Gli Akha sono un gruppo etnico proveniente dalla Cina (Yunnan) e dal Tibet. La maggioranza degli Akha vivono ora in piccoli villaggi di montagna in Cina, in Laos (dove vengono chiamati Lao Sung), in Myanmar e nel nord della Thailandia (dove rappresentano una delle sei maggiori tribù di montagna).

La migrazione degli Akha verso la Thailandia cominciò agli inizi del XX secolo e continua tutt’oggi con circa 80.000 presenze nella province settentrionali di Chiang Rai e Chiang Mai. Parlano Akha, una lingua della famiglia Tibeto-Birmana, molto simile alla lingua Lisu e Lahu in quanto tutte e tre appartenevano un tempo alla tribù dei cacciatori Lolo che nel XVII secolo governava le pianure di Paoshan e Teinchung fino alla invasione della Dinastia dei Ming (1644) nello Yunnan.

Popolazione totale: 449,261

Regioni con maggiori presenze: Myanmar, Cina, Laos, Thailandia

Lingua: Akha, Lao, Thai

Religione: Animista, Cristiana, Buddista.


Cultura e stile di vita

Generalmente gli Akha vivono in case di bambù erette su basse piattaforme di legno in zone collinose. Queste capanne sono divise per sesso: un lato è per le donne e l’altro lato, occupato dai maschi, è usato come area pubblica. Gli Akha usano spesso una forma distruttiva di agricultura chiamata taglia e brucia che può portare all’eleminazione degli alberi più antichi, di specie di animali native e all’impoverimento del suolo. Sono contadini esperti che si concentrano sulle coltivazioni di riso, mais e soia che vengono piantati a rotazione stagionale e sono anche cacciatori efficienti le cui prede talvolta includono specie in via di estinzione.

Gli Akha danno particolare importanza alla genealogia, la storia della famiglia a cui si appartiene viene studiata sin da bambini.

La religione Akha può essere definita animista in quanto credono in un mondo pieno di spiriti buoni e cattivi che hanno il potere di intervenire sulla vita dell’uomo la quale ha un ciclo naturale che, se interrotto, puo’ portare a malattie, sfortuna o addirittura morte.

Diritti umani ed altri problemi

Gli Akha hanno affrontato molti problemi riguardanti i diritti umani e la giustizia, particolarmante in paesi nazionalisti come Cina e Thailandia in quanto le zone collinari in cui abitano sono adatte alla produzione di legname.

Un altro motivo di controversia è la tecnica taglia e brucia che gli Akha usano in agricoltura e allevamento danneggiando le foreste nazionali e l’ecosistema nativo.

Molti bambini vengono venduti dalle famiglie ed introdotti nel giro della prostituzione infantile o mandati a lavorare nelle città; le conseguenze di questi atteggiamenti hanno portato alla “perdita di una generazione” ed alla conseguente erosione della cultura Akha.

I portavoce di molti villaggi Akha in Thailandia denunciano tra l’altro un trattamento ingiusto da parte del governo: la copertura medica viene loro rifiutata così come l’emissione di documenti d’identità in quanto immigrati.