Provincia di Milano

ex provincia italiana
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima provincia del Regno Lombardo-Veneto, vedi Provincia di Milano (Lombardo-Veneto).

Template:Provincia La Provincia di Milano (Provincia de Milan in lingua lombarda) è una provincia della Lombardia di circa 3.170.000 abitanti, la seconda più popolosa d'Italia. Si estende su una superficie di 1.620 km² e comprende 134 comuni.

Confina a nord con la provincia di Varese e la provincia di Monza e Brianza, a est con la provincia di Bergamo, la provincia di Cremona e la provincia di Lodi, a sud con la provincia di Pavia, a ovest con la provincia di Novara (Piemonte). Inoltre comprende il comune di San Colombano al Lambro, un exclave compreso tra le province di Lodi e Pavia. Quasi tutto il territorio della Provincia di Milano fa parte dell'Arcidiocesi di Milano (fanno eccezione 7 comuni al confine con la provincia di Lodi, appartenenti alla Diocesi di Lodi[1]).

Geografia

Il territorio della Provincia di Milano è situato nella Lombardia centro-occidentale, nel tratto di alta pianura padana compreso tra il fiume Ticino a Ovest e il fiume Adda a Est. Il territorio è attraversato, oltre che dall'Adda e dal Ticino, anche dall'Olona dal Lambro, dal Seveso, dalla rete dei Navigli milanesi (Naviglio Grande, Naviglio Martesana, Naviglio Pavese) e da alcuni torrenti (Lura, Bozzente, Molgora, Arno).

Il Ticino e l'Adda segnano rispettivamente il confine occidentale ed il confine orientale della provincia. Il Ticino, proveniente dalla Svizzera italiana, forma il Lago Maggiore e confluisce nel Po a valle di Pavia. Affluente del Ticino in Provincia di Milano è il torrente Arno. L'Arno attraversa l'Altomilanese ed è uno dei corsi d'acqua più inquinati della provincia.

L'Adda, proveniente dall'alta Valtellina, forma il Lago di Como e confluisce nel Po fra le province di Lodi e Cremona. In territorio provinciale l'Adda alimenta il Canale Muzza, il quale a sua volta riceve le acque del torrente Molgora, proveniente dall'alta Brianza.

Il fiume Olona, proviene dalle Prealpi Varesine ed entra nella provincia attraversando Legnano, in seguito l'Olona attraversa pure Milano e sfocia nel Po presso San Zenone. Affluenti del fiume in Provincia di Milano sono i torrenti Bozzente, Lura, Merlata (formato dal Nirone e dal Pudiga) e Mussa (formato dal Lombra e dalla Garbogera).

Di minore importanza sono il Lambro ed il Seveso. Il Lambro (o Lambro Settentrionale), proveniene dal Triangolo Lariano, lambisce la periferia est di Milano e confluisce nel Po presso Orio Litta. Suo affluente in Provincia di Milano è il Colatore Lambro meridionale, derivato dall'Olona a Milano, riceve le acque in eccesso dei navigli e confluisce nel Lambro in Provincia di Lodi. Il Seveso, proviene dalle colline a sud di Como e dopo aver lambito la Brianza si perde nel labirinto idrico della città di Milano, confluendo in parte nel Naviglio della Martesana e quindi nel Cavo Redefossi ed in parte nel Cavo Vettabbia.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Milano.

La provincia di Milano tra Asburgo e Napoleone

La provincia di Milano nacque nel 1757 dalla divisione del Ducato di Milano in province (editto 10 giugno 1757 dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria).

Essa comprendeva:

  • la città di Milano
  • il comune suburbano dei Corpi Santi
  • le pievi di Agliate, Angera, Appiano, Arcisate, Bellano, Bollate, Brebbia, Brivio, Bruzzano, Castel Seprio, Cesano Boscone, Corbetta, Cornegliano, Dairago, Dervio, Desio, Gallarate, Galliano, Garlate, Gera d’Adda, Gorgonzola, Incino, Lecco, Leggiuno, Locate, Mandello, Mariano, Mezzate, Missaglia, Nerviano, Oggiono, Olgiate Olona, Parabiago, Pontirolo, Porlezza, Rosate, San Donato, San Giuliano, Segrate, Settala, Seveso, Somma, Trenno, Vall’Assina, Valsassina, Val Solda, Val Cuvia, Val Taleggio, Val Travaglia, Varenna, Varese, Vimercate
  • le corti di Casale e Monza
  • il vicariato di Binasco
  • le squadre di Mauri e di Nibionno
  • il comune di Treviglio

Nell'età napoleonica (1797) la provincia fu sostituita dal come Dipartimento dell'Olona[2].

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dipartimento dell'Olona.

Nel 1816 fu ricreata come provincia del regno Lombardo-Veneto, ma con l'esclusione del territorio di Pavia, organizzato in provincia autonoma.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Provincia di Milano (Lombardo-Veneto).

La Provincia di Milano in Italia

Nel 1859, con l'annessione della Lombardia al Regno di Sardegna, il Decreto Rattazzi ridisegnò i confini provinciali, aggregando alla provincia di Milano la gran parte della soppressa provincia di Lodi e Crema. In quel periodo la provincia di Milano si estendeva su 2.992,5 kmq ed era suddivisa in cinque circondari, frazionati a loro volta in 39 mandamenti e 498 comuni.

Circondari Mandamenti
I di Milano
 di Milano Porta Garibaldi con Porta Tenaglia e Arco della Pace 
 di Milano Porta Nuova
 di Milano Porta Venezia con Porta Vittoria
 di Milano Porta Romana con Porta Vigentina
 di Milano Porta Ticinese con Porta Ludovica
 di Milano Porta Magenta
 dei Corpi Santi di Milano
 dei Corpi Santi di Milano
 di Milano
 di Bollate
 di Cassano d'Adda
 di Corsico
 di Gorgonzola
 di Locate di Triulzi
 di Melegnano
 di Melzo
II di Lodi
 I di Lodi
 II di Lodi comuni
 III di Paullo
 IV di Borghetto
 Vdi Sant'Angelo
 VI di Casalpusterlengo
 VII di Codogno
 VIII di Maleo
III di Monza
 di Monza
 di Barlassina
 di Carate Brianza
 di Desio
 di Vimercate
IV di Gallarate
 di Busto Arsizio
 di Gallarate
 di Rho
 di Somma Lombardo
 di Saronno
V di Abbiategrasso
 di Abbiategrasso
 di Binasco
 di Cuggiono
 di Magenta

Nel 1927 dalla provincia di Milano perse la maggioranza del circondario di Gallarate: vennero infatti disaggregati i comuni di Albizzate, Arsago Seprio, Besnate, Borsano, Busto Arsizio, Cairate, Cardano al Campo, Caronno Pertusella, Casale Litta, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Castellanza, Cavaria con Premezzo, Cislago, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Gerenzano, Golasecca, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Jerago con Orago, Lonate Pozzolo, Marnate, Mezzana Superiore, Mornago, Oggiona con Santo Stefano, Olgiate Olona, Origgio, Sacconago, Samarate, Saronno, Sesto Calende, Solbiate Arno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Sumirago, Uboldo, Vergiate, Vizzola Ticino, entrati a fare parte della nuova provincia di Varese. La Provincia di Milano perse così 372 km² circa.

Nel 1936 dalla provincia di Milano venne staccato il comune di Cantonale, aggregato al comune di Chignolo Po in provincia di Pavia.

Nel 1992 dal territorio della Provincia di Milano venne creata la nuova provincia di Lodi, lasciando così 188 comuni nella Provincia.

Nel 2004 è stata istituita la provincia di Monza e della Brianza, alla quale aderiscono 50 comuni precedentemente inclusi nella provincia di Milano, un'area ad alta densità abitativa e superficie di 363,80 km²: essa comprende la città di Monza e i comuni dell'area geografica riconducibile alla Brianza meridionale. Il nuovo ente è pienamente operativo a partire dalla primavera 2009, attraverso l'elezione del primo Consiglio provinciale.

Per il futuro, è in previsione l'assegnazione alla provincia di Milano di poteri più ampi, tali da conferirle lo status di città metropolitana, per un migliore governo dell'area metropolitana.

Amministrazioni

 
Piazza Duomo a Milano

La Provincia di Milano è così composta da 134 comuni e da circa 3.100.000 di abitanti, mentre precedentemente conteva 189 comuni. È in fase di studio l'istituzione di circondari, organismi intermedi tra i comuni e l'ente provinciale, con competenze di coordinamento territoriale. L'abbozzo di questo progetto è costituito dai piani d'area (ad esempio il piano "Martesana-Adda").

Il problema della frammentazione delle competenze nell'area milanese è di lunga data. L'occasione per la risoluzione del problema viene dalla modifica, avvenuta nel 2001, del Titolo V della Costituzione, che ora all'art. 114 prevede l'esistenza di un ente Città Metropolitana, con competenze allargate rispetto ad una provincia, e dall'istituzione della provincia di Monza e Brianza nel 2009. Secondo i progetti di legge d'istituzione che sono stati discussi al Senato durante la scorsa legislatura senza però essere stati approvati, la Città metropolitana dovrebbe essere composta dai 133 comuni dell'attuale hinterland e da nove nuovi comuni nati dalla divisione del capoluogo secondo le attuali zone, eventualmente trasformati in municipi. Organismi della Città metropolitana sarebbero il Sindaco Metropolitano, la Giunta Metropolitana e il Consiglio Metropolitano, eletto per il 60% dagli abitanti dell'attuale hinterland e per il 40% dagli abitanti dell'attuale capoluogo.

Comuni principali

Di seguito è riportata la lista dei dieci principali comuni della provincia di Milano ordinati per numero di abitanti (dati: Istat 31/12/2008):

Pos. Stemma Comune di Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Altitudine
(m s.l.m.)
 
Milano 1.300.705 490,31 7.119 122
File:Sesto San Giovanni-Stemma.png
Sesto San Giovanni 81.033 11,74 6.902 140
File:Cinisello Balsamo-Stemma.png
Cinisello Balsamo 73.216 12,7 5.765 154
File:Legnano-Stemma.png
Legnano 57.852 17,72 3.265 199
File:Rho-Stemma.png
Rho 50.298 22,32 2.253 158
File:Cologno Monzese-Stemma.png
Cologno Monzese 47.567 8,46 5.623 134
File:Paderno Dugnano-Stemma.png
Paderno Dugnano 47.349 14,1 3.358 163
File:Rozzano-Stemma.png
Rozzano 40.502 13,01 3.113 103
File:Bollate-Stemma.png
Bollate 37.184 13,13 2.832 156
10°
File:San Giuliano Milanese-Stemma.png
San Giuliano Milanese 35.917 30,71 1.170 98

Altri comuni della provincia di Milano con più di 30.000 abitanti ordinati per numero di abitanti:

Pos. Stemma Comune di Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
11°
File:Pioltello-Stemma.png
Pioltello 34.894 13,1
12°
File:Segrate-Stemma.png
Segrate 33.819 17,4
13°
File:Corsico-Stemma.png
Corsico 33.554 5,4
14°
File:San Donato Milanese-Stemma.png
San Donato Milanese 32.594 12,8
15°
File:Abbiategrasso-Stemma.png
Abbiategrasso 31.146 47,1
16°
File:Cernusco sul Naviglio-Stemma.png
Cernusco sul Naviglio 30.218 13,33

Economia

 
Skyline di Milano

La provincia di Milano è l'area economica più importante d'Italia: con 338.010 imprese attive nel 2005 concentra il 42,3% delle imprese lombarde ed il 6,6% delle imprese italiane attive ed operanti. Questo elemento le consente di generare un alto livello di produttività: con un PIL annuo pro capite di 30.629 euro conferma la sua leadership, poiché da sola concentra il 10,3% del PIL nazionale ed annualmente produce una ricchezza superiore ai 124 miliardi di Euro, pari quasi al PIL di Israele[3].

La presenza qualificata e differenziata di ogni comparto economico ha consentito a Milano di affrontare, con un buon vantaggio rispetto ad altre città italiane, le nuove sfide competitive e di confrontarsi con le principali città europee nella capacità di attrarre società e banche straniere: il numero di unità produttive facenti capo ad imprese partecipate da multinazionali estere ha superato in Lombardia la soglia delle mille unità, di cui oltre la metà localizzate in provincia di Milano, e qui hanno sede le maggiori banche italiane ed estere

La provincia di Milano è l'area italiana più assimilabile alle grandi regioni sviluppate dell'Europa, sia per la complessa varietà delle attività che vi si svolgono, sia per il livello di ricchezza e benessere diffusi.

A partire dagli anni Settanta, come è successo per tutti i centri urbani europei, la produzione industriale pesante ha lasciato spazio al settore dei servizi e alle attività terziarie, soprattutto quelle più qualificate e a più alto valore aggiunto, sviluppatesi in stretta connessione con le imprese produttive dell'area.

Nel corso degli anni 90, l'evoluzione tecnologica e la globalizzazione dell'economia hanno definitivamente modificato anche il suo tradizionale modello produttivo che oggi si basa su una fitta rete di imprese produttive di piccola e piccolissima dimensione, a cui si affianca un numero limitato di medio-grandi aziende.

Nell'area milanese si concentra il 15% delle imprese italiane attive nei settori hi-tech (manifatturieri e terziari) e ben il 31% dei relativi addetti.

Uno dei principali motori di sviluppo dell'area milanese è rappresentato dall'economia creativa, cioè quel ramo dell'economia che comprende alcuni particolari settori in grado di generare nuova ricchezza e proprietà intellettuale (brevetti, diritti d'autore, marchi di fabbrica, design registrato), che svolge un ruolo trainante anche per le attività produttive tradizionali.

Milano si pone anche come capitale del non-profit, in cui la vocazione agli affari si combina con le antiche tradizioni solidaristiche e mutualistiche della società civile lombarda. Nell'area milanese operano quasi 11.000 istituzioni. Il mondo del non-profit riveste un ruolo importante nel sistema economico e sociale locale, mobilitando risorse umane e finanziarie significative; il numero di addetti complessivo è pari al 10% del totale nazionale e a circa il 50% di quello della Lombardia.

La maggior parte delle aziende milanesi e dei relativi addetti opera nel settore dei servizi (69%). Il crescente livello di terziarizzazione dell'economia milanese ha ridotto la tradizionale vocazione del territorio al 28%.

L'agricoltura rappresenta il 2% dell'economia provinciale e, nonostante il numero limitato di addetti, continua a mantenere un ruolo importante: localizzata per lo più nella parte meridionale dell'area metropolitana, presenta caratteristiche di elevata meccanizzazione e produttività [4].

Natura

Sul territorio milanese esistono sei Parchi Regionali:

Sport

La Provincia di Milano è caratterizzata da un notevole interesse per lo sport ed il tempo libero. La Provincia infatti è proprietaria e gestisce il Parco Idroscalo di Milano.

Note

  1. ^ Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Paullo, San Colombano al Lambro, San Zenone al Lambro e Tribiano.
  2. ^ Articolo 4 comma 6 della Costituzione della Repubblica Cisalpina dell'anno V.
  3. ^ Fonte: Provincia di Milano, settore attività economiche e innovazione [1]
  4. ^ Settore Attività Economiche e Innovazione Provincia di Milano

Voci correlate

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