Protozoa

gruppo di organismi eucarioti unicellulari

I protozoi sono organismi unicellulari eucarioti, autotrofi o eterotrofi, a volte, come nel caso di Euglena viridis, l'individuo è eterotrofo facoltativo, se posto in ambiente non luminoso. Sono provvisti di tutti gli organuli cellulari, a volte di vacuoli pulsanti (1 o 2), e di organi fotosensibili. Si muovono tramite flagelli, ciglia o pseudopodi (amebe). Si conoscono oltre 35000 specie di protozoi. Essi mancano di attributi tipici dei (metazoi) , quali la costruzione cellulare stratificata.

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Protozoi

Paramecium aurelia
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoProtista
SottoregnoProtozoa

Descrizione

I protozoi popolano attualmente in numero sterminato i mari, acque salmastre e dolci, i terreni umidi. Attecchiscono e si diffondono rapidamente ovunque, specialmente su materiali in decomposizione, sono sovente parassiti (infettivi) di altri organismi vegetali e animali, conducono spesso vita in simbiosi. In mare costituiscono buona parte del plancton e del benthos.
Per quanto siano sovente dotati di movimenti autonomi, i loro spostamenti avvengono sostanzialmente per diffusione. Taluni bentonici presentano a volte modi di vita gregario o coloniale.
La riproduzione è varia e complessa. Accanto a protozoi che si moltiplicano asessualmente, per divisione semplice o multipla o per gemmazione, ve ne sono altri che si riproducono per via sessuata (copulazione, coniugazione); altri ancora presentano alternanze di generazioni sessuate e asessuate che spesso differiscono morfologicamente tra loro.

Classificazione

In origine i protozoi sono stati considerati un sottoregno degli animali, essendo l'altro i metazoi. Questa classificazione, proposta per la prima volta da Goldfuss nel 1818 divideva i protozoi in quattro classi: Flagellata, Ciliata, Sarcodina e Radiolaria, in riferimento a microorganismi capaci di muoversi. Più recentemente Cavalier-Smith, nel 1993[1] ha proposto di creare un regno dei protozoi che comprendesse gli organismi eucariotici distinti da quelli che non hanno mitocondri (archezoi) e che non hanno i caratteri derivati comuni ad animali, funghi, piante, e cromisti. Cavalier-Smith divide questo regno in due sottoregni, Adictyozoa (nel quale pone i percolozoi) e Dictyozoa, ulteriormente diviso in due parti (chiamati "rami"): Parabasalia e Bikonta. Quest'ultima categoria è ulteriormente divisa in due infraregni, Euglenozoa e Neozoa, quest'ultimo a sua volta diviso in sette parvoregni: Ciliomyxa (phyla Opalozoa, Mycetozoa e Choanozoa), Alveolata (phyla (Dinozoa, Apicomplexa di cui fa parte il patogeno cryptosporidium e Ciliphora), Actinopoda (phyla Radiozoa e Heliozoa), Neosarcodina (phyla Rhizopoda e Reticulosa), Entamoebia, Myxozoa (phyla Myxosporidia, Haplosporidia e Paramyxea) e Mesozoa. Ulteriori studi filogenetici[2] hanno però rivoluzionato nuovamente questo sistema di classificazione considerando i protozoi come un gruppo polifiletico e quindi pressoché privo di valore tassonomico.

Note

  1. ^ Cavalier-Smith, Thomas.Kingdom Protozoa and its 18 Phyla
  2. ^ Adl, Sina M. et al. New Classification of Protists