Elaphe quatuorlineata

specie di serpente
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Cervone

Cervone
Stato di conservazione
Basso rischio
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseSauropsida
OrdineSquamata
SottordineSerpentes
FamigliaColubridae
GenereElaphe
SpecieE. quatuorlineata
Nomenclatura binomiale
Elaphe quatuorlineata
Lacépède, 1789
Nomi comuni

Pasturavacche, Cerviotto, Frustone

Il cervone (Elaphe quatuorlineata Lacépède, 1789) è un serpente della famiglia dei colubridi.

È il più lungo serpente italiano ed uno tra i più lunghi d'Europa. La sua lunghezza può variare dagli 80 ai 240 cm, anche se raramente supera i 160. È di colore bruno-giallastro con le caratteristiche quattro scure barre longitudinali (da cui il nome scientifico).

Distribuzione e habitat

È diffuso dall'Europa sudorientale all'Asia Minore. In Italia è frequente nelle zone centro-meridionali.
Predilige la macchia mediterranea, il limitare di boschi, i boschi radi e soleggiati o in genere i luoghi con vegetazione sparsa, le sassaie, i muretti a secco e gli edifici abbandonati. Ama gli ambienti caldi (24-34 °C) e umidi. Si può incontrare ad un'altitudine fino ai 1000 m sul livello del mare.

Stato di conservazione

È una specie in progressivo declino per la scomparsa degli habitat in cui vive.
È protetto dalla Convenzione di Berna (App.II).[1]
Il libro rosso del WWF lo considera a Basso rischio[2].
È citato nella Direttiva Habitat (Direttiva n. 92/43/CEE) nell'appendice 2 (specie animali e vegetali d'interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione) e nell'appendice 4 (Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa).[3]

Abitudini

È un serpente diurno. Trascorre il periodo invernale in gallerie di roditori abbandonate, da solo o in gruppi di 4-7 esemplari, spesso in compagnia di saettoni.

Cibo ed Alimentazione

Si nutre di piccoli mammiferi (arvicole, topi, toporagni, conigli, donnole, scoiattoli, ed altri fino alle dimensioni di un ratto) che soffoca tra le spire, nidiacei di uccelli (fino alle dimensioni di un piccione), uova (che inghiotte intere e poi rompe con i muscoli del tronco) e qualche lucertola (cibo preferito soprattutto dai giovani).

Spostamenti

 
Cervone che si arrampica, facendo forza sulla coda

È un serpente diurno, terricolo, sebbene a volte possa trovarsi su arbusti, è poco veloce e buon nuotatore.
Quando si arrampica è molto agile: facendo forza sulla coda prensile può raggiungere, in alto o in lungo, un ramo distante 1 m o più.

Riproduzione e crescita

Gli accoppiamenti (che durano dalle 3 alle 5 ore) hanno luogo in genere in aprile e giugno.
Dopo circa 40-50 giorni la femmina depone alla base di arbusti, o in buche nel terreno, o nei muretti a secco o in fenditure della roccia, 3-18 uova con guscio biancastro e molle che si indurisce leggermente a contatto con l'aria. Talvolta la femmina protegge le uova tra le spire del suo corpo per 3-5 giorni, altre volte le ricopre con la sua exuvia. Dopo circa 45-60 giorni dalle uova escono i piccoli, lunghi dai 30 ai 40 cm che mutano nell'arco dei primi 7 giorni.

Nei primi 2-3 anni l'accrescimento corporeo è molto veloce e i cervoni mutano in media una volta al mese (in estate anche due volte al mese), dal 4° anno la velocità di crescita diminuisce bruscamente e gli adulti mutano in media 2-3 volte l'anno.

In cattività può vivere oltre 20 anni.


Specie simili

Elaphe longissima , ha una sola squama preoculare, è molto più slanciata, manca della carenatura sulle squame dorsali.

Curiosità

Secondo alcuni il nome cervone deriva dal fatto che i pastori che lo vedevano durante la muta scambiavano la pelle secca della testa per delle corna. Per altri il nome è dovuto alle piccole escrescenze presenti sul capo. Per altri ancora le corna sono virtuali ed indicano la nobiltà di questo serpente, tra i più grandi d'Europa.

È anche chiamato Pasturavacche, in quanto la credenza popolare voleva che fosse attirato dal latte delle vacche e delle capre al pascolo, e che per procurarselo si attaccasse alle mammelle degli animali, o addirittura lo leccasse dalle labbra sporche dei lattanti.

A Cocullo (AQ) il cervone è il protagonista della manifestazione pagana legata al culto della dea Angizia, o nella versione cristianizzata a (San Domenico), dove la statua del santo viene portata in processione ricoperta di serpenti.

Nel basso Salento è noto col nome dialettale di sacara.

Nomi regionali

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Note

Bibliografia

  • Boitani L., Corsi F., Falcucci A., Maiorano L., Marzetti I., Masi M., Montemaggiori A., Ottaviani D., Reggiani G., Rondinini C. 2002. Rete Ecologica Nazionale. Un approccio alla conservazione dei vertebrati italiani. Università di Roma "La Sapienza", Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo; Ministero dell'Ambiente, Direzione per la Conservazione della Natura; Istituto di Ecologia Applicata. [1]
  • Bruno S., Maugeri S.: Rettili d'Italia, Tartarughe, Sauri e Serpenti. Giunti - Martello, Firenze 1977.
  • Arnold E.N., Burton J.A. Guida dei Rettili e degli Anfibi d'Europa. Franco Muzzio Editori, Padova 1985.
  • A Monograph of the Colubrid Snakes of the Genus Elaphe Fitzinger. -Author: Klaus-Dieter Schulz

Voci correlate

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