Disegno intelligente
Template:Da fare/avviso Il termine disegno intelligente (chiamato anche creazionismo evolutivo) si riferisce alla controversa teoria che afferma che l'universo e gli esseri viventi siano stati creati da una causa o agente intelligente, e non da un processo non-guidato come la selezione naturale. Anche se in pubblico la maggior parte dei promotori del disegno intelligente dichiarano di concentrarsi sull'individuazione di prove dell'esistenza di tale disegno in natura, senza preoccuparsi di chi o cosa potrebbe essere l'architetto di tale disegno, nelle affermazioni rese di fronte ai loro sostenitori, quasi tutti dichiarano esplicitamente che l'"architetto" è il Dio cristiano.
I sostenitori del disegno intelligente affermano che esso ha pari dignità con le attuali teorie scientifiche riguardo all'origine della vita e dell'universo Template:Rif. Questa pretesa non è stata accettata dalla comunità scientifica e il disegno intelligente non costituisce un programma di ricerca in campo biologico. Nonostante il disegno intelligente venga comunemente indicato dalla gente e nei media come "Teoria del disegno intelligente", esso non viene riconosciuto come teoria scientifica ed è stato categorizzato dalla corrente principale della comunità scientifica come pseudoscienza creazionista. L'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti ha detto che il disegno intelligente e "altre pretese di intervento sovrannaturale nell'origine della vita" non sono scienza perché le loro affermazioni non possono essere verificate da esperimenti e non propongono alcuna nuova ipotesi Template:Rif. I critici fanno notare che i promotori del disegno intelligente trovano vuoti nell'attuale teoria evoluzionista e li riempiono con credenze speculative, e che il disegno intelligente in questo contensto può in definitiva riassumersi nel "Dio dei vuoti" Template:Rif.
Sia il concetto di disegno intelligente che il movimento ad esso associato, sono stati criticati considerevolmente. Template:Rif Queste critiche vengono considerate dai sostenitori del disegno intelligente come la conseguenza naturale del naturalismo filosofico che preclude per definizione la possibilità di cause sovranaturali come spiegazioni scientifiche razionali. Come detto in precedenza, nel contesto della controversia creazione-evoluzione, i sostenitori del disegno intelligente affermano che è presente all'interno della comunità scientifica un pregiudizio sistemico, contro le loro idee e le loro ricerche, basato sull'assunzione naturalistica che la scienza può solo fare riferimento a cause naturali.
I media spesso si concentrano su altre qualità che il progettista (o i progettisti) del disegno intelligente dovrebbe avere in aggiunta all'intelligenza, ad esempio "un potere superiore"Template:Rif, "una forza mai vista"Template:Rif, ecc.
Il disegno intelligente in breve
Il disegno intelligente viene presentato come un'alternativa a forme puramente naturalistiche della teoria dell'evoluzione. Il suo principale scopo putativo è di investigare se la prova empirica implichi necessariamente o meno che la vita sulla Terra debba essere stata progettata da uno o più agenti intelligenti. Ad esempio, William Dembski, uno dei principali promotori del disegno intelligente, ha dichiarato che la rivendicazione fondamentale del disegno intelligente è che "ci sono sistemi naturali che non possono essere spiegati adeguatamente in termini di forze naturali indirette e che mostrano caratteristiche che in ogni altra circostanza attribuiremmo all'intelligenza."
I sostenitori del disegno intelligente cercano prove di ciò che chiamano segni di intelligenza — proprietà fisiche di un oggetto che necessitino di "progettazione". I segni presi in considerazione che vengono più comunemente citati sono la complessità irriducibile, i meccanismi dell'informazione, e la complessità specificata. Molti sostenitori del disegno intelligente credono che i sistemi viventi mostrino uno o più di questi segni. Da ciò inferiscono che la vità è stata progettata. Ciò si oppone alle principali spiegazioni di tali sistemi, che spiegano il mondo naturale esclusivamente attraverso processi fisici impersonali come mutazioni casuali e selezione naturale. I promotori del disegno intelligente sostengono che mentre le prove che puntano alla natura di un "disegno intelligente" potrebbero non essere osservabili, i suoi effetti sulla natura possono essere individuati. Dembski, in Signs of Intelligence sostiene che "I propositori del disegno intelligente, lo considerano come un programma di ricerca scientifica che investiga gli effetti di cause intelligenti. Si deve notare che il disegno intelligente studia gli effetti delle cause intelligenti e non le cause intelligenti in se." Nella sua visione, le questioni riguardanti l'identità dell'architetto, non rientrano nell'ambito di questa idea.
I critici definiscono il disegno intelligente come un dogma religioso riconfezionato nel tentativo di riportare il creazionismo sui banchi della scuola pubblica e fanno notare come esso sia parte importante della campagna nota come Teach the Controversy. Mentre la teoria scientifica dell'evoluzione tramite selezione naturale è supportata da fatti osservabili e ripetibili come processo di mutazione, flusso genetico, deriva genetica, adattamento e speciazione tramite selezione naturale, il "progettista intelligente" non è né osservabile né ripetibile. I critici sostengono che ciò viola il requisito scientifico della falsificabilità. In effetti Behe, un sostenitore del disegno intelligente, concede che: "Non si può provare il disegno intelligente con un esperimento". Template:Rif
I critici dicono che il disegno intelligente sta cercando di ridefinire la scienza naturale.Template:Rif Essi citano libri e dichiarazioni dei principali sostenitori del disegno intelligente, nei quali si chiede l'eliminazione del "naturalismo metodologico" dalla scienza Template:Rif e la sua sostituzione con ciò che i critici chiamano "supernaturalismo metodologico", il che significa credere in una dimensione trascendente e non-naturale della realtà, abitata da una divinità trascendente e non-naturale. La scienza naturale usa il metodo scientifico per creare a posteriori una conoscenza basata sulla sola osservazione (talvolta chiamata scienza empirica). I critici del disegno intelligente considerano l'idea che qualche intelligenza esterna abbia creato la vita sulla Terra, come una conoscenza a priori (senza osservazione). I sostenitori del disegno intelligente citano alcune complessità della natura, che non possono essere spiegate completamente con il metodo scientifico. (Ad esempio, l'abiogenesi, la generazione di vita da materia non-vivente, non è ancora compresa scientificamente, anche se i primi passi sono stati riprodotti dall'esperimento di Miller-Urey.) I propositori del disegno intelligente inferiscono che un progettista intelligente sta dietro alla parte del processo che non viene compresa scientificamente. Poiché il progettista non può essere osservato, insistono i critici, si tratta di una conoscenza a priori. Questa presunta inferenza a priori per cui un progettista intelligente (un dio o una forza vitale alienaTemplate:Rif) crearono la vita sulla Terra, è stata comparata all'affermazione a priori secondo cui gli alieni aiutarono gli antichi egizi a costruire le piramidi Template:Rif Template:Rif. In entrambi i casi, l'effetto di questa intelligenza esterna non è ripetibile, osservabile o falsificabile, e viola inoltre il Rasoio di Occam. Da un punto di vista strettamente empirico, è possibile elencare ciò che è noto delle tecniche di costruzione degli egizi, ma si deve ammettere l'ignoranza circa il modo esatto in cui le piramidi venivano costruite dagli egizi.
Origini del concetto
La frase "disegno intelligente", usata in questo senso, apparve per la prima volta nella letteratura creazionista cristiana nel libro di testo Of Pandas and People (Haughton Publishing Company, Dallas, 1989). Il termine venne promosso più ampiamente dall'ex studioso di legge Phillip E. Johnson a seguito del suo libro del 1991: Darwin on Trial. Johnson è il consigliere per i programmi del Center for Science and Culture ed è considerato il padre del movimento del disegno intelligente.
Comunque, per circa un millennio, i filosofi hanno sostenuto che la complessità del "disegno" della natura, che opera per scopi complicati, indica l'esistenza di un progettista/creatore sovranaturale; questo è noto come l'argomento teologico dell'esistenza di Dio. Le forme più importanti di questa argomentazione furono espresse da Tommaso d'Aquino nella sua Summa TheologicaTemplate:Rif (XIII secolo), in cui il progetto era l'ultima delle cinque prove dell'esistenza di Dio, e da William Paley nel suo libro Natural Theology (XIX secolo) dove compare la sua analogia dell'orologiaio. Il concetto moderno di disegno intelligente si distingue dall'argomento teologico in quanto non identifica l'agente della creazione.
Religione e principali promotori del disegno intelligente
Le argomentazioni del disegno intelligente sono attentamente formulate con termini secolari ed evitano intenzionalmente di attribuire un identità al progettista. Phillip E. Johnson ha dichiarato che coltivare l'ambiguità usando un linguaggio secolare, in argomenti che sono attentamente studiati per evitare sottintesi di creazionismo teistico, è un primo passo necessario per reintrodurre infine il concetto cristiano di Dio come progettista. Johnson enfatizza "la prima cosa che deve essere fatta e quella di tenere la Bibbia fuori dalla discussione" e che "dopo che avremo separato il pregiudizio materialista dal fatto scientifico... solo allora le "questioni bibliche" potranno essere discusse."Template:Rif Johnson invita esplicitamente i propositori del disegno intelligente ad offuscare le loro motivazioni religiose in modo da evitare di identificare il disegno intelligente "come un modo diverso di confezionare il messaggio cristiano evangelico."Template:Rif Anche se non tutti i propositori del disegno intelligente sono motivati dal fervore religioso, la maggioranza dei principali sostenitori (compresi Michael Behe, William Dembski, Jonathan Wells, e Stephen C. Meyer) sono cristiani e hanno dichiarato che secondo loro il progettista della vita è chiaramente Dio. La maggior parte dei propositori del disegno intelligente sono protestanti evangelici.
Le dichiarazioni contrastanti da parte dei suoi principali sostenitori, se il disegno intelligente sia o meno radicato nelle convinzioni religiose, sono il risultato della loro strategia. Ad esempio, William Dembski nel suo libro The Design Inference Template:Rif elenca Dio o una "forza vitale aliena" come due possibili opzioni per l'identità del progettista. Comunque, nel suo libro Intelligent Design; the Bridge Between Science and Theology Dembski dichiara che "Cristo è indispensabile per qualsiasi teoria scientifica, anche se chi la pratica non ha indizi su di lui. La pragmatica di una teoria scientifica può, per essere certa, essere portata aventi senza ricorrere a Cristo. Ma la validità concettuale della teoria può essere collocata in definitiva solo in Cristo." Template:Rif Dembski dichiara inoltre "Il disegno intelligente è parte della rivelazione generale di Dio..." "Non solo il disegno intelligente ci libera da questa ideologia (materialismo), che soffoca lo spirito umano, ma secondo la mia personale esperienza, ho trovato che apre la strada per cui la gente possa giungere a Cristo." Template:Rif.
Definire il disegno intelligente come scienza
I sostenitori del disegno intelligente spesso dichiarano che la loro posizione non solo è scientifica, ma che è addirittura più scientifica dell'evoluzionismo. Ciò presenta un problema di demarcazione, che in filosofia della scienza riguarda come e dove si possano tracciare delle linee attorno a cosa è scienza. Perché una teoria si qualifichi come scientifica, questa deve essere:
- Consistente (internamente ed esternamente)
- Parsimoniosa (non abbondare nel proporre entità o spiegazioni, si veda Rasoio di Occam)
- Utile (descrive e spiega fenomeni osservati)
- Provabile e falsificabile empiricamente (si veda Falsificabilità)
- Basata su esperimenti ripetibili e controllabili
- Correggibile e dinamica (vengono fatti cambiamenti con la scoperta di nuovi dati)
- Progressiva (ottiene tutto ciò che ottenevano le teorie precedenti e altro)
- Provvisoria (ammette che potrebbe non essere corretta, invece che affermare certezze)
Perché una qualsiasi teoria, ipotesi o congettura sia considerata scientifica, essa deve soddisfare in gran parte, ma idealmente tutti, i criteri di cui sopra. Meno criteri sono soddisfatti, meno scientifica è; e se ne soddisfa solo un paio o nessuno, non può essere trattata come scientifica secondo alcun senso significativo del termine.
Le obiezioni tipiche per cui il disegno intelligente non è scientifico sono:
- Il disegno intelligente manca di consistenza.Template:Rif
- Il disegno intelligente non è falsificabile.Template:Rif
- Il disegno intelligente viola il principio della parsimonia.Template:Rif
- Il disegno intelligente non è verificabile empiricamente.Template:Rif
- Il disegno intelligente non è correggibile, dinamico, provvisorio o progressivo.Template:Rif
Alla luce della sua aderenza agli standard del metodo scientifico, non si può dire che il disegno intelligente tale metodo. Non c'è modo di testare le sue congetture, e le assunzioni soggiacenti al disegno intelligente non sono aperte al cambiamento.
Oltre a ciò, negli Stati Uniti esiste una definizione legale di cosa costituisce scienza. Nella sua opinione del 1993 sul caso "Daubert contro Merrell Dow Pharmaceuticals", la Corte Suprema degli Stati Uniti articolò un insieme di criteri per l'ammissibilità di testimonianze di esperti scientifici, sviluppando in pratica un proprio criterio di demarcazione. I quattro criteri Daubert sono:
- Le basi teoriche dei metodi devono produrre predizioni verificabili per mezzo delle quali la teoria possa essere smentita.
- I metodi devono essere preferibilmente pubblicati su riviste sottoposte alla revisione paritaria.
- Ci deve essere un tasso di errore noto che può essere usato nel valutare i rislutati.
- I metodi devono essere generalmente accettati all'interno di una rilevante comunità scientifica.
Il disegno intelligente non soddisfa, quindi, nessuno dei quattro criteri della definizione legale di scienza.
Il disegno intelligente come movimento
Il movimento per il disegno intelligente è una campagna organizzata per promuovere le argomentazioni del disegno intelligente in ambito pubblico, principalmente negli USA. Il movimento sostiene che il disegno intelligente svela i limiti dell'ortodossia scientifica e della secolare filosofia del naturalismo. I suoi appartenenti sostengono che la scienza, facendo affidamento sul naturalismo, richiede l'adozione di una filosofia naturalistica che rifiuta in partenza ogni spiegazione che contenga una causa sovranaturale. Phillip E. Johnson, considerato il padre del "movimento per il disegno intelligente", e i suoi portavoce ufficiosi, hanno dichiarato che lo scopo del disegno intelligente e di far diventare il creazionismo un concetto scientifico:
- "La mostra strategia è stata quella di cambiare un po' l'argomento in modo da poter portare la questione del disegno intelligente, che in realtà significa l'esistenza di Dio, davanti al mondo accademico e nelle scuole."Template:Rif
- "Questo non è esattamente, e non è mai stato, un dibattito sulla scienza. Riguarda la religione e la filosofia."Template:Rif
- "Quindi il punto è: "Come vincere?" Questo è il momento in cui ho iniziato a sviluppare ciò che ora vedete completamente dispiegato nella strategia del cuneo: "Attieniti alla cosa più importante" —il meccanismo e l'accumulo dell'informazione. Tieni la Bibbia e la Genesi fuori dal dibattito perché non vuoi sollevare la questione della cosidetta dicotomia Bibbia/scienza. Formula le argomentazioni in modo tale che possano essere ascoltate nel mondo accademico secolare e in un modo che tenda ad unificare il dissenso religioso. Questo significa concentrarsi su, "Hai bisogno di un Creatore per avere la creazione, o la natura può farla da se?" e rifiutarsi di farsi deviare su altre questioni, cosa che la gente cerca sempre di fare."Template:Rif
Il movimento per il disegno intelligente è in gran parte il risultato degli sforzi del think tank cristiano conservatore the Discovery Institute, e del suo Center for Science and Culture. La "strategia del cuneo" del Discovery Institute e la sua aggiunta, la campagna Teach the Controversy (Insegna la controversia), sono campagne intese a influenzare l'opinione pubblica e i politici. Essa mira agli amministratori della scuola pubblica e ai rappresentati di stato e federali, perché introducano il disegno intelligente nel programma di studi scientifici della scuola pubblica e marginalizzino la scienza ufficiale. Il Discovery Institute riconosce che dei privati hanno donato milioni di dollari per un programma di ricerca e di propaganda che "si disfi non solo del Darwinismo, ma anche della sua eredità culturale."Template:Rif
I critici sottolineano che invece di produrre dati scientifici originali per sostenere le asserzioni del disegno intelligente, il Discovery Institute ha fatto promozione politica della teoria presso il pubblico, i funzionari dell'istruzione e i legislatori. Viene spesso menzionato anche il fatto che c'è un conflitto tra ciò che i principali propositori del disegno intelligente dicono al pubblico attraverso i media, e quello che dicono davanti ai loro spettatori cristiani conservatori, e che il Discovery Institute ha tra le sue politiche quella di tenere nascosta la propria agenda. Questo, sostengono, è la prova che le "attività (del movimento) tradiscono un piano aggressivo e sistematico per promuovere non solo il creazionismo del disegno intelligente, ma la visione religiosa del mondo che gli sta dietro."Template:Rif
Richard Dawkins, biologo e professore all'Università di Oxford, paragona l'"insegnamento della controversia" con l'insegnare che la Terra è piatta, perfettamente lecito in un corso di storia, ma non in uno di scienze. "Se dai l'idea che ci sono due scuole di pensiero all'interno della scienza, una che dice che la Terra è rotonda e l'altra che dice che la Terra è piatta, stai fuorviando i bambini." Template:Rif
A sottolineare le accuse secondo cui si tratterebbe più di un impresa politica e sociale che di una scientifica, il disegno intelligente è stato al centro di diverse campagne politiche controverse e di sfide legali. Si tratta principalmente di tentativi di introdurre il disegno intelligente nelle classi di scienze della scuola pubblica, dipingendo al contempo la teoria evoluzionistica come una teoria ampiamente in discussione a livello scientifico; una "teoria in crisi." Ciò è avvenuto nonostante un consenso nella comunità scientifica, per cui il disegno intelligente manca di merito e i suoi promotori devono ancora proporre una ipotesi scientifica concreta. Queste campagne sono discusse in dettaglio nell'articolo Movimento per il disegno intelligente.
Il dibattito sul disegno intelligente
Il dibattito sul disegno intelligente si incentra su tre questioni:
- Se la definizione di scienza sia sufficentemente ampia da permettere teorie sull'origine umana che incorporino gli atti di un progettista intelligente
- Se le prove supportano tali teorie
- Se sia appropriato l'insegnamento di tali teorie nella scuola pubblica.
I sostenitori del disegno intelligente sostengono in generale che la scienza debba permettere sia spiegazioni naturali che sovranaturali dei fenomeni. Escludere le spiegazioni sovranaturali limita lo spettro delle possibilità, in particolare quando le spiegazioni naturalistiche falliscono nello spiegare un certo fenomeno. Le spiegazioni sovranaturali forniscono una risposta molto semplice e parsimoniosa alle origini della vita e dell'universo. I propositori sostengono che le prove supportano fortemente tali spiegazioni, perché esempi delle cosidette complessità irriducibile e complessità specificata, sembrano rendere altamente irragionevole che la complessità e la diversità della vita possano essere venute in essere unicamente tramite mezzi naturali. Infine essi sostengono che la neutralità religiosa richiede l'insegnamento nelle scuole dell'evoluzione e del disegno intelligente, perché insegnare solo l'evoluzionismo discrimina ingiustamente chi ha delle credenze creazioniste. L'insegnamento di entrambe, dichiarano i sostenitori del disegno intelligente, permette una base scientifica per le credenze religiose, senza far si che lo stato debba promuovere una credenza religiosa.
Secondo i critici del disegno intelligente, non solo questo ha fallito nello stabilire un ragionevole dubbio circa i difetti proposti per le teorie scientifiche accettate, ma non ha presentato neanche un caso che sia degno di essere considerato seriamente. I critici sostengono che il disegno intelligente non ha presentato un caso credibile a sostengo della pubblica utilità di tale insegnamento nella scuola. Più in generale, i critici sostengono che non soddisfa gli standard legali minimi per non essere identificato come un "chiaro" tentativo di imporre una religione, cosa che negli Stati Uniti è vietata dalla costituzione. Gli scienziati argomentano che i sostenitori della trattazione "scientifica" dei fenomeni "sovranaturali" stanno grossolanamente fraintendendo la questione, e addirittura fraintendono la natura e lo scopo della scienza stessa.
Tra queste due posizioni esiste una fetta di opinione pubblica che non ammette l'insegnamento di quello che viene considerato materiale ascientifico o discutibile, ma è generalmente comprensiva verso le posizioni del Deismo/Teismo, e quindi desidera una forma di compromesso ta le due parti. I punti del contendere vengono visti come strumentali per altre questioni. Molti seguaci del disegno intelligente sono abbastanza espliciti circa la loro visione, secondo cui lo "scientismo" è anch'esso una religione, che promuove il secolarismo e il materialismo nel tentativo di eliminare la religione dalla vita pubblica, e vedono la loro opera di promozione del disegno intelligente come un modo per riportare la religione ad un ruolo centrale nel campo dell'istruzione e di altre sfere pubbliche. Alcuni sostengono che questo più ampio dibattito è spesso soggiacente a discussioni che stanno sopra il disegno intelligente, anche se altri fanno notare che esso serve come efficace copertura per le convinzioni religiose dei principali sostenitori del disegno intelligente, nel loro tentativo di imporre il loro punto di vista religioso alla società. Template:RifTemplate:RifTemplate:Rif
I concetti del disegno intelligente
Di seguito vengono riassunti i concetti chiave del disegno intelligente, seguiti da un riassunto delle critiche. Controargomentazioni a tali critiche sono spesso profferite dai propugnatori del disegno intelligente, così come le contro-controargomentazioni dei critici e così via.
Complessità irriducibile
Il termine venne coniato dal biochimico Michael Behe nel suo libro del 1996, intitolato Darwin's Black Box. L'argomentazione della complessità irriducibile sostiene che il meccanismo evoluzionistico non può rendere conto dell'emergere di alcuni complessi sistemi biochimici cellulari. I sostenitori del disegno intelligente dichiarano quindi che tali sistemi devono essere stati progettati deliberatamente da qualche forma di intelligenza. La complessità irriducibile viene definita da Behe come:
- "...un sistema singolo che è composto da diverse parti interagenti e ben assemblate, che contribuiscono alle funzioni di base, nel quale la rimozione di una qualsiasi delle parti causi la cessazione del funzionamento del sistema."--(Behe, Molecular Machines: Experimental Support for the Design Inference).
Secondo la teoria dell'evoluzione, le variazioni genetiche avvengono senza un progetto o un intento specifico. L'ambiente 'seleziona' le varianti che meglio si adattano, che vengono quindi passate alle generazioni successive di organismi. I cambiamenti avvengono per la graduale azione delle forze naturali nel corso del tempo, forse lentamente, forse più velocemente (si veda equilibrio puntuato). Questo processo è in grado di 'creare' strutture complesse da inizi semplici, o di convertire strutture complesse da una funzione ad un'altra (si veda spandrel). La maggior parte dei promotori del disegno intelligente accettano che l'evoluzione avvenga attraverso la mutazione e la selezione naturale ad un 'micro livello', come quello di cambiare la frequenza relativa della lunghezza del becco nei fringuelli, ma asseriscono che non può render conto della complessità irriducibile, perché nessuna delle parti di un sistema irriducibile sarebbe funzionale o vantaggiosa finché l'intero sistema non è in essere.
Behe usa l'esempio della trappola per topi per illustrare questo concetto. Una trappola per topi consiste di diverse parti che interagiscono—la base, la molla, ecc.—tutte queste devono essere presenti perché la trappola funzioni. La rimozione di una qualsiasi delle parti impedisce il funzionamento della trappola. Similarmente, i sistemi biologici richiedono diverse parti che funzionino assieme. I promotori del disegno intelligente sostengono che la selezione naturale non può creare da zero questi sistemi, per i quali la scienza non è attualmente in grado di trovare un percorso evoluzionistico praticabile, di piccole modifiche successive, perché una data funzione è presente solo quando tutte le parti sono assemblate. Gli esempi di meccanismi irriducibilmente complessi fatti originalmente da Behe comprendevano il flagellum batterico dell'E. coli, la coagulazione del sangue, le cilia, e il sistema immunitario adattivo.
Critiche
- L'argomentazione della complessità irriducibile assume che le parti necessarie di un sistema siano sempre state necessarie, e quindi non sia stato possibile aggiungerle sequenzialmente. Ma qualcosa che inizialmente è semplicemente vantaggioso, può in seguito divenire necessario. Ad esempio, uno dei fattori coagulanti che Behe elencava come parte della complessità irriducibile della coagulazione dei sangue, venne scoperto non essere presente nelle baleneTemplate:Rif, dimostrando che non era essenziale. Molte presunte strutture a complessità irriducibile sono riscontrabili in altri organismi come sistemi più semplici che utilizzano nemo parti. Questi sistemi potrebbero aver avuto precursori ancor più semplici, oggi estinti.
- Forse ancor più importante, sono stati proposti percorsi potenzialmente praticabili per sistemi presentati come aventi complessità irriducibile come la coagulazione del sangue, il sistema immunitarioTemplate:Rif e il flagellumTemplate:Rif, che erano tre degli esempi usati da Behe. Anche l'esempio della trappola per topi venne dimostrato essere riducibile, da John H. McDonaldTemplate:Rif. Se la complessità irriducibile è un ostacolo insormontabile per l'evoluzione, non dovrebbe essere possibile concepire tali percorsi—Behe ha ammesso che tali percorsi plausibili batterebbero le sue argomentazioni.
- Niall Shanks e Karl H. Joplin hanno mostrato che sistemi soddisfacenti la caratterizzazione fatta da Behe di complessità biochimica irriducibile, possono sorgere naturalmente e spontaneamente come risultato di processi chimici auto-organizzantiTemplate:Rif. Essi inoltre affermano che ciò che i sistemi molecolari e biochimici evoluti in realtà mostrano e una complessità ridondante — un tipo di complessità che è il prodotto di un processo biochimico evoluto. Essi affermano che Behe ha sovrastimato l'importanza della complessità irriducibile, perché la sia visione semplice e lineare delle reazioni biochimiche deriva dallo scattare istantanee delle caratteristiche selettive di sistemi, strutture e processi biologici, ignorando al tempo stesso la complessità ridondante del contesto in cui queste caratteristiche sono naturalmente immerse e dal fare troppo affidamento su metafore troppo semplicistiche come quella della trappola per topi. In aggiunta, si è sostenuto che simulazioni al computer dell'evoluzione dimostrano che è possibile per la complessità irriducibile di evolvere naturalmenteTemplate:Rif.
Complessità specificata
Il concetto di complessità specificata' del disegno intelligente venne sviluppato dal matematico, filosofo e teologo William Dembski. Dembski sostiene che quando qualcosa mostra una complessità specificata (ovvero qualcosa che è al tempo stesso complesso e specificato) si può inferire che sia stato prodotto da una causa intelligente (ovvero è stato progettato), piuttosto che sia il risultato di processi naturali. Egli fornisce i seguenti esempi: "Una singola lettera dell'alfabeto è specificata senza essere complessa. Una lunga frase composta da lettere casuali è complessa senza essere specificata. Un sonetto di Shakespeare è sia complesso che specificato." (Intelligent Design, p. 47) Dembski sostiene che i dettagli delle creature viventi possono essere caratterizzati in modo simile, in particolare i "pattern" delle sequenze molecolari in molecole biologiche funzionali come il DNA.
Dal punto di vista matematico la giustificazione statistica data da Dembski è sostanzialmente basata sull'applicazione al rilevamento di progetto del criterio statistico fisheriano (da Ronald Fisher, uno dei fondatori dell'approccio statistico) di rigetto dell'ipotesi casuale. In poche parole, il caso può essere statisticamente escluso, con una confidenza prefissata, in base alla probabilità che casualmente vengano rilevati elementi contenuti all'interno di un insieme di rigetto definibile in due modi: 1) a priori o 2) in base al contenuto informativo. 1) La definizione a priori serve a rendere la detezione dell'evento indipendente dalla scelta dell'insieme di rigetto, evitando così scelte selettive. Se per es. viene fissato a priori un pattern specificato per 1000 lanci di una moneta p="TTCCCTTTT...TCT" e se questo pattern esce effettivamente in una sequenza reale di lanci, la probabilità che ciò dipenda dal caso è di 2^-1000. In base alla statistica fisheriana, per escludere l'ipotesi casuale è sufficiente che il reciproco di questo numero sia significativamente maggiore del numero massimo di ripetizioni della sequenza di lanci in qualsiasi circostanza. 2)Il secondo modo di specificare i pattern dell'insieme di rigetto è legato alla misura di non casualità della sequenza; ciò perchè il numero di sequenze non casuali è significativamente inferiore al numero di sequenze non casuali. In particolare, rispetto al caso 1, viene introdotta una misura di specificità della sequenza legata alla sua compressibilità (definita in base alla teoria dell'informazione algoritmica di Chaitin-Kolmogorov-Solomonoff). Per es, nel caso del lancio di moneta la sequenza p="TTTTTT...TTTT", costituita da 1000 T, è non casuale perchè massimamente comprimibile essendo caratterizzata da una descrizione algoritmica minima. In termini statistici questo viene considerato moltiplicando la Pr. della singola sequenza per il numero di sequenze simili dotate di descrizione algoritmica al massimo della stessa lunghezza (per l'esempio precedente 2 sole sequenze).
Allo scopo di definire un limite inferiore universale per la Pr. di rigetto Dembski definisce una probabilità di 1 su 10150 come il "limite di probabilità universale". Il suo valore corrisponde all'inverso del limite superiore del "numero totale di [possibili] eventi specificati nel corso di tutta la storia cosmica," così come è stato calcolato da Dembski (The Design Revolution, p. 85). Secondo questo approccio, nell'esempio del lancio di 1000 monete il caso viene escluso per una sequenza di 1000 T in quanto 2-1000 < 10-150. Dembski definisce l'informazione complessa specificata (ICS) come informazione specificata avente probabilità inferiore a questo limite. (I termini "complessità specificata" e "informazione complessa specificata" vengono usati in modo intercambiabile.) Dembski argomenta che l'ICS non può essere generata solo dai meccanismi naturali conosciuti della legge fisica e del caso, o da una loro combinazione. Egli sostiene che ciò avviene perché tali leggi possono solo variare o perdere informazione, ma non la producono, e il caso può produrre informazioni complesse non specificate o informazioni specificate non complesse, ma non ICS; Dembski fornisce un'analisi matematica che a suo parere dimostrerebbe che le leggi e il caso, anche operando asieme, non possono produrre ICS. Dembski e altri promotori del disegno intelligente sostengono che l'ICS si spiega nella maniera migliore come dovuto ad una causa intelligente ed è quindi un indicatore affidabile dell'esistenza di un progetto.
Critiche
- La correttezza concettuale dell'argomentazione di Dembski sulla complessità specificata/ICS, è fortemente contestata dai critici del disegno intelligente. Per prima cosa i critici sostengono che Dembski confonde la questione usando il termine "complesso" nello stesso modo in cui gran parte della gente userebbe il termine "improbabile". Egli definisce l'ICS come qualsiasi cosa che ha meno di una probabilità su 10150 di accadere per caso (naturalmente). I critici sostengono che ciò rende l'argomentazione una tautologia: l'ICS non può accadere naturalmente perché Dembski l'ha definita in tal modo, quindi la vera questione diventa il decidere se l'ICS esista o meno in natura. Essi sostengono che Dembski non tenta di dimostrare ciò, ma invece assume semplicemente come data l'esistenza dell'ICS, e quindi procede a sostenere che è un indicatore afidabile del disegno. A sostegno della sua posizione, Dembski ribatte che tali obiezioni riguardano piuttosto la validità del criterio di rigetto statistico fisheriano la cui fondazione matematica è alla base della definizione di ICS, criterio normalmente utilizzato in campo scientifico per la validazione di ipotesi di casualità e correlazione. I critici del metodo di Dembski propongono invece come unico criterio possibile di validazione dell'ipotesi di disegno (e di non casualità in genere) il confronto tra diverse ipotesi basato sull'approccio bayesiano (che come noto pone problemi nella detrminazione delle Pr. a priori).
- Un'altra critica alla complessità specificata fa riferimento al problema dell'"esito arbitrario ma specifico". Ad esempio, è improbabile che una data persona vinca una lotteria, ma d'altra parte la lotteria avrà un vincitore. Sostenere che le possibilità di vincita per ogni singolo giocatore siano molto improbabili, non equivale a dimostrare che esiste qualche probabilità che non vinca nessuno. D'altra parte i sostenitori dell'approccio di Dembski rilevano che sarebbe invece del tutto legittimo sostenere questa improbabilità se per esempio la lotteria prevedesse un'estrazione tra 10^100 numeri (cioè numeri di serie da 100 cifre) avendo solo 10^9 biglietti venduti. Similarmente, è stato argomentato che "si sta semplicemente esplorando uno spazio delle possibilità, e noi, in quanto animali che cercano strutture, stiamo semplicemente imponendo strutture, e quindi obiettivi, dopo i fatti."Template:Rif I critici notano inoltre che esiste molta informazione ridondante nel genoma, il che rende il contenuto molto inferiore rispetto al numero di coppie di basi usate.
- Inoltre, non è corretto assumere che diversi processi e strutture biologiche sorgano tutti assieme, nella loro forma attuale, per puro caso. Invece, si deve comprendere che qualsiasi sistema biologico è composto da numerosi sistemi più piccoli e basilari, che lavorano simbioticamente per creare una struttura più grande. A questa scala è più facile assumere che si siano avute reazioni più semplici e quindi più probabili, che hanno fornito il materiale per strutture più grandi e complesse. I critici della teoria mettono inoltre in rilievo che la probabilità relativa deve tenere conto delle dimensioni dell'universo. Ad esempio, si stima ci siano 125 miliardi (10^11) o più di galassie nell'universo, con circa 100 miliardi (10^11) di stelle in ognuna (quindi un totale stimato di almeno 10^22 stelle). Poichè le stelle hanno una possibilità di avere un sistema con pianeti di tipo terrestre e data la loro gamma e i vari elementi esistenti nell'universo, moltiplicati per la cifra precedente riguardante il numero di stelle, è possibile assumere che la possibilità che un insieme di circostanze porti alla vita sia percepibile. Si deve inoltre tener conto che di tutte le possibli reazioni chimiche casuali che sono occorse nella storia dell'universo. I sostenitori della teoria, pur concordando che tale argomento è istintivamente intrigante e molto diffuso, rispondono a loro volta che il numero di possibili reazioni chimiche verificatesi nell'universo nel corso di tutta la sua storia è comunque strettamente limitato (< 10^120) e che anche in presenza di un numero enorme di pianeti potenzialmente adatti all'evoluzione della vita ciò non potrebbe rendere di per se' possibile una sequenza evolutiva qualora la sua probabilità intrinseca fosse infinitesima; per es. ipotizzando una probabilità di 10^-200 per l'evoluzione, otterremmo una probabilità di 10^-178 per l'ottenimento di un solo caso evolutivo complesso nell'intero universo. Inoltre
- Giustamente Martin Nowak, un professore di matematica e biologia evoluzionistica di Harvard, sostiene che "Non possiamo calcolare la probabilità che un occhio sia venuto in essere. Non abbiamo le informazioni per fare un simile calcolo."Template:Rif
Universo finemente regolato
I promotori del disegno intelligente usano l'argomento secondo cui noi viviamo in un universo finemente regolato. Essi propongono che l'emergere naturale di un universo con tutte le caratteristiche necessarie alla vita sia incredibilmente improbabile. Quindi, un architetto intelligente della vita era necessario per assicurare che le caratteristiche richieste fossero presenti per ottenere un particolare esito. Le opinioni all'interno della comunità scientifica sono ancora divise sulla questione dell'"universo finemente regolato", ma questa particolare spiegazione e stima di probabilità, viene respinta da gran parte degli scienziati e degli statistici.
All'interno della corrente principale della fisica questa questione è legata a qualla del principio antropico, la cui forma debole è basata sull'osservazione che le leggi della fisica devono permettere la vita, poiché noi osserviamo che la vita esiste. La forma forte comunque, asserisce che le leggi delle fisica devono aver reso possibile il sorgere della vita. La forma forte è una posizione distintamente minoritaria e altamente controversa.
Critiche
- I critici sia del disegno intelligente che della forma debole del principio antropico, sostengono che esse sono essenzialmente delle tautologie; la vita come la conosciamo non potrebbe esistere se le cose fossero differenti, ma una forma diversa di vita potrebbe esistere al suo posto. La pretesa dell'improbabilità di un universo che supporti la vita è stata criticata anche come una argomentazione per mancanza di immaginazione, perché assume che nessuna altra forma di vita sia possibile (si veda sciovinismo del carbonio).
- Basandosi sull'idea non dimostrata che alcune delle condizioni iniziali dell'universo avrebbero potuto essere diverse, Stephen Hawking e James Hartle hanno mostrato che partendo dalle condizioni iniziali dell'universo, vale a dire il momento immediatamente successivo al Big Bang, si sarebbe potuto formare un gran numero di tipi di universo. Il tipo di universo in cui viviamo è chiamato, "universo di tipo Hartle-Hawking". Secondo i loro calcoli, la possibilità che un universo di tipo Hartle-Hawking si formi e superiore al 90%. Quindi, la possibilità che il nostro particolare universo si sia formato può essere piccola, ma la possibilità che unn universo dello stesso tipo, con stelle, pianeti e gli altri elementi necessari a creare la vita, come sappiamo esser uscita dal Big Bang, e di oltre il 90%, quindi niente affatto improbabile.
- Recenti studi di cosmologia hanno avanzato la possibilità matematica di un multiverso. Questa permetterebbe a molti tipi di universo di sorgere simultaneamente, e il nostro sarebbe uno di quelli possibili. Anche se le teorie sul multiverso attualmente mancano di predizioni verificate, alcuni astronomi credono che la gravità potrebbe fuoriuscire in altre dimensioni, in scenari previsti dalla cosmologia brane, fornendo potenzialmente il primo dato osservabile a supporto di queste teorie.
Altre critiche al disegno intelligente
Revisone scientifica paritaria
Dembski ha scritto che "Forse il motivo migliore [per essere scettici su questa teoria] è che il disegno intelligente deve ancora stabilirsi come un fiorente programma di ricerca scientifica."Template:Rif I critici fanno notare che i promotori del disegno intelligente, o non sottopongono articoli alle riviste con revisione paritaria, o impostano una "revisione tra pari" che consiste solo di sostenitori del disegno intelligente. I promotori spiegano il motivo della loro assenza dalla letteratura rivista pariteticamente col fatto che i documenti che spiegano le scoperte e i concetti a supporto del disegno intelligente vengono costantemente esclusi dal discorso scientifico principale. Essi affermano che ciò avviene perché gli argomenti del disegno intelligente sfidano i principi del naturalismo filosofico e dell'uniformitarianismo, che sono accettati come fondamentali dal grosso della comunità scientifica. Quindi i sostenitori del disegno intelligente credono che la riceca orientata verso un progettista intelligente venga spesso rigettata semplicemente perché devia da queste "convinzioni dogmatiche", senza considerare i meriti delle loro specifiche affermazioni.
Secondo i critici, questo sarebbe un attacco ad hominem, studiato per coprire la mancanza di successi nel produrre dati o teorie scientificamente testabili e verificabili, sostenendo che esiste una cospirazione nei loro confronti. I critici del disegno intelligente fanno notare che questo è un argomento comunemente usato dai sostenitori di opinioni pseudoscientifiche (soprattutto dagli entusiasti degli UFO), e che il pregiudizio percepito è semplicemente il risultato del fatto che il disegno intelligente non è scientifico e non è adegauatamente supportato. Una notevole eccezione a questa spiegazione della mancanza di lavori sottoposti a revisione tra pari e pubblicati è William Dembski, che sostenne in un intervista del 2001, che smise di sottoporre articoli alle riviste revisionate pariteticamente, a causa del loro lenti tempi di stampa e perché fa più soldi pubblicando dei libri.Template:Rif
Attualmente, il movimento per il disegno intelligente non ha ancora pubblicato un articolo in una rivista scientifica con revisione tra pari. Il 4 agosto 2004, un articolo di Stephen C. Meyer, Direttore del "Discovery Institute's Center for Science & Culture", apparve nella rivista revisionata pariteticamente, Proceedings of the Biological Society of Washington.Template:Rif
Una recensione critica dell'articolo trovò che esso mostrava scarsa erudizione, in quanto non citava né controbatteva specificaente i dati attuali a supporto dell'evoluzione, e [costruiva] "un edificio retorico tramite omissione di fatti rilevanti, citazioni selezionate, analogie sbagliate, demolizione di argomenti deboli e interpretazioni tendenziose." Template:Rif
Il 7 settembre, l'editore della rivista, il "Council of the Biological Society of Washington", rilasciò una dichiarazione in cui si ripudiava l'articolo in quanto non soddisfava gli standard scientifici e non era stato revisionato tra pari.Template:Rif La stessa dichiarazione prometteva che in futuro sarebbero state seguite delle procedure di revisione appropriate e avallava una risoluzione pubblicata dall'"American Association for the Advancement of Science", la quale osservava che non esistevano prove scientifiche credibili a supporto del disegno intelligente.Template:Rif Le ragioni della rivista per disconoscere l'articolo vennero negate da Richard Sternberg, che era caporedattore all'epoca in cui l'articolo venne presentato, e successivamente lasciò la direzione editoriale al momento della sua pubblicazione.Template:Rif
I critici del documento di Meyer credono che lo stesso Sternberg avesse pregiudizi in materia, poiché è membro della direzione editoriale del Baraminology Study Group, un organizzazione con una agenda creazionista. La posizione ufficiale del Baraminology Study Group è che Sternberg non è un creazionista ed agisce principalmente come revisore scettico.Template:Rif Come parte di una successiva causa di lavoro, Sternberg sostenne che fu "bersaglio di rappresaglie e molestie" e cita una lettera dello United States Office of Special Counsel a supporto della sua versione dei fatti.Template:Rif
I promotori del disegno intelligente hanno anche portato come prova di revisione tra pari un articolo di Michael Behe e David W. Snoke che venne pubblicato nella rivista Protein Science. Ma l'articolo è stato criticato da scienziati qualificati, che evidenziano che "esso non contiene una 'teorie del disegno'. non fa alcun tentativo di modellare un processo del 'disegno intelligente' e non propone alcuna alternativa all'evoluzione."
La vasta maggioranza dei biologi praticanti non supporta o avalla in alcun modo il disegno intelligente. La comunità scientifica non considera l'argomento sullo stesso piano, ad esempio, delle diverse teorie su come particolari tratti si evolvono, o addirittura non lo considera far parte del campo della speculazione scientifica, nel modo in cui un ipotesi di esogenesi potrebbe essere considerata come una speculazione scientifca plausibile. Il fallimento nel seguire le procedure del discorso scientifico, e il fallimento nel sottoporre alla comunità scientifica un lavoro che regga allo scrutinio, è considerata dai critici del disegno intelligente come un forte argomento contro il poter considerare del tutto il disegno intelligente come una "scienza".
Ipotesi sul progettista o i progettisti
Anche se il movimento per il disegno intelligente è spesso ritratto come una variante del crazionismo basato sulla Bibbia, molte argomentazioni del disegno intelligente sono formulate in termini secolari. Gran prte degli argomenti non dipendono dal fondamentalismo biblico. Essi non dichiarano esplicitamente che i propri sostenitori accettano il racconto della Bibbia, non dichiarano esplicitamente che Dio è il progettista, ma il progettista viene spesso implicitamente ipotizzato essere intervenuto in cosi tanti punti differenti dello spazio e del tempo (talvolta addirittura fuori dallo spazio e dal tempo, come nel caso del progettista dell'universo finemente regolato) che solo Dio o una cultura aliena estremamente capace, longeva e persistente possono soddisfare i requisiti.
Ogni progetto ipotizzato pone una nuova sfida al disegno intelligente. Il nuovo progetto è il prodotto dello stesso autore/i come qualsiasi altro? Si basa su prove esterne o interne al progetto? Ogni progetto, basandosi sulle prove del tempo e luogo originali in cui è apparso, ipotizza che lo stesso progettista, o altri, sia stato presente in quello stesso tempo e luogo. Poiché i tempi e i luoghi spesso sono noti solo con una certa imprecisione, esiste la possibilità che essi coincidano con quelli di qualche altro progetto.
Gli argomenti chiave in favore delle diverse varianti del disegno intelligente sono cosi ampi da poter essere adottati da qualsiasi comunità che cerchi una alternativa al pensiero evoluzionistico, comprese quelle che supportano modelli non-teistici della creazione, anche se i progettisti potrebbero essere differenti. Ad esempio, la nozione di "progettista intelligente" è compatibile con l'ipotesi materialistica secondo cui la vita è stata introdotta sulla Terra da specie aliene (come predicato dal movimento Raeliano), o con quella per cui sarebbe emersa come risultato della panspermia, ma non sarebbe compatibile con quella dei progettisti dell'"universo finemente regolato".
Similarmente, il disegno intelligente sostiene di poter supportare una varietà di nozioni teistiche. Alcuni promotori del creazionismo e del disegno intelligente rigettano il concetto cristiano di onnipotenza e onniscienza da parte di Dio, e appoggiano il teismo aperto o la teologia di processo. È stato suggerito dagli oppositori che i ricercatori del disegno intelligente devono spiegare perché gli organismi vennero progettati come sono, e sostengono che le prove esistenti rendono l'ipotesi del progetto improbabile. Ad esempio, Jerry Coyne, dell'Università di Chicago, si chiede:
- Perché un progettista intelligente creerebbe milioni di specie per farle estinguere, rimpiazzandole con altre e ripetendo il processo varie volte? ... Perché il progettista ha dato delle ali piccole e non funzionali ai kiwi? O occhi inutili agli animali che vivono nelle grotte? O un transitorio mantello di peli al feto umano?... Perché il progettista ci ha dato un modo per produrre vitamina C, per poi distruggerlo disabilitando uno dei suoi enzimi? Perché il progettista intelligente ha riempito le isole oceaniche di rettili, mammiferi, anfibi e pesci d'acqua dolce, nonostante la non idoneità di tali isole per queste specie? E perché avrebbe fatto assomigliare la flora e la fauna di queste isole a quella del continente più vicino, anche quando i due ambienti sono molto differenti?Template:Rif
Alcuni di questi ricercatori del disegno intelligente sostengono che, semplicemente, non siamo in grado di comprendere i motivi del progettista. Ad esempio Behe in Darwin's Black Box argomenta che:
- Caratteristiche che ci colpiscono come strane, potrebbero esser state date dal progettista per vari motivi--per ragioni artistiche, per mettersi in mostra, per qualche scopo pratico non ancora individuabile, o per qualche ragione non intuibile.
Inoltre essi possono sostenere che la benevolenza del creatore non implica il bisogno di una perfezione fisica nella Creazione. I critici come Coyne rispondono che la possibilità di motivi mutuamente contraddittori e "non intuibili", significa che il disegno intelligente non è falsificabile e quindi non è scientifico.
"Cosa (o chi) ha progettato il progettista?"
Sollevando la questione della necessità di un progettista per gli oggetti a complessità irriducibile, il disegno intelligente solleva anche la questione di, "cosa ha progettato il progettista?" In base alla argomentazioni del disegno intelligente, un progettista capace di creare complessità irribucibile, deve essere anch'esso irriducibilmente complesso. Contrariamente al creazionismo religioso, dove alla domanda "cosa ha creato Dio?" si può rispondere con argomenti teologici, questo crea un paradosso logico nel disegno intelligente, poiché la successione di progettisti può essere risalita all'infinito, lasciando pendente la questione della creazione del primo progettista. Il tipo di logica richiesta nel sostenere tale ragionamento è nota come ragionamento circolare, una forma di falla logica.
Una contro-argomentazione del disegno intelligente a questo problema, invoca una causa non causata - in altre parole, una divinità - per risolvere la questione. In questo caso il disegno intelligente si riduce al creazionismo religioso. Allo stesso tempo, la postulazione dell'esistenza di anche una singola causa non causata nell'universo, contraddice l'assunto fondamentale del disegno intelligente, per cui ogni oggetto complesso richiede un progettista. Un altro possibile contro-argomento potrebbe essere una regressione infinita di progettisti, ammettendo che un numero infinito di oggetti permetta anche che accada un qualsiasi evento arbitrariamente improbabile, come un oggetto con complessità "irriducibile" che viene assemblato per caso. Ancora una volta, questo contradice l'assunto fondamentale del disegno intelligente per cui ogni oggetto complesso necessita di un progettista, producendo così una contraddizione logica.
Quindi, secondo gli oppositori, qualsiasi tentativo di aggiustare le ipotesi del disegno intelligente, o produce una contraddizione, o lo riduce a un credo nel creazionismo religioso. Il disegno intelligente cessa quindi di essere una teoria falsificabile e perde la sua abilità si sostenere di essere una teoria scientifica.
Richard Dawkins, biologo e professore dell'Università di Oxford, sostiene che il disegno intelligente prende semplicemente la complessità richiesta per l'evoluzione della vita e la sposta sul "progettista". Secondo Dawkins, il disegno intelligente non spiega come la complessità si sia generata in primo luogo, la sposta semplicemente. Template:Rif
Argumentum ad ignorantiam
Alcuni critici hanno sostenuto che molti punti sollevati dai promotori del disegno intelligente ricordano l'argumentum ad ignorantiam. In questo tipo di errore logico, qualcuno sostiene che la mancanza di prove a supporto di un punto di vista sia una prova del punto di vista di qualcun altro (ad esempio: "La scienza non può spiegarlo, quindi è opera di Dio"). In particolare, la richiesta da parte di Michael Behe, per una spiegazione più dettagliata dell'evoluzione storica dei sistemi molecolari, sembra presumere una dicotomia dove o l'evoluzione o il progetto sono la spiegazione giusta, e ogni fallimento percepito dell'evoluzione diventa una vittoria del progetto. In termini scientifici, "l'assenza di prove non è prova dell'assenza" di spiegazioni naturalistiche dei tratti osservati negli organismi viventi. Dal punto di vista filosofico viene però obiettato che in realtà gli argomenti ad ignorantiam puri sono rari, in quanto la loro verosimiglianza è rinforzata con l'appoggio a ragionamenti che utilizzino implicitamente la forma logica del modus tollens (p->q e !q => !p). Specificatamente nell'ipotesi del disegno intelligente il termine !q verrebbe fornito dall'implausibilità probabilistica di una evoluzione per mutazione puramente casuale.
Comicità
- Flying Spaghetti Monsterism - Una religione che parodizza il disegno intelligente
- Fallimento intelligente - Una parodia del disegno intelligente
- (EN) "Pandamonium" una parodia satirica di un videogioco a favore del disegno intelligente.
Bibliografia
A supporto
- Percival Davis e Dean H. Kenyon Of Pandas and People: The Central Question of Biological Origins 1989 (II edizione 1993) ISBN 0914513400
- Michael Behe. A Response to Critics of Darwin's Black Box
- William A. Dembski. Becoming a Disciplined Science: Prospects, Pitfalls, and Reality Check for ID
- William A. Dembski. Searching Large Spaces - Displacement and the No Free Lunch Regress
- Michael J. Behe. Darwin's Black Box: The Biochemical Challenge to Evolution, New York: Free Press, 1996. ISBN 0684834936
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- Robert G. Neuhauser. The Cosmic Deity: Where Scientists and Theologians Fear to Tread, Mill Creek Publishers. 2004. ISBN 0975904302
- William Paley. Natural Theology; or, Evidences of the Existence and Attributes of the Deity, Londra: XII edizione, 1809.
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- Thomas Woodward. Doubts About Darwin: A History of Intelligent Design, Baker Books, 1993, ISBN 0801064430
- Dean L. Overman, A Case Against Accident and Self-Organization, Rowman & Littlefield Publishers, 1997, ISBN 0847689662
- Lee Strobel: The Case for a Creator, Zondervan, 2004, ISBN 0310241448
Critici
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- Robert Pennock ed. Intelligent Design Creationism and its Critics: Philosophical, Theological, and Scientific Perspectives, MIT Press (2002). ISBN 0262661241
- Robert Pennock. Tower of Babel: The Evidence against the New Creationism, MIT Press (1999). ISBN 0262661659
- Niall Shanks. God, the Devil, and Darwin: A Critique of Intelligent Design Theory, Oxford University Press (2004). ISBN 0195161998
- Mark Perakh. Unintelligent Design, Prometheus (Dec 2003). ISBN 1591020840
- Frederick C. Crews. Saving Us from Darwin, The New York Review of Books, Vol 48, No 15 (4 ottobre 2001).
- Frederick C. Crews. Saving Us from Darwin, Part II, The New York Review of Books, Vol 48, No 16 (18 ottobre 2001).
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- Barbara Forrest e Paul R. Gross. Creationism's Trojan Horse: The Wedge of Intelligent Design, Oxford University Press (2005). ISBN 0195157427
- Intelligent design, il creazionismo evolutivo di H. Allen Orr - Le Scienze, n. 446, ottobre 2005
Note
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- Template:Note "Creationism, Intelligent Design, and other claims of supernatural intervention in the origin of life or of species are not science" In Science and Creationism: A View from the National Academy of Sciences, Second Edition National Academy of Sciences, 1999
- Template:Note Niall Shanks, 2004.God, the Devil, and Darwin: A Critique of Intelligent Design Theory, Oxford University Press.
- Template:Note The Economist Magazine, 30 luglio/5 agosto 2005, "Intelligent design rears its head", pagine 30 e 31
- Template:Note [1] AP, 2 agosto 2005
- Template:Note [2] Peter Baker e Peter Slevin, Washington Post Staff Writers, mercoledì, 3 agosto 2005;
- Template:Note Claudia Wallis. Evolution Wars. Time Magazine, numero del 15 agosto 2005, pagina 32 [3]
- Template:Note Barbara Forrest, 2000. "Methodological Naturalism and Philosophical Naturalism: Clarifying the Connection." In Philo, Vol. 3, No. 2 (Autunno-inverno 2000), pagg. 7-29.
- Template:Note Phillip E. Johnson nel suo libro "Reason in the Balance: The Case Against Naturalism in Science, Law and Education" (InterVarsity Press, 1995), si posizione come "realista teistico" contro il "naturalismo metodologico".
- Template:Note "Io e i miei colleghi parliamo di 'realismo teistico'-- o talvolta, di 'mera creazione' -- come concetto definene del nostro movimento [per il disegno intelligente]. Ciò significa che affermiamo che Dio è oggettivamente reale come Creatore, e che la realtà di Dio è registrata in modo tangibile nelle prove accessibili alla scienza, in particolare alla biologia." Phillip Johnson. Starting a Conversation about Evolution
- Template:Note William Dembski in The Design Inference" (si veda Bibliografia) cita gli extraterrestri come possibili progettisti [4].
- Template:Note Michael J. Murray, n.d. "Natural Providence (o Design Trouble)" (PDF)
- Template:Note William Dembski difende il disegno intelligente dalle "sciocche pretese" che le "tecnologie antiche non possono aver costruito le piramidi, quindi le hanno costruite i folletti." [5]
- Template:Note Tommaso Aquino, 1265-1272. Summa Theologica. "Tommaso Aquino' 'Cinque modi'" In faithnet.org.uk
- Template:Note "...la prima cosa che deve essere fatta e tirare la Bibbia fuori dalla discussione. ...Cinò non equivale a dire che le questioni bibliche non siano importanti; il punto è piuttosto che il momento di affrontarle verrà dopo che abbiamo separato il pregiudizio materialista dai fatti scientifici." Phillip Johnson. "The Wedge", Touchstone: A Journal of Mere Christianity. luglio/agosto 1999.
- Template:Note "Il disegno intelligente è un movimento intellettuale, e la strategia del cuneo smette di funzionare quando vieniamo visti solo come in modo diverso di impacchettare il messaggio cristiano evangelico. ... Gli evangelisti fanno il loro lavoro molto bene, e spero che il nostro lavoro gli apra alcune porte che sono state chiuse." Phillip Johnson. "Keeping the Darwinists Honest", Un intervista con Phillip Johnson. In Citizen Magazine. April 1999.
- Template:Note William Dembski, 1998. The Design Inference. Cambridge University Press
- Template:Note Dembski. 1999. Intelligent Design; the Bridge Between Science and Theology. "Cristo è indispensabile per qualsiasi teoria scientifica, anche se chi la pratica non ha indizi su di lui. La pragmatica di una teoria scientifica può, per essere certa, essere portata aventi senza ricorrere a Cristo. Ma la validità concettuale della teoria può essere collocata in definitiva solo in Cristo." p. 210
- Template:Note Dembski. 2005. Intelligent Design's Contribution to the Debate Over Evolution: A Reply to Henry Morris.[6]
- Template:Note "Reclaiming America for Christ Conference" 1999. Phillip E. Johnson. How the Evolution Debate Can Be Won [7] at ReclaimAmerica.org
- Template:Note Il disegno intelligente in genere è logico consistente internamente solo all'interno della struttura in cui opera. Si critica che questa struttura ha le sue fondamenta su assunzioninon supportate e non giustificate: che complessità e improbabilità debbano implicare un progetto, ma che l'identità e le caratteristiche del progettista non siano identificate o quantificate, ne necessitino di esserlo. La struttura del disegno intelligente, poiché si poggia su una asserzione non quantificabile e non verificaile, non ha confini definiti eccetto che complessità e improbabilità richiedono progettazione, e che il progettista non deve essere limitato dalle leggi della fisica.
- Template:Note Il progettista non è falsificabile, poiché la sua esistenza viene tipicametne asserita senza condizioni sufficienti a permettere un osservazione falsificante. Essendo il progettista oltre il reame dell'osservabile, le dichiarazioni circa la sua esistenza non possono essere né supportate, né minate dall'osservazione, rendendo quindi il disegno intelligente e gli argomenti che ne derivano, degli argomenti a posteriori.
- Template:Note Il disegno intelligente fallisce la prova del rasoio di Occam. Aggiungere entità (un agente intelligente, un progettista) all'equazione non è strettamene necessario a spiegare gli eventi.
- Template:Note Che il disegno intelligente non sia sperimentabile empiricamente, deriva dal fatto che il disegno intelligente viola una basilare premessa della scienza, il naturalismo.
- Template:Note Il disegno intelligente professa di offrire una risposta che non ha bisogno di esser definita o spiegata: l'agente intelligente, il progettista. Asserendo una conclusione di cui non si deve rendere conto, il progettista, nessuna ulteriore spiegazione è necessaria per sostenerla, e le obiezioni sollevate a chi lo accetta, fanno pochi progressi. Quindi il disegno intelligente non è una valutazione sperimentale di dati che possono cambiare quando vengono scoperte nuove informazioni. Una volta sostenuto che è stata stabilita una conclusione di cui non si deve rendere conto, non c'è semplicemente possibilità di correzioni future. L'idea della crescita progressiva delle idee scientifiche è richiesta per spiegare i dati precedenti e qualsiasi dato in precedenza inspiegabile, oltre che qualsiasi dato futuro. Questa viene spesso data come giustificazione per la base naturalistica della scienza.
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- Template:Note Joel Belz, 1996. "Witnesses For The Prosecution." In World Magazine.
- Template:Note "La nostra strategia è stata quella di cambiare un po' l'oggetto, così da poter portare la questione del disegnop intelligente, che in realtà significa la realtà di Dio, davanti al mondo accademico e nelle scuole." Phillip E. Johnson. 10 gennaio 2003 su American Family Radio [13] In www.christianity.ca
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