Antispecismo

movimento filosofico, politico e culturale che lotta contro lo specismo, l’antropocentrismo e l’ideologia del dominio veicolata dalla società umana.

L'antispecismo è il movimento filosofico, politico e culturale che si oppone allo specismo.

Come l'antirazzismo rifiuta la discriminazione arbitraria basata sulla diversità razziale umana, l'antispecismo respinge quella di specie e sostiene che la sola appartenza biologica ad una specie diversa da quella umana non giustifica moralmente o eticamente il diritto di disporre della vita, della libertà e del lavoro di un essere senziente.

L'approccio antispecista ritiene

  • che le capacità di sentire (di provare sensazioni come piacere e dolore), di interagire con l'esterno, di manifestare una volontà, di intrattenere rapporti sociali, non siano prerogative della specie umana;
  • che l'attribuzione di tali capacità agli animali non umani comporti un cambiamento essenziale del loro status etico, da equiparare a quello normalmente riconosciuto agli individui umani;
  • che da ciò debba conseguire una trasformazione profonda dei rapporti tra individui umani ed individui non umani.

Antispecismo utilitarista

La versione utilitarista dell'antispecismo non si basa su una teoria dei diritti, ma sul principio di uguaglianza nella considerazione degli interessi, che estende agli individui non umani. Essa sviluppa una considerazione di Jeremy Bentham: "Il problema non è: possono ragionare? né: possono parlare? ma: possono soffrire?"[1] Secondo Peter Singer, la condizione fondamentale perché un individuo abbia interessi è che sia capace di provare piacere e dolore, che sia cioè un essere sensibile: nel momento in cui questa condizione è soddisfatta, il principio di eguaglianza impone di prendere in considerazione il suo interesse a non soffrire e a provare piacere indipendentemente dalla sua specie di appartenenza[2].

Progetto Grande Scimmia

L'antispecismo ha dato vita a numerose rivendicazioni per l'uguaglianza animale. La più nota è il Progetto Grande Scimmia, nato per iniziativa di Paola Cavalieri e Peter Singer, che richiede l'estensione alle scimmie antropomorfe di alcuni diritti umani.

Antispecismo e darwinismo

Una rilettura dell'evoluzionismo darwiniano in chiave antispecista ha portato alcuni autori, come il filosofo americano James Rachels, a sostenere la necessità di una riformulazione dell'etica che abbandoni il tradizionale ruolo privilegiato della specie umana e che riconosca la rilevanza morale della continuità tra le specie.

Antispecismo e transumanismo

Una forma particolare di antispecismo è quella del transumanesimo, che ipotizza che possano essere riconosciuti come soggetti di diritto, sulla falsariga di quanto già accade per le persone giuridiche, esseri senzienti, non appartenenti alla nostra specie, di creazione artificiale, quali personalità emulate dal computer, androidi o cyborg.

Note

  1. ^ J. Bentham, Introduction to the Principles of Morals and Legislation, (1789).
  2. ^ P. Singer, Liberazione Animale, A. Mondadori, Milano 1991, pp. 22-24.

Bibliografia

  • P. Singer, Liberazione Animale, A. Mondadori, Milano 1991.
  • J. Rachels, Creati dagli animali. Implicazioni morali del darwinismo, Edizioni di Comunità, Milano 1996.
  • E. Reus, D. Olivier, J. Rachels, Y. Bonnardel, Espèces et éthique. Darwin: une révolution à venir, éd. tahin party, Lyon 2001.
  • Jim Mason. Un mondo sbagliato, Sonda, 2007.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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