Giulianova
Template:Comune Giulianova è un comune italiano di 23.379 abitanti della provincia di Teramo in Abruzzo. Città storica, possiede una forte vocazione commerciale e turistica e si colloca fra le più frequentate stazioni balneari dell' Adriatico.
Geografia
Il suo territorio si estende per 27,33 km², tra i confini naturali formati dal fiume Salinello, a Nord, e dal fiume Tordino, a Sud. Ad occidente confina con il Comune di Mosciano Sant'Angelo, a mezzogiorno col Comune di Roseto degli Abruzzi, a settentrione con quello di Tortoreto e ad oriente con il Mare Adriatico.
La città si articola in due agglomerazioni principali saldatesi fra di loro negli ultimi decenni: Giulianova propriamente detta (conosciuta anche come Giulianova Paese o Giulianova Alta) e Giulianova Lido (o Giulianova Spiaggia). La prima comprende il centro storico e si estende su una collina di modesta altitudine (70 m s.l.m. circa) a meno di un chilometro dalla linea costiera, mentre il Lido è costituito dalla parte più moderna e turistica, sviluppatasi nel corso del Novecento sulle rive dell'Adriatico.
Il clima di Giulianova è di tipo temperato caldo[1] con inverni relativamente tiepidi ed estati contraddistinte da temperature elevate, ma non torride. Le temperature medie del mese più freddo, gennaio, sono generalmente comprese fra i 6 °C e gli 8 °C mentre quelle di luglio si collocano fra i 24 °C e i 26 °C[2]
Storia
Età romana
Pur se la presenza umana nel territorio di Giulianova è documentata fin da epoca neolitica, le origini della città risalgono al III secolo a.C., allorché i romani crearono presso le foci del Tordino, a meno di due chilometri dall'attuale centro storico, una nuova colonia denominata Castrum Novum (o Castrum Novum Piceni'). Tale colonia si trasformò, col tempo, in un attivo centro commerciale e in nodo di comunicazioni di una certa importanza. Citata da Velleio Patercolo e da Strabone[3], forse raggiunse in età imperiale un perimetro di due chilometri e si dotò di bagni termali.
Età medievale
Castel San Flaviano
La città, spopolatasi a seguito delle invasioni barbariche, assunse in età altomedievale il nome di Castrum Sancti Flaviani (o Castrum in Sancto Flaviano) in ricordo di San Flaviano, Patriarca di Costantinopoli e Martire, le cui spoglie, secondo una leggenda, sarebbero state portate in Italia nel V secolo. Originariamente dirette a Ravenna, avrebbero raggiunto miracolosamente le coste giuliesi a seguito di una tempesta che costrinse l'imbarcazione che le trasportava a trovare rifugio nel litorale abruzzese. Successivamente, a partire dal XII o XIII secolo, il centro iniziò ad essere conosciuto come Castel San Flaviano.
Il borgo fece parte, in età medievale, del Regno Ostrogoto, del Ducato di Spoleto, del Regno di Sicilia e infine del Regno di Napoli. Nella seconda metà del XIV secolo entrò in possesso della ricca e potente famiglia degli Acquaviva che ne fece una delle sue residenze principali fino alla distruzione avvenuta nel luglio del 1460 a seguito della sanguinosa battaglia di San Fabiano d'Ascoli o San Flaviano d'Ascoli (da taluni definita anche battaglia del Tordino), combattuta nei pressi della città fra aragonesi e angioini capitanati rispettivamente da Alessandro Sforza (coadiuvato da Federico da Montefeltro) e da Jacopo Piccinino
Da Castel San Flaviano a Giulianova
Circa dieci anni più tardi (1470), Giulio Antonio Acquaviva (dal 1479 Giulio Antonio Acquaviva d'Aragona), duca d'Atri e signore del luogo, preferì ricostruire Castel San Flaviano non sulle sulle sue rovine, bensì su un'altura situata a circa settanta metri sul livello del mare, a breve distanza dall'anteriore centro abitato. Il nuovo nucleo prese da lui il nome di Giulia (o Julia), cui venne aggiunto, già in età contemporanea, il qualificativo di Nova. Era nata l'attuale denominazione della città: Giulianova.
L'edificazione di Giulia si protrasse per alcuni decenni e si ispirò a quei criteri di razionalità tipici dell'età rinascimentale. Fu un'impresa di ampio respiro voluta da Giulio Antonio Acquaviva, noto condottiero e uomo di cultura, con una conoscenza personale delle più prestigiose corti dell'Italia del tempo e delle nuove tendenze architettoniche che ebbero in Leon Battista Alberti e in Francesco di Giorgio Martini due fra i massimi interpreti. Per l'impianto urbanistico di Giulianova ci si ispirò a questi e ad altri architetti sia di epoca rinascimentale che classica, come Vitruvio.
Il centro abitato originario, in parte conservatosi fino ai giorni nostri, era interamante racchiuso entro una poderosa cinta muraria di forma quadrangolare, difesa da quattro torrioni cilindrici. L'accesso alla città era possibile attraverso tre porte cui se ne aggiunsero altre due nell'Ottocento. Nel cuore del nucleo urbano venne posto l'ampio Duomo ottagonale che dominava l'Adriatico e che organizzava lo spazio urbano circostante. La città, progettata per accogliere alcune migliaia di abitanti, possedeva una pianta regolare, con vie ampie su cui si affacciavano edifici di medie proporzioni. Il borgo, pur presentando un carattere eminentemente castrense offriva ai suoi residenti strutture urbane e abitative che per l'epoca erano salubri, funzionali e spaziose.
Età moderna e contemporanea
Nei secoli successivi Giulianova subì alcuni devastanti saccheggi: nel XVI secolo da parte dei Lanzichenecchi, e, in età napoleonica, da parte dei Francesi che distrussero l'Archivio ducale. Subito dopo il compimento dell'unità nazionale fu la prima città del vecchio Regno di Napoli ad essere visitata dal re Vittorio Emanuele II. Per commemorare l'evento venne eretta successivamente, sulla ottocentesca piazza della Libertà, una bella statua bronzea del sovrano ad opera dello scultore giuliese Raffaello Pagliacetti. Dopo l'abbattimento di parte delle mura (1860) determinato dall'aumento della popolazione e della conseguente richiesta di spazio, la città iniziò ad estendersi sul resto delle collina e in direzione dell'Adriatico dove si costituì, a seguito dell'apertura del tratto ferroviario Ancona-Pescara, l'abitato di Borgo Marina (fine dell'Ottocento) primo nucleo di Giulianova Lido.
Nei primi decenni del Novecento divenne un'elegante stazione balneare della riviera adriatica e sorsero splendide ville liberty che ancora oggi costeggiano il lungomare e il viale dello Splendore, nella parte alta della città. In quegli anni venne edificato anche il lussuoso albergo Kursaal, oggi adibito a congressi e mostre. Durante il ventennio fascista venne realizzato il grande Lungomare Monumentale che si ispirava al viale della Vittoria a Bengasi, progettato dal celebre Arnaldo Foschini. Nel corso dell'ultima guerra (febbraio 1944) la città fu sconvolta da un pesante bombardamento aereo che causò vittime e danni materiali.
Nel dopoguerra Giulianova è tornata ad essere, grazie al dinamismo dei suoi abitanti, una città prospera, fra le tre più popolose ed economicamente importanti della propria provincia di appartenenza.
Popolazione e amministrazione
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Struttura della popolazione
Amministrazione comunale
Template:ComuniAmministrazione Dal settembre 2008, a seguito alle dimissioni della maggioranza dei membri del Consiglio Comunale, fino al giugno 2009, il Comune di Giulianova è stato retto da un Commissario Straordinario, Paola Iaci, vice-prefetto di Teramo.
Nel giugno del 2009 è stato eletto sindaco della città, al ballottaggio, Francesco Mastromauro, candidato del PD e sostenuto da Italia dei Valori, Sinistra e Libertà e Comunisti italiani che ha riportato una netta affermazione (con circa il 62,5% dei voti) sul candidato della coalizione di centro-destra, Giancarlo Cameli (37,5% dei voti circa).
Economia
Il porto
Giulianova possiede un porto di III classe articolato in due moli e dotato di due banchine, un pontile, uno scalo di alaggio, due distributori di combustibile, tre officine meccaniche, un ampio magazzino e una decina di colonnine per l'erogazione idrica. Ospita attualmente (2009) circa duecento imbarcazioni, in massima parte destinate alla pesca. Nel porto sono presenti anche un certo numero di barche da diporto.
Agricoltura, pesca ed industria
Le attività agricole, che un tempo rivestivano una notevole importanza per la città, occupano oggigiorno un peso modesto nella formazione del reddito. Importanza maggiore ha invece la pesca. Per quanto riguarda le attività industriali si segnala la presenza, nel comune di Giulianova, di un certo numero di piccoli centri manifatturieri (molti dei quali legati all'industria dell'abbigliamento) e di alcune attività artigianali, in franco regresso da alcuni decenni.
Turismo e commercio
L'economia del territorio si basa in massima parte, fin dagli anni settanta del secolo scorso, sul settore terziario: commercio, servizi e, soprattutto, turismo. Giulianova vanta tradizioni turistiche risalenti agli ultimi anni dell'Ottocento e ai primi del Novecento, allorché si iniziarono ad edificare sul lungomare (la futura Giulianova Lido) ville e residenze destinate all'aristocrazia e alla borghesia non solo locali, ma provenienti anche da altre zone d'Abruzzo e d'Italia. Il movimento turistico si consolidò negli anni venti e trenta del XIX secolo ma riuscì a svilupparsi pienamente e ad esprimere tutte le proprie potenzialità solo nel secondo dopoguerra con la costruzione di molte seconde case, di decine e decine di alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari. La bella spiaggia di fine arena, da oltre un decennio insignita della Bandiera Blu, il porto turistico, la pista ciclabile che attraversa il lungomare attraggono ogni anno molti villeggianti dall'Italia e dall'estero.
Cultura
Corsi universitari
Da tempo l' Università degli Studi di Teramo ha istituito presso Palazzo Gualandi, a breve distanza dal Centro Storico, corsi specialistici per il conseguimento di lauree triennali in Scienze del Turismo.
Istituti vari
- Istituto Superiore di Studi Musicali "Gaetano Braga", con sede presso il palazzo Kursaal
Biblioteche e centri culturali
- Biblioteca Civica "Vincenzo Bindi"
- Biblioteca "Padre Candido Donatelli"
- Biblioteca Universitaria di Scienze del Turismo di Palazzo Gualandi
- Centro culturale e biblioteca San Francesco-Sala Trevisan
- Centro Servizi Culturali Regione Abruzzo
Musei
- Casa Museo "Vincenzo Cermignani"
- Museo d'Arte dello Splendore
- Pinacoteca Civica "Vincenzo Bindi"
- Gipsoteca "Raffaello Pagliaccetti"
- Museo Archeologico Torrione "Il Bianco"
- Casa Museo Gaetano Braga
Monumenti e luoghi di interesse
- Duomo di San Flaviano, superba costruzione rinascimentale dedicata al Santo Patriarca di Costantinopoli, le cui spoglie raggiunsero fortunosamente le coste giuliesi poco prima del 450. Edificato negli anni settanta del XV secolo il Duomo è stilisticamente influenzatato dall'architettura toscana e umbra del tempo. Ha forma ottogonale e possiede mura di straordinaria ampiezza (due metri circa), sormontate da una cupola semisferica rivestita di mattonelle di colore azzurro. Una cripta posta al di sotto della collegiata contiene i resti di San Flaviano e di alcune personalità giuliesi. In età tardorinascimentale e barocca la chiesa venne adornata di affreschi e ornamenti andati in gran parte perduti (o conservati in altri luoghi) e sostituiti, nella seconda metà del Novecento da pregevoli dipinti e sculture di artisti contemporanei (fra cui spiccano i nomi del giuliese Venanzo Crocetti, di Renato Coccia, e di Aligi Sassu)
- Santuario di Maria Santissima dello Splendore, complesso monumentale che ha come fulcri una chiesa riedificata nel 1907 al posto di quella barocca, e un monastero dei padri cappuccini del XVI secolo. Il santuario fu ampiamente rimaneggiato a seguito di radicali interventi effettuati durante il ventennio fascista (1937 - 1938). È luogo di devozione e meta di pellegrinaggi fin dalla seconda metà del Cinquecento, in virtù di un'apparizione in loco della Vergine nel 1557, come riportato da una cronaca di epoca barocca redatta da un monaco
- Chiesa di Santa Maria a Mare, costruzione del X o dell'XI secolo, è situata nei pressi della Giulianova medievale (Castel San Flaviano). Subì numerose e importanti modifiche nel Duecento e nel Trecento e, nel corso della Seconda guerra mondiale, fu gravemente danneggiata da un bombardamento. L'edificio si presenta attualmente in mattoni e presenta un bel portale finemente cesellato con rappresentazioni allegoriche e animali. L'interno, originariamente a tre navate, si è ridotto, a seguito di una serie di interventi e ristrutturazioni, a due. La chiesa fu sede, nei primi decenni del Novecento della Congregazione della Passione di Gesù Cristo.
- Cappella gentilizia di San Gaetano-De Bartolomei, fatta costruire nella seconda metà dell'Ottocento dall'Ing. Gaetano De Bartolomei a ricordo di suo zio, l'archeologo e storico Angelo Antonio Cosimo De Bartolomei, scomparso nel 1862. Il progetto è dello stesso De Bartolomei e si ispira a un bozzetto dell'artista giuliese Raffaello Pagliaccetti (durante la realizzazione vi furono anche probabili apporti dell'architetto teramano Lupi, che diresse i lavori). L'edificio, dalle eleganti forme neocinquecentesche, venne eretto in piazza della Libertà, cuore della Giulianova ottocentesca
- Chiesa di Sant'Antonio, fu eretta negli anni sessanta del Cinquecento in stile tardorinascimentale, ma subì importanti ampliamenti nella prima metà del XVIII secolo. Interamente costruita in laterizi, presenta un portale in pietra e interni sontuosamente decorati agli inizi del Settecento da Girolamo Rizza da Veglio
- Chiesa della Misericordia, si affaccia su piazza Dante e fu edificata nel XVI secolo. Presenta una forma trapezoidale, del tutto insolita in un'epoca contrassegnata da canoni stilistici basati sulla regolarità delle forme
- Chiesa di Sant'Anna, di modeste dimensioni e in cattivo stato di conservazione (dell'edificio originario sono rimaste solo le mura perimetrali e, all'interno, l'altare) fu costruita negli anni settanta e ottanta del Quattrocento. L'edificio, eretto subito dopo la rifondazione della città da parte di Giulio Antonio Acquaviva, ha pertanto un eccezionale valore documentale[5]
- Monumento a Vittorio Emanuele II, grande opera bronzea di Raffaello Pagliaccetti, per commemorare la visita in città (ottobre 1861) del primo re d'Italia. Il monumento fu terminato ed esposto al pubblico nell'agosto 1894
- Kursaal. È un pregevole edificio progettato secondo canoni stilistici compositi in cui prevalgono forme di ispirazione neoclassica ed elementi decoratitivi liberty. Iniziò ad essere edificato a Giulianova Lido pochi anni prima dello scoppio della Grande guerra, ma sia il luogo prescelto che il progetto originario, furono successivamente giudicati inappropriati. I lavori, già in parte eseguiti, vennero abbandonati nel 1913 e Il Kursaal fu riedificato, su nuovo progetto e sempre in zona lido, negli anni venti del Novecento. Trasformato in albergo (inizialmente con il nome di Abergo Lido e Parco), subì notevoli danni durante il secondo conflitto mondiale, nel corso di un'incursione aerea. Restaurato al termine della guerra, venne acquisito dal Comune che lo utilizza per esposizioni, convegni, incontri e iniziative culturali di vario tipo
- Colonia marina (ex Colonia Rosa Maltoni Mussolini), progettata nel 1934 per l'E.N.A.M. (Ente Nazionale di Assistenza Magistrale), cui appartiene tuttora (2009), fu aperta nell'estate del 1936. Il complesso di edifici, da tempo in stato di abbandono, costituì, negli anni che precedettero la seconda guerra mondiale, una fra le maggiori colonie italiane destinate alla balneazione.
- Lungomare monumentale, progettato nel 1933 dal giuliese Giuseppe Meo, fu realizzato nel 1936 - 1937 lungo il tratto di costa che andava da via Nazzario Sauro alla Colonia Marina, per una lunghezza di circa settecento metri. Si ispirava al viale della Vittoria di Bengasi, città all'epoca sotto sovranità italiana, realizzato una decina di anni prima su progetto dell'architetto Arnaldo Foschini
Sport
Impianti sportivi
Calcio
Galleria Fotografica
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Molo Sud Giulianova
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Caliscendi molo sud Giulianova
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VIII Festival Internazionale Bande Musicali
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VIII Festival Internazionale Bande Musicali
Personalità legate a Giulianova
- Giovan Girolamo II Acquaviva d'Aragona, (Giulianova, 1663 - Roma, 1709), uomo d'armi
- Giulio Antonio Acquaviva, dal 1479 Giulio Antonio Acquaviva d'Aragona, (1425 circa - Otranto, 1481), uomo d'armi, politico e fondatore dell'odierna Giulianova
- Luigi Acquaviva, (Napoli, 1812 - Giulianova, 1898), senatore del Regno d'Italia
- Vincenzo Bindi, (Giulianova, 1852 - Napoli, 1928), storico
- Gaetano Braga, (Giulianova, 1829 - Milano, 1907), violoncellista e compositore
- Gaetano Capone (Giulianova, 1889 - Firenze, 1956), filosofo
- Eusebio Caravelli, (Giulianova, 1781 - 1845), medico e filosofo
- Raffaele Castorani, (Giulianova, 1819 - Napoli, 1887), oculista
- Ignazio Cerio, (Giulianova, 1840 - Capri, 1921), archeologo e naturalista
- Vincenzo Cermignani (Giulianova, 1902 - 1971), pittore
- Giuseppe Cerulli, (Teramo, 1846 - 1912), poi Cerulli-Irelli, politico, deputato eletto nel collegio di Giulianova in undici legislature[6]
- Vincenzo Comi, ( Torano Nuovo, 1765 - Giulianova, 1830), chimico
- Francesco Contaldi, (Popoli, 1865 - Sulmona, 1903), notaio, giornalista e poeta
- Venanzo Crocetti (Giulianova, 1913 - Roma, 2003), scultore
- Quirino De Ascaniis (Giulianova, 1908 - 2009), sacerdote missionario
- Angelo Antonio Cosimo De Bartolomei, (Giulianova, 1788 - 1862), letterato e archeologo
- Orazio Delfico, (Giulianova, 1769 - Castagneto, 1842), naturalista
- Olga Marroni De Castris, (Giulianova, 1788 - Poggio a Moiano, 1845), nota tassidermista
- Plinio De Martiis, (Giulianova, 1920 - Bagno Vignoni, 2004)
- Berardo di San Flaviano,(Giulianova, all'epoca Castel San Flaviano, XIV secolo), giudice e consigliere di Roberto d'Angiò
- Stefano Ferrante, (Giulianova, 1722 - Atri, 1790), poeta arcade, docente di giurisprudenza e funzionario governativo
- Davide Ferrari (Bologna, 1958), poeta
- Mario Lupo (Giulianova - 1926, Grottammare - 1992) pittore e scultore
- Raffaello Pagliaccetti, (Giulianova, 1839 - Giulianova, 1900), scultore
- Primo Riccitelli, (Campli, 1875 - Giulianova, 1941), musicista
- Raffaele Roscioli, (Giulianova, 1861 - 1916), psichiatra e saggista
- Franco Tancredi, (Giulianova 1955), calciatore che militò in Serie A e nella Nazionale italiana
- Gabriele Tarquini, (Giulianova, 1962), pilota automobilistico
Note
- ^ Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA. VV. Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pag. 235
- ^ Cfr. le mappe relative agli elementi climatologici, Ibidem, pag. 234
- ^ Strabone, Geografia (ΓΕΩΓΡΑΦΙΚΑ), libro V, 4, 2
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Cfr. il sito ufficiale del Comune di Giulianova
- ^ Cfr. il sito della Regione Abruzzo
Bibliografia
- Mario Bevilacqua, Giulianova. La costruzione di una città ideale del Rinascimento, Napoli, Electa, 2004
- Mario Bevilacqua, Impianto vitruviano ed echi albertiani nel disegno urbano di Giulianova, in Quasar - Quaderni di Storia dell'Architettura e del Restauro, 22, 1999.
- Vincenzo Bindi, Giulianova. La Posillipo degli Abruzzi, in: Le Cento Città d'Italia Illustrate, Sonzogno, Milano, 1927
- Mario Montebello, Francesco di Giorgio Martini e Giulianova, Padova, Bottega d'Erasmo, 1994
Voci correlate
Altri progetti
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