Depeche Mode
I Depeche Mode sono un gruppo musicale synth pop britannico, annoverato dalla critica tra i gruppi capaci di portare la musica elettronica a livelli di successo su scala planetaria, riempiendo interi stadi, in lunghe tournée mondiali.
| Depeche Mode | |
|---|---|
Da sinistra: Peter Gordeno, Christian Eigner, Dave Gahan, Martin Lee Gore e Andrew Fletcher | |
| Paese d'origine | |
| Genere | Synth pop[1] Rock elettronico[2] Rock alternativo[1] Post-punk[1] Pop rock[1] |
| Periodo di attività musicale | 1980 – in attività |
| [depechemode.com Sito ufficiale] | |
Venuti alla ribalta sulla scena synth pop inglese nel 1980, la loro fama si è protratta negli anni a seguire, con una carriera più che ventennale, che ha abbracciato poi anche altri generi musicali, con larghe concessioni al pop rock e alla New Wave, specie nella seconda fase, e una massiccia incursione nella dance alternativa, nel periodo più recente. Milioni di fans in tutto il mondo, centinaia di gruppi ispirati dai loro brani e diversi album tributo ne hanno fatto una band di grande prestigio, che poco ha dovuto concedere in termini di commercialità.
La loro carriera è costellata di successi quali Enjoy the Silence, Personal Jesus, Never Let Me Down Again, Everything Counts, Strangelove, Walking in My Shoes e It's No Good, soltanto per nominarne alcuni tra i più conosciuti dei numerosi che hanno realizzato.
Dopo quasi quattro anni di assenza, i Depeche Mode sono tornati alla ribalta e in vetta alle hit parade mondiali nel 2004, con la tripla raccolta The Remixes 81-04, contenente i loro più grandi successi rimasterizzati, alcuni nelle versioni estese originali, altri remixati per l'occasione da DJ del calibro di Timo Maas o il citato Shinoda, e definitivamente nel 2009, con il nuovo album di inediti, Sounds of the Universe.
Storia
Composition of Sound: l'esordio
Nel 1976, Vince Clarke e Andrew Fletcher formano una band che risponde al nome di No Romance in China, senza però ottenere molto successo. Di conseguenza, nel 1979, Vince fonda un nuovo gruppo insieme a Martin Lee Gore, leader di un'altra band underground, i Norma and the Worms. La nuova formazione viene dapprima battezzata French Look, e poi rinominata Composition of Sound, quando anche Andrew si unisce ai due. Però, manca ancora un vero cantante, e così, quando nel 1980 Vince sente l'allora sconosciuto David Gahan cantare una cover di Heroes di David Bowie in un locale, gli propone di unirsi alla formazione. David Gahan (per tutti, Dave Gahan) accetta. Su suggerimento del nuovo arrivato, la band cambia ancora una volta nome, stavolta però assume quello definitivo di Depeche Mode, tratto da un'omonima rivista di moda francese dell'epoca, che può essere tradotto come "dispaccio/comunicato/gazzettino di moda", ma che viene spesso erroneamente tradotto come "moda veloce", "moda pronta" oppure "nuova moda", a causa della confusione della parola francese depeche col verbo se dépêcher ("spicciarsi" o "sbrigarsi").
I Depeche Mode esordiscono ufficialmente alla fine del 1980, partecipando alla compilation Some Bizzarre, realizzata da alcuni gruppi emergenti (fra questi i Soft Cell, Blancmange, The The e Naked Eyes) con il brano Photographic, successivamente ripreso, tra gli altri, da una delle numerosissime band-satellite, che proliferarono, in Italia e in Germania, tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, il duo technopop anglo-romano dei Vanity Kills, nel loro brano più famoso, You Can Help! (inserito nel primo e più conosciuto album della band, Now You Must Make Up Your Mind, del 1989), che ne conserva intatti il ritmo e la struttura, e il cui titolo e testo prendono di fatto le mosse da una fotografia. In questo stesso periodo, ci fu tutta una serie di gruppi che letteralmente riempirono la band di Basildon di album collettivi di tributi e compilation di cover, usciti, uno dopo l'altro, nel giro di pochi anni. Per ciò che concerne invece l'area di lingua tedesca, il gruppo dei Camouflage è stata sicuramente la band su cui i Depeche Mode hanno esercitato maggiormente la loro influenza: spintisi molto più in là del citato duo italiano, il trio tedesco pubblicò il proprio album di debutto, Voices and Images, nel 1988, che a lungo fu creduto da molti come una produzione limitata all'area germanica degli stessi Depeche Mode, soprattutto per quanto riguarda il singolo di apertura, The Great Commandment, finché i tre ragazzi non comparvero nel relativo videoclip; in séguito, i Camouflage hanno sperimentato nuove sonorità rimanendo però sempre vicini allo stile synth pop.
Dopo Photographic, i Depeche Mode, sotto la guida del produttore Daniel Miller, pubblicheranno i singoli Dreaming of Me (numero 57 nella Classifica Britannica dei Singoli) e New Life (numero 11 nella medesima UK Top 75), che oltre al buon riscontro commerciale, godranno anche di numerosi passaggi radiofonici, grazie a cui la band riesce a pubblicare il primo di una lunga e fortunata serie di album. Intitolato Speak & Spell e scritto principalmente da Vince Clarke, l'album di debutto presenta un sound spiccatamente disco: Just Can't Get Enough, vero e proprio tormentone che rasenta la filastrocca ossessiva, spopola difatti nei club e nelle discoteche. Martin Gore partecipa al processo compositivo, scrivendo due pezzi, Tora! Tora! Tora!, e lo strumentale Big Muff, cantandone invece un terzo, intitolato Any Second Now (Voices). Il successo ottenuto pone però il gruppo di fronte alla necessità di una vita on the road, ipotesi non gradita a Vince Clarke, che abbandona così la band, fondando prima il duo elettropop degli Yazoo, con la splendida voce simil-nera della cantante inglese Alison Moyet, quindi la band The Assembly, e infine un altro, più longevo duo, gli Erasure, con Andy Bell, formazione synth pop che otterrà un successo enorme, sia nella madrepatria che nel resto del mondo, ancora oggi in piena attività.
I primi successi
Andato via Vince Clarke, l'unico che può ricoprire il ruolo di compositore è Martin Gore, che riprende così in mano i pezzi da lui scritti a 16 anni, in piena adolescenza, coi quali, nel 1982, i Depeche Mode pubblicheranno il loro secondo album, A Broken Frame. Vince si offre di lasciare un ultimo brano ai Depeche Mode (che garbatamente rifiutano) dal titolo Only you, che invece diventerà una hit con il suo nuovo gruppo, gli Yazoo (con Alison Moyet). Per il conseguente tour, il gruppo necessita di un ulteriore tastierista, e così viene assunto Alan Wilder, che, alla fine della tournée, diventa parte integrante della band.
Con questa formazione, e con un Gore ispirato più che mai, i Depeche Mode sfornano un disco dopo l'altro, al ritmo di quasi uno l'anno, fino al 1990. Nel 1983 pubblicano Construction Time Again, che contiene Everything Counts, uno dei loro brani più famosi. Nel 1984, riescono a sfondare anche nel Nord America, col singolo People Are People, tratto dall'album Some Great Reward, la prima grande pietra miliare a 33 giri della band, e una compilation omonima, appositamente pubblicata per il mercato americano.
Si conclude così, nel 1985, la prima fase della loro carriera, con la loro raccolta, The Singles 81-85, a cui vengono aggiunti due inediti, Shake the Disease e It's Called a Heart, estratti per promuovere l'album, leggermente modificato per il Nord America, nella scaletta e nel titolo. Ribattezzata infatti Catching Up with Depeche Mode, la collection comprende anche i lati B dei due singoli e un paio di successi minori, omessi nella compilation internazionale.
Musica rivolta alle masse
Già alcune tracce di Some Great Reward indicavano ai fan dei Depeche Mode che l'atmosfera intorno alla band stava mutando: l'aria si faceva più rarefatta, la contenuta solarità dei primi anni stava scomparendo, per lasciare posto al buio e a un umore più malinconico. Infatti, nel 1986 si apre la seconda fase del gruppo, con Black Celebration, disco dai toni più cupi, gothic e dark, che caratterizzeranno tutta la produzione seguente. È interessante notare che si tratta dell'unico album dei Depeche Mode che prende il nome da una canzone contenuta al suo interno. A partire da questo album, in particolare con la canzone Here Is the House, Martin riprende a suonare la chitarra, abbandonata tempo prima, quando la band aveva optato per delle sonorità più sperimentali ed elettroniche, dimostrando di preferirle a quelle maggiormente acustiche.
Nel 1987 con l'uscita di Music for the Masses (il titolo di questo disco nasce da un'idea di Gore che, mentre stava visionando dei dischi di musica, notò un disco dal titolo suggestivo: Music for the Millions) e dei singoli Strangelove, Never Let Me Down Again e Behind the Wheel i Depeche Mode si consacrano definitivamente anche in America, con un gigantesco concerto al Rose Bowl di Pasadena, al quale partecipano circa 65 000 persone, immortalato nel doppio disco 101 e nel video VHS che porta lo stesso titolo e che, in realtà, è un vero film, con la regia di D. A. Pennebaker.
Violator e Songs of Faith and Devotion: dall'apice alla crisi
Con Violator, uscito nel 1990, uno dei dischi più apprezzati, grazie alla presenza di due tra i brani più famosi del gruppo, Enjoy the Silence (uno dei maggiori successi commerciali in assoluto, numero 6 nella UK Top 75) e Personal Jesus (il cui testo creò alquanto scalpore, per via della libertà, giudicata eccessiva, con cui si trattavano temi religiosi), le chitarre diventano parte fondamentale del sound della band. Il tour che ne consegue (The World Violation Tour) si rivela un enorme successo. Nel giro di 8 ore vennero venduti 40 mila biglietti per il Giants Stadium di New York, mentre ci volle solo un'ora per riempire i 50 mila posti del Dodger Stadium di Los Angeles. Alla fine del tour, però, inizia un periodo di crisi dovuto allo stress di un anno intero di live senza sosta. Dave conosce una nuova fiamma (Theresa Conway) e abbandona moglie, figlio e band per trasferirsi a Los Angeles, lasciando il gruppo dicendo che non sarebbe mai più tornato se avessero continuato ad usare il genere Blues rock o Dance-Rock.
Difatti, da questo punto della loro carriera, i Depeche Mode iniziano a rallentare l'uscita dei propri dischi, tanto che il successivo album, intitolato Songs of Faith and Devotion, vedrà la luce solamente nel 1993. Con Alan Wilder improvvisatosi batterista, accantonate temporaneamente le drum machine, una delle caratteristiche peculiari di questo lavoro sono proprio i suoni "puliti" di una vera batteria, anche se più volte processati attraverso i sintetizzatori.
Il Devotional Tour, la tournée promozionale dell'album, comincia a Lilla il 19 maggio 1993 e la prima parte si conclude con un grande concerto a Londra al Crystal Palace il 31 luglio 1993 davanti a 30.000 persone. Dave, Martin, Alan e Fletch partono con il loro entourage di 18 persone, 80 addetti alla manutenzione ed un consigliere spirituale. La seconda parte si apre con la lunga tournée negli Stati Uniti sotto il nome di Exotic Tour, ma facente parte comunque del Devotional Tour. Durante la pausa tra 1° e 2° parte, Alan Wilder si reca ai Windmill Lane Studios di Dublino per mixare i brani dell' album Songs of Faith and Devotion Live e per equalizzare il suono del nuovo video di Anton Corbijn intitolato Devotional. Il Devotional Tour fa registrare negli USA un successo colossale, ma Dave è sempre più debilitato e stremato dall'uso di eroina e dalle fatiche dei concerti. Durante il concerto di Portland, Dave ha un infarto dovuto ad overdose di eroina e viene ricoverato all'ospedale dove viene rianimato.
I Depeche Mode, ormai, sono divisi e i loro rapporti fuori dai concerti non esistono. Infatti, mentre Alan Wilder incomincia a pensare di abbandonare il gruppo, Martin Gore si rifugia nell'alcol e Andrew Fletcher cade in una profonda depressione (sarà difatti sostituito da Daryl Bamonte durante l' Exotic Tour nel 1994), per Dave Gahan inizia invece un periodo estremamente difficile, che lo porterà anche vicino alla morte. Comunque il Devotional Tour va avanti e con esso anche i disastri: Dave si rompe due costole lanciandosi nel pubblico; Alan rischia la vita in un incidente aereo; Martin è sempre più spesso vittima di crisi epilettiche. Bobby Gillesple rivelerà di essersi spaventato guardando tutta quella droga che circolava attorno a Dave. Il tour finisce ad Indianapolis l' 8 luglio 1994 lasciando i quattro nella crisi più difficile che abbiano mai affrontato. Dave all'inizio del 1995 tenterà il suicidio con il taglio delle vene dovuto a degli allucinogeni e successivamente divorzierà dalla sua seconda moglie.
Ultra: La ripresa
In questo ambiente malsano Alan non resiste più e, nel 1995, lascia il gruppo. Una decisione sofferta per lui che lasciò sconcertati e impreparati Martin e Flecth, che decidono comunque di andare avanti come gruppo senza cercare alcun sostituto. Il gruppo entra in studio nel novembre 1996 affidandosi alla produzione di Tim Simenon, il quale porta con se un gruppo di collaboratori, tra i quali il batterista Christian Eigner, per sostituire Alan Wilder. Sebbene la registrazione della musica proceda regolarmente, le condizioni psico-fisiche di Dave consentono di portare a termine la preparazione completa di una sola canzone. Perciò Dave ritorna a Los Angeles per cercare di disintossicarsi, ma il 28 maggio 1996 un'overdose di speedball (cocaina più eroina) lo conduce praticamente alla morte clinica per tre minuti, prima di essere rianimato. Salvato in extremis e dimesso poi dall'ospedale, viene arrestato per tentato suicidio (reato in California) e possesso di droga. Ancora dopo verrà ricoverato in un centro specialistico dove riesce a disintossicarsi e a recarsi ai RAK Studios ove si trova la band per le registrazioni vocali.
I tre si affidano ancora una volta a Anton Corbijn per i video, le photo sessions e l'artwork dell'album. Il primo singolo è Barrel of a Gun (i cui primi versi non riprendono, come da taluni erroneamente ritenuto, le prime presunte parole pronunciate da Gahan al risveglio dopo l'ultima overdose [3]) seguito da It's no good. Il 14 aprile 1997 esce Ultra che si piazza al numero 1 in Regno Unito, Spagna e Germania e al numero 5 negli USA. Date le precarie condizioni di salute di Gahan, ancora non completamente ristabilitosi, al disco non seguirà alcun tour promozionale eccetto due concerti a Londra all'Adrenaline Village il 10 aprile e l'altro a Los Angeles nel maggio dello stesso anno, nei quali Dave Clayton era al sintetizzatore e Christian Eigner alla batteria.
The Singles 86>98 ed Exciter: dal 1998 al 2004
La band si riunisce con Tim Simenon ed il suo team nei primi mesi del 1998 per registrare il nuovo singolo Only When I Lose Myself che farà parte della nuova doppia raccolta The Singles 86-98, sequel della precedente The Singles 81-85. Per promuovere la doppia raccolta, all'uscita del disco seguirà un tour promozionale chiamato Singles Tour che partirà a settembre in Estonia e si concluderà il 22 dicembre per un totale di 60 concerti.
Nel 2001, dopo tre anni, esce Exciter, con alla produzione Mark Bell, in cui per la prima volta si incomincia a sentire la mancanza di Alan Wilder in fase produttiva. L'album è infatti povero di quegli arrangiamenti sperimentali che avevano contraddistinto i Depeche Mode. Exciter ha avuto una lunga incubazione, visti i quattro anni che lo separavano dall'ultimo disco di inediti. È preceduto dal singolo Dream On; successivamente escono i singoli I Feel Loved, pezzo prettamente dance, Freelove, una ballata eterea e Goodnight Lovers, pezzo gospel distante dall'elettronico. Il seguente Exciter Tour vedrà come "turnisti" Peter Gordeno alle tastiere e Christian Eigner alla batteria.
Nel 2003 i Depeche si sciolgono temporaneamente. Gahan rilascerà il suo primo album da solista, Paper Monsters, mentre Gore si occuperà di Counterfeit². Torneranno in gruppo alla fine del 2004, grazie alla raccolta di riarrangiamenti The Remixes 81-04.
Successivamente, Playing the Angel, l'album del 2005, segnerà una nuova era per il terzetto di Basildon. All'album seguirà infatti un tour di 124 date indoor e outdoor. Il Touring the Angel (così è stato battezzato il tour nel complesso), tocca anche l'Italia, addirittura con 4 date: le prime due, indoor, al Forum di Milano, il 18 e il 19 febbraio 2006, la terza, outdoor, all'Heineken Jammin' Festival, il 16 giugno 2006, e la quarta, anche questa outdoor, il 17 luglio 2006, allo Stadio Olimpico di Roma. Quanto a quest'ultima, aperta dagli scozzesi Franz Ferdinand, vedrà la partecipazione di circa 40.000 persone.
Dal 2006 a oggi
In occasione dei concerti di febbraio a Milano è stato realizzato un DVD, pubblicato il 25 settembre 2006, con il titolo Touring the Angel: Live in Milan. Il 13 novembre 2006 è uscito invece in due diverse edizioni, CD audio e CD audio/DVD video, un primo Best of del gruppo, coerentemente intitolato The Best of Depeche Mode - Volume 1, contenente l'inedito Martyr.
Nel corso del biennio 2006/2007, sono stati rimasterizzati i primi 10 album di studio. Le pubblicazioni presentano una confezione speciale per collezionisti, in cui, accanto al CD, c'è anche un DVD, contenente remix ed esibizioni live del periodo, più un documentario di circa mezz'ora, con interviste e filmati rari.
Nel 2007, Fletcher e Gore si sono impegnati in diverse tournée come deejay, mentre Gahan ha lanciato l'album da solista Hourglass.
Il nuovo disco Sounds of the Universe è stato rilasciato in Italia il 17 aprile 2009. Il titolo del disco è stato annunciato il 15 gennaio 2009 sul sito ufficiale della band[4]; è stato anticipato dal nuovo singolo Wrong, attualmente in radio. Sounds of the Universe ha immediatamente raggiunto la vetta delle classifiche italiane e di quelle di altri 19 paesi [5], piazzandosi al secondo posto in quelle inglesi ed al terzo in quelle americane.
In una conferenza stampa tenutasi a Berlino il 6 ottobre 2008, durante la quale è stato possibile ascoltare in anteprima mondiale brevi snippet di Wrong e Peace, la band ha annunciato le date del nuovo tour, il Tour of the Universe: lo stesso è partito con un "warm-up show" in Lussemburgo il 6 maggio, ha avuto la sua prima data ufficiale in Israele il 10 dello stesso mese e ha fatto tappa in Italia a Roma e Milano rispettivamente il 16 e 18 giugno 2009. Il 14 maggio, tuttavia, i Depeche Mode sono stati costretti a cancellare diverse date del tour ed a spostarne altre poiché a Dave Gahan, vittima di una gastroenterite alla vigilia del concerto di Atene, è stato casualmente riscontrato un tumore maligno alla vescica allo stadio iniziale. Prontamente operato, lo stesso Gahan è ora fuori pericolo e ha ripreso la tournée dall'8 giugno con la seconda data di Lipsia.[6]
Durante il World Premiere Echo Awards che si è svolto a Berlino il 21 febbraio 2009 è stato presentato in anteprima mondiale il nuovo singolo Wrong: il video ufficiale della canzone è attualmente in rotazione. Wrong è seguito da Peace, pubblicato il 15 giugno 2009.
Formazione
Attuale
- Martin Lee Gore (il principale autore testi e musica, chitarra, cori, tastiere, occasionalmente cantante)
- Dave Gahan (cantante, autore testi e musica di alcuni pezzi dal 2005)
- Andrew Fletcher (tastiere, occasionalmente basso e aspetti manageriali)
Ex componenti
- Vince Clarke (autore testi e musica, tastiere) dal 1980 al 1981
- Alan Wilder (tastiere, cori, batteria, arrangiatore, cattura suoni, vocalist di supporto, occasionalmente autore delle canzoni) dal 1982 al 1995
Collaboratori dal vivo
- Christian Eigner - batterista, dal 1997 al 2010 (Ultra Parties, The Singles 86-98 Tour, Exciter Tour, Touring the Angel, Tour of the Universe)
- Peter Gordeno - tastierista, occasionalmente basso elettrico dal 1998 al 2010 (The Singles 86-98 Tour, Exciter Tour, Touring the Angel, Tour of the Universe)
- Hildia Campbell - cori, dal 1991 al 1994 (Video di Condemnation, Devotional Tour)
- Samantha Smith - cori, dal 1991 al 1994 (Video di Condemnation, Devotional Tour)
- Daryl Bamonte - tastierista, 1994 (Exotic Tour, in temporanea sostituzione di Fletcher)
- Dave Clayton - tastiere, 1997 (Ultra Party)
- Georgia Lewis - cori, 2001 (Exciter Tour)
- Jordan Bailey - cori, 2001 (Exciter Tour)
Discografia
Album registrati in studio
- 1981 – Speak & Spell [UK: numero 10]
- 1982 – A Broken Frame [UK: numero 8]
- 1983 – Construction Time Again [UK: numero 6]
- 1984 – Some Great Reward [UK: numero 5]
- 1986 – Black Celebration [UK: numero 4]
- 1987 – Music for the Masses [UK: numero 10]
- 1990 – Violator [UK: numero 2]
- 1993 – Songs of Faith and Devotion [UK: numero 1]
- 1997 – Ultra [UK: numero 1]
- 2001 – Exciter [UK: numero 9]
- 2005 – Playing the Angel [UK: numero 6]
- 2009 - Sounds of the Universe [UK: numero 2]
Album registrati dal vivo
- 1989 – 101 [UK: numero 5]
- 1993 – Songs of Faith and Devotion Live [UK: numero 6]
- 2006 – Touring the Angel: Live in Milan [7]
Raccolte
- 1985 – The Singles 81-85 [UK: numero 6]
- 1984 – People Are People (Nord America)
- 1985 – Catching Up with Depeche Mode (Nord America)
- 1998 – The Singles 86-98 [UK: numero 5]
- 2004 – The Remixes 81-04 [UK: numero 24] (Remix)
- 2006 – The Best of Depeche Mode - Volume 1 [UK: numero 18]
Singoli
- Dreaming of Me (20 febbraio 1981) [UK: numero 57]
- New Life (13 giugno 1981) [UK: numero 11]
- Just Can't Get Enough (7 settembre 1981) [UK: numero 8]
- See You (29 gennaio 1982) [UK: numero 6]
- The Meaning of Love (26 aprile 1982) [UK: numero 12]
- Leave in Silence (16 agosto 1982) [UK: numero 18]
- Get the Balance Right (31 gennaio 1983) [UK: numero 13]
- Everything Counts (11 luglio 1983) [UK: numero 6; Italia: numero 24]
- Love, in Itself (19 settembre 1983) [UK: numero 21]
- Peope Are People (12 marzo 1984) [UK: numero 4; Italia: numero 21]
- Master and Servant (20 agosto 1984) [UK: numero 9; Italia: numero 33]
- Blasphemous Rumours/Somebody (29 ottobre 1984) [UK: numero 16]
- Shake the Disease (29 aprile 1985) [UK: numero 18; Italia: numero 25]
- It's Called a Heart (16 settembre 1985) [UK: numero 18; Italia: numero 16]
- Stripped (10 febbraio 1986) [UK: numero 15; Italia: numero 21]
- A Question of Lust (14 aprile 1986) [UK: numero 28]
- A Question of Time (11 agosto 1986) [UK: numero 17]
- Strangelove (13 aprile 1987) [UK: numero 16; Italia: numero 16]
- Never Let Me Down Again (24 agosto 1987) [UK: numero 22; Italia: numero 12]
- Behind the Wheel (28 dicembre 1987) [UK: numero 21; Italia: numero 41]
- Strangelove '88 (1988)
- Little 15 (16 maggio 1988) (pubblicato solo in Francia e importato in UK) [UK: numero 60]
- Everything Counts (Live) (13 febbraio 1989) [UK: numero 22; Italia: numero 35]
- Personal Jesus (29 agosto 1989) [UK: numero 13; Italia: numero 3]
- Enjoy the Silence (5 febbraio 1990) [UK: numero 6; Italia: numero 4]
- Policy of Truth (7 maggio 1990) [UK: numero 16; Italia: numero 7]
- World in My Eyes (17 settembre 1990) [UK: numero 17; Italia: numero 28]
- I Feel You (15 febbraio 1993) [UK: numero 8; Italia: numero 4]
- Walking in My Shoes (26 aprile 1993) [UK: numero 14; Italia: numero 9]
- Condemnation (13 settembre 1993) [UK: numero 9; Italia: numero 24]
- In Your Room (10 gennaio 1994) [UK: numero 8; Italia: numero 25]
- Barrel of a Gun (3 febbraio 1997) [UK: numero 4; Italia: numero 1]
- It's No Good (31 marzo 1997) [UK: numero 5; Italia: numero 1]
- Home (16 giugno 1997) [UK: numero 23; Italia: numero 1]
- Useless (20 ottobre 1997) [UK: numero 28; Italia: numero 8]
- Only When I Lose Myself (7 settembre 1998) [UK: numero 17; Italia: numero 4]
- Dream On (23 aprile 2001) [UK: numero 6; Italia: numero 1]
- I Feel Loved (30 luglio 2001) [UK: numero 12; Italia: numero 10]
- Freelove (5 novembre 2001) [UK: numero 19; Italia: numero 8]
- Goodnight Lovers (11 febbraio 2002) [Italia: numero 23]
- Enjoy the Silence 04 (18 ottobre 2004 [UK: numero 7; Italia: numero 11]
- Precious (3 ottobre 2005) [UK: numero 4; Italia: numero 1]
- A Pain That I'm Used To (12 dicembre 2005) [UK: numero 15; Italia: numero 3]
- Suffer Well (3 marzo 2006) [UK: numero 12; Italia: numero 7]
- John the Revelator/Lilian (5 giugno 2006) [UK: numero 18, Italia: numero 26/61][8]
- Martyr (30 ottobre 2006) [UK: numero 13; Italia: numero 1]
- Wrong (26 febbraio 2009) [UK: numero 24; Italia: numero 1]
- Peace (15 giugno 2009) [UK: numero 57; Italia: numero 6]
VHS/DVD
Tour
- Speak and Spell Tour 1981
- A Broken Frame Tour 1982-1983
- Construction Time Again Tour 1983-1984
- Some Great Reward Tour 1984-1985
- Black Celebration Tour 1986
- Concerts For The Masses 1987-1988
- World Violation Tour 1990
- Devotional Tour 1993
- Exotic Tour 1994
- The Singles Tour 1998
- Exciter Tour 2001
- Touring the Angel 2005-2006
- Tour of the Universe 2009-2010
Note
- ^ a b c d Scheda su Allmusic.com
- ^ Scheda su Lyricsfreak
- ^ Nelle principali e più attendibili biografie internazionali consacrate ai Depeche Mode, nonché in tutte le interviste concesse dalla band, non c'è alcuna traccia o menzione di questo aneddoto. C'è il pesante sospetto che questo equivoco, riportato solo da siti italiani e in uno special televisivo di MTV Italia, sia nato da un'errata interpretazione della recensione scritta dal giornalista Cameron nel febbraio del 1997 per Beat Magazine. Cameron scriveva "Do You mean this horny creep" are Dave Gahan's first words back from the dead, ma sembra evidente che il giornalista si riferisse alle prime parole cantate da Gahan nel brano, e non a quelle che lo stesse avrebbe pronunciato al risveglio dall'overdose
- ^ DEPECHE MODE ANNOUNCES THE RELEASE OF SOUNDS OF THE UNIVERSE APRIL 21, 2009
- ^ Depeche Mode hit top spot in 20 countries
- ^ Dave Gahan operato per un tumore, su corriere.it, Corriere della Sera, 28-0d-09. URL consultato il 05-06-09.
- ^ Disponibile con il DVD Touring the Angel: Live in Milan
- ^ Per quanto riguarda questo doppio lato A, in Italia, finché il brano promosso era Lilian, il singolo non è andato oltre il numero 61; quando la promozione si è spostata su John the Revelator, il singolo ha raggiunto il numero 26.
- ^ Allmusic.com
- ^ Allmusic.com
- ^ DVD Incluso con la raccolta The Best of, Volume 1
Bibliografia
- Giorgio Minale, Bong!, Ed. Kaos, Milano, 1989
- Steve Malins, Depeche Mode - Black Celebration, Chinaski Edizioni, Genova, 2006, ISBN 88-89966-05-X
- Jonathan Miller, Stripped : Depeche Mode (3rd Revised edition), Omnibus Press, 2008, ISBN 978-1-84772-444-1 (traduzione italiana disponibile sotto il nome di "Stripped: I Depeche Mode messi a nudo", Editore Castelvecchi - ISBN 978-88-7615-268-9)
- Paul Gambaccini, Tim Rice, Jonathan Rice, British Hit Singles, Guinness Publishing, 1993
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su i Depeche Mode
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sui Depeche Mode
