Enna

comune italiano, capoluogo dell’omonimo libero consorzio comunale in Sicilia
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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo torrente della Lombardia, vedi Enna (torrente).

Template:Comune Enna (Ennaan per i Sicani, Henna per Greci e Romani, Castrogiovanni dall'età araba all'inizio del XX secolo) è un comune di 28.106 abitanti, capoluogo della provincia omonima e nota come il Capoluogo di Provincia più Alto d'Italia, per via dell'altitudine del centro abitato che, nella sua parte più elevata, raggiunge i 931 precedendo Caltanissetta e Ragusa in regione (vedi http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/2902/downloads/Dati_climatici_capoluoghi_province_ital.pdf)..

Fino al 1926 nota con il nome di Castrogiovanni, già in provincia di Caltanissetta la città è inoltre celebre sotto i motti di Urbs Inexpugnabilis, come i romani la definirono per la sua imprendibilità, Ombelico di Sicilia, grazie alla sua centralità geografica rispetto all'Isola, e Belvedere di Sicilia, per le superbe vedute panoramiche che da qui si hanno su gran parte della regione.

Dopo un passato glorioso che la vide, già da oltre tre millenni orsono, roccaforte privilegiata per sicani, greci, romani, bizantini, arabi, normanni, svevi e aragonesi, Enna vive oggi un periodo di rinnovato sviluppo e accresciuto prestigio sul piano nazionale ed internazionale, grazie principalmente alla sua moderna università, al suo Autodromo di Pergusa in cui si disputarono numerosi gran premi della Formula 3000 e della Formula 2 (Gran Premio di Enna), ed al suo polo industriale, nel quale è prevista nel futuro la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento delle biomasse, ma grazie altresì alle grandiose tracce che una storia lunga e fiorente vi hanno impresso, che si rivelano nel suo castello, nelle sue torri, nei suoi quartieri più antichi e nel centro storico ricco di grandi chiese, pregevoli palazzi ed eccezionali belvederi.

Geografia

 
Il territorio di Enna nella provincia

Enna sorge nella parte più elevata di un'ampia dorsale montuosa, che svetta sulla valle del Dittaino a 931 m d'altitudine, tale dorsale avente forma di V dolce o secondo (altre interpretazioni) di piramide mozzata si trova proprio nel centro geografico della Sicilia, i rilievi che circondano Enna fanno parte della catena dei monti Erei, montagne calcaree e arenacee poco sviluppate in altezza, che costituiscono la maggiore presenza orografica della provincia ennese. Il versante settentrionale del monte è assai ripido e ha un maggiore dislivello rispetto agli altri, ragion per cui è ammantato da un ampio bosco. Quello meridionale, invece, è notevolmente urbanizzato, poiché costituisce un importante passaggio tra la città alta e quella bassa, che si sviluppa ai piedi dell'altopiano. Il comune di Enna rientra tra i primi 30 comuni più estesi d'Italia: il suo territorio occupa infatti una superficie di 357,14 km², la porzione centro-occidentale della Provincia, costituiti prevalentemente di rilevi aventi altitudine estremamente variabile, compresa tra la minima di 230 m s.l.m. e la massima di 990 corrispondente alla cima del monte su cui sorge la città e ove aveva sito l'acropoli antica. Circa 10 km a sud del centro storico si trova il lago Pergusa, a 677 m s.l.m, caratterizzato da un bacino endoreico, importante luogo di sosta e svernamento per decine di specie di avifauna attorno alle cui rive si snoda l'omonimo circuito automobilistico, il più importante dell'Italia meridionale. Per quanto concerne i fiumi, quelli che scorrono nel territorio di Enna hanno principalmente carattere torrentizio, se si escludono il Dittaino, affluente del Simeto, ed il Salso o Imera meridionale. Enna è comunemente suddivisa in due "macro-aree", Enna Alta ed Enna Bassa, cui si aggiunge Pergusa, pur essendo una frazione. Tutte e tre sono aree urbane nettamente separate dal punto di vista geografico.

Enna Alta

 
Scorcio del centro storico visto dalla Torre Pisana
  Lo stesso argomento in dettaglio: Enna alta.

Enna Alta (spesso detta semplicemente Enna) sorge su un monte tra i 940 e i 970 m d'altitudine; essa fu a lungo, fino al primo dopoguerra, l'unico insediamento urbano del capoluogo ereo, ed ha origini millenarie. Enna alta ha forma approssimata di una sorta di freccia triangolare: nel settore orientale vi è il quartiere Lombardia che prende nome dall'omonimo castello, il più imponente della Sicilia, non lontano dal Duomo di Enna, dai Musei Alessi, Archeologico e della Fede e Tradizione. Il centro storico si snoda lungo Via Roma, con le sue ampie e belle piazze - tra cui notissimo è il belvedere che offre vedute uniche - pullulanti di boutique e negozi alla moda, le numerose chiese e diversi monumenti, oltreché le principali istituzioni ed enti (provincia, comune, prefettura, teatro, banche e assicurazioni, genio civile). A sud vi sono le aree urbane più basse rispetto al centro storico, vale a dire Valverde, il quartiere più vecchio, con le caratteristiche viuzze strette e tortuose, bagli e ponti, e Fundrisi altrettanto antico.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Monte (Enna).

Il Monte è il quartiere più moderno, ed è attraversato dai Viali Diaz e IV Novembre, che si incrociano con Via Libertà (terminale della centrale Via Roma) in uno dei più trafficati quadrivi della città. Da segnalare: la Torre e la Villa di Federico II, la Chiesa di Montesalvo con l'obelisco che indica il centro geografico della Sicilia, lo Stadio Comunale. In questa area, un tempo occupata da un bosco di roveri, dei quali rimane un unico esemplare in Via Cavalieri di Vittorio Veneto, su una motta naturale sorge la ottagonale Torre di Federico II, un importante monumento svevo.

Enna Bassa

  Lo stesso argomento in dettaglio: Enna Bassa.

Enna Bassa è anche detta Sant'Anna perché attorno al nucleo originario vertente sulla chiesetta di Sant'Anna, si sono recentemente sviluppati quartieri residenziali, ampi viali, aree commerciali all'ingrosso, uffici e attività varie, anche grazie alla notevole spinta propulsiva rappresentata dall'Università Kore di Enna, che ivi ha sede. Sorge sulle dolci colline a valle di Enna sul versante sud, ad un'altitudine variabile sui 700 m. Enna Bassa è uno degli snodi viari più rilevanti della Sicilia interna, giacché vi si incrociano tre strade statali e una provinciale, e detiene inoltre un ruolo d'eccellenza nei servizi universitari e nel settore edile, grazie al boom demografico che la interessa dagli anni novanta.

Pergusa

  Lo stesso argomento in dettaglio: Villaggio Pergusa.

Pergusa è la maggiore frazione della città, e dista 10 km dal centro; ha una popolazione residente assai ridotta, circa un migliaio di abitanti, tuttavia vi è sviluppatissima l'edilizia di villeggiatura. Infatti, a Pergusa si concentrano la gran parte degli hotel, dei bed and breakfast e degli agriturismo di Enna, molti dei quali affacciati sul lago, principale meta turistica della località. La Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa, che ingloba il piccolo abitato del villaggio, è la più importante della Sicilia centrale, e vanta una ricchissima avifauna che sverna, transita o risiede nell'area, la più ricca di uccelli nell'isola. La Riserva comprende il bacino del Lago Pergusa, di 1,8 km², e un'ampia area che lo circonda, ospitante la Selva Pergusina, frequentata pineta attrezzata, il giuncheto e altre aree di spiccato pregio naturalistico. La frazione da il nome ad un circuito automobilistico, l'Autodromo di Pergusa, sede dell'unica edizione del Gran Premio di Enna di Formula 1 disputato nella storia di questo sport (27 agosto 1961).

Trasporti

Enna, essendo situata nel cuore dell'Isola, riveste un ruolo di primo piano nelle vie di trasporto dell'entroterra siciliano. Sono oltre 146 le autolinee dirette attive tra Enna e innumerevoli città della Sicilia, dell'Italia peninsulare e settentrionale, della Francia e della Germania, in gran parte gestite dalle due maggiori compagnie siciliane d'autotrasporti, ambedue aventi sede ad Enna per la strategica posizione, la SAIS Autolinee e la Interbus. Ciò è possibile anche poiché la città è servita da diversi assi di comunicazione terrestri d'importanza nazionale o regionale. È infatti raggiungibile con l'autostrada A19 Palermo-Catania (E932), il cui svincolo per Enna detiene il record del viadotto più lungo della Sicilia. Nei pressi dello svincolo si trovano le stazioni di servizio ed aree di sosta e soccorso sanitario di Sacchitello e Mulinello. L'accesso è fuori dall'abitato, in fondovalle; per raggiungere la città alta e quella bassa si possono imboccare la strada statale 117 bis o altre strade provinciali. Il territorio di Enna è attraversato altresì dalla predetta strada statale 117 bis, che funge da scorrimento veloce per Caltanissetta e per Catania, e da numerose strade provinciali, tra cui la Sp1 che assicura gran parte del traffico tra Enna alta ed Enna bassa.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Enna e Stazione di Dittaino.

Enna è inoltre attraversata dalla linea ferroviaria Catania-Palermo, allacciata a sua volta con Caltanissetta ed Agrigento. Sono presenti due stazioni passeggeri, di cui quella centrale si trova 3 km a valle del centro storico, ed una per stoccaggio e carico delle merci, a Dittaino. Sono 6 le principali linee di autotrasporto pubblico urbano attive ad Enna. Di queste, 1 percorre soltanto le vie del centro, mentre altre 4 collegano quest'ultimo ad Enna Bassa ed 1 al Villaggio Pergusa.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Idroscalo di Enna.

Dal 2007 Enna dispone anche di un idroscalo[1], situato nel vicino lago Nicoletti, che consente di raggiungere grazie ad aerei anfibi l'aeroporto Boccadifalco di Palermo, l'Aeroporto di Malta, gli aeroporti delle isole minori (Lampedusa, Pantelleria) e altri scali. Si tratta dell'unica infrastruttura per idrovolanti d'Italia assieme a quella di Como, ed è l'unico scalo aereo per uso civile della Sicilia centrale.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Enna e Clima di Enna.
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media[2] (°C) 7,2 8,3 10,5 14,4 18,3 25 27,7 27,1 23,8 17,2 12,2 8,8 16,6
Temperatura minima media[3] (°C) 2,2 2,7 3,8 7,2 10,5 15,5 17,7 18,3 15,5 11,1 6,6 3,8 9,4

Il clima di Enna è assai speciale: se, infatti, l'altitudine superiore ai 900 m sul livello del mare, imporrebbe un clima continentale, il fatto di trovarsi in Sicilia, a poche decine di chilometri dal mare oltreché a una latitudine relativamente bassa, implicano un tempo climatico particolare e raro. Anzitutto, bisogna differenziare Enna alta (posta fino a 970 m s.l.m.) da Enna Bassa e Pergusa (700-750 m s.l.m.): sovente la temperatura a Enna alta è inferiore di 2-3 °C. L'inverno è piuttosto rigido, con temperature comunque quasi sempre sopra lo zero anche se di poco, ed è caratterizzato da precipitazioni abbastanza copiose, soprattutto piovose (ormai nevica sempre meno, di norma 2 volte l'anno).

 
Scorcio di Piazza Vittorio Emanuele avvolta nella nebbia.

La nebbia caratterizza l'autunno soprattutto ad Enna alta, mentre a Enna bassa essa è più rara e meno intensa. La primavera è abbastanza fresca, con temperature superiori ai 10-15 °C, mentre in estate la continentalità climatica si manifesta con le alte temperature (sopra i 25-30 °C), ma che raramente degenerano in afa e, normalmente, sono perfette per il flusso turistico e per la villeggiatura che vede, in provincia, la "capitale" in Pergusa: grazie al Lago Pergusa, l'unico propriamente naturale della Sicilia, il clima è più fresco e temperato, e la maggior parte degli ennesi ha una villa o una seconda casa nei pressi del lago, attorno al quale si sviluppano il già citato autodromo oltre a numerosi hotel, bed and breakfast, agriturismo e ristoranti. Il comune di Enna è inserito nella fascia climatica E: vale a dire che è consentito l'utilizzo di impianti di riscaldamento per un massimo di 14 ore dal 15 ottobre al 15 aprile.

Record climatici

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura minima mai registrata[2] (°C) -4,4 -4,4 -7,2 0 1,6 7,7 9,4 11,6 10 4,4 -1,1 -3,8 -7,2
Temperatura massima mai registrata[3] (°C) 2,2 2,7 3,8 7,2 10,5 15,5 17,7 18,3 15,5 11,1 6,6 3,8 9,4

La temperatura minima mai registrata ad Enna dall'ultimo dopoguerra è di -5,6 °C nel gennaio 1968, record sfiorato anche nei mesi di febbraio e marzo 1956 quando si ebbero -5,4 °C. L'agosto 1958 fu il più freddo in assoluto, con una minima di 10 °C, valore pari a un quarto di quello dello stesso mese nel 1999, quando il termometro toccò i 39 °C, a conferma che, almeno ad Enna alta, la barriera dei 40 °C non è mai stata sfondata. L'inverno più caldo fu invece quello del 1968: a febbraio di quell'anno a Enna si registrarono 19,8 °C, valore sfiorato anche nel dicembre 1962. Per quanto riguarda le precipitazioni, l'agosto 1999 fu il mese più piovoso, con 253 mm di pioggia caduta, mentre il mese più siccitoso fu il settembre del 1988, quando si ebbero precipitazioni quattro volte inferiori, pari cioè a 58,8 mm.

Storia

 
Gonfalone cittadino.
«Qui sempre son fior,
qui mai non verna,
qui ride il suol di primavera eterna!»
«Gli abitanti di questa città sembran tutti sacerdoti della dea Cerere»
«Lassù, nella sua solitudine, questa città sembra incurante del suo passato»

Enna ha origini incerte antecedenti all'influsso greco risalenti al XIV secolo a.C.: un villaggio, una necropoli e un tempio risalenti al Neolitico sono stati rinvenuti sui colli attorno al Lago di Pergusa, ed in particolare sul colle detto di Cozzo Matrice. Diversi altri insediamenti nascono durante l'età del rame e poi del bronzo sulle colline che circondano l'altura ennese. Tra essi, in parte già indagati, i centri anonimi di Capodarso, Juculia, Contrada Rossi. Un insediamento di una popolazione indigena, da alcuni identificata con i sicana sarebbe agli albori della presenza umana sul monte che, però, a causa della continua utilizzazione urbana, non ha sinora consentito grandi ricerche nell'ambito pre e protostorico. Nel XI secolo a.C. genti che possono essere identificate con il popolo siculo,si stabilirono sull'altura. Questa presenza viene tra l'altro, confermata dalla permanenza di un dialetto arcaico fortemente caratterizzato da aspetti tipici del siculo come la presenza di una K senza alcun segno di palatalizzazione e della U mai iotacizzata. Da recenti ritrovamenti, il primo insedimento può porsi durante l'età del rame lungo la vallata del Torcicoda, il torrente che scaturisce dai pendi meridionali della città e che da sempre rappresenta la principale via di penetrazione verso l'altipiano.

Durante la dominazione greca la polis certamente aveva già il toponimo Henna che parrebbe di origine preindoeuropea e che, nonostante diverse ipotesi appare del tutto incomprensibile dal punto di vista etimologico. Era rinomata in tutta la Sicilia per il tempio e il culto di Demetra, la Cerere dei romani. Nel 396 a.C. passò in mano ai siracusani, nel 212 a.C. ai romani. Durante la prima guerra servile 139 - 132 a.C. fu governata dallo schiavo siriano Euno che partendo da questa acropoli conquistò l'intera Sicilia orientale.

Dopo la dominazione romana, Henna diventò un fiorente centro bizantino dell'isola e successivamente arabo. Da questi ultimi fu ribattezzata Qaṣr Yānī, poi Castrogiovanni. Nella sollevazione antiangioina del Vespro siciliano, la città ebbe un grande ruolo e riuscì per qualche tempo a divenire libero comune con istituzioni repubblicane. Col ritorno dei sovrani angioini lo spirito indipendentista cittadino venne sopito non di rado nel sangue ma fu proprio uno degli aragonesi, Federico III, a fare di Enna un centro fiorente e rinnovato da decine di monumenti in gotico catalano che ancor oggi caratterizzano il centro storico. Sotto spagnoli e Borboni la città entrò in decadenza anche per le frequenti carestie. Benito Mussolini la costituì capoluogo di provincia ripristinando l'antico nome di Enna nel 1926. Nel 2004 è diventata il quarto polo universitario siciliano.

Popolazione e demografia

Evoluzione demografica

 
Il Teatro Garibaldi, sede del municipio di Enna.

Nonostante la popolazione censita nel 2001 risultasse di 28.983 abitanti, quella effettivamente residente al 2006 (anche senza registrazione all'anagrafe) è inferiore. Indipendentemente dal fisiologico progresso demografico in corso, infatti, la presenza dell'università incrementa il dato: gli studenti residenti sono infatti lievitati ad oltre 5.000, e dunque innalzano il numero di abitanti a più di 30.000.

L'evoluzione demografica registratasi a partire dal 1861, e per quasi un ventennio, denota il dato della popolazione a circa 14.000 abitanti: Castrogiovanni era un piccolo centro di limitata influenza economica, se non su un ristretto circondario. Il boom dell'attività mineraria legata al gigantesco indotto dello zolfo, trasformò la città in pochi anni, facendola pressoché raddoppiare sino al 1901.

La tendenza positiva culminò nei 31.879 ab. del 1921, anche se il primo decennio fascista decretò un decisivo crollo, che ricondusse la popolazione alla soglia dei 22.000 ab. L'inesorabile picchiata demografica fu tuttavia rimarginata da un evento inatteso, cioè l'erezione a capoluogo di provincia che sopravvenne nel 1926 e reinstaurò il trend positivo, che nel secondo dopoguerra tornò ai livelli precedenti al fascismo, stabilizzandosi.

Dagli anni settanta agli anni ottanta, un lieve calo della popolazione conseguì a un impoverimento dell'economia, con la chiusura delle miniere di zolfo e di vari uffici, finché nel decennio successivo non si ebbe una nuova crescita, anche da associarsi all'espansione di Enna Bassa e dell'università, grazie alla quale nel 2001 è stato registrato il picco storico del numero di residenti, dopo quello del 1921. Il trend rimane positivo nelle rilevazioni annuali.

Abitanti censiti[4]

Distribuzione della popolazione sul territorio

Il Comune di Enna, essendo tra i più estesi in Italia, ha una densità di popolazione molto inferiore alla media nazionale e regionale, circa la metà. Al 2006, il dato era di 78.94 ab/km², superiore tuttavia a quello provinciale di 55,63 ab/km²[5].

Dei 29.000 abitanti, la quasi totalità si concentra in una ristretta aera urbana comprendente Enna alta, Enna Bassa e il Villaggio Pergusa. Nelle contrade, invece, risiede il 3% circa della popolazione: da ciò si evince che a dispetto di un'area relativamente poco estesa dove risiede il 97% degli abitanti, la minima parte restante si distribuisce su un territorio assai vasto, e pertanto quasi disabitato.

Attualmente, è in corso un rapido calo del numero dei residenti nelle delle contrade extraurbane a favore delle aree urbane; questo fenomeno può essere spiegato in due modi: a) le contrade circostanti Enna Bassa, grazie alla progressiva urbanizzazione, tendono ad essere riconosciute dal Comune in qualità di parte della città, e non più di contrade extraurbane, così i residenti che prima erano categorizzati come di "contrade" col tempo vengono categorizzati come residenti di Enna Bassa; b) le contrade poste, invece, in aperta campagna, lontano dalla città, tendono a spopolarsi effettivamente.

La tendenza generale degli ultimi anni è un lievissimo decremento demografico a Enna alta (che dai 16.662 ab. del 2001 è passata ai 16.543 ab. del 2006) e uno assai più accentuato nelle contrade extraurbane (2212 ab. nel 2001, dimezzatisi nel giro di 5 anni fino a quota 1208 ab.), a favore di Enna Bassa che gode al contrario di un aumento della popolazione residente, anch'esso però a livelli trascurabili (9.556 ab. nel 2001, 9.691 nel 2006), e del Villaggio Pergusa (dove i 1449 ab. del 2001 sono passati a 1604 ab. nel 2006).

Presenza di stranieri

Pur non avendo le alte percentuali di popolazione di origine straniera comuni nell'Italia settentrionale e centrale, Enna sta recentemente vivendo un notevole incremento dell'immigrazione. Il 26 agosto 2007, i cittadini stranieri iscritti all'anagrafe della città risultavano essere 383, dei quali 152 uomini e 231 donne. In quattro anni e mezzo, l'incremento è stato di ben 190 unità (il 1º gennaio 2003 gli stranieri residenti ad Enna risultavano solo 193)[6]. Computando anche i clandestini, tuttavia, il dato salirebbe fino ad arrivare a 800 stranieri, cioè il 3% della popolazione cittadina.

Gli stranieri legalmente residenti a Enna provengono da 36 paesi e da 4 continenti, dei quali il meglio rappresentato è l'Africa con i 164 membri della comunità nera; segue a ruota la comunità europea con 154 unità, tra cui prevalgono i rumeni (87), specie a seguito dell'ingresso di quel paese nell'Unione Europea. Solo 39 sono gli asiatici, di cui 28 dalle Filippine e appena 9 dalla Cina e 2 dall'India.

Monumenti

Grazie alla sua lunga storia, Enna può vantare un patrimonio monumentale tra i più ampi e vari della regione, e alcuni tesori artistico-architettonici di un certo pregio. La maggior parte dei luoghi d'interesse sorge lungo l'asse viario della via Roma, che percorre tutto il centro storico della città. Parte da piazza Neglia, dove sorge la chiesa di san Tommaso, e, passando per le cinque piazze più grandi di Enna Alta, finisce al castello di Lombardia, il monumento più importante.

 
Castello di Lombardia, particolare della Torre Pisana.

Castello di Lombardia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Lombardia.

Il castello di Lombardia sorge sul terreno in cui, nel V secolo a.C., venne edificato un santuario dedicato a Cerere. Sostituito da un castrum sotto i bizantini, sotto i normanni si trasformò in castello. Il nome deriva dai fanti lombardi che lo occuparono al seguito della regina Adelaide del Monferrato, moglie di Ruggero I di Sicilia.

Delle 20 torri iniziali, la Torre Pisana è la meglio conservata. In passato sono stati rinvenuti degli oggetti e dei resti molto interessanti; dal 2000 al 2002 si è ripreso a scavare per scoprire ulteriori reperti archeologici, ma ancora non è disponibile un museo che esponga tutti i ritrovamenti.

Vi si gode un panorama che va dal mar Tirreno al canale di Sicilia, abbracciando tutta la Sicilia centro-orientale. Oggi è la meta turistica principale della città. In estate vi si svolgevano (da molti anni non più) concerti e spettacoli teatrali, presso il recinto di San Nicola o degli Armati che può ospitare fino a 5000 persone.

Non lontano dal castello sorge la Rocca di Cerere che, per la sua posizione in direzione del sole nascente sin dal primo insediamento del XIV secolo a.C., fu un luogo di culto che divenne anche parte integrante del vicino santuario. È lo sperone est di Enna, e da qui si gode di un panorama mozzafiato.

 
Rocca di Cerere, la fonte

Torre di Federico II

  Lo stesso argomento in dettaglio: Torre di Federico II.

Questa torre ottagonale venne fatta costruire dall'imperatore Federico II sui probabili resti del teatro greco. La sua forma ottagonale che ricalca il modello orientale del sacro Tempio di Gerusalemme fa pensare che venisse utilizzata per la rosa dei venti. In ogni caso era una torre di difesa per controllare quel versante della città di Enna ch'era esposto ad eventuali assalti dei nemici. Questa torre sorge in cima a una collinetta alberata.

Duomo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Enna.
 
Particolare del presbitero destro del Duomo, in stile barocco

Il Duomo di Enna è uno dei maggiori esempi di architettura ecclesiastica medievale presenti in Sicilia: costruito nel Trecento e profondamente rinnovato circa due secoli dopo, presenta imponenti colonnati corinzi, tre navate e tre absidi, pregiate tele e lampadari, e una maestosa facciata con torre campanaria, che svetta su tutta la città, la cui campana è di mole impressionante in proporzione alla grandezza della città.

Esso rappresenta probabilmente la massima espressione artistica della provincia, grazie alla grandezza, alla vastità e alla pregevolezza delle opere custodite, tra cui affreschi del Borremans, e all'affascinante fondersi di stili diversi, come il portale laterale barocco. Il Duomo è, infine, il culmine delle spettacolari celebrazioni della suggestiva Settimana Santa di Enna.

Porta di Janniscuru

  Lo stesso argomento in dettaglio: Porta di Janniscuru.

La porta di Janniscuru è l'unica rimasta delle 6 antiche porte di accesso alla città edificata nel periodo arabo-normanno, porte poste lungo le mura di cinta (che in più epoche furono erette) attorno all'urbs inexpugnabilis e di cui oggi rimane lieve traccia sulle pendici del monte. Le altre porte caddero in rovina o furono abbattute quando Enna fu eretta capoluogo di provincia per ampliare le strade di accesso alla città.

La Porta di Janniscuru si trova nel quartiere di Fundrisi, lontano dal circuito turistico ordinario del capoluogo, ma una recente riqualificazione dell'area ha migliorato notevolmente l'accessibilità della porta, che, restaurata, si presenta massiccia e ha un arco a tutto sesto largo 2-3 m; la Porta di Janniscuru è collocata in uno dei punti paesaggisticamente più esaltanti di Enna, ed è circondata dalle grotte con necropoli che si arroccano sul monte.

Santuario di Papardura

Il santuario di Papardura è una chiesa arroccata su un'area rocciosa ricca di grotte, alcune visitabili. Presenta un prospetto austero, con rosone, ma all'interno la sua ricchezza decorativa è da considerarsi una delle migliori espressioni del barocco nella Sicilia centrale. Nella piccola chiesetta, infatti, sono concentrati un soffitto ligneo intarsiato, le dodici statue degli Apostoli, numerose tele e affreschi del Borremans, pittore fiammingo, e meravigliosi stucchi realizzati da un maestro palermitano del Seicento.

Musei

  Lo stesso argomento in dettaglio: Museo Alessi di Enna.
 
Monete romane
  • Situato in locali in stile gotico-catalano, traccia dell'impianto trecentesco originario del Duomo, il Museo Alessi espone alcune collezioni di una certa ricchezza, tra cui si segnalano la sezione numismatica, con 4.000 monete greco-romane, alcune collezioni appartenute a famiglie nobili e il Tesoro della Chiesa Madre, che custodisce un vasto ventaglio di pezzi d'oreficeria siciliana, come la celebre Corona della Madonna in oro tempestato di diamanti.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Museo Archeologico Regionale di Enna.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Museo Musical Art 3M.
  • Il Museo Musical Art 3M raccoglie "opere musicali" esponendo virtualmente i quadri di artisti siciliani o che hanno operato in Sicilia dal XV al XX secolo. Vi sono inoltre mostre fotografiche temporanee ed è sede di iniziative culturali riguardanti arte e tradizioni locali e non.

Evoluzione architettonica e urbana

 
Il Palazzo Chiaramonte su Piazza Vittorio Emanuele.

La città di Enna, avendo origini remotissime, ha avuto una interessante evoluzione architettonica. Poco o nulla si sa della struttura urbana originaria datale dai sicani, che si arroccarono sulla montagna fuggendo dai siculi che incalzavano da sud; il primo nucleo del Castello di Lombardia fu probabilmente eretto in questa epoca.

Sempre in questo periodo, sulla Rocca di Cerere venne eretto il prestigioso Tempio dedicato alla dea delle messi, pregevole edificio marmoreo di cui parlò Cicerone, che custodiva 4 preziose statue trafugate dal pretore Verre nel 77 d.C. e una scalinata ancora attraversabile che conduce ai resti dell'ara sacrificale. Il grande sviluppo che Henna conobbe coi greci è corrisposto a uno sviluppo urbano-architettonico di cui rimane scarsa traccia, giacché i romani, per prendere Henna (che definirono Urbs Inexpugnabilis) operarono stragi, incendi e devastazioni. Ancora visibili sono le antichissime mura di cinta su alcuni costoni del monte.

Poche tracce rimangono dell'Alto Medioevo, mentre dopo il Mille, nel pieno della propizia dominazione araba, si costruì una splendida moschea su quella che è oggi la Chiesa di San Michele, innanzi al Duomo, e si verificò un boom edilizio. Presso i normanni e poi oltre, Castrogiovanni si configurò come una deliziosa cittadina medievale, con uno splendido Duomo gotico, numerose e belle torri di difesa, casupole in pietra, viuzze strette e tortuose, un gigantesco Castello, la Torre di Federico, e alcune chiese; l'epoca rinascimentale e barocca, tra il XVI e il XVIII secolo, mutarono profondamente il volto della città: numerose, magnifiche chiese barocche vennero innalzate, e le antiche torri di difesa vennero trasformate in campanili, come ancor oggi si può vedere. Il Castello cadde in rovina mentre una fiorente e magnifica architettura religiosa impreziosiva d'arte la città.

 
Arte barocca ad Enna, scorcio del soffitto ligneo del Duomo.

Vennero costruiti palazzi baronali e monastici, splendidi edifici barocchi, e la città si espanse considerevolmente in tutto il versante centrale e orientale dell'altipiano, mentre in quello occidentale, più aspro e climaticamente rigido, vennero confinati i contadini deportati dal feudo di Fundrisi. Intanto, nascevano, nel Settecento, le 7 porte romane per l'accesso alla città. Con l'Ottocento, moltissime torri, chiese, monumenti, porte e lo stesso Castello caddero in rovina e alcuni scomparvero, mentre i più poveri asportavano le loro pietre per costruire case ovunque ci fosse posto: tutto l'altipiano fu presto edificato con antiche casette caratteristiche. Tra gli edifici più pregevoli innalzati in quel perdiodo, figura il Palazzo dei Benedettini, monastero barocco che contiene elementi gotici. Il monastero, caduto in disuso negli ultimi anni, è stato oggetto di un finanziamento iniziale di 2,7 milioni di euro per consentirne il restauro, in modo da potere ospitare, in futuro, la sede del Rettorato dell'Università di Enna[7].

Dopo il 1927, con l'inattesa erezione a capoluogo di provincia e tutte le conseguenze del caso (crescente importanza economico-sociale, trasferimento di numerosi uffici, dipartimenti provinciali, aziende cui fa capo un vasto territorio, la visita di Re Vittorio Emanuele II e quelle del Duce Benito Mussolini), interi quartieri coi loro pregevoli edifici, chiese e beni, le viuzze medievali e le antiche porte vennero rasi al suolo per far posto a moderni palazzi, a strade rette e ampie, a piazze e così via. Enna perse così la sua essenza medievale, che conserva ancora solo in alcuni rioni estremamente suggestivi. L'area del Monte (versante ovest) venne in gran parte travolta da moderne costruzioni e condomini, nasceva il nucleo originale di Enna Bassa e Pergusa; frequentemente vecchi edifici furono abbattuti per tutto lo scorso secolo.

Oggi, Enna si configura come una città che ha ancora notevolissime tracce del passato, che permangono nel centro storico, che segue il corso di Via Roma, nel quartiere di Fundrisi, di Valverde e Spirito Santo (quasi del tutto intatti, pittoreschi e suggestivi) anche se, nell'insieme, i quartieri propriamente "antichi" occupano una superficie ridotta rispetto all'intera area urbana (il 40% approssimativamente considerando la città alta, il 25% circa includendo Enna Bassa e Pergusa).

Cultura

Università

  Lo stesso argomento in dettaglio: Università Kore di Enna.

L'Università Kore di Enna è la più giovane fra le università siciliane, poiché fondata nel 2005, 200 anni dopo la fondazione dell'Università di Palermo, è l'unico istituto universitario fondato in Sicilia dopo l'Unità d'Italia. Al momento, sono circa 8500 gli studenti iscritti, provenienti da tutta la Sicilia. Istituita dal ministro Letizia Moratti, vi collaborano o hanno collaborato Marcello Pera, Giuliano Amato, Franco Battiato e numerose altre personalità accademiche e governative dell'area mediterranea, in special modo autorevoli esponenti dei governi di Malta, Cipro e Tunisia e le relative università. Visitata da tre Presidenti della Repubblica (nell'ordine cronologico, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Francesco Cossiga), è presieduta dal prof. Cataldo Salerno, mentre rettore è l'ex ministro Salvo Andò.

Appuntamenti

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La statua quattrocentesca della Vergine, in processione il per la festa del 2 luglio sulla nave d'oro

La patrona di Enna è Maria SS. della Visitazione che si festeggia il 2 luglio: in tale ricorrenza un gruppo di persone scalze portano, a spalla, la nave d'oro con la statua della Madonna per le vie della città. La statua della Madonna è adornata con gioielli d'oro offerti da persone devote nell'arco di secoli. Altro appuntamento è l'ultima domenica di agosto con la festa della Madonna di Valverde.

Importantissimo appuntamento sono i festeggiamenti della Settimana Santa di Enna che hanno come culmine la solenne processione del Venerdì Santo, unica in Italia, durante la quale migliaia di confratelli incappucciati percorrono le vie della città creando un'atmosfera suggestiva e irreale.

Principali eventi fissi

Sport

Impianti sportivi

 
Vista delle tribune dell'Autodromo

La città vanta moderni impianti sportivi, rispetto alle sue modeste dimensioni. A Pergusa ha sede infatti il più importante circuito automobilistico dell'Italia meridionale, l'Autodromo di Pergusa, sede di numerose competizioni regionali, nazionali e internazionali, tra le quali le più prestigiose rimangono il Ferrari Day celebrato con la partecipazione di Michael Schumacher e di altri campioni nel 1997 (accorsero per quell'occasione oltre 100.000 appassionati a Pergusa[8]), e di numerosi gran premi di Formula 2 e di Formula 3000 noti come il Gran Premio di Enna. Lungo 4,9 km, l'anello d'asfalto corre attorno al lago pergusino tracciando un ovale tra i più impegnativi; dispone, tra l'altro, di 39 box.

Sempre Pergusa ospita le tre piscine scoperte del Comune, che ogni estate le apre al flusso di diverse migliaia di cittadini e turisti; un campo di calcio e svariati di calcetto. Enna Bassa possiede invece la grande Piscina Comunale coperta e la pista di Atletica leggera, corsa e ciclismo, che lavori di ristrutturazione renderanno la più moderna della Sicilia; il Palazzetto dello Sport, che verrà sostituito nel 2009 da uno più grande, attigua al Campus Universitario, con quasi 4.000 posti a sedere. Campi di tennis, pallavolo, bowling, bocciodromi e altre strutture sportive si trovano ad Enna alta, sede tra l'altro dello Stadio Generale Gaeta di Enna.

Società sportive

L'unico team sportivo cittadino a giocare attualmente in Serie A è la squadra di pallamano maschile Haenna. Fino all'estate del 2006 in Serie A era presente pure la squadra di pallamano femminile, la De Gasperi Enna, che ha vinto lo scudetto nel 1999 e nel 2002 (unica squadra siciliana ad aver conquistato due scudetti), e due Coppe Italia, nel 1998 e nel 2000, ma che è fallita per una gestione societaria poco attenta. A livello calcistico, Enna non vanta una splendida tradizione (solo alcune stagioni in Serie C). In base agli investimenti ed alle prospettive, i recenti risultati dell'Enna Calcio sono di tutto rispetto, nonostante militi in Eccellenza. L'attuale dirigenza ha infatti puntato tutto sui giovani, riuscendo a creare un assortito gruppo che si è tolto non poche soddisfazioni. Il campo dell'A.S. Calcio Enna è lo Stadio Generale Gaeta, mentre le formazioni giovanili disputano le proprie partite nell'impianto di Pergusa.

Ambiente

 
Il canneto di Pergusa in primo piano con uno scorcio del lago sullo sfondo.

Diversi sondaggi nazionali identificano in Enna la città più vivibile della Sicilia, il più recente dei quali è quello condotto da Legambiente per il 2006 (Ecosistema Urbano), che conferma, pur ponendo la città in fondo la classifica nazionale, le dà il primato regionale negli indici di pressione ambientale e il grande divario con gli altri otto capoluoghi, assai più in fondo alla classifica. Ad Enna alta sono presenti tre ville verdi, la Villa di Torre di Federico ospitante la torre ottagona di periodo svevo, la Villa Pisciotto che prende nome dalla porta antica che ivi costituiva l'accesso alla città, e un ampio atrio verde all'interno del Castello di Lombardia. Enna Bassa, invece, ha un impianto urbano molto più arioso, e i complessi condominiali sono separati da strisce verdi, che dominano il paesaggio.

Enna dista 5 km dalla Riserva Naturale Speciale di Pergusa, uno dei punti focali della natura siciliana, ospitante la Selva Pergusina (area forestale) e l'unico lago naturale della Sicilia interna, dal quale transita la maggior parte dell'avifauna migratoria isolana. È in progetto la realizzazione di un Parco urbano (che sarà progettato in collaborazione con gli studenti dell'UKE), al cui interno si collocherà il nuovo Palazzetto dello Sport della Provincia: quello attuale si sta dimostrando inadeguato alle crescenti attività che interessano il capoluogo, dunque ne sarà realizzato uno nuovo, molto più grande, moderno e all'avanguardia.

Nell'ambito di Euroflora, la manifestazione a carattere internazionale dedicata al verde che ha una cadenza quinquennale, inaugurata a Genova, la Provincia Regionale di Enna, in concorso con un progetto di riqualificazione ambientale, ha ottenuto il premio Città per il verde 2006, giunto alla sua settima edizione. Il progetto, messo a punto dall'assessorato provinciale Territorio ed Ambiente, diretto dall'ingegnere Giuseppe Colajanni, collaborato dal responsabile del servizio, Giuseppe Vitale, interessa una serie di iniziative di riqualificazione e fruizione ambientale, in uno scenario naturalistico di grande suggestione.

Gastronomia e prodotti locali

Enna è ricca di prodotti gastronomici tipici, che per la loro raffinata peculiarità hanno riscosso e continuano ad avere un lodevole successo come specialità d'élite nel panorama alimentare nazionale. Tra i più famosi, si segnalano:

  • Il Pan del Dittaino, che si fregia del prestigioso marchio comunitario DOP, prodotto artigianalmente.
  • Il piacentino ennese, particolarissima qualità di formaggio impreziosita dall'aggiunta dello zafferano, che gli conferisce gusto e colorazione inconfondibili e noti in ambito nazionale.
  • La cassatella di Agira, prelibato dolce di pasta di frolla a mezzaluna ripieno di un impasto di cacao, mandorla tritata, scorza di limone ed altri ingredienti.

Economia

 
Particolare del monumento a Mazzini nella piazza accanto al Duomo

Enna, che nei decenni passati fu un centro agricolo e minerario di primaria importanza, ospitando la miniera di Pasquasia, leader regionale nell'estrazione dello sale, oggi sta sviluppando il settore turistico - che dispone di Pergusa oltreché del vasto patrimonio monumentale e culturale del capoluogo, del folklore e degli anfratti reconditi in cui si respira l'atmosfera di un'altra epoca - e il terziario, oltre ad alcune attività industriali e artigianali nell'area industriale del fiume Dittaino.

Turismo

Per le sue innegabili bellezze artistiche, architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche, oltreché per la centralità sia nella geografia che nell'asse viario della Sicilia, Enna potrebbe divenire uno dei punti focali del turismo isolano; oggi la città è vertice di un turismo "mordi e fuggi" assai sviluppato, anche se il turismo di permanenza media o lunga si concentra prevalentemente in estate o durante la rinomata Settimana Santa di Enna.

Nel 2004 quasi 70.000 turisti hanno soggiornato ad Enna, su 190.000 a livello provinciale. Sono da potenziare le strutture ricettive (10 hotel di cui 3 a Enna Alta, 1 a Enna Bassa e 6 a Pergusa, numerosi agriturismo e bed and breakfast) che, nonostante offrano metà dei posti letto alberghieri presenti in provincia, non sono ancora sufficienti. Particolarmente prospero e di capitale importanza nel contesto pluriregionale del Mezzogiorno è il turismo congressuale, di cui Enna rappresenta uno dei massimi vertici in Sicilia.

Industria

  Lo stesso argomento in dettaglio: Polo Industriale di Enna.
 
Veduta dal Belvedere di Enna, con Calascibetta in primo piano

Da alcuni decenni, all'interno del Polo Industriale di Enna nella valle del fiume Dittaino, si svolgono importanti attività di carattere industriale e artigianale. Nell'Area di Sviluppo Industriale (ASI), infatti, operano decine di ditte che producono le merci più varie, tra cui si ricordano quelle alimentari, grazie al grande successo riscosso dal Pan Dittaino, dal caffè, dalla pasta e così via. Il Polo Industriale ennese è inoltre di importanza capitale per quanto concerne l'energia alternativa: vi sono in costruzione 2 impianti di biomasse e in progetto una centrale ad energia solare.

Amministrazione comunale

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Gemellaggi

Personalità legate ad Enna

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Galleria fotografica

Vedute della città

Monumenti e chiese

Il panorama

Pergusa

Film girati ad Enna

Note

  1. ^ http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20796&09/08/2007&08:45:17&titolo= Si potrà volare da Enna con idrovolanti di linea
  2. ^ a b Weatherbase: Historical Weather for Enna, Italy
  3. ^ a b Eurometeo, medie sul trentennio 1961-1990
  4. ^ Dati tratti da:
  5. ^ Agenda 21 Enna
  6. ^ http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=21027&06/09/2007&14:57:02&titolo=Comune Enna: Immigrazione e politiche comunali
  7. ^ http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20758&05/08/2007&10:50:23&titolo=Enna: Finanziata la ristrutturazione del palazzo Benedettini
  8. ^ http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20343&26/06/2007&08:24:35&titolo=Le Ferrari a Pergusa?

http://www.donnanuova.it

Bibliografia

  • Enna e provincia. Laghi, torri e castelli. Morgantina, Piazza Armerina. La villa romana del Casale. Touring Club Italiano, 2001. ISBN 8836518516
  • Maria Concetta Di Natale. I monili della Madonna della Visitazione di Enna. Il Lunario.
  • Carmelo Severino. Enna. La città al centro della Sicilia. Gangemi, 1996. ISBN 8874486812
  • Anna Maria Corradini. Enna: storia e mitologia attraverso le fonti classiche. Papiro.
  • Di Matteo; Barbagallo; Guarnaccia; Castellucci. Enna. «Ciao Sicilia - What's on», 1989.
  • Emilio Barbera; Gino Fabio. Dove nasce la primavera. Le riserve naturali in provincia di Enna. Città Aperta Edizioni, 2001. ISBN 8881370182
  • De Francesco M., Pulicanò G., Termine R., Bruni V. Red water in the Lake of Pergusa (Sicily, Enna)

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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