Camillo Peano (Cardè, 5 giugno 1863Roma, 13 maggio 1930) è stato un politico italiano.

Dopo una prestigiosa carriera al Ministero degli Interni, in cui fu ispettore generale e prefetto, divenne Capo di Gabinetto nel terzo Governo Giolitti (1906-1909). Nel 1910 la Commissione Peano per l'edilizia governativa (nominata con decreto del 21 luglio 1910) decise la localizzazione dei principali Ministeri e Uffici Pubblici. Allo scoppio della guerra europea, partecipò al dibattito sull'entrata in guerra dell'Italia. Restò famosa una lettera di Giovanni Giolitti a lui indirizzata dopo i rapporti avuti col principe di Bülow:

«Potrebbe essere e non apparirebbe improbabile che nelle attuali condizioni dell'Europa, parecchio possa ottenersi senza una guerra»

Camillo Peano la pubblicò sulla rivista parlamentare "La Tribuna", di cui era direttore. La lettera suscitò molto clamore e valse a Giolitti l’ingeneroso appellativo di "uomo del parecchio".

Dopo la guerra fu Ministro dei Lavori Pubblici nel secondo governo Nitti (1920) e nel quinto governo Giolitti (1920-1921) e Ministro del Tesoro nel primo governo Facta (1922). Divenne poi Senatore del Regno e Presidente della Corte dei Conti dal 1922 al 1928.

Si deve a lui la costruzione del ponte di Cardè.