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Martirano Lombardo è un comune di circa 1.400 abitanti, in provincia di Catanzaro, al confine con la provincia di Cosenza.

Geografia

L'abitato di Martirano Lombardo è posto sulle pendici del Molinara, un monte del Reventino, in pendio, in prossimità della bassa Valle del Savuto. Il territorio, disabitato prima di allora, venne scelto nel 1905 per accogliere gli abitanti di Martirano, una vicina località distrutta da un terremoto. La progettazione del nuovo centro abitato, opera degli ingegneri milanesi Mario Fiazza, Augusto Broggi e Cesare Nava, prevedeva l'attuazione di un razionale piano regolatore che minimizzasse il rischio sismico in un contesto urbano esteticamente gradevole.

L'abitato, disposto secondo linee simmetriche, è posto fra i 500 e i 600 metri di altezza: il municipio è posto a 560 metri, mentre la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù è posta all'altezza di 543 m s.l.m. Ogni abitazione civile, rinforzata da una ossatura in legno e da catene di ferro, è dotata di giardino ed è posta a distanza di sicurezza dalle abitazioni vicine[1].

Solo una piccolissima parte del territorio è pianeggiante. L'escursione altimetrica del territorio comunale è di ben 1.182 metri: da un'altezza minima 97 metri a quella massima di 1279 metri s.l.m. La gran parte del territorio comunale, collinare o montuosa, è ricoperto da boschi, mentre il centro abitato, per la presenza di numerosi giardini e di viali, si integra con l'ambiente naturale circostante.

Trasporti e mobilità

Il paese è collegato alle località più vicine (Martirano, Lamezia Terme, San Mango d'Aquino) soltanto per mezzo di strade provinciali.

Catanzaro, il capoluogo di regione e di provincia, dista circa 70 km ed è raggiungibile attraverso la Strada Statale 280 dei Due Mari a cui si giunge per mezzo della Strada Provinciale 73 che collega Martirano Lombardo a Lamezia Terme.

Martirano Lombardo ha accesso all'Autostrada A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria attraverso gli svincoli di Altilia-Grimaldi e San Mango d'Aquino. Si raggiunge lo svincolo di Altilia-Grimaldi per mezzo della Strada Statale 616 di Pedivigliano, a cui si accede a sua volta per mezzo della Strada Provinciale 93, che attraversa Martirano. Si raggiunge lo svincolo di San Mango d'Aquino attraverso la Strada Provinciale 95. Per mezzo dell'A3, Martirano Lombardo dista 45 km da Cosenza e 175 km da Reggio di Calabria.

Storia

La storia di Martirano Lombardo è intimamente legata a quella di Martirano, un'antica città, già sede vescovile, che si vuole corrisponda all'antica Mamertum[2].

L'8 settembre 1905 Martirano subì un violento terremoto che determinò la morte di 17 persone e gravissimi danni alle abitazioni. Con l'aiuto di un Comitato milanese di soccorso, presieduto dal sindaco di Milano Ettore Ponti, venne prospettato l'abbandono del vecchio centro abitato e la costruzione un nuovo centro urbano che avrebbe dovuto accogliere la popolazione superstite. La sede più idonea per il nuovo centro abitato fu identificata nella località "Piano delle Sorbe" e il 23 ottobre 1907, appena due dopo il disastroso terremoto di Martirano, venne inaugurato una Martirano Nuovo con abitazioni in grado di ospitare 206 famiglie, oltre ad un asilo infantile e a un piccolo ospedale finanziati dai cittadini di Busto Arsizio. Nel 1929 il comune assunse la denominazione di "Martirano Lombardo", in segno di riconoscenza per gli abitanti della Lombardia che così generosamente avevano curato la creazione del nuovo centro abitato[3].

Il cambio del nome e lo spostamento della sede comunale a Martirano Nuovo provocarono, nell'antico centro urbano, una rivolta popolare che culminò nell'incendio del municipio (17 novembre 1929). I dissidi con Martirano Antico furono risolti nel dopoguerra allorché, con legge n. 1348 del 13 dicembre 1956, Martirano Antico ridivenne comune autonomo assumendo il precedente nome di "Martirano".

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Luoghi d'interesse

Importante innanzitutto è l'assetto urbanistico di Martirano Lombardo, esempio di località costruita secondo i criteri, estetici (Art Nouveau) e scientifici antisismici, ritenuti validi all'inizio del XX secolo. Il territorio, per la gran parte collinare o montuoso, è ricoperto da boschi. Il centro abitato si integra perfettamente con l'ambiente naturale circostante per il verde dei numerosi giardini e dei viali alberati, e per la ridottissima presenza di traffico automobilistico.

Per chi giunge a Martirano Lombardo, si suggerisce di visitare i seguenti luoghi:

  • Il Viale dei Tigli: lungo circa 200 metri e si estende parallelo alla via Gaspare Colosimo. Offre frescura e refrigerio nelle calde giornate e da dove è possibile osservare il bimillenario paese di Martirano, duramente colpito dal terremoto del 1905, da cui la nascita di Martirano Lombardo. Inoltre dalle terrazze si ha panorama sulla valle del Savuto e tutta la catena del promontorio della Sila.
  • Il Promontorio del Vetriolo: in dialetto del luogo detto "U' cuazzu du Vitriualu" da dove è possibile ammirare il Mar Tirreno; se fortunati, nelle giornate limpide si scrutano anche le isole Eolie con lo Stromboli. Nei mesi primaverili si può anche sentire il profumo delle ginestre, arbusti tipici della macchia mediterranea. Inoltre si ha una veduta del sottostante paese di San Mango d'Aquino.
  • Campo Bombarda: sito presso il Monte Mancuso, al di sopra della frazione di Pietrebianche, dove si possono effettuare lunghe passeggiate immersi nella natura o di usufruire delle strutture per effettuare grigliate.

Rioni (RUGHE) di Martirano Lombardo

In questa sezione si possono leggere i nomi dei rioni, in dialetto locale detti "Rughe", partendo dalla parte alta del paese fino quella bassa, con prima la denominazione locale e poi quella tradotta:

  • A Nucidda (Nocella) sito presso l'omonima contrada.
  • E Popolari (Le Popolari) sito presso le case popolari in via Piano del Vento.
  • U Cuazzu ( l Promontorio) sito tra la strada provinciale e la parte alta di via S. Quiricio.
  • E Cooperative (Le Cooperative) sito presso le omonime case e comprese tra la strada provinciale e la via J.F. Kennedy.
  • A Mmaculata (L'Immacolata) presso l'omonimo Vallone sito nella parte sinistra del paese.
  • U Spriopriatu (L'espropriato) sito tra la via J.F. Kennedy e la via G. Colosimo.
  • I Tigli (I Tigli) si trova presso il Viale parallelo alla via Colosimo.
  • A Cruce o A Curva (La Croce o la Curva) sito sulla parte est della via G. Colosimo.
  • U Girune (Il Girone) sito sulla congiunzione di via Gaspare Colosimo e via Roma.
  • U Vaddune (Il Vallone) sito presso via Treviglio scendendo verso via Fiume.
  • A Gilli (La G.I.L) sito dove oggi si trova la casa comunale, ma nel periodo del Ventennio si trovava la sede della Gioventù Italiana del Littorio da cui deriva il nome.
  • A Cchiazza (La Piazza) sito presso la Piazza del Paese.
  • U Carvariu o U Campu (Il Calvario o Il Campo) sito presso la struttura del campo sportivo.
  • A Valeria o A lavéria (La Valeria o Il Lavatoio) sito presso il vecchio lavatoio del paese alla congiunzione di Via F. Berardelli e via Fiume.
  • A casa vrusciata (La casa bruciata) sito tra via Fiume e la parte Ovest di via Trieste.
  • I cachiatti (La cloaca) sito presso via Trieste e dove un tempo si trovava l'uscita fognaria del paese oggi eliminata.

Personalità legate a Martirano Lombardo

Il più noto fra i cittadini nati in questa località, fondata ai primi del '900, è il poeta Franco Berardelli, morto nel 1932 all'età di 23 anni.

Amministrazione

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Voci correlate

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Michelino de Medici, Martirano Lombardo: storia di una città nuova, Lamezia Terme: Temesa, 1989.
  2. ^ Gab. Barrii Francicani De antiquitate et situ Calabriae Libri quinque, Romae: apud Iosephum de Angelis, 1571.
  3. ^ Michelino de Medici, Martirano Lombardo: storia di una città nuova, op. cit.
  4. ^ Dati tratti da:

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