Il 35° Vertice del G8 si svolge all'Aquila dall'8 al 10 Luglio 2009. Per la prima volta partecipa al Vertice il neo-eletto Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La riunione è guidata dal Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi.

I leaders in posa per una foto di gruppo il primo giorno del Summit.

Il Vertice del G8 2009, dopo una prima programmazione su l'isola de La Maddalena, in Sardegna, è stato poi spostato all'Aquila il 23 Aprile 2009 su decisione di Silvio Berlusconi, per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale sulla città colpita dal terremoto del 6 aprile 2009.

Partecipanti

Ecco i capi di stato e di governo partecipanti a questo G8 in Italia:

Leader invitati

Nella seconda giornata i Leader del G8 si incontreranno con altri 5 leader, formando cosi un G8+5:

Altri leader invitati

Nella terza giornata, insieme a tutti gli altri, parteciperanno anche le delegazioni di alcuni paesi, tra cui:
  Algeria, con il presidente Abdelaziz Bouteflika
  Australia, con il primo ministro Kevin Rudd
  Egitto, con il presidente Hosni Mubarak
  Indonesia, con il presidente Susilo Bambang Yudhoyono
  Libia, con il leader Muammar al-Gaddafi
  Nigeria, con il presidente Umaru Yar'Adua
  Senegal, con il presidente Abdoulaye Wade
  Corea del Sud, con il presidente Lee Myung-bak
  Svezia, con il presidente del consiglio europeo Fredrik Reinfeldt
  Spagna, con il primo ministro José Luis Rodriguez Zapatero
  Turchia, con il primo ministro Recep Tayyip Erdogan
  Paesi Bassi, con il primo ministro Jan Peter Balkenende
  Angola, con il primo ministro José Eduardo dos Santos
  Danimarca, con il primo ministro Lars Lokke Rasmussen

Le organizzazioni internazionali partecipanti sono:
  Unione Africana, con il presidente Muammar al-Gaddafi
  Nazioni Unite, con il segretario generale Ban Ki-moon
NEPAD, con il presidente Meles Zenawi
Agenzia internazionale dell'energia, con il direttore esecutivo Nobuo Tanaka
Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, con il presidente Robert Zoellick
Organizzazione Mondiale del Commercio, con il direttore generale Pascal Lamy
Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, con il segretario generale Angel Gurria
Fondo Monetario Internazionale, con il direttore generale Dominique Strauss-Kahn
Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura, con il direttore generale Jacques Diouf
Organizzazione Internazionale del Lavoro, con il direttore generale Juan Somavia
Programma Alimentare Mondiale, con il direttore esecutivo Josette Sheeran

Gli accordi

Clima

Al termine della sessione sulla lotta ai cambiamenti climatici, i Paesi del G8 hanno definito l'accordo per l'impegno a limitare l'aumento globale della temperatura media a due gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali. Oltre a questo si è trovata un'intesa anche sulla volontà di ridurre del 50% le emissioni globali entro il 2050, rafforzando l'idea di sostegno all'obiettivo dei paesi sviluppati di ridurre le emissioni di gas serra dell'80% entro il 2050. Tale risultato è stato definito "non vincolante" dalla Cina, che ritiene si debbano differenziare le condizioni dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli emergenti e in via di sviluppo. Secondo Pechino, appoggiata anche dall'Egitto, non è condivisibile accomunare un vincolo sulle emissioni di gas serra estendendolo anche a Paesi che intendono proseguire il loro processo di sviluppo, che altrimenti verrebbe vanificato.

Economia

La prima giornata del vertice degli Otto Grandi si è incentrata anche sulla crisi economica che sta coinvolgendo il mondo. Pur ribadendo la permanenza della difficile situazione economica, i leader mondiali si sono trovati d'accordo nel confermare il loro impegno per la lotta alla crisi, prima di tutto facendo leva sull'inopportunità del protezionismo e incentivando la libertà del mercato. Tra le misure auspicate ci sono quelle di stabilizzare il settore finanziario e di fornire lo stimolo per sostenere la crescita e per creare nuovi posti di lavoro, il tutto tenendo fede all'impegno di mantenere la sostenibilità fiscale degli aiuti di Stato forniti al settore dell'economia. Infine la lotta ai paradisi fiscali per evitare grossi depositi di denaro finalizzati ad evadere il fisco per la quale si è deciso di affidare un ruolo fondamentale all'Ocse, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

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