Sansepolcro

comune italiano

Template:Comune Sansepolcro (anticamente Borgo San Sepolcro, da cui la forma vernacola "el Borgo") è un comune dell'Appennino centrale, tra Toscana, Umbria e Marche; con oltre 16.300 abitanti, è il centro più popoloso della parte toscana dell'Alta Valle del Tevere.

Geografia

Il territorio comunale ha un'estensione di 91.48 km²; inserito nel sistema geografico dell'Appennino centrale, pur appartenendo geograficamente all'area umbra dal 1441 fa amministrativamente parte della Toscana, rispetto alla quale si trova al confine orientale, tra la riva sinistra del Tevere e l'Alpe della Luna sullo spartiacque appenninico. La città (latitudine 43°34'32"16 N; longitudine 12°8'38"40 E)di strova a 330 m s.l.m. L'altitudine minima del territorio comunale è di 295 m s.l.m., quella massima di 1.384 m s.l.m., per un'escursione altimetrica di 1.089 metri. Il territorio comunale, classificato di sismicità media, si estende prevalentemente su una zona collinare interna compresa tra la bassa catena preappenninica a ovest e l'Appennino a est; la zona pianeggiante occupa la parte sud-ovest del territorio ed è attraversata dal fiume Tevere. Pur essendo posta sul versante tirrenico, nel corso dei secoli ha sviluppato profondi legami culturali, economici e sociali con l'area adriatica (la costa adriatica dista meno di 100 km), particolarmente con la Romagna - con la quale comunica attraverso il Passo di Viamaggio, in direzione di Rimini - e il Montefeltro. Il territorio del Comune di Sansepolcro è zona ad alta intensità sismica. Dopo quelli del 1781 e del 1789, l'ultimo terremoto di una certa rilevanza si è verificato nel 1948 (noto come terremoto di Sansepolcro). Successivamente si sono avuto fenomeni sismici nel 1984, nel 1997 (parzialmente indipendente dal terremoto di Umbria e Marche), e nel 2001.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Sansepolcro.

Il periodo autunnale e invernale è piuttosto freddo, con precepitazioni nevose sulle alture (diradatesi però negl ultimi anni). La primavera è piovosa. Il periodo di utilizzo del riscaldamento a metano va dal 15 ottobre al 15 aprile. Il mese più freddo è febbraio.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Sansepolcro.

La fondazione del centro abitato viene fatta risalire al X secolo; secondo la tradizione locale fu opera di Arcano ed Egidio, due pellegrini di ritorno dalla terra santa che vi fondarono una comunità monastica. L'abbazia, dedicata al Santo Sepolcro e ai Santi Quattro Evangelisti, è documentata a partire dall'anno 1012, ed è detta sorgere in località Noceati. Le prime fonti storiche parlano di una abbazia benedettina, poi passata - tra 1137 e 1187 - alla congregazione camaldolese, nel territorio della Diocesi di Città di Castello. Attorno al monastero si sviluppò, successivamente, il nucleo del centro cittadino che raggiunse la fisionomia attuale agli inizi del XIV secolo. Un elemento propulsore dello sviluppo del centro abitato fu il privilegio di organizzare il mercato settimanale nel giorno di sabato e una fiera annuale all'inizio di settembre, concesso all'abate dall'imperatore Corrado II nel 1038. Sulla fondazione esistono comunque ipotesi alternative, fra cui quella del dott. Vincenzo Benini ove si sostiene che il centro si sviluppi sulle ceneri di un solitario accampamento romano abbandonato a se stesso dopo la crisi dell'impero. A sostegno mancano prove documentali, ma lo studioso mette in relazione a questa tesi un monumento funebre romano (oggi al Museo Civico), la pianta della parte antica della città, che pare ricalcare quella di un castrum romanum. Dopo la pubblicazione di questa ipotesi (1978), l'arch. Giovanni Cecconi, in due studi apparsi nel 1992 e nel 1994, ha proposto la tesi dell'origine del Borgo, poi Sansepolcro, dal vicus romano di Voconianus (località Boccognano).

Comune e signoria

Le magistrature comunali sono documentate dal 1163, quando si parla dei consoli in un privilegio inviato all'abate dall'imperatore Federico I Barbarossa per confermarne uno analogo emesso nello stesso anno dal suo legato Rainaldo di Colonia. Successivamente si sviluppano anche le magistrature del podestà (documentato dal 1203) e del capitano del popolo (documentato dal 1251). Vi sono pure alcuni consigli, il principale dei quali è il Consiglio dei Ventiquattro. Nel corso del XIII secolo si insediano a Sansepolcro vari Ordini mendicanti: i Frati Minori (che fondano un primo convento a Pozzuolo negli anni '30 circa e si trasferiscono entro le mura nel 1258), i frati Eremiti di sant'Agostino (che costruiscono il loro convento urbano nel 1281, ma che dal 1249 circa erano fuori delle mura) e i frati Servi di santa Maria (che costruiscono un primo convento nel 1255 e quello definitivo nel 1294). Precoci anche le forme di vita religiosa femminile, con un monastero di damianite già presente nel 1228 e uno della congregazione benedettina della beata Santuccia fondato nel 1271. Nel 1301 Borgo Sansepolcro passa sotto la signoria di Uguccione della Faggiuola e, un ventennio dopo, di Guido Tarlati. Dal 1335 al 1351 si ha un periodo di sottomissione a Perugia, città con la quale il Borgo era stato più volte alleato nel secolo precedente; dal 1351 al 1358 si impadroniscono di Sansepolcro i Visconti di Milano. Nel decennio successivo Sansepolcro si sottomette a Città di Castello. Successivamente ritorna a far parte dei domini pontifici, per essere poi ceduta nel 1370 ai Malatesta di Rimini. Quello della signoria malatestiana è considerato il periodo di maggior splendore della storia cittadina. Nel corso della terza decade del XV secolo divenne un feudo di diversi condottieri: Niccolò Fortebraccio detto il Piccinino e, successivamente, Bartolomeo d'Alviano e di nuovo per poco tempo Niccolò Fortebraccio. Nel corso della battaglia di Anghiari, combattuta il 29 giugno 1440, 2.000 uomini di Sansepolcro si uniscono all'esercito di Piccinino per combattere contro la lega pontificio-fiorentina. Nel 1441, sconfitto il Piccinino, Sansepolcro venne ceduta in pegno a Firenze per 25.000 ducati da papa Eugenio IV[1] Venticinque anni dopo, nel 1466, il comune, accogliendo le sollecitazioni di fra Fortunato Coppoli da Perugia, francescano dell'Osservanza, fonda il Monte di Pietà, il primo sorto nel territorio dell'attuale Toscana. Nei secoli XIV-XV l'economia cittadina è particolarmente florida grazie alla coltivazione del guado, pianta usata nella tintura delle stoffe e commercializzata nei vicini porti adriatici.

Sansepolcro, "fortezza di confine"

Nell'ambito di un più ampio piano strategico, i Medici dotarono Sansepolcro di nuove mura. Le ultime modifiche alla cinta muraria furono effettuate nel XVI secolo da Giuliano da Sangallo che vi sperimentò le prime soluzioni di fortificazione alla moderna (Ad oggi la stupenda fortezza,fulcro centrale della fortificazione,versa in avanzato stato di degrado).

Sempre nel XV secolo, il Borgo venne identificato con il centro romano di Biturgia, citato da Claudio Tolomeo nella sua Geografia. L'ipotesi cinquecentesca (di cui rimane testimonianza in una delle forme usate per indicare gli abitanti: biturgensi) è stata scartata dalla storiografia moderna.

Significativo l'intervento sulle mura condotto negli anni '50 del XVI secolo su iniziativa di Cosimo I de' Medici, che intendeva fortificare il confine dello Stato fiorentino in vista della guerra contro Siena; per evitare la spesa di ampliare le mura, nel 1555 furono abbattuti i borghetti esterni, causando un notevole danno urbanistico alla città. Nel corso del XVI Sansepolcro, elevata a sede vescovile da papa Leone X nel 1520 e insignita del titolo di "città", conosce un momento di fioritura artistica notevole, grazie anche alle aperture verso Roma (la famiglia degli Alberti) e alle vicine zone dell'Umbria (con i pittori Cristoforo Gherardi e Raffaellino dal Colle) e delle Marche (ancora con l'attivissimo Raffaellino dal Colle). Inoltre, il fatto che il territorio della nuova diocesi comprenda anche la Val di Bagno, in Romagna, contribuisce a creare profodni rapporti sociali e culturali con questa zona. In questo periodo la città viene visitata da varie personalità: papa Clemente VII nel 1525 e nel 1532 e i granduchi di Toscana Ferdinando I e Cosimo II, rispettivamente nel 1593 e nel 1612.

I secoli della crisi (XVII-XVIII)

L'inserimento di Sansepolcro in uno Stato fortemente accentrato sulla capitale, come quello fiorentino, provoca ricadute negative sull'economia locale, anche a motivo delle difficoltà causate ai commerci dalle dogane nel frattempo erette con il vicino Stato della Chiesa. Sul piano economico, nei secoli XVII e XVIII la città affronta un lungo periodo di crisi, che segna anche un notevole decremente demografico, dal quale si risolleverà nel corso del XIX secolo. Tra 1630 e 1632 una grave epidemia di peste, diffusa in tutta Italia, coinvolge anche l'Alta Valle del Tevere, ma Sansepolcro ne rimane pressoché esente grazie ai provvedimenti adottati dal vescovo, Filippo Salviati (1619-1634). Nonostante la crisi economica, nel XVIII secolo sono promossi radicali lavori di ristrutturazione di quasi tutte le chiese cittadine, che contribuiscono a eliminare molte delle testimonianze architettoniche medievali. L'intervento qualitativamente migliore è quello realizzato all'interno della chiesa di Santa Maria dei Servi. Notevoli i danni causati alla città dai terremoti del 1781 e del 1789; dopo quest'ultimo sono abbassate tutte le numerose torri medievali, ad eccezione della Torre di Berta. In questo periodo vi sono anche momenti di crescita. Sul piano culturale è da segnalare l'apertura di un collegio di Gesuiti nel 1638 e la fondazione dell'Accademia dei Risorti nel 1727 e di una scuola di Maestre Pie Venerini nel 1752.

Tra Risorgimento e fascismo

A partire dagli anni '20 del XIX secolo Sansepolcro conosce una lenta fase di progresso sociale ed economico grazie all'incanalamento dei fiumi, alle migliorie apportate a colture e allevamenti e alla nascita del pastificio Buitoni (1828), della Società Filarmonica dei Perseveranti (1828), dell'Accademia della Valle Tiberina Toscana (1830) e della Scuola di Disegno (1837). Nel 1861 la città entra a far parte del Regno d'Italia. L'isolamento che da secoli caratterizzava la città continua a rallentarne lo sviluppo industruale, che procede più lentamente che altrove. Solamente nel 1886 la costruzione della ferrovia Arezzo-Sansepolcro-Città di Castello-Gubbio-Fossato di Vico segna il primo passo verso il superamento dello storico isolamento, che era cominciato nel XVI secolo con l'accentuazione delle dogane tra Granducato di Toscana e Stato della Chiesa e l'accentramento del governo del granducato a Firenze. Nella seconda metà del XIX secolo il comune è rappresentato in parlamento dal senatore Giambattista Collacchioni (1814-1895), membro del Senato del Regno dal 1868 (X legislatura), quando viene nominato dal re Vittorio Emanuele II. Nel 1927 un tentativo di riorganizzazione amministrativa dell'Alta Valle del Tevere andò fallito perché anziché unire il territorio in una sola provincia si tentò di trasferire tre comuni dalla Toscana alla Provincia di Perugia, facendo perdere a Sansepolcro il rango di capoluogo mandamentale e riducendo fortemente il peso politico ed economico della parte di territorio che rimaneva in Toscana. Per questi motivi, il comune di Sansepolcro rimase in Toscana e quello di Monterchi vi fu ricompreso nel 1938; solamente il comune di Monte Santa Maria Tiberina è rimasto in Provincia di Perugia. Durante la seconda guerra mondiale, nell'estate del 1944, il territorio comunale, attraversato dalla Linea Gotica, è coinvolto nel passaggio del fronte bellico. Nel corso degli eventi di guerra è distrutta dai Tedeschi la Torre di Berta, isolata al centro dell'omonima piazza, simbolo della città[2].

Nell'Italia repubblicana

Con le elezioni amministrative del 2 giugno 1946 l'alleanza tra Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano, allargata anche ad altri raggruppamenti minori, ottiene la maggioranza assoluta per il governo del comune. In questo modo si crea un quadro pressoché stabile, basato sulla convergenza tra PCI e PSI, che dura fino al 1975, salvo una parentesi di commissariamento tra 1961 e 1962. Alle elezioni amministrative di quell'anno il PCI ottenne la maggioranza assoluta, governando da solo fino al giugno 1990, quando l'alleaza quadripartitica di centro-sinistra tra Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano Italiano e Partito Socialista Democratico Italiano vinse le elezioni. L'anno seguente è stato approvato la statuto comunale. Alle amministrative del 1995, in un quadro politico nazionale e locale profondamente mutato, una coalizione di Centro-Sinistra ottenne la maggioranza assoluta, governando fino al 2004, ma aprendosi, nel corso delle due legislature, all'alleanza con altri soggetti di centro prima e con Rifondazione Comunista poi. Nel 2004 la nuova alleanza di centro-sinistra vince le elezioni, ma viene sfiduciata all'inizio del 2006. Dopo un breve periodo di commissariamento, nel 2006 a ottenere il governo della città è un'alleanza tra le forze di centro-destra, la lista civica locale e una lista ambientalista (con queste ultime due che usciranno dalla maggioranza nel corso della legislatura).

A livello ecclesiale un momento particolarmente significativo è stato quello del dopoguerra, quando il vescovo Domenico Bornigia (1954-1963) ha dato vita a una serie di iniziative e di opere capaci di rivitalizzare la vita della Chiesa dopo il periodo difficile della seconda guerra mondiale. Tra le opere si ricordano il settimanale diocesano e il cinema cattolico (nel 1955) e la casa di esercizi spirituali di Montauto (1960), tuttora esistenti. Negli anni del Concilio Vaticano II la Diocesi di Sansepolcro, guidata dal vescovo Abele Conigli (1963-1967), è stata tra le prime in Italia a recepire le direttive conciliari, specialmente in ambito liturgico, missionario e di partecipazione dei laici.

Monumenti

Musei

Le chiese

Nelle chiese della città sono conservate opere di altri importanti pittori del Rinascimento e del Manierismo, come Luca Signorelli, il Perugino e il Rosso Fiorentino (una celebre Deposizione).

La città conta un gran numero di chiese, oltre alla già citata Basilica Cattedrale (Duomo), in buona parte legate a monasteri, conventi e confraternite:

Altri edifici

Il colore della ricchezza dalla natura

Il padre di Piero della Francesca, come altri nella zona, si dedicava alla trasformazione e vendita di guado, una pianta da cui si ricavava un pigmento che dava tonalità di colore dal verde al celeste. L'industria e la coltivazione di guado nella zona finì nel XIX secolo con l'avvento dei coloranti chimici prodotti dalle grandi industrie; gli abitanti della zona iniziarono a coltivare gelso per l'allevamento dei bachi da seta e la produzione di seta. Anche questa industria andò poi in crisi e il tentativo di riprenderne la produzione in età napoleonica non sortì effetti significativi.

I sindaci di Sansepolcro dall'unità d'Italia


Personalità legate a Sansepolcro

Artisti

Letterati

Scienziati

Industriali

Religiosi

Politici

Partigiani

Storici

Manifestazioni

 
Sansepolcro: Drappo della società dei balestrieri con fanti in costume storico
  • Giovedì, venerdì, sabato e domenica precedenti la Domenica delle Palme: Fiere di Mezzaquaresima.
  • Secondo sabato di settembre: Giochi di Bandiera.
  • Seconda domenica di settembre: Palio della Balestra, tra i balestrieri di Sansepolcro e Gubbio.
  • Settembre (anni pari): Biennale Internazionale del Merletto.
  • Mercato settimanale: martedì e sabato.
  • Mercato mensile di prodotti locali (Mercatale): terzo sabato del mese.

Istituzioni culturali

  • Biblioteca Comunale.

Nata nel 1866 a seguito della confisca delle biblioteche conventuali, ha assunto un proprio regolamento nel 1905. Dal 1975 ha sede nel Palazzo Ducci - Del Rosso (Via XX Settembre 131). Conta circa 40.000 volumi.

Sorta nel 1991 su iniziativa di mons. Ercole Agnoletti, ha sede nel Palazzo Vescovile. Conta circa 20.000 volumi.

  • Museo Civico.

Nato nel 1975 dallo sviluppo dell'antica Pinacoteca Comunale, ha sede nel Palazzo della Residenza, già sede municipale fino al 1959.

  • Museo e Biblioteca della Resistenza.

Fondato nel 1975, costituisce una delle principali raccolte documentarie sulla seconda guerra mondiale, con una ricca sezione dedicata ai campi di sterminio. Attualmente ha sede in Palazzo Guidelli (Via Luca Pacioli).

  • Fondazione Piero della Francesca.

Creata nel 1990, promuove attività di ricerca e divulgazione dell'opera di Piero della Francesca. Ha sede nella casa dell'artista (Via N. Aggiunti 71) e possiede una ricca biblioteca specializzata.

  • Associazione Storica dell'Alta Valle del Tevere.

Fondata nel 1996 allo scopo di promuove gli studi sulla storia e la cultura dell'Alta Valle del Tevere. Dal 1997 pubblica la rivista quadrimestrale "Pagine altotiberine".

  • Associazione Cultura della Pace.

Nata nel 1990 come Comitato per l'Obiezione di Coscienza, e assunta la denominazione attuale dopo l'approvazione della legge che sanciva la sospensione dell'obbligatorietà del servizio militare (2000), l'associazione si occupa della "promozione di una reale cultura della pace e della nonviolenza che costruisca un contenuto culturale all'ideale della convivenza pacifica tra popoli, religioni e persone"[3]. Organizza dal 1992 con cadenza biennale il Premio Nazionale Cultura della Pace - Città di Sansepolcro (tra i vincitori Tullia Zevi, Sergio D'Elia, Giulietto Chiesa, Alex Zanotelli, Andrea Riccardi, Gherardo Colombo) e dal 2002 il Premio Nazionale Nonviolenza (Achille Rossi, Francesco Calogero, Pietro Pinna). Dal 1992 al 2000 ha assegnato anche il Premio Nazionale Cultura della Pace alla Memoria (Padre Ernesto Balducci, Mons. Tonino Bello, Alexander Langer, Mons. Luigi Di Liegro, Bonvi).

Sport

 
Il lago di Montedoglio, panorama sul versante comunale di Sansepolcro

Sansepolcro è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:

La squadra calcistica cittadina (Sansepolcro Calcio) milita attulmente in Serie D.

Economia

La sua economia si basa sia sul settore agricolo, che ha un notevole sviluppo a valle, sia su quello manifatturiero, alimentare e farmaceutico. A Sansepolcro, sono nate cinque aziende conosciute a livello internazionale: la Buitoni, fondata nel 1827, il maglificio Cose di Lana le camicerie Ingram e Milena nel settore tessile, l'azienda erboristica e farmaceutica Aboca. Nel settore artigianale rivestono una notevole importanza, sia dal punto di vista della qualità della lavorazione che per il ruolo nell'economia locale, l'oreficeria e il merletto a fuselli. Quest'ultima forma di artigianato si è sviluppata a partire dagli ultimi anni del XIX secolo; dal 1984 è organizzata la Biennale Internazionale del Merletto, promossa dal Centro Culturale di Sansepolcro. Vivace centro commerciale, nel centro storico hanno sede diversi negozi e pubblici esercizi la cui storia oltrepassa il mezzo secolo; tra i locali storici va ricordato almeno l'Albergo Fiorentino, in attività fin dal 1807. La fitta rete commerciale del centro storico e le strutture di grande distribuzione dei quartieri periferici fanno di Sansepolcro il principale centro commerciale dell'area appenninca compresa tra la Repubblica di San Marino e Perugia.

Decorazioni

«Città posta nell'alta valle del Tevere, appartata dalle grandi linee di comunicazione, San Sepolcro, già forza propulsiva nella lotta al fascismo, non esitò, dopo l'otto settembre 1943, nelle sue scelte, aiutando centinaia di detenuti politici italiani e jugoslavi, evasi in massa dal campo di concentramento di Renicci, proteggendo ex prigionieri di guerra anglo-americani e concorrendo alla organizzazione delle formazioni partigiane della zona. In particolare, la lotta armata contro l'oppressore esplose il 19 marzo 1944, quando la popolazione, sostenuta da un reparto partigiano, si ribellò alle prepotenze dei repubblichini. Lo stesso reparto, alcuni giorni dopo, nella zona di Villa Santinelli, venne attaccato da preponderanti forze nazi-fasciste dotate di armi pesanti e mezzi blindati, e dopo strenua lotta dovette soccombere. I superstiti, malgrado l'esplicita ammirazione destata negli assedianti, furono immediatamente fucilati. L'ultimo e più significativo contributo di San Sepolcro alla lotta di liberazione fu l'arruolamento volontario di numerosi partigiani e giovani della zona nei gruppi di combattimento del rinnovato Esercito italiano, coi quali parteciparono onorevolmente alle ultime fasi della lotta per la libertà d'Italia.[4]
— Sansepolcro, 8 settembre 1943 - 4 settembre 1944

Gemellaggi

Sansepolcro è gemellato con:

Amministrazione

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Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Nel primo secolo di storia dell'Italia unita il Comune di Sansepolcro ha conosciuto uno sviluppo demografico lento, ma costante, che ha portato a un aumento del 100% della popolazione tra 1861 e 1961, con un totale di residenti passto dai circa 7.000 del 1861 agli oltre 14.000 del 1961. Successivamente si è avuta una lunga fase di stasi, con il numero di residenti attestatosi sopra i 15.000. Con i primi anni del nuovo secolo si è innescata una nuova fase di incremento demografico, tanto che nel 2007 è stata superata la soglia del 16.000 residenti. Oggi, nel 2009, ci sono circa 16.330 abitanti censiti

Note

  1. ^ Niccolò Machiavelli, Istorie fiorentine, libro VI § 3.
  2. ^ «La notte tra il 30 e il 31 luglio 1944 Sansepolcro ebbe le sue ultime devastazioni vandaliche. Se uno storico un giorno si accingerà a scrivere la storia di questa nostra città, difficilmente potrà trovare una qualsiasi ragione per giustificare l'operato dei tedeschi addetti alla devastazione. Non ragioni militari né tattiche né tantomeno strategiche» ( Giovanni Ugolini, È passata la rovina a Sansepolcro. Cronaca cittadina dall'8 settembre 1943 al 3 settembre 1944, riproduzione anastatica a cura del Museo e biblioteca della Resistenza di Sansepolcro della edizione del 1945, Sansepolcro, Grafiche Borgo, 2001, P. 43.)
  3. ^ Presentazione Associazione Cultura della Pace
  4. ^ D.P.R. del 16-11-1988, pubblicato nella G.U. n.91 del 19-04-1989
  5. ^ Dati tratti da:

Bibliografia

  • Giovanni Ugolini, È passata la rovina a Sansepolcro. Cronaca cittadina dall'8 settembre 1943 al 3 settembre 1944, riproduzione anastatica a cura del Museo e biblioteca della Resistenza di Sansepolcro della edizione del 1945, Sansepolcro, Grafiche Borgo, 2001.

Collegamenti esterni

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1865 1902 cav. dott. Francesco Giovagnoli Sindaco
1902 1909 cav. uff. Francesco Lazzerini Sindaco
1909 1909 avv. Luigi Massa PSI Sindaco
1909 1912 dott. Luigi Bosi Sindaco
1913 1914 N.H. cav. Pietro Franceschi Marini Sindaco
1914 1914 cap.no Giovanni Battista Borghesi Sindaco
1914 1917 N.H. Federico Nomi Sindaco
1917 1920 sig. Angelo Stagni Commissario Prefettizio
1920 1922 m.° Carlo Dragoni PSI Sindaco
1922 1922 rag. Tito Marzi Commissario Prefettizio
1922 1922 comm. Antonino Abbolito Commissario Prefettizio
1922 1927 cav. Italiano Giorni PNF Sindaco
1927 1927 sig. Adolfo Cucciati PNF Commissario Prefettizio
1927 1930 cav. dott. Pasquale Facchini PNF Podestà
1930 1931 sig. Gherardo Buitoni PNF Commissario Prefettizio
1931 1935 sig. Gherardo Buitoni PNF Podestà
1935 1935 cav. Angiolo Mariucci PNF Podestà
1935 1939 cav. Italiano Giorni PNF Podestà
1939 1939 dott. Angiolo Continenza PNF Commissario Prefettizio
1939 1940 cav. uff. ing. Giuseppe Buitoni PNF Podestà
1940 1941 dott. Angiolo Mariucci PNF Commissario Prefettizio
1941 1943 cav. uff. ing. Giuseppe Buitoni PNF Podestà
1943 1943 dott. Angiolo Mariucci PNF Commissario Prefettizio
1944 1944 sig. Renato Bizzarri Sindaco
1944 1946 m.° Carlo Dragoni PSI Sindaco
1946 1951 avv. Mario Baragli Sindaco
1951 1961 prof. avv. Mario Ugolini PCI Sindaco
1961 1962 dott. Francesco Vorìa Commissario Prefettizio
1963 1964 sig. Athos Fiordelli PCI Sindaco
1964 1976 sig. Ottorino Goretti PCI Sindaco
1976 1988 sig. Ivano Del Furia PCI Sindaco
1988 1990 dott. Giampaolo Mercati PCI Sindaco
1990 1995 rag. Luigino Sarti PSI Sindaco
1995 2004 sig. Dario Casini PDS, poi DS Sindaco
2004 2006 avv. Alessio Ugolini DS Sindaco
2006 2006 dott. Lorenzo Abbamondi Commissario Prefettizio
2006 in carica prof. Franco Polcri centrodestra Sindaco