Campionato mondiale di Formula 1 1994

edizione del mondiale di Formula 1

Template:Stagione di Formula 1 La stagione 1994 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 fu, nella storia della categoria, la 45ª ad assegnare il Campionato Piloti (vinto da Michael Schumacher sulla Benetton) e la 37ª ad assegnare il Campionato Costruttori (vinto dalla Williams). Cominciò il 27 marzo e finì il 13 novembre. In tutto comprendeva 16 Gran Premi. Il 1994 si rivelò un'annata tragica per la Formula 1; persero infatti la vita in pista Ayrton Senna e Roland Ratzenberger e molti piloti, tra i quali Montermini, Wendlinger e Barrichello furono vittima di gravi incidenti.

Cambiamenti

Piloti

Inizio stagione

 
Mika Hakkinen al GP di Silverstone

Durante la Stagione

Scuderie

Circuiti

Piloti e team

Scuderia Costruttore Telaio Motore Gomme No. Piloti Collaudatori
  Rothmans Williams Renault Williams FW16
FW16B
Renault RS6 3.5 V10 G 0   Damon Hill   David Coulthard
2   Ayrton Senna
  David Coulthard
  Nigel Mansell
  Tyrrell Tyrrell 022 Yamaha OX10B 3.5 V10 G 3   Ukyo Katayama n/a
4   Mark Blundell
  Mild Seven Benetton Ford Benetton B194 Ford ECA Zetec-R 3.5 V8 G 5   Michael Schumacher   Jos Verstappen
5/6   JJ Lehto
6   Jos Verstappen
  Johnny Herbert
  Marlboro McLaren Peugeot McLaren MP4-9 Peugeot A6 3.5 V10 G 7   Mika Häkkinen   Philippe Alliot
  Philippe Alliot
8   Martin Brundle
  Footwork Ford Footwork FA15 Ford HBE7/8 3.5 V8 G 9   Christian Fittipaldi n/a
10   Gianni Morbidelli
  Team Lotus Lotus 107C
109
Mugen Honda MF-351 HB 3.5 V10 G 11   Pedro Lamy n/a
  Philippe Adams
  Mika Salo
11/12   Alessandro Zanardi
12   Johnny Herbert
  Eric Bernard
  Sasol Jordan Jordan 194 Hart 1035 3.5 V10 G 14   Rubens Barrichello n/a
15   Eddie Irvine
  Aguri Suzuki
  Andrea de Cesaris
  Tourtel Larrousse F1 Larrousse LH94 Ford HBF7/8 3.5 V8 G 19   Olivier Beretta n/a
  Philippe Alliot
  Yannick Dalmas
  Hideki Noda
20   Érik Comas
  Jean-Denis Deletraz
  Minardi Scuderia Italia Minardi M193B
M194
Ford HBC7/8 3.5 V8 G 23   Pierluigi Martini   Luca Badoer
24   Michele Alboreto
  Ligier Gitanes Blondes Ligier JS39B Renault RS6 3.5 V10 G 25   Eric Bernard   Franck Lagorce
  Johnny Herbert
  Franck Lagorce
26   Olivier Panis
  Scuderia Ferrari Ferrari 412T1
412T1B
Ferrari 043 3.5 V12 G 27   Jean Alesi   Nicola Larini
  Nicola Larini
28   Gerhard Berger
  Broker Sauber Mercedes Sauber C13 Mercedes-Benz 2175B 3.5 V10 G 29   Karl Wendlinger n/a
  Andrea de Cesaris
  JJ Lehto
30   Heinz-Harald Frentzen
  MTV Simtek Ford Simtek S941 Ford HBD6 3.5 V8 G 31   David Brabham   Andrea Montermini
32   Roland Ratzenberger
  Andrea Montermini
  Jean-Marc Gounon
  Mimmo Schiattarella
  Taki Inoue
  Pacific
Ursus Pacific Grand Prix
Pacific PR01 Ilmor 2175A 3.5 V10 G 33   Paul Belmondo   Giovanni Lavaggi
  Oliver Gavin
34   Bertrand Gachot

Gare Mondiali

Rnd Gara Data Luogo Pilota vincitore Costruttore
1   Gran Premio del Brasile 27 marzo Interlagos   Michael Schumacher Benetton-Ford
2 File:Flag of the Pacific Community.svg Gran Premio del Pacifico 17 aprile TI Circuit, Aida   Michael Schumacher Benetton-Ford
3   Gran Premio di San Marino 1 maggio Imola   Michael Schumacher Benetton-Ford
4   Gran Premio di Monaco 15 maggio Monaco   Michael Schumacher Benetton-Ford
5   Gran Premio di Spagna 29 maggio Catalunya   Damon Hill Williams-Renault
6   Gran Premio del Canada 12 giugno Circuit Gilles Villeneuve   Michael Schumacher Benetton-Ford
7   Gran Premio di Francia 3 luglio Magny-Cours   Michael Schumacher Benetton-Ford
8   Gran Premio di Gran Bretagna 10 luglio Silverstone   Damon Hill Williams-Renault
9   Gran Premio di Germania 31 luglio Hockenheimring   Gerhard Berger Ferrari
10   Gran Premio d'Ungheria 14 agosto Hungaroring   Michael Schumacher Benetton-Ford
11   Gran Premio del Belgio 28 agosto Spa-Francorchamps   Damon Hill Williams-Renault
12   Gran Premio d'Italia 11 settembre Monza   Damon Hill Williams-Renault
13   Gran Premio di Portogallo 25 settembre Estoril   Damon Hill Williams-Renault
14   Gran Premio d'Europa 16 ottobre Jerez   Michael Schumacher Benetton-Ford
15   Gran Premio del Giappone 6 novembre Suzuka   Damon Hill Williams-Renault
16   Gran Premio d'Australia 13 novembre Adelaide   Nigel Mansell Williams-Renault

Riassunto della Stagione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Brasile 1994.

Nel 1994 il grande favorito per la conquista del titolo è il brasiliano Ayrton Senna, passato alla Williams, la vettura più competitiva degli ultimi anni. Nonostante i test invernali non si siano rivelati particolarmente eccezionali e il brasiliano si sia più volte lamentato della vettura Ayrton riesce a piazzarsi in pole position nel primo Gran Premio della stagione in Brasile. Dietro di lui Michael Schumacher e Jean Alesi. Senna comanda la prima parte della gara seguito da Schumacher, ma al pit-stop il tedesco prende la testa della corsa per non lasciarla più. Il brasiliano nel tentativo di tornare al comando spinge troppo, va in testacoda e non riesce più a ripartire. Schumacher si accaparra il primo GP della stagione seguito dal secondo pilota Williams Damon Hill e dalla Ferrari di Alesi. A punti anche Barrichello, Katayama e Wendlinger.

 
Ayrton Senna morì a Imola in un incidente nel 1994
  Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Pacifico 1994.

Al secondo appuntamento, in Giappone, nel Gran Premio del Pacifico Senna parte ancora in pole, ma alla partenza viene eliminato da Mika Hakkinen che lo manda fuori pista, seguito dal ferrarista Nicola Larini che ha sostituito Alesi infortunatosi nei test. Intanto al quarto giro Hill finisce in testa-coda mentre era terzo e perde varie posizioni che recupererà fino a giungere secondo ma si dovrà ritirare per problemi al cambio. Al secondo posto sale quindi il ferrarista Berger, mentre il comando della corsa è in mano a Schumacher. Terzo giunge infine Barrichello, mentre quarto è Christian Fittipaldi che porta i primi punti alla Arrows, seguito da Frentzen e Comas.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di San Marino 1994.

Si giunge quindi al Gran Premio di San Marino con Schumacher solo in testa alla classifica. Il GP inizia già male nel venerdì quando Barrichello con la sua Jordan ha un terribile incidente alla Variante Bassa. Si teme il peggio, ma per fortuna il pilota non riporta conseguenze, al di là di contusioni a un braccio e al naso; i medici però gli vietano precauzionalmente di prendere parte alla gara e alle qualifiche. Il sabato poi la tragedia si abbatte sul mondo della Formula 1: nel pomeriggio durante le prove, muore Roland Ratzenberger (Simtek), [senza fonte] per la forte decelerazione subita dal collo e dagli organi interni nello schianto contro il muro della curva intitolata a Gilles Villeneuve, incidente dovuto alla probabile rottura di parte dell'ala anteriore. In un clima di tensione e paura, Senna centra la terza pole dell'anno e fa preparare una bandiera austriaca per onorare Ratzenberger nel caso in cui vincesse la corsa, ma non sarà così. Al via un terribile incidente tra Pedro Lamy su Lotus e JJ Letho su Benetton che causa il ferimento di una decina di tifosi. Al 7° giro, alle 14.17 [1] la Williams di Senna esce di pista al "Tamburello" per il cedimento del piantone dello sterzo causando lo schianto contro le barriere di protezione, con una sospensione che perfora il casco del pilota andando a conficcarsi nella testa. Il brasiliano morirà poche ore dopo per le gravi lesioni riportate al cervello. Proprio durante il dramma in pista Comas, che non si accorge della bandiera rossa, esce dai box e rischia di schiantarsi contro l'elicottero di soccorso, atterrato in pista. La gara continua e si sfiora nuovamente la tragedia: Alboreto perde un pneumatico all'interno della corsia dei box e ferisce vari meccanici, questa volta per fortuna non gravemente. La corsa si conclude, in un'atmosfera a dir poco surreale, con la vittoria di Schumacher e il podio completato dal ferrarista Larini e dal finlandese Hakkinen. Punti iridati anche per Wendlinger, Katayama e Hill.

 
Pierluigi Martini alla guida della Minardi nel 1994
  Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Monaco 1994.

Ancora una volta sulla Formula 1 si rischia una tragedia: nella successiva corsa, a Montecarlo, l'austriaco Wendlinger durante le prove del giovedì si schianta con la sua Sauber all'uscita del tunnell contro le barriere di protezione. Estratto dalla vettura in coma viene portato in ospedale, si salverà ma la sua carriera sarà stroncata irrimediabilmente. Nelle prove Schumacher, che ha perso il suo più grande rivale Senna, centra la prima pole in carriera davanti ad Hakkinen. Al via Hill e Hakkinen si toccano eliminandosi a vicenda. La gara non riserva grandi emozioni e Schumacher ottiene una vittoria facile davanti a Martin Brundle su McLaren e Gerhard Berger su Ferrari. A punti anche Andrea De Cesaris su Jordan, che sostituisce lo squalificato Eddie Irvine, Jean Alesi e Michele Alboreto con la Minardi.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Spagna 1994.

In Spagna la Williams torna al successo grazie a Damon Hill, favorito anche dai guai di Schumacher. Al tedesco si blocca infatti il cambio in quinta marcia, ma nonostante ciò conclude la gara secondo, alle spalle del pilota inglese. Anche in Spagna un altro crash; l'italiano Andrea Montermini si schianta contro le barriere di protezioni dell'ultima, velocissima curva del tracciato, riportando ferite a entrambi i piedi che, seppur non particolarmente serie, costringeranno il pilota italiano a un lungo stop. Per quanto riguarda la gara si rivede sul podio (per l'ultima volta) la Tyrrell con Mark Blundell, che si lascia alle spalle anche Alesi. A punti anche Pierluigi Martini con la Minardi ed Eddie Irvine rientrato dalla squalifica con la Jordan. Debutta inoltre in Formula 1 lo scozzese David Coulthard come sostituto di Ayrton Senna.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio del Canada 1994.

In Canada ritorna dominatore incontrastato Schumacher, autore di uno hat trick, con Damon Hill secondo seguito da Alesi e Berger, che soffia la quarta piazza a Morbidelli costretto al ritiro a pochi giri dal termine. A punti anche Coulthard e JJ Lehto, l'ultimo favorito dalla squalifica di Christian Fittipaldi a causa del sottopeso della vettura.

 
Johnny Herbert al GP di Silverstone

In Francia si ha il ritorno in Formula 1 di Nigel Mansell al posto di Coulthard, ma la sua gara durerà solo 45 giri quando verrà costretto al ritiro. Ancora una volta si impone Michael Schumacher con Hill alle sue spalle insieme a Berger e a Heinz Harald Frentzen. A punti anche Martini e De Cesaris.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Gran Bretagna 1994.

Al Gran Premio di Gran Bretagna Schumacher commette il suo primo errore della stagione: nel giro di ricognizione supera due volte Hill, in pole position. Il ciò gli provoca uno stop-and-go, ma il tedesco, su consiglio della squadra, non lo rispetta. Gli viene allora esposta la bandiera nera, ma ancora una volta Schumacher non obbedisce e, dopo aver scontato soltanto lo stop-and-go di 5 secondi, termina tranquillamente la sua gara in seconda posizione. Il consiglio mondiale della FIA deciderà successivamente di punire il tedesco con due gare di squalifica e con l'annullamento del secondo posto conseguito. La Benetton, per permettergli di correre la gara di casa, fa in modo che la squalifica venga attuata a Monza e in Portogallo. Vince la gara Hill seguito da Alesi e Hakkinen che completano il podio, mentre a punti vanno Barrichello, Coulthard e Katayama.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di Germania 1994.

In Germania finalmente la Ferrari torna alla vittoria, a distanza di quattro anni dall'ultimo successo che il Cavallino aveva ottenuto con Prost nel Gp di Spagna 1990. Artefice del successo è l'austriaco Berger che domina sia in prova che in gara, mentre il compagno Alesi, partito in seconda posizione, è costretto al ritiro dopo poche centinaia di metri per problemi elettrici. I due contendenti al titolo, invece, sono entrambi fuori dalla zona punti; Hill giunge ottavo (anche a causa di una supplementare sosta ai box, dopo essere stato coinvolto in un maxi-incidente al via) e Schumacher si ritira per problemi di motore, dopo una intensa lotta con la Ferrari di Berger. Il podio viene così completato dalle due Ligier di Olivier Panis ed Eric Bernard, mentre gli altri punti sono conquistati da Fittipaldi, Morbidelli e Comas. Ancora una tragedia sfiorata, stavolta ai box quando la Benetton di Jos Verstappen prende fuoco durante il rifornimento. Il pilota olandese se la caverà fortunatamente solo con lievi ustioni alle mani e al viso.

 
Jos Verstappen in Ungheria ottenne il suo miglior risultato in carriera: 3°

In Ungheria Schumacher torna alla vittoria e non ha rivali in una gara abbastanza monotona che vede il primo podio di Verstappen. A punti anche Brundle, Blundell e Panis.

Al Gran Premio del Belgio ancora una squalifica per Schumacher. Il tedesco stavolta vince regolarmente, ma poche ore dopo viene squalificato perché il fondo della vettura risulta troppo rovinato, probabilmente anche a causa di un testacoda del pilota tedesco durante la gara. Vittoria che va quindi a Damon Hill, seguito da Hakkinen e Verstappen, con Coulthard che giunge quarto con l'altra Williams. Mark Blundell e Gianni Morbidelli si accaparrano gli ultimi punti disponibili.

In Italia, senza Schumacher, sembra tutto fatto per la Ferrari che conquista la prima fila con Alesi in pole e domina la prima parte di gara. Alla prima sosta però, Alesi, rimane fermo e non riesce a ripartire. Inoltre Berger è ostacolato da Panis e da una condizione fisica non ottimale, a causa di un incidente nel warm-up alla Variante Della Roggia. Tutti fattori che portano alla vittoria di Damon Hill che con il suo rivale fuori anche per la gara successiva comincia a sperare di poter lottare per la conquista del titolo. Completano il podio Berger e Hakkinen. Verstappen e Lehto chiamati a difendere i colori Benetton sembrano non poter niente contro lo strapotere Williams e si arrendono senza neanche raggiungere la zona punti, che invece è conquistata da Barrichello, Brundle e Coulthard, quest'ultimo a lungo in seconda posizione ma che rimane senza benzina a poche centinania di metri dal traguardo.

 
Le due Ferrari al GP di Gran Bretagna

Doppietta Williams in Portogallo con Hill primo e Coulthard secondo, con Berger che poteva evitare il tutto se il suo cambio non si fosse fuso dopo 7 giri quando era secondo dopo essere partito dalla pole. Il podio è completato da Mika Hakkinen, mentre la zona punti è completata da Barrichello, Verstappen e Brundle.

Coulthard lascerà il volante della Williams n. 2 a Nigel Mansell per le ultime tre gare.

A Jerez ritorna Schumacher e vince, proprio davanti al suo rivale Hill, che si era portato a un punto di distanza dal tedesco in classifica. Vittoria ottenuta grazie a un'ottima strategia: infatti Schumacher si è portato in testa dopo le soste ai box e non ha concesso alcuna chance a Hill. Dietro ai due ancora a podio Hakkinen seguito da Irvine, Berger e Frentzen.

Al Gran Premio del Giappone è il diluvio e Schumacher parte in pole, comandando la gara. Presto esce la safety car e i piloti si accodano. Martin Brundle, però, esce di pista e investe un commissario di percorso. Si decide quindi per una nuova partenza e la classifica finale sarà data per somma dei tempi. Schumacher è in testa, ma la strategia con una sosta in più di Hill, seppur nettamente più lento del rivale sul bagnato, lo relegherà al secondo posto a soli 4 secondi dalla testa e a giocarsi il mondiale all'ultima gara con un solo punto di vantaggio. Dietro i due battistrada sul podio va anche Alesi dopo un duello estenuante con Mansell, seguiti da Eddie Irvine e Heinz Harald Frentzen.

 
David Coulthard al Gran Premio di Gran Bretagna

In Australia la pole position è di Nigel Mansell, però Michael Schumacher, secondo nelle qualifiche e uscito anche indenne da un brutto incidente nelle prove del venerdì, è il più forte al via portandosi subito al comando, e nella prima parte di gara riesce a rimanere in testa facendo un tira e molla con Hill, mantenendo un vantaggio sull'inglese attorno al secondo. Al 36° giro, però il tedesco commette un errore andando a toccare un muro; dopo l'urto rientra in pista mentre sopraggiunge Damon Hill e gli va addosso (secondo molti intenzionalmente). Hill non può evitarlo e danneggia la monoposto in maniera irreparabile (piegando una sospensione), impossibilitandolo a procedere oltre, nonostante una disperata quanto inutile sosta ai box. Tale incidente, che per certi versi ricorda i duelli "fisici" tra Senna e Prost nell'89-90, suscita grandi polemiche ma i commissari FIA lo classificano, in modo molto discutibile, come un normale episodio di gara. Schumacher che aveva 1 punto di vantaggio all'inizio del GP, lo mantiene grazie alla presunta scorrettezza e si aggiudica il suo primo titolo mondiale, che nella conferenza stampa post-gara dedicherà ad Ayrton Senna. Il comando della gara è poi preso da Nigel Mansell, il "Leone", tallonato dalla Ferrari di Berger, competitiva in gara dopo delle difficili qualifiche. Nei pit-stop l'austriaco passa in testa, ma un errore a poche curve dalla fine concederà l'ultima vittoria all'inglese della Williams. Completa poi il podio Martin Brundle. Il Titolo piloti è così vinto per un solo punto (92 a 91) da Michael Schumacher, mentre il titolo costruttori è conquistato dalla Williams con 15 lunghezze di vantaggio sulla Benetton.

Classifica Piloti

 
La Benetton di Schumacher
Pos Pilota Scuderia Punti
1 5   Michael Schumacher Benetton-Ford 92
2 0   Damon Hill Williams-Renault 91
3 28   Gerhard Berger Ferrari 41
4 7   Mika Hakkinen McLaren-Peugeot 26
5 27   Jean Alesi Ferrari 24
6 14   Rubens Barrichello Jordan-Hart 19
7 8   Martin Brundle McLaren-Peugeot 16
8 2   David Coulthard Williams-Renault 14
9 2   Nigel Mansell Williams-Renault 13
10 6   Jos Verstappen Benetton-Ford 10
11 26   Olivier Panis Ligier-Renault 9
12 4   Mark Blundell Tyrrell-Yamaha 8
13 30   Heinz Harald Frentzen Sauber-Mercedes 7
14 27   Nicola Larini Ferrari 6
15 9   Christian Fittipaldi Arrows-Ford 6
16 15   Eddie Irvine Jordan-Hart 6
17 3   Ukyō Katayama Tyrrell-Yamaha 5
18 25   Éric Bernard Ligier-Renault 4
19 29   Karl Wendlinger Sauber-Mercedes 4
19 15
29
  Andrea De Cesaris Jordan-Hart
Sauber-Mercedes
4 3
1
21 23   Pierluigi Martini Minardi-Ford 4
22 10   Gianni Morbidelli Arrows-Ford 3
23 20   Érik Comas Larrousse-Ford 2
24 24   Michele Alboreto Minardi-Ford 1
24 6   J.J. Lehto Benetton-Ford 1

Classifica Costruttori

 
La Williams di Damon Hill che vinse il titolo costruttori
Pos Scuderia Punti
1 Williams-Renault 118
2 Benetton-Ford 103
3 Ferrari 71
4 McLaren-Peugeot 42
5 Jordan-Hart 28
6 Ligier-Renault 13
7 Tyrrell-Yamaha 13
8 Sauber-Mercedes 12
9 Arrows-Ford 9
10 Minardi-Ford 7
11 Larrousse-Ford 2

Tabella riassuntiva

Pos Pilota BRA
 
PAC
 
SMR
 
MON
 
ESP
 
CAN
 
FRA
 
GBR
 
GER
 
HUN
 
BEL
 
ITA
 
POR
 
EUR
 
JPN
 
AUS
 
Punti
1   Michael Schumacher 1 1 1 1 2 1 1 DSQ Ret 1 DSQ EX EX 1 2 Ret 92
2   Damon Hill 2 Ret 6 Ret 1 2 2 1 8 2 1 1 1 2 1 Ret 91
3   Gerhard Berger Ret 2 Ret 3 Ret 4 3 Ret 1 12 Ret 2 Ret 5 Ret 2 41
4   Mika Häkkinen Ret Ret 3 Ret Ret Ret Ret 3 Ret EX 2 3 3 3 7 12 26
5   Jean Alesi 3 5 4 3 Ret 2 Ret Ret Ret Ret Ret 10 3 6 24
6   Rubens Barrichello 4 3 DNQ Ret Ret 7 Ret 4 Ret Ret Ret 4 4 12 Ret 4 19
7   Martin Brundle Ret Ret 8 2 11 Ret Ret Ret Ret 4 Ret 5 6 Ret Ret 3 16
8   David Coulthard Ret 5 5 Ret Ret 4 6 2 14
9   Nigel Mansell Ret Ret 4 1 13
10   Jos Verstappen Ret Ret Ret 8 Ret 3 3 Ret 5 Ret 10
11   Olivier Panis 11 9 11 9 7 12 Ret 12 2 6 7 10 DSQ 9 11 5 9
12   Mark Blundell Ret Ret 9 Ret 3 10 10 Ret Ret 5 5 Ret Ret 13 Ret Ret 8
13   Heinz-Harald Frentzen Ret 5 7 WD Ret Ret 4 7 Ret Ret Ret Ret Ret 6 6 7 7
14   Nicola Larini Ret 2 6
15   Christian Fittipaldi Ret 4 13 Ret Ret DSQ 8 9 4 14 Ret Ret 8 17 8 8 6
16   Eddie Irvine Ret EX EX EX 6 Ret Ret Ret Ret Ret 13 Ret 7 4 5 Ret 6
17   Ukyo Katayama 5 Ret 5 Ret Ret Ret Ret 6 Ret Ret Ret Ret Ret 7 Ret Ret 5
18   Éric Bernard Ret 10 12 Ret 8 13 Ret 13 3 10 10 7 10 18 4
19   Karl Wendlinger 6 Ret 4 WD 4
20   Andrea de Cesaris Ret 4 Ret 6 Ret Ret Ret Ret Ret Ret Ret 4
21   Pierluigi Martini 8 Ret Ret Ret 5 9 5 10 Ret Ret 8 Ret 12 15 Ret 9 4
22   Gianni Morbidelli Ret Ret Ret Ret Ret Ret Ret Ret 5 Ret 6 Ret 9 11 Ret Ret 3
23   Érik Comas 9 6 Ret 10 Ret Ret 11 Ret 6 8 Ret 8 Ret Ret 9 2
24   JJ Lehto Ret 7 Ret 6 9 Ret Ret 10 1
25   Michele Alboreto Ret Ret Ret 6 Ret 11 Ret Ret Ret 7 9 Ret 13 14 Ret Ret 1
NC   Johnny Herbert 7 7 10 Ret Ret 8 7 11 Ret Ret 12 Ret 11 8 Ret Ret 0
NC   Olivier Beretta Ret Ret Ret 8 Ret Ret Ret 14 7 9 0
NC   Pedro Lamy 10 8 Ret 11 0
NC   Jean-Marc Gounon 9 16 Ret Ret 11 Ret 15 0
NC   Alex Zanardi 9 15 Ret Ret Ret 13 Ret 16 13 Ret 0
NC   David Brabham 12 Ret Ret Ret 10 14 Ret 15 Ret 11 Ret Ret Ret Ret 12 Ret 0
NC   Mika Salo 10 Ret 0
NC   Roland Ratzenberger DNQ 11 DNS 0
NC   Franck Lagorce Ret 11 0
NC   Yannick Dalmas Ret 14 0
NC   Philippe Adams Ret 16 0
NC   Domenico Schiattarella 19 Ret 0
NC   Bertrand Gachot Ret DNQ Ret Ret Ret Ret DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ 0
NC   Ayrton Senna Ret Ret Ret 0
NC   Hideki Noda Ret Ret Ret 0
NC   Paul Belmondo DNQ DNQ DNQ Ret Ret DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ DNQ 0
NC   Philippe Alliot Ret Ret 0
NC   Aguri Suzuki Ret 0
NC   Taki Inoue Ret 0
NC   Jean-Denis Délétraz Ret 0
NC   Andrea Montermini DNQ 0
Pos Pilota BRA
 
PAC
 
SMR
 
MON
 
ESP
 
CAN
 
FRA
 
GBR
 
GER
 
HUN
 
BEL
 
ITA
 
POR
 
EUR
 
JPN
 
AUS
 
Punti
Colore Risultati
Oro Vincitore
Argento 2º posto
Bronzo 3º posto
Verde Finita, a punti
Blu Finita, senza punti
Finita, non classificato (NC)
Viola Non finita (Rit)
Rosso Non qualificato (NQ)
Non pre-qualificato (NPQ)
Nero Squalificato (SQ)
Bianco Non partito (NP)
Celeste Disputa solo le prove (SP)
Iscritto alle prove libere - Terzo pilota (TP)
- dal 2003 al 2006
Vuoto Non prende parte alle prove (NPR)
Iscritto ma non presente, non arrivato (NA)
Ritirato prima dell'evento (WD)
Infortunato (INF)
Escluso (ES)
Gara cancellata (C)

Note


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