà | ||
1794 | 1799 | Francesco Rusca | Podestà | ||
1799 | 1800 | Gian Battista Cetti | Podestà | ||
1800 | ? | Gian Battista Cetti | Podestà | ||
? | 1860 | Andrea Mandelli | Sindaco di nomina austriaca | ||
1860 | 1864 | Andrea Mandelli | Sindaco di nomina austriaca | ||
1864 | 1864 | Luigi Compagnoni | Sindaco | morto | |
1864 | 1869 | Andrea Mandelli | Sindaco | morto | |
1869 | 1872 | Pietro Bornaghi | Sindaco | ||
1872 | 1873 | Ludovico Mulazzani | Sindaco | ||
1873 | ? | Luigi Bruni | Sindaco | ||
? | 1887 | Francesco Cameroni | Sindaco | morto | |
1889 | 1894 | Giuseppe Grossi | Sindaco | dimesso | |
1894 | 1895 | Francesco Mussita | Commissario | ||
1895 | 1899 | Ludovico Mulazzani | Sindaco | destituito | |
1899 | 1905 | Giuseppe Grossi | Sindaco | ||
1905 | ? | Alessandro Ortona | Commissario prefettizio | ||
? | 1911 | Giacomo Tiragallo | Sindaco | dimesso | |
1911 | 1912 | Guido Ridolfi | Commissario prefettizio | ||
1912 | 1913 | Adolfo Ausenda | Sindaco | dimesso | |
1913 | 1914 | Francesco Nuvolone | Commissario prefettizio | ||
1914 | 1915 | Coldumer | Commissario prefettizio | ||
1915 | 1917 | Carlo Bonomi | Sindaco | dimesso | |
1917 | 1917 | Luigi Pozzali | Sindaco | dimesso | |
1917 | ? | Michele Chiaromonte | Regio Commissario | ||
? | 1920 | Giuseppe Giannuzzi | Commissario prefettizio | ||
1920 | 1922 | Giuseppe nava | Sindaco | destituito | |
1922 | 1923 | Pasquale Portelli | Commissario | ||
1923 | ? | Vittorio Bouffier | Regio Commissario | ||
? | 1924 | Roberto Carsana | Regio Commissario | ||
1924 | 1927 | Roberto Carsana | Sindaco | ||
1927 | 1929 | Roberto Carsana | Podestà | ||
1929 | 1938 | Luigi Cassani | Podestà | ||
1938 | 1943 | Cristoforo De Vizzi | Regio Commissario, poi Podestà | ||
1943 | 1944 | Franco Panella | Regio Commissario | ||
1944 | 1945 | Giacomo Fratelli | Commissario prefettizio | ||
1945 | 1946 | Pierluigi Della Torre | Sindaco dell'Amministrazione provvisoria | ||
1946 | 1946 | Umberto Primo | Sindaco | ||
1946 | 1960 | Attilio Mozzi | Sindaco | ||
1960 | 1975 | Ermanno Riganti | Sindaco | ||
1975 | 1980 | Ferruccio Gusmini | Sindaco | ||
1980 | 1981 | Carlo Gusmini | Sindaco | ||
1981 | ? | Graziano Bellagente | Sindaco | ||
1993 | 2001 | Luigi Minuti | Coalizione di centro-sinistra | Sindaco | |
2001 | 12 giugno 2006 | Giorgio Zordan | Coalizioni di centro-sinistra e centro-destra | Sindaco | |
13 giugno[54] 2006 | in carica | Ariella Borghi[54] | Coalizione centro-sinistra | Sindaco |