Umberto Eco

semiologo, filosofo e scrittore (1932–2016)
Versione del 14 set 2009 alle 11:00 di Guidomac (discussione | contributi) (Annullate le modifiche di 79.1.177.48 (discussione), riportata alla versione precedente di Nicoli)

Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932) è uno scrittore, filosofo, accademico, semiologo, linguista e bibliofilo italiano di fama internazionale. Dal 2008 è professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna.

Umberto Eco

Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo.

Biografia

 
Umberto Eco nel 2002

Eco in gioventù fu impegnato nella GIAC, l'allora ramo giovanile dell'Azione Cattolica: nei primi anni '50 fu chiamato tra i responsabili nazionali del movimento studentesco dell'AC (progenitore dell'attuale MSAC). Nel 1954 abbandonò l'incarico (così come avevano fatto Carlo Carretto e Mario Rossi) in polemica con Luigi Gedda e la sua politica associativa di vicinanza alle destre.

Laureatosi in filosofia nel 1954 all'Università di Torino con Luigi Pareyson con una tesi sull'estetica di Tommaso d'Aquino, iniziò a interessarsi della filosofia e della cultura medievale, passione mai abbandonata (vedi il "Dall'albero al labirinto") anche se successivamente si dedicò allo studio semiotico della cultura popolare contemporanea e dello sperimentalismo letterario e artistico.

Nel 1954 partecipò e vinse un concorso della RAI per l'assunzione di telecronisti e nuovi funzionari. Con Eco vi entrarono anche Furio Colombo e Gianni Vattimo. Tutti e tre abbandonarono la RAI entro la fine degli anni cinquanta. Nel concorso successivo entrarono Emmanuele Milano, Fabiano Fabiani, Angelo Guglielmi, e molti altri. I vincitori dei primi concorsi furono in seguito etichettati come "i corsari" perché seguirono un corso di formazione diretto da Pier Emilio Gennarini. Con altri ingressi successivi, tra i quali sono da segnalare Emilio Garroni e Luigi Silori, i "corsari" innovarono l'ambiente culturale della RAI, ancora molto legato a personalità provenienti dall'EIAR, venendo in seguito considerati come i veri costruttori della centralità della Rai nel sistema culturale italiano[1]. Dall'esperienza lavorativa in RAI, Eco trasse spunto per molti scritti, tra cui il celebre articolo Fenomenologia di Mike Bongiorno.

Dal 1959 al 1975 è stato condirettore editoriale della casa editrice Bompiani.

Nel 1962 pubblicò il saggio Opera aperta che, con sorpresa dello stesso autore, ebbe notevole risonanza a livello internazionale e diede le basi teoriche al Gruppo 63, movimento d'avanguardia italiano. Nel 1961 iniziò anche la sua carriera universitaria che lo portò a tenere corsi, in qualità di professore incaricato, in diverse università italiane: Torino, Milano, Firenze e, infine, Bologna) dove ha ottenuto la cattedra di Semiotica nel 1975, diventando professore ordinario. A Bologna è stato direttore dell'Istituto d Comunicazione e spettacolo del Dams, poi ha dato inizio al Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione. Infine è divenuto Presidente della Scuola Superiore di Scienze Umanistiche che coordina l'attività dei dottorati bolognesi del settore umanistico. Nel corso degli anni ha insegnato anche in varie università straniere tra cui Yale, Columbia University, New York University, Collège de France. Nell'ottobre 2007 si è ritirato dall'insegnamento per limiti di età.

Ha ricevuto 37 lauree ad honorem da università europee e americane.

Nel 1971 fondò Versus - Quaderni di studi semiotici, una delle maggiori riviste italiane di semiotica, rimanendone direttore responsabile e membro del comitato scientifico fino al giorno d'oggi.

Nel 1980 esordì nella narrativa. Il suo primo romanzo, Il nome della rosa, una sorta di "gothic novel" con eruditi riferimenti medievisti, riscontrò un grande successo sia presso la critica che presso il pubblico, tanto da divenire un best-seller internazionale e essere quindi tradotto in quarantaquattro lingue.

Nel 1988 pubblicò il suo secondo romanzo, Il pendolo di Foucault, satira dell'interpretazione paranoica dei fatti veri o leggendari della storia e delle sindromi del complotto. Questa critica dell'interpretazione incontrollata viene ripresa in opere teoriche sulla ricezione (cfr. I limiti dell'interpretazione). Romanzi successivi: L'isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004).

Molte sono le sue opere sulle teorie della narrazione e la letteratura: Lector in fabula (1979), Sei passeggiate nei boschi narrativi (1994), Sulla letteratura (2002), Dire quasi la stessa cosa (2003), sulla traduzione. È stato inoltre un precursore e un divulgatore dell'applicazione della tecnologia alla scrittura.

Il 14 maggio 2009 ha inaugurato la ventiduesima edizione della Fiera Internazionale del Libro di Torino, dove ha presentato in anteprima mondiale il suo ultimo libro Non sperate di liberarvi dei libri scritto con Jean-Claude Carrière.

Contributi politici

Nel 1971 fu tra i 750 firmatari dell'appello pubblicato sul settimanale L'Espresso contro il commissario Luigi Calabresi e di un altro pubblicato ad ottobre su Lotta Continua in cui una cinquantina di firmatari esprimevano solidarietà verso alcuni militanti e direttori responsabili del giornale inquisiti per istigazione a delinquere a causa del contenuto violento di un articolo dove si impegnavano a combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato[2][3]. I firmatari si autodenunciavano alla magistratura dicendo di condividere il contenuto dell'articolo. Naturalmente gran parte di essi (tra cui intellettuali che non si potevano certo definire di sinistra) non condividevano i contenuti dell'articolo ma, indipendentemente da questi contenuti, intendevano difendere la libertà di espressione di chiunque. Peraltro le severe critiche di Eco al terrorismo e ai vari progetti di lotta armata sono contenute in una serie di articoli scritti sul settimanale L'Espresso e su Repubblica, specie ai tempi del caso Moro (articoli poi ripubblicati nel volume Sette anni di desiderio). In effetti l'arma che ha caratterizzato l'impegno politico di Eco è diventata l'analisi critica dei discorsi politici e delle comunicazioni di massa. Questo impegno è sintetizzato nella metafora della guerriglia semiologica dove si sostiene che non è tanto importante cambiare il contenuto dei messaggi alla fonte ma cercare di animare la loro analisi là dove essi arrivano (la formula era: non serve occupare la televisione, bisogna occupare una sedia davanti a ogni televisore).In questo senso la guerriglia semiologica è una forma di critica sociale attraverso l'educazione alla ricezione (cfr. La struttura assente,1968 pp. 413-8).

Durante la sua carriera ha collaborato anche con numerose testate giornalistiche quali La Stampa, la Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Giorno, il manifesto, e a periodici come L'espresso (per il quale tiene una rubrica bisettimanale, La Bustina di Minerva), Quindici e Il Verri.

Il suo libro A passo di gambero del 2006 contiene le sue critiche al populismo berlusconiano, alla politica di Bush, al cosiddetto scontro tra razze e religioni.

Onorificenze

Honorary Trustee of the James Joyce Association, Honorary President of the IASS/AIS. membro dell'Accademia delle Scienze di Bologna, Academia Europea de Yuste, American Academy of Arts and Letters, Polish Academy of Arts and Sciences, Fellow del St: Anne's College, Oxford, Officier de la Legion d'Honneur.

Ha ricevuto 35 lauree honoris causa[6].

Opere

Narrativa

Saggistica

Eco ha anche scritto numerosi saggi di filosofia, semiotica, linguistica, estetica:

  • Il problema estetico in San Tommaso (1956), Torino: Edizioni di Filosofia. (Seconda edizione modificata: Il problema estetico in Tommaso d'Aquino, Milano: Bompiani, 1970).
  • Sviluppo dell'estetica medievale (1959) In Momenti e problemi di storia dell'estetica, Milano: Marzorati (Seconda edizione modificata: Arte e bellezza nell'estetica medievale, Milano: Bompiani, 1987)
  • Storia figurata delle invenzioni. Dalla selce scheggiata al volo spaziale (1961), Milano: Bompiani (con G.B. Zorzoli)
  • Opera aperta (1962), Milano: Bompiani (Seconda edizione modificata: 1967; sulla base dell'edizione in francese 1965, 1971, Quarta edizione modificata 1976).
  • Diario minimo (1963), Milano: Mondadori (contiene la celeberrima Fenomenologia di Mike Bongiorno e l'altrettanto celebre Elogio di Franti). (Edizione modificata, 1975)
  • Apocalittici e integrati (1964), Milano: Bompiani (edizione modificata, 1977).
  • Le poetiche di Joyce (1966), Milano: Bompiani (edizione modificata sulla base della seconda parte dell'Opera Aperta, 1962).
  • Appunti per una semiologia delle comunicazioni visive (1967), Milano: Bompiani (ora in La struttura assente).
  • La struttura assente (1968), Milano: Bompiani (ultima edizione modificata, 1980).
  • La definizione dell'arte (1968), Milano: Mursia.
  • Le forme del contenuto (1971), Milano: Bompiani.
  • Il segno (1973), Milano: Isedi (seconda edizione modificata, Milano: Mondadori).
  • Il costume di casa (1973), Milano: Bompiani.
  • Beato di Liébana (1973), Milano: F.M. Ricci.
  • Trattato di semiotica generale (1975), Milano: Bompiani.
  • A Theory of Semiotics (1976) Bloomington: Indiana U.P., (e London: Macmillan, 1977). (versione inglese originale di Trattato di semiotica generale).
  • Il superuomo di massa (1976), [Roma]: Cooperativa Scrittori (edizione modificata, Milano: Bompiani, 1978).
  • Dalla periferia dell'impero (1977), Milano: Bompiani.
  • Come si fa una tesi di laurea (1977), Milano: Bompiani.
  • The Role of the Reader (1979) Bloomington: Indiana U.P. (e London: Hutchinson, 1981) (contiene saggi presi da Opera aperta, Apocalittici e integrati, Forme del contenuto, Lector in Fabula, Il Superuomo di massa).
  • Lector in fabula (1979), Milano: Bompiani.
  • Function and sign: the semiotics of architecture. A componential analysis of the architectural sign /column/ (1980) in G. Broadbent et al. (eds), Signs, symbols and architecture, New York: Wiley.
  • E semeiologia sten kathemerine zoe (1980), Thessaloniki: Malliares (saggi selezionati).
  • Il "Milione": descrivere l'ignoto, in L'espresso (1982)
  • Postille al nome della rosa (1983) (aggiunto all'edizione italiana tascabile di Il nome della rosa, 1984)
  • Sette anni di desiderio (1983), Milano: Bompiani.
  • Semiotica e filosofia del linguaggio (1984), Torino: Einaudi
  • Conceito de texto (1984), São Paulo: Queiroz.
  • Sugli specchi e altri saggi (1985), Milano: Bompiani.
  • De bibliotheca (1986), Caen: L'échoppe.
  • Streit der Interpretationen (1987), Konstanz: Universitätverlag Konstanz GMBH.
  • Notes sur la sémiotique de la réception (1987), Paris: Actes Sémiotiques IX, 81 (Centre National de la Recherche Scientifique).
  • Im Labyrinth der Vernunft. Texte über Kunst und Zeichen (1989), Leipzig: Reclam. (saggi selezionati)
  • Lo strano caso della Hanau 1609 (1989), Milano: Bompiani.
  • Auf dem Wege zu einem Neuen Mittelalter (1990), München: DTV Grossdruck (saggi selezionati).
  • I limiti dell'interpretazione (1990), Milano: Bompiani.
  • Stelle e stellette (1991), Genova: Melangolo.
  • Vocali (1991), Napoli: Guida.
  • Il secondo diario minimo (1992), Milano: Bompiani.
  • Interpretation and overinterpretation (1992), Cambridge: Cambridge U.P.
  • La memoria vegetale (1992), Milano: Edizioni Rovello.
  • La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea (1993), Bari: Laterza.
  • Ton augousto den Uparchoun eideseis (1993), Thessaloniki: Parateretés (saggi selezionati).
  • Apocalypse Postponed (1994), Bloomington: Indiana U.P. (a cura di R. Lumley; Contiene saggi presi da Apocalittici e integrati).
  • Six Walks in the Fictional Woods (1994), Cambridge: Harvard U.P.
  • In cosa crede chi non crede? (1996) (con Carlo Maria Martini), Roma: Liberal.
  • Neue Streichholzbriefe (1997), München: DTV.
  • Cinque scritti morali (1997) Milano: Bompiani.
  • Kant e l'ornitorinco (1997), Milano: Bompiani.
  • Talking of Joyce (1998) (con Liberato Santoro-Brienza), Dublin: University College Dublin Press.
  • Gesammelte Streichholzbriefe (1998), München: Hanser.
  • Serendipities. Language and Lunacy (1998), New York: Columbia U.P. (e London: Weidenfeld, 1999).
  • Tra menzogna e ironia (1998), Milano: Bompiani.
  • La bustina di Minerva (2000), Milano: Bompiani.
  • Den nye Middelalderen og andre essays (2000), Oslo: Tiden Norske (saggi selezionati).
  • Mein verrücktes Italien (2000), Berlin: Wagenbach (saggi selezionati).
  • Mysl a smysl (2000), Praha: Moravia press (saggi selezionati).
  • Experiences in translation (2000), Toronto: Toronto U.P.
  • Riflessioni sulla bibliofilia (2001), Milano: Edizioni Rovello.
  • Sämtliche Glossen und Parodien (2001), München: Hanser, 2001 (completi l'accumulazione di Diario Mimimo, Secondo Diario Minimo, Bustina di Minerva con altre collezioni tedesche di parodies).
  • Sulla letteratura (2002), Milano: Bompiani.
  • Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione (2003), Milano: Bompiani.
  • Mouse or Rat?: Translation as negociation (2003), London: Weidenfeld & Nicholson. (Experiences in translation + saggi selezionati: Dire quasi la stessa cosa)
  • Bellezza Storia di un'idea dell'Occidente in CdRom (2002), Milano: Motta On Line (a cura di U.Eco)
  • Storia della bellezza (2004), Milano: Bompiani (a cura di U.Eco)
  • Il Codice Temesvar (2005), Milano: Edizioni Rovello
  • A passo di gambero. Guerre calde e populismo mediatico (2006), Milano: Bompiani.
  • La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia (2006), Milano: Bompiani.
  • Storia della bruttezza (2007), Milano: Bompiani (a cura di U.Eco)
  • 11/9 La cospirazione impossibile (2007), Milano: Piemme (Autori vari a cura di Massimo Polidoro)
  • Dall'albero al labirinto (2007), Milano: Bompiani.
  • Non sperate di liberarvi dei libri con Jean-Claude Carrière (2009), Milano: Bompiani.

Curiosità

 
Umberto Eco con l'allora rettore Alessandro Bianchi dell'Università "Mediterranea" di Reggio Calabria
  • Eco è anche un cosiddetto bondologo, espressione creata in Scandinavia per descrivere un esperto di James Bond. Ha infatti analizzato i romanzi di Ian Fleming ne Il caso Bond (The Bond Affair) (1966), con Oreste Del Buono.
  • Eco è anche Trascendente Satrapo del collegio di Patafisica (eletto nel 2001).
  • Nel 1961 l'artista Piero Manzoni firma 71 sculture viventi tra cui Umberto Eco.
  • Modifica personalmente errori ed imperfezioni presenti in questa pagina e nella sua versione in inglese[7].
  • Ha tenuto la lezione inaugurale del 500° anno accademico dell'Università degli Studi di Urbino riproponendo all'uditorio sostanzialmente l'articolo pubblicato qualche settimana prima su le pagine de L'espresso.
  • Eco si interessa di esperanto, la lingua ausiliaria internazionale più parlata al mondo, alla quale dedica diverse pagine ne La ricerca della lingua perfetta.
  • Nel 1997 un pamphlet anonimo intitolato Il nome multiplo di Umberto Eco, da più parti ritenuto una pubblicazione di estrema destra, accusa Eco di essere la mente dietro il progetto controculturale Luther Blissett, circostanza smentita e irrisa tanto dall'interessato quanto dagli aderenti al progetto.
  • Durante la stagione radiofonica 2006/2007 viene proposta da Fiorello, nel suo programma Viva Radio2, la parodia di Umberto Eco, colto filosofo che scivola su banali errori grammaticali piangendone amaramente, imitando nel suo "lamento" il suono di un velivolo che compie manovre acrobatiche. Questa curiosità viene letta in diretta da Fiorello stesso, durante la puntata del 1º novembre 2006, subito dopo la consueta imitazione di Eco.
  • Eco, dopo aver dichiarato di essere un appassionato lettore di Dylan Dog, ha ispirato Tiziano Sclavi (creatore di Dylan Dog) per la creazione di un personaggio del suo fumetto: il professor Humbert Coe, che compare nell'albo #136, Lassù qualcuno ci chiama, uscito nel dicembre 1997.
  • Umberto Eco ha dichiarato al Financial Times, durante un'intervista, i probabili titoli del suo prossimo romanzo: L'ultima notte di Napoleone, L'amante di Copericu, Il crollo della casa di Oscar Wilde e L'anima degli animali rivisitata. Questa volta l'enigma sul titolo ha preceduto l'uscita del libro, non il contrario come coi precedenti romanzi (esclusi Baudolino e L'isola del giorno prima). Eco ha inoltre dichiarato che un romanzo, in media, gli prende circa 6 anni di lavoro. Essendo l'ultimo uscito solo nel 2004, è ragionevole aspettarsi questo prossimo lavoro del professore intorno al 2010.
  • In un'intervista del 1997, Pete Doherty (musicista inglese, allora non ancora famoso) alla domanda del vj di MTV su che cosa ne pensi degli Oasis, risponde «I subscribe to the Umberto Eco view that Noel Gallagher is a poet and Liam is a town crier» (che significa «Sono d'accordo con il punto di vista di Umberto Eco secondo cui Noel Gallagher è un poeta e Liam è un messaggero»).
  • La sorella di Eco - Emilia Eco (in arte Emy Eco) è stata negli anni sessanta attrice e doppiatrice televisiva e cinematografica. Nel 1965 ha lavorato fra l'altro al fianco di Ubaldo Lay in un episodio della serie Sheridan, squadra omicidi.

Note

Voci correlate

Altri progetti

 
Autografo di Eco nell'edizione tedesca di Arte e bellezza nell'estetica medievale.

Collegamenti esterni

Template:Mvideo

Template:Österreichischem Staatpreis für Europäische literatur Template:Scrittori italiani