Abele Conigli

vescovo cattolico italiano (1913-2005)

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Abele Conigli (San Vito di Spilamberto, 19 gennaio 1913Scapriano, 14 marzo 2005) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia

La formazione

Abele Conigli nasce a San Vito di Spilamberto, provincia e arcidiocesi di Modena (dal 1986 arcidiocesi di Modena-Nonantola). Entrato nel Seminario di Modena nel 1928, nel 1931 passa al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, città nella quale, nella Pontificia Università Gregoriana, completa gli studi in teologia, conseguendo il grado accademico della licenza nel 1939. Ordinato prete il 24 agosto 1935 rimane a Roma per terminare gli studi; rientrato in diocesi, è docente di liturgia, lingua greca e filosofia nel seminario diocesano e segretario degli arcivescovi Bussolari e Boccoleri, succedendo nella carica allo zio don Marino Bergonzini, di soli sei anni più grande di lui; nel 1957 è nominato delegato dell'arcivescovo Giuseppe Amici (1956-1976), che poi lo sceglie quale vicario generale.

L'elezione a vescovo di Sansepolcro

Il 2 maggio 1963 è eletto vescovo di Sansepolcro da papa Giovanni XXIII.
Consacrato vescovo il 9 giugno 1963, entra in diocesi il 15 giugno. In diocesi si occupa da subito della riforma liturgica, segue con grande attenzione gli ambiti della catechesi e delle comunicazioni sociali, favorisce lo sviluppo di specifici ambiti pastorali per i giovani, le famiglie, il mondo della scuola e università e quello del lavoro. Promuove anche la costruzione di nuove strutture pastorali nei quartieri di recente urbanizzazione. Nel 1966 riforma l'organizzazione del Seminario Vescovile e favorisce la nascita di una comunità presbiterale, tra le prime in Italia, alla quale affida la parrocchia della Cattedrale. L'11 dicembre 1966 si riunisce per la prima volta il Consiglio Pastorale Diocesano. Stimola inoltre la costituzione di un gruppo di sacerdoti diocesani che nel 1967 partono missionari per il Brasile (a Goiania).

La fondazone del gruppo "Seguimi"

Il 21 giugno 1965 approva canonicamente, come associazione di fedeli, il gruppo “Seguimi”, di cui è confondatore insieme al clarettiano padre Anastasio Gtiérrez, al quale aderisce anche don Agostino Vallini, poi vescovo e attualmente cardinale vicario del papa per la Diocesi di Roma. Attualmente il gruppo ha sede a Roma ed è presente in Italia e all'estero

La partecipazione ai lavori del Concilio Vaticano II

Tra 1963 e 1965 partecipa a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II. Durante la partecipazione ai lavori del concilio il vescovo Conigli sottoscrive alcuni emendamenti al testo della costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes: le osservazioni sulla conferenza episcopale nazionale insieme, fra gli altri, ai vescovi Paolo Babini di Forlì, Siro Silvestri di Foligno, Faustino Baldini di Massa Marittima, Raffaele Baratta di Perugia, Giuseppe Amici di Modena, Marino Bergonzini di Volterra, Giuseppe Fenocchio di Apuania; l'intervento dell'arcivescovo Ugo Poletti del 12 ottobre 1965, insieme ad altri 133 vescovi; l'intervento dell'arcivescovo eletto di Torino, Michele Pellegrino, insieme ad altri 157 vescovi, di cui 12 cardinali il 26 ottobre 1965. Ancora, mons. Abele Conigli partecipa alla sottoscrizione agli atti conclusivi delle sessioni pubbliche del 4 dicembre 1963 (costituzione apostolica Sacrosanctum Concilium e decreto conciliare Inter Mirifica), del 21 dicembre 1964 (costituzione dogmatica "Lumen gentium"), del 28 ottobre 1965 (decreti "L'ufficio pastorale dei Vescovi", "Il rinnovamento della vita religiosa", "La formazione sacerdotale"; dichiarazioni "La educazione cristiana", "Relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane") , del 18 novembre 1965 (costituzione Dei verbum, decreto Apostolicam Actuositatem), del 7 dicembre 1965 (costituzione Gaudium et Spes; decreti "Il ministero e la vita sacerdotale", "L'attività missionaria della Chiesa"; dichiarazione "La libertà religiosa"). Da subito si rivela tra i vescovi italiani più attivi nell'avviare nella propria diocesi le riforme conciliari, a partire da quella liturgica. Alla fine del 1966 istituisce il Consiglio Presbiterale e il Consiglio Pastorale.

La nomina a vescovo delle diocesi di Teramo e Atri (dal 1986 unica diocesi di Teramo-Atri)

Il 16 febbraio 1967 è trasferito alle sedi di Teramo e Atri (aeque principaliter unite dal 1º luglio 1949) da papa Paolo VI, e il 31 marzo 1967 lascia Sansepolcro. Anche nelle due diocesi abruzzesi si impegna molto per l'attuazione delle riforme del Concilio Vaticano II, specialmente nella liturgia, nell'apostolato dei laici e nella missione in Africa. Il 30 giugno 1985 accoglie papa Giovanni Paolo II, in visita alla diocesi in occasione della chiusura del Congresso Eucaristico Diocesano. Il 30 settembre 1986 è confermato vescovo della nuova Diocesi di Teramo–Atri, risultante dalla piena unione delle due precedenti diocesi.

Il 19 settembre 1987 è tra i due vescovi conconsacranti principali di mons. Giacomo Babini, vescovo titolare eletto di Tubune di Mauritania.

Il 31 dicembre 1988 rinuncia alla sede diventando vescovo emerito di Teramo-Atri.

Il 21 settembre 1991 è tra i due vescovi conconsacranti principali di mons. Angelo Scola, vescovo eletto di Grosseto. Il 14 marzo 2005, all'età di 92 anni e 2 mesi, muore nella sua casa di Scapriano, località a pochi chilometri da Teramo, dopo 41 anni e 8 mesi di episcopato e 69 anni e 6 mesi di presbiterato.

Voci correlate