Trachemys scripta troostii
La Trachemys scripta troosti è una sottospecie della tartaruga Trachemys scripta.
| Trachemys scripta troostii | |
|---|---|
| Stato di conservazione | |
| Classificazione scientifica | |
| Regno | Animalia |
| Sottoregno | Bilateralia |
| Phylum | Chordata |
| Subphylum | Vertebrata |
| Infraphylum | Gnathostomata |
| Superclasse | Tetrapoda |
| Classe | Reptilia |
| Ordine | Testudines |
| Famiglia | Emydidae |
| Genere | Trachemys |
| Specie | Trachemys scripta |
| Sottospecie | Trachemys scripta troostii |
| Nomenclatura binomiale | |
| Trachemys scripta troostii Holbrook, 1836 | |
Tassonomia
Simile alla Trachemys scripta elegans ma più piccola (maschio 15 cm e la femmina 25). Il carapace chiaro e rotondo nei piccoli, è lungo e ovale negli adulti.Sulla membra timpanica hanno una macchia arancione-rossatra simile alle Elegans. Le macchie nere presenti sul piastrone sono caratteristiche di ogni individuo e ne permettono il riconoscimento.
Mantenimento in cattività Le giovani tartarughe possono essere ospitate in un acquaterrario piuttosto ampio, munito di una cospicua area asciutta.Questo deve essere dotato di un termoriscaldatore e di una fonte di luce a raggi ultravioletti A e B. Le temperature ottimali vanno dai 20 ai 28 °C con una lieve escursione termica giornaliera di circa 5-6 °C; l'umidità dovrebbe aggirarsi attorno al 50-70%. Quando le loro dimensioni cominciano a superare la decina di cm di carapace ( di lunghezza ) andrebbero alloggiate all'aperto per tutto l'anno( eccezione fatta per le aree montane dove si consiglia il ricovero invernale in un locale non riscaldato ), in un apposito laghetto oppure in grandi vasche poste all'esterno. Se non fosse possibile ospitare le tartarughe adulte all'aperto, si consiglia di alloggiarle in un contenitore con poca acqua non riscaldata, senza essere alimentate, durante tutto il periodo invernale.
Diffusione
È diffusa dal Tennessee al Kentucky.
Habitat
Il suo habitat preferito sono le acque dolci senza correnti.
Malattie più comuni
Si consiglia in ogni caso di consultare un veterinario:
- Influenza o polmonite
Sintomi: La tartaruga non mangia più, ha frequenti scoli nasali (bolle d'aria), tiene la bocca spalancata, ha una respirazione anomala e sibilante.
Prime cure: Bisogna tenere l'acqua tra i 26°-29°, darle del cibo appropriato, darle del fieno, non farla camminare sul pavimento o in un ambiente freddo. - Diarrea
Sintomi: La tartaruga ha una notevole perdita d' appetito, è debole e ha molta sete, diarrea.
Prime cure: Bisogna farla digiunare per 1-2 giorni, bisogna darle della camomilla. - Costipazione intestinale
Sintomi: Ha scarse feci con espulsione di sangue.
Prime cure: Bisogna farle fare un bagno giornaliero in acuqua tiepida ( tra i 21°-25° ), del movimento (su un tappeto non molto folto non sul pavimento), alimentazione più variata possibile. - Anoressia-rifiuto del cibo
Sintomi: Può essere dovuto ad un ambiente freddo (di solito sotto i 10°), parassiti o a un risveglio dopo un letargo.
Prime cure: consultare un veterinario. - Disturbi oculari
Sintomi: La tartaruga ha occhi gonfi ed esorbitanti, accecamento, palpebre incollate.
Prime cure: consultare un veterinario.
