Pteropodidae
Gli Pteropodidi (Pteropodidae Gray, 1821) sono una famiglia di pipistrelli, l'unica famiglia del sottordine dei Megachirotteri. Le specie appartenenti a questa famiglia sono comunemente note come volpi volanti o pipistrelli della frutta.
| Pteropodidi | |
|---|---|
Pteropus poliocephalus | |
| Classificazione scientifica | |
| Regno | Animalia |
| Phylum | Chordata |
| Subphylum | Vertebrata |
| Classe | Mammalia |
| Ordine | Chiroptera |
| Sottordine | Megachiroptera Dobson, 1875 |
| Famiglia | Pteropodidae Gray, 1821 |
| Generi | |
Tassonomia
Sulla base di somiglianze morfologiche sono state in passato proposte differenti suddivisioni in sottofamiglie e tribù che però si sono rivelate in contraddizione con le recenti acquisizioni filogenetiche. Tali suddivisioni pertanto oggi non sono più accettate [1].
La famiglia comprende 186 specie viventi, raggruppate in 42 generi:
Diffusione e habitat
Le specie di questa famiglia vivono nella zona tropicale di Africa, Asia e Oceania.
Il loro areale va dall'Africa subsahariana al bacino orientale del Mediterraneo, alla parte sud-orientale della penisola Arabica, al Madagascar e alle isole dell'Oceano Indiano ad ovest; si spinge quindi attraverso il subcontinente indiano sino al sudest asiatico e all'arcipelago delle Ryukyu e alle isole Ogasawara; si estende quindi ulteriormente a sud, attraverso l'Indonesia, spingendosi sino alla costa nord-orientale dell'Australia, e da qui alla Nuova Caledonia, sino alle isole della Lealtà; il limite orientale è infine rappresentato dalle Fiji, Tonga, Samoa e dalle isole Cook. Il maggior numero delle specie è concentrato nel sud-est asiatico e nell' Indo-Australia [2] [3].
Descrizione
Questa famiglia contiene alcune delle specie di chirotteri di maggiori dimensioni: Pteropus vampyrus, con una apertura alare di oltre 2 m ed un peso di 1,5 kg, è la specie più grande, seguito da Pteropus giganteus che ha una apertura alare di 1,2- 1,5 m ed un peso di circa 1 Kg. Esistono tuttavia anche specie di dimensioni più ridotte (intorno ai 6 cm di lunghezza).
La testa ricorda quella di una piccola volpe, da cui il nome comune di "volpi volanti". Non possiedono coda. Le femmine sono dotate di due mammelle in posizione toracica.
Possiedono grandi occhi, che gli consentono di orientarsi nell'oscurità, ed uno sviluppato senso dell'olfatto. A differenza dei microchirotteri, non possiedono il senso della ecolocazione, con l'eccezione di alcune specie del genere Rousettus, tra cui il pipistrello della frutta egiziano (Rousettus aegyptiacus), che ne sono dotati [4].
Abitudini
Gli Pteropodidi sono animali sociali che formano colonie molto numerose.
Hanno abitudini alimentari frugivore e nettarivore, si nutrono cioè esclusivamente di frutta e nettare. Questa loro peculiarietà li porta a giocare un ruolo di rilievo nella dispersione dei semi di molte specie vegetali e nella loro impollinazione. Tra le specie che si avvantaggiano della loro azione impollinatrice vi sono alcuni baobab ed in particolare Adansonia digitata, Adansonia grandidieri e Adansonia suarezensis [5].
Rapporti con l'uomo
Gli Pteropodidi si sono rivelati fonte potenziale di pericolosi virus patogeni per l'uomo.
Alcune specie (Hypsignathus monstrosus, Epomops franqueti, Myonycteris torquata) sono potenziali serbatoi del virus Ebola e di recente il virus Marburg è stato isolato in uno pteropodide africano (Rousettus aegyptiacus) [6].
Evoluzione
Non si conosce molto dell'evoluzione dei megachirotteri. I più antichi fossili noti risalgono all'Oligocene inferiore (circa 32 milioni di anni fa): Archaeopteropus, rinvenuto in Veneto, era già molto simile alle forme attuali, ma alcuni studiosi hanno messo in dubbio la sua appartenenza agli pteropodidi. Un'altra forma, Propotto, del Miocene inferiore del Kenya, è indubbiamente uno pteropodide.
Note
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pteropodidae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Hall, L.S. & Richards, G.C., Flying foxes: fruit and blossom bats, Sydney, University of New South Wales Press, 2000.
- ^ Mickleburgh, S.P., Hutson, A.M., & Racey, P.A., Old world fruit bats: an action plan for their conservation, Gland, Switserland, IUCN/SSC, 1992.
- ^ Holland R.A., Waters D.A and Rayner J.M.V., Echolocation signal structure in the Megachiropteran bat Rousettus aegyptiacus Geoffroy 1810, in Journal of Experimental Biology 2004; 207, 4361-4369.
- ^ David A. Baum, The Comparative Pollination and Floral Biology of Baobabs (Adansonia, Bombacaceae), in Annals of the Missouri Botanical Garden, Vol. 82, No. 2 (1995), pp. 322-348.
- ^ Towner JS, Pourrut X, Albariño CG, Nkogue CN, Bird BH, et al, Marburg Virus Infection Detected in a Common African Bat, in PLoS ONE 2007; 2(8): e764.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Brief history of Megachiroptera / Megabats
- Pteropidae Animal Diversity Web
