Tim Burton
Tim Burton (Burbank, 25 agosto 1958) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, animatore e disegnatore statunitense,noto per essere tra i registi di riferimento di un particolarissimo cinema dalle ambientazioni gotiche, fiabesche, poetiche e fortemente malinconiche, incentrato molto spesso su temi quali l'emarginazione e la solitudine e caratterizzato da una forte bizzarria creativa.. Tra le sue collaborazioni più ricorrenti si annoverano quella con il compositore Danny Elfman per ogni sua pellicola a partire da Pee-wee's Big Adventure, eccetto in Ed Wood e in Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, e quella con l'attore statunitense Johnny Depp.

Nel 2007, alla Mostra del Cinema di Venezia, Tim Burton ha ricevuto un Leone d'Oro alla carriera, diventando il più giovane regista della storia ad aver conseguito tale riconoscimento. Inoltre, è stato reso noto che nel maggio 2010 siederà a capo della giuria del Festival di Cannes, primo regista proveniente in parte dal mondo dell’animazione a ricoprire tale ruolo [2].
Biografia
L'infanzia e l'adolescenza
Timothy William Burton nasce nel 1958 a Burbank, in California, tranquilla e pettinata cittadina americana stile anni ’50, non troppo distante da Hollywood, dai depositi della Disney, della Columbia e della Warner. All’età di dodici anni, per l’incompatibilità che sente verso i genitori, preferisce andare a vivere con la nonna; a sedici, ha già una casa tutta per sé. Il timido ed eccentrico Tim, dalla stravagante zazzera disordinata, non ha molti amici e, sebbene non nutra nessun tipo di particolare rancore verso Burbank (il cui luogo preferito è il cimitero, nel quale, da bambino, si reca spesso a giocare affascinato dalla sua atmosfera[4]), trova la piccola città americana troppo mediocre ed eccessivamente “normale” per i suoi gusti. Il giovane Tim mostra una portentosa vena artistica nel campo del disegno; a quattordici anni, è autore del logo della nettezza urbana di Burbank. Il cinema è l’altra sua passione: tra le sue preferenze, i cosiddetti film di serie B, gli horror della Hammer, piccola casa cinematografica inglese, creature mostruose come Godzilla, l’animazione in stop motion di Ray Harryhausen (Gli Argonauti, 1963) , nonché le pellicole degli italiani Mario Bava e Federico Fellini e, principale tra i suoi idoli, l’attore ingelseVincent Price, interprete di numerosi adattamenti cinematografici dei racconti di Edgar Allan Poe, nonché celebre voce nella traccia parlata di Thriller di Michael Jackson.
Gli inizi alla Disney
Grazie al suo talento, a 18 anni vince una borsa di studio messa in palio dalla Disney che gli permette di continuare a coltivare la sua passione al California Institute of the Arts di Valencia, o Cal Arts. Nel 1979 diventa ufficialmente uno degli animatori e prende parte alla realizzazione del lungometraggio Red e Toby nemiciamici (The Fox and the Hound) del 1981. Burton non è soddisfatto né contento del lavoro che svolge alla Disney; Red e Toby nemiciamici è ben lontano dalla sua idea creativa. "Era una tortura, dovevo disegnare tutte le scene con le graziose bestioline ammiccanti. Semplicemente non ci riuscivo" [5], questo è il suo ricordo.
I primi cortometraggi
Nel 1982 il ventiquattrenne Burton dà vita al suo primo cortometraggio in veste di regista: si tratta di Vincent, un lavoro di circa cinque minuti realizzato in bianco e nero con l'amata tecnica dello stop motion (fotografare un fotogramma per volta di piccolissimi movimenti compiuti da modellini in modo da dare l’illusione del movimento). Il corto, l’unica opera di Burton di cui egli abbia anche la sceneggiatura, narra la storia di un ragazzino che fantastica su avventure horror e sul suo mito, Vincent Price, che, inoltre, è colui che presta la voce narrante (e unica) al corto. La storia è marcatamente autobiografica, Vincent Malloy, con la sua passione per le storie horror, Edgar Allan Poe e, soprattutto, Price, altri non è che Burton bambino. Con Vincent, Burton inizia a costruire la sua “famiglia lavorativa”: nella parte di animatore, infatti, ingaggia Rick Heinrichs, destinato a prendere parte a quasi la totalità delle pellicole di Burton. Sebbene la Disney non apprezzi particolarmente il lavoro, il corto viene invece gradito dalla critica, vincendo due premi al Chicago Film Festival ed uno al Festival di Animazione di Annecy nel 1983.
Lo stesso anno, Burton dirige il suo primo live-action per la televisione: si tratta della celebre fiaba dei fratelli Grimm Hansel e Gretel, in una versione giapponese, con una lotta kung-fu ingaggiata dai fratellini contro la strega ma che, trasmessa durante la sera di Halloween, non riscuote molta visibilità, venendo tuttavia proiettato nel 2009 al Museum Of Modern Art di New York. [6]
Due anni dopo Vincent, nel 1984, Burton riceve dalla Disney la possibilità di girare un nuovo corto, di cui idea il soggetto: si tratta di Frankenweenie (Franken – Frankenstein e weenie – sfigato), nel quale il regista californiano riprende il mito dell’inventore Victor Frankenstein di Mary Shelley (precisamente nella versione del film La moglie di Frankenstein di James Whale) e lo trasforma in un bambino che ricostruisce il suo cagnolino Sparky con cuciture e marchingegni elettronici, morto dopo un incidente. Il film, in bianco e nero, nonostante una nomination all’Oscar come Miglior Cortometraggio di Fiction, ottiene scarso successo, data la censura da parte della Disney per un pubblico inferiore all’età di quattordici anni [7], segnando la definitiva, seppur provvisoria, rottura del cineasta californiano con la casa Disney.
I primi due lungometraggi
Seppur non apprezzato largamente da pubblico e casa produttrice, Frankenweenie capita sotto gli occhi dell’attore Paul Reubens, interprete da tempo del popolare personaggio Pee-wee Herman di una fortunata serie televisiva per ragazzi, Pee Wee's Playhouse, che propone Burton alla Warner come regista per la versione cinematografica delle avventure dello strambo personaggio, Pee-wee's Big Adventure, realizzata nel 1985. Il film, una commedia scanzonata e divertente, nonostante l’esiguo budget e i rapidissimi tempi di produzione, ottiene un ottimo successo commerciale.
Tim Burton era da tempo un fan degli Oingo Boingo, eccentrico gruppo jazz-rock-ska americano, del quale faceva parte il cantautore e compositore autodidatta Danny Elfman. E’ a lui che Burton affida la colonna sonora del suo primo lungometraggio. Quella con Elfman è la nascita di un fruttuoso e storico sodalizio, interrotto solo in Ed Wood e Sweeney Todd per divergenze tecniche.
Dopo aver diretto un episodio delle serie TV Alfred Hitchcock Presenta e uno di Faerie Tale Theatre, Burton, a tre anni dal suo primo fortunato lungometraggio, accetta di dirigere un nuovo importante progetto della Warner con la sceneggiatura di Michael McDownell, esperto dell’horror: Beetlejuice - Spiritello porcello (Beetlejuice), una macabra commedia fantasy/horror che narra la vicenda di una giovane coppia di novelli sposi (Alec Baldwin e Geena Davis) che, appena morta, continua a vivere da fantasma nella sua casa fin quando una famiglia viene a invadere la loro tranquillità. Con una giovanissima Winona Ryder nei panni della ragazzina dark Lydia e Michael Keaton in quelli del volgare esorcista di umani “Betelgeuse", Beetlejuice (letteralmente “succo di scarafaggio”), con effetti speciali realizzati esclusivamente in stop motion, risulta un eccellente successo al botteghino, vince un Oscar come Miglior Trucco e nel 1989 diventa una serie televisiva intitolata In che mondo stai Beetlejuice? (Beetlejuice) di cui Burton è produttore esecutivo.
Il successo e le difficoltà di Batman
L’abilità di Burton nel realizzare grandi successi con un basso budget fa sì che la Warner gli affidi pochi giorni dopo l’uscita di Beetlejuice un grosso progetto, ovvero la trasposizione cinematografica di Batman, celebre fumetto creato da Bob Kane del quale deteneva i diritti da parecchio tempo. Nonostante Burton sia piuttosto restio a tali kolossal commerciali, decide di accettare l’incarico, con l’intento di guadagnarsi un posto di prestigio e quindi aver maggior libertà sui suoi lavori. Gli sconrti con i produttori Jon Peters e Peter Guber, tuttavia, non tardano ad arrivare: la principale causa è scelta del cast. Burton è infatti fermamente deciso ad affidare il ruolo principale a Michael Keaton, già suo collaboratore in Beetlejuice, nonostante l’attore non possieda un fisico particolarmente adatto al ruolo, non abbia esperienza con i film d’azione e sia noto come attore comico. Le critiche parlano già di flop [8]. La Warner mette mano pesantemente al progetto, cambiando spesso la sceneggiatura e imponendo le proprie scelte più “fluide” al regista che, nonostante la vicinanza di Elfman, l’appoggio artistico degli attori Keaton e Jack Nicholson e l’amicizia con lo scenografo Anton Furst, accoglie l’immenso successo di Batman gradito anche agli appassionati del fumetto con stanchezza e depressione, dovute anche al suicidio di Furst, che proprio con Batman aveva ricevuto il premio Oscar come Miglior Scenografia.
Anni '90
Edward Mani di Forbice e il ritorno di Batman
Stanco dei compromessi con le major cinematografiche, Burton fonda con Denise Di Novi una propria casa di produzione, la Tim Burton Productions, con la quale, economicamente aiutato dalla Fox, nel 1990 produce il suo primo lungometraggio di cui è lui stesso l’autore del soggetto, Edward Mani di Forbice (Edward ScissorHands). Mentre dirige Beeltejuice, Burton contatta la sceneggiatrice Caroline Thompson e la paga di sua tasca in modo che non vi siano interferenze nel lavoro. La storia è ispirata da vecchi bozzetti che Tim scarabocchia sin dal liceo[9]. Al fianco di Winona Ryder, già attrice in Beetlejuice, Burton pone, nel ruolo di protagonista (la creatura gentile con le forbici al posto delle mani), un’allora esordiente e inquieto giovane, costretto nella parte di idolo per le teen ager per il ruolo nella serie TV 21 Jump Street, ovvero Johnny Depp. Data la sua grande espressività, Burton lo antepone a ben più noti attori quali Tom Cruise: la collaborazione tra i due, considerati l’uno l’alter-ego dell’altro, porta alla nascita di un sodalizio che farà nascere, al giorno d'oggi, ben sette film insieme. L'amato Vincent Price, inoltre, torna nell’opera di Burton nella parte dell’inventore di Edward: la partecipazione sarà l’ultima ad un film prima della sua morte.
Tuttavia, visto il successo di Batman, la Warner Bros. pressa Burton per un sequel. Il regista accetta, ma alla condizione che gli venga affidato il controllo totale, prendendone in mano anche la produzione. Accanto a Michael Keaton nuovamente nel costume da uomo pipistrello, Burton pone un cast composto da Danny DeVito, Michelle Pfeiffer e Christopher Walken, atti a interpretare le personalissime rivisitazioni di Burton di Pinguino, Catwoman e Max Shrerk: al primo viene dato un passato, alla seconda un larghissimo spazio e il terzo è un’idea di Burton. Realizzato nei teatri nella Warner proprio a Burbank, nonostante la ricchezza di un mondo spiccatamente burtoniano, il film, data la sua poca inerenza al fumetto di riferimento e scene troppo oscure ed erotiche, ottiene un buon successo, ma non come il primo. In seguito, Burton parteciperà anche alla stesura preliminare del terzo episodio della saga, Batman Forever, la cui regia sarà affidata a Joel Schumacher.
Nightmare Before Christmas e Ed Wood, di nuovo alla Disney
In contemporanea con Batman – Il ritorno, Tim Burton torna ad occuparsi di un vecchio progetto del 1982, The Nightmare Before Christmas, concepito negli studi Disney ed allora non approvato. Impegnato in Batman Returns, Burton affida la sceneggiatura dell’opera da lui ideata e prodotta a Caroline Thompson e Michael McDowell, la musica a Danny Elfman nonché la regia all’amico Henry Selick. La Disney accetta di produrlo: il film, un lungometraggio in stop motion popolato da creature macabre e grottesche come lo scheletro Jack Skeletron (nel canto italiano Renato Zero), uscito in America nel 1993, ottiene un eccezionale successo. Nel 1996, Burton e Selick torneranno insieme per James e la pesca gigante (James and the giant peach), un musical fantasy ispirato al libro di Roald Dahl.
Dopo l’estenuante maratona di due film portati avanti in contemporanea, Tim Burton trova un nuovo progetto: si tratta di una biografia su Edward D. Wood Jr., regista degli anni’50 etichettato come “il peggior regista di tutti i tempi”. Con Johnny Depp nel ruolo protagonista e Martin Landau nei panni di Bela Lugosi, il celebre interprete di Dracula e amico di Wood (per il quale ruolo riceve un Academy Award come Miglior Attore Non Protagonista), il film vuole essere un omaggio a un uomo particolarmente positivo e ottimista nonostante la scarsità del suo lavoro e ai cui film, nonostante tutto, Burton era molto legato. I rimandi autobiografici, anche stavolta, non sembrano mancare: il rapporto tra Wood e Lugosi appare a Burton come l’amicizia artistica e umana tra lui e Price, nonché il suicidio dell’attore rumeno ricorda al regista californiano la perdita dello scenografo e amico Furst [11]. La Columbia rifiuta di produrlo, così il progetto approda ancora una volta alla Disney. In bianco e nero, con la colonna sonara eccezionalmente di Howard Shore, Ed Wood riscuote, seppur non immediato, un discreto successo, riesumando l’interesse per l’omonimo regista.
Mars Attacks e Il mistero di Sleepy Hollow, alieni e fantasmi
In Mars Attacks!, uscito nel 1996, Burton ritrova la collaborazione di Elfman. Il film prende spunto dalle didascalie di una popolare raccolta di figurine di fantascienza. Nonostante un cast di altissimo livello, composto, tra gli altri, da Jack Nicholson, Glenn Close e una giovanissima Natalie Portman, il film non viene particolarmente apprezzto né dalla critica né dal pubblico: incentrato su una minaccia aliena che sta per abbattersi sulla terra, il film cela un parodistico ed ironico attacco alla politica e alla società americane.
Dopo un tentanto adattamento di Superman con Nicolas Cage, mai andato in porto, e l'acquito dei diritti del musical Sweeney Todd, Burton pubblica The Melancholy Death of Oyster Boy: & Other Stories (Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie), una raccolta di versi (tradotti in italiano da Nico Orengo) che racconta le tristi storie di bambini molto simili a Edward Mani di Forbice, quindi deformati, tra cui il Bambino Ostrica, divorato dal padre di notte per aumentare la potenza sessuale.
Il mistero di Sleepy Hollow (Sleepy Hollow), è basato sul famoso romanzo americano di Washington Irving, prediletto da Burton ai tempi delle elementari e tuttora considerato uno dei più significativi della letteratura americana. La parte del protagonista è affidata a Johnny Depp, che ancora una volta torna nell’opera di Burton con il personaggio di Ichabod Crane, qui un detective anziché un maestro elementare come nel racconto originale: co-protagonista è la giovane Christina Ricci. Con la precisa volontà di omaggiare i vecchi film horror della Hammer Film Productions che hanno segnato la sua infanzia, Burton recluta Christopher Lee per la parte del Borgomastro, nonché, in ruoli minori, già frequenti collaboratori come Michael Gough (anch'egli attore alla Hammer), Jeffrey Jones, Christopher Walken, Martin Landau e l'allora fidanzata Lisa Marie. Il film, uscito nel 1999, il più "tradizionalmente" gotico di Burton, riceve svariati premi e nomination, nonché un eccellente riscontro su pubblico e critica.
Il pianeta delle scimmie e Big Fish
Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes), del 2001, proveniente da un romanzo e da un primo adattamento cinematografico del 1968, riceve critiche discordanti e viene considerato decisamente inferiore al primo di cui doveva essere solo un remake, cosa che Burton non fa. Il film, un’apocalittica storia su come, un giorno, le scimmie avrebbero governato la terra e l’uomo sarebbe stato loro subordinato, nonostante sia inusuale per lo stile di Burton e il finale sia diverso da quello originale, ottiene un ottimo successo commerciale. Sul set Burton conosce l’attrice britannica Helena Bonham Carter, interprete di Ari, un’intelligentissima scimmia e probabile scelta amorosa del protagonista, che diverrà la sua compagna e collaboratrice in tutti i suoi film successivi.
Nel 2003, Burton dirige Big Fish - Le storie di una vita incredibile (Big Fish), basato sul romanzo molto particolare di Daniel Wallace, Big Fish: A Novel of Mythic Proportions. La storia è quella di Edward Bloom (interpretato nella sua veste giovane da Ewan McGregor e in quella anziana da Albert Finney), un uomo famoso per i racconti delle straordinarie avventure avute durante la sua vita. Con Helena Bonham Carter nel ruolo di Jenny e in quello della Strega e Danny DeVito in quello del direttore del circo, Big Fish conquista quattro nomination al Golden Globe nonché una all’Academy Award come Miglior Colonna Sonora (sempre di Danny Elfman).
La Fabbrica di Cioccolato e La Sposa Cadavere
La fabbrica di cioccolato (Charlie and the Chocolate Factory), del 2005, adattamento del famoso libro per bambini di Roald Dahl, già trasposto al cinema nel 1971 (Willy Wonka & the Chocolate Factory ) da Mel Stuart, presenta alcune divergenze con quest’ultimo e con la storia di base, come l’idea di dare a Willy Wonka, il protagonista, un passato tramite flashback (già adoperati in Edward Mani di Forbice). Burton si avvale ancora dellormai storica collaborazione di Johnny Depp, nel ruolo dell’eccentrico cioccolatiere, nonché di Helena Bonham Carter, la mamma di Charlie (interpretato da Freddie Highmore) e di Christopher Lee nel ruolo del padre di Wonka. Il film, nel quale Burton è costretto a utilizzare effetti speciali in post-produzione (la riduzione dell'Oompa-Loompa Depp Roy), presenta molti riferimenti a film di Burton (la tosatura delle pecore rosa, come i maglioni d'angola che Ed Wood non indossava che in privato) e non, come il monolite di 2001: Odissea nello spazio, per l'occasione trasformato in tavoletta di cioccolata. Il film viene nominato agli Oscar come Miglior Costume, opera dell’italiana Gabriella Pescucci.
In contemporanea a La fabbrica di cioccolato Burton presenta La sposa cadavere (Corpse Bride), lungometraggio in stop-motion da lui ideato (basandosi su una leggenda ebreo/russa[12]) e diretto, insieme a Mike Johnson. La storia, che rispecchia perfettamente lo stile e le atmosfere di Burton, con le voci di Johnny Depp per Victor (in italiano quella di Fabio Boccanera) e Helena Bonham Carter per Emily, la sposa cadavere (Claudia Razzi), è un altalenante scambio tra luci e ombre, tra il tetro mondo dei vivi e quello spassoso dei morti. La sposa cadavere riceve una nomination all'Oscar come Miglior Lungometraggio d’Animazione.
Opere recenti
Nel 2007 la DreamWorks/Warner Bros. produce un’opera che Burton aveva in mente di realizzare da molto tempo, e per la quale il regista californiano riceve un National Board of Review Award come Miglior Regista e una nomination al Golden Globe come Miglior Regista: si tratta di Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street (Sweeney Todd: The demon barber of Fleet Street), un’opera basata sul popolare musical di Broadway di Stephen Sondheim (di cui Burton riprende la colonna sonora e le parti canore). Johnny Depp, nel ruolo di Sweeney Todd, un diabolico e sanguinario barbiere in cerca di vendetta, riceve una nomination all’Oscar come Miglior Attore e vince il Golden Globe come Miglior Attore in un Musical o Commedia, nonché al 2008 MTV Awards il premio come Miglior Cattivo. Helena Bonham Carter, nel ruolo della folle fornaia Mrs. Lovett, insieme a una nomination al Golden Globe, vince un Evening Standard British Film Award. Il musical riceve inoltre un Oscar come Miglior Scenografia, di Dante Ferretti.
Alla Mostra del Cinema di Venezia 2007, Burton riceve il Leone d'Oro alla carriera, statuetta che gli è stata consegnata, non a caso, direttamente dalle mani di Johnny Depp, più che suo collaboratore, ormai, intimo amico: Burton è stato il regista più giovane ad aver ricevuto questo premio. "Meglio un leone d'oro che un uomo nudo con una spada in mano", durante la conferenza stampa tenutasi la mattina del 5 settembre, a Venezia, durante la mostra, queste sono state le parole ironiche del regista statunitense, che si è detto estremamente felice per questo riconoscimento internazionale, snobbando la più famigerata statuetta d'oro, che alcuni giornalisti gli hanno prontamente ricordato e che non è riuscito mai ad aggiudicarsi. [13].
Burton torna a lavorare per la Disney con il suo prossimo lungometraggio, nel quale adopera, per la prima volta, il 3D, in uscita in America e in Italia nel marzo 2010: si tratta di Alice in Wonderland, celebre fiaba tratta dal romanzo atipico di Lewis Carroll al quale la sceneggiatrice Linda Woolvert, pur rispettando ambientazioni e personaggi, ha apportato diversi cambiamenti: Alice, interpretata dall’australiana Mia Wasikowska, dodici anni dopo la sua avventura a Wonderland, mentre è ad una festa, segue il Coniglio Bianco giù per la tana e torna nel Paese delle Meraviglie. Con Johnny Depp nel ruolo del Cappellaio Matto, Helena Bonham Carter in quello della Regina Rossa e Anne Hathaway in quello della Regina Bianca, Alice in Wonderland, girato nel 2008 nel sudest di Cornwell per le scene live-action e poi ultimato in post-produzione con l’aggiunta di effetti speciali, riporta l’idea del regista di volere dare al celebre racconto un impatto emotivo che, prima di allora, non ha mai trovato nelle altre trasposizioni del suddetto racconto.
Dal 22 Novembre 2009 al 26 Aprile 2010, inoltre, al MoMA di New York Burton allestice una mostra di tutti I disegni, fotografie, bozzetti e costumi da lui realizzati nel corso della sua carriera.
Progetti futuri
Nel 2005, Shane Acker pubblica un corto su alcune bambole che popolano il mondo dopo l’apocalisse. Dopo aver visto il film vincitore di numerosi premi, Burton, insieme a Timur Bekmambetov propone ad Acker la realizzazione di un lungometraggio basato sul film, avvalendosi anche della sua collaborazione e affidando la sceneggiatura a Pamela Pettler, già collaboratrice ne La Sposa Cadavere. Con Elijah Wood e Christopher Plummer il film, intitolato 9, uscirà in Italia nel 2010. Inoltre, in lista vi è l’adattamento di Frankenweenie, il secondo cortometraggio di Burton, come lungometraggio in stop motion, nonché l’adattamento cinematografico della popolare serie TV anni sessanta Dark Shadows (la cui sceneggiatura verrà curata da John August), popolata da creature soprannaturali e horror, prime tra tutti i vampiri, e di cui Johnny Depp interpreterà Barnabas Collins, il patriarca vampiro. Durante la conferenza alla ComicCon del 2009, Burton ha confermato che Dark Shadows sarà il suo prossimo progetto [14].
Il 20 gennaio 2010, l’ANSA pubblica la notizia, anticipata da voci di corridoio, che tra i prossimi lavori di Burton vi sarà una trasposizione cinematografica della fiaba La bella addormentata nel bosco, ideata secondo il punto di vista di Malefica, la strega antagonista [15].
Inoltre, sempre in gennaio viene reso noto che Tim Burton presiederà la giuria del Festival di Cannes nel maggio 2010. Come affermato da Gilles Jacob, Burton è il primo regista che ha avuto a che fare con il mondo dell'animazione a ricoprire tale ruolo [16].
Vita privata
Tim Burton è stato sposato con un’attrice tedesca per quattro anni, poi ha vissuto con Lisa Marie, attrice e modella, presente in alcuni dei suoi film. Nel 2001, sul set de Il pianeta delle scimmie, Burton conosce Helena Bonham Carter, sua attuale compagna, con la quale ha due figli: Billy Ray, nato nel 2003, e Nell, nata nel 2007. Da sempre anticonformista e restio alla vita Hollywoodiana, Burton non vi si reca che per lavoro, mentre con la sua famiglia vive a Londra.
Filmografia
Regista
Lungometraggi
- Pee-wee's Big Adventure (1985)
- Beetlejuice - Spiritello porcello (1988)
- Batman (1989)
- Edward mani di forbice (1990)
- Batman - Il ritorno (1992)
- Ed Wood (1994)
- Mars Attacks! (1996)
- Il mistero di Sleepy Hollow (1999)
- Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie (2001)
- Big Fish - Le storie di una vita incredibile (2003)
- La sposa cadavere (2005) (film d'animazione)
- La fabbrica di cioccolato (2005)
- Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007) (film musical)
- Alice in Wonderland (2010)
Altro
- The Island of Doctor Agor (1971) - Cortometraggio d'Animazione
- Houdini (?) - Cortometraggio[17]
- Doctor of Doom (1979) - Cortometraggio
- Stalk of the Celery (1979) - Cortometraggio d'Animazione
- Hansel and Gretel (1982) - Mediometraggio
- Luau (1982) - Cortometraggio
- Vincent (1982) - Cortometraggio d'Animazione
- The Flying Saucers and Me (1983) - Cortometraggio rimasto incompiuto
- Frankenweenie (1984) - Cortometraggio
- Il vaso - (1986) - Episodio di una serie tv
- Aladino e la Lampada Magica - (1986) - Episodio di una serie tv
- Hollywood Gum (1998) - spot televisivo
- The World of Stainboy (2000) - Serie Animata
- Mannequin (2000) - spot televisivo
- Kung Fu (2000) - spot televisivo
- Bones (2006) - Videoclip musicale
Produttore
- The Island of Doctor Agor (1971) - Produttore
- Stalk of the Celery (1979) - Produttore
- Luau (1982) - Produttore
- Beetlejuice (serie tv) (1989) - Produttore esecutivo
- Edward mani di forbice (1990) - Produttore
- Batman - Il ritorno (1992) - Produttore
- Family Dog (serie tv) (1993) - Produttore esecutivo
- Nightmare Before Christmas (1993) - Produttore
- Crociera fuori programma (1994) - Produttore
- Ed Wood (1994) - Produttore
- Cabin Boy (1994) - Produttore
- Batman Forever (1995) - Produttore
- James e la pesca gigante (1996) - Produttore
- Mars Attacks! (1996) - Produttore
- The World of Stainboy (2000) - Produttore esecutivo
- Lost in Oz (film tv) (2001) - Produttore esecutivo
- La sposa cadavere (2005) - Produttore
- 9 (2009) - Produttore
- Alice in Wonderland (2010) - Produttore
Sceneggiatore
- The Island of Doctor Agor (1971)
- Stalk of the Celery (1979)
- Doctor of Doom (1979)
- Vincent (1982)
- Luau (1982)
- Hansel and Gretel (film tv) (1982)
- The Flying Saucers and Me (1983)
- Frankenweenie (1984)
- Beetlejuice (1988)
- In che mondo stai Beetlejuice? (serie tv) (1989)
- Edward mani di forbice (1990)
- Nightmare Before Christmas (1993)
- The World of Stainboy (2000)
- Lost in Oz (film tv) (2001)
- Point Blank (serie tv) (2002)
Animatore
- The Island of Doctor Agor (1971)
- Il Signore degli Anelli (1978)
- Stalk of the Celery (1979)
- Tron (1982)
- Red e Toby - Nemiciamici (1981)
- Taron e la pentola magica (1985)
- Family Dog (1987)
- Amazing Stories (episodio 1) (1987)
Attore
- The Island of Doctor Agor (1971) - doppiatore
- Houdini (?) - Harry Houdini
- Doctor of Doom (1979) - lo scienziato
- Stalk of the Celery (1979) - doppiatore
- Luau (1982) - Essere supremo/Mortie
- Pee-wee's Big Adventure (1985) - Un teppista nel viale
- Singles - L'amore è un gioco (1992) - Brian
- Hoffa: santo o mafioso? (1996) - Cadavere (cameo)
Bibliografia
- Nightmare Before Christmas (Nightmare Before Christmas), Mondadori 1994, ISBN 88-04-38987-7
- Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie (The Melancholy Death of Oyster Boy: and Other Stories), Einaudi 1998, ISBN 88-06-15034-0
- La sposa cadavere di Tim Burton (Tim Burton's Corpse Bride) Einaudi 2006, ISBN 88-06-18475-X
- Il cinema secondo Tim Burton, in collaborazione con Mark Salisbury (Burton on Burton) Pratiche 2007, ISBN 88-7380-246-X
Note
- ^ Intervista al quotidiano Il Tempo.
- ^ http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/201001articoli/51621girata.asp
- ^ Salisbury, Il cinema secondo Tim Burton
- ^ Tim Burton di De Bacuecque
- ^ De Baecque, Tim Burton
- ^ http://sullarte.it/articoli/2009-07/tim-burton-una-grande-retrospettiva-al-moma-di-new-york.php
- ^ Lardieri, Tim Burton
- ^ Los Angeles Times
- ^ http://www.recensioni-film.it/burton/edward-mani-forbice.html
- ^ De Baecque, Tim Burton
- ^ De Baecque, Tim Burton
- ^ Tim Burton di Luca Lardieri
- ^ oggihttp://www.fantasymagazine.it/notizie/7318/tim-burton-leone-d-oro-alla-carriera/
- ^ http://filmedvd.dvd.it/blog/news/burton-e-depp-porteranno-al-cinema-dark-shadows/
- ^ http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cinema/2010/01/21/visualizza_new.html_1675855343.html.
- ^ http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/201001articoli/51621girata.asp
- ^ [1]
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Tim Burton
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tim Burton
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale
- (EN) 0000318, su IMDb, IMDb.com.
- Tim Burton Image Gallery: TimBurton.jp
- Tim Burton Leone d'Oro alla carriera