Corpus iuris civilis

raccolta di materiale giurisprudenziale, voluta dall'imperatore romano d'oriente Giustiniano I

Il Corpus iuris civilis o Corpus iuris Iustinianeum (528-533) è la raccolta di materiale normativo e materiale giurisprudenziale di diritto romano, voluta dall'imperatore bizantino Giustiniano per riordinare l'ormai caotico sistema giuridico dell'impero. Tale raccolta, riscoperta e rielaborata dalla scuola bolognese nel XII secolo, è la base del diritto di molti Stati moderni. Nel Medio Evo copia del Codex Iustinianus repetitae praelectionis era conservato ad Amalfi, fu in seguito asportato dai Pisani come bottino di guerra. Dal XII secolo è stato conservato a Pisa come un tesoro fino al 1406, quando i Fiorentini, che conquistarono Pisa, lo portarono a Firenze. Oggi il "Codex Pisanus" è conservato nella Biblioteca Laurenziana di Firenze.

Il Corpus Iuris Civilis in una stampa del XVIII secolo.

Il Corpus iuris civilis ha rappresentato per anni la base del diritto comune europeo.

Descrizione opera

L'opera fu iniziata poco dopo l'ascesa dell'imperatore e proseguì fino alla sua morte. Le attività di ricerca e selezione del materiale e la compilazione furono condotte da una commissione comprendente giuristi, tra i quali spicca per spessore e ruolo la figura di Triboniano.

È composto da:

Le prime tre parti sono scritte in latino mentre l'ultima parte, quella delle Novellae Constitutiones, è scritta in greco.

L'edizione più importante del Corpus iuris civilis è di Th. Mommsen, Kruger, Scholl, Kroll.

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