Forti del gruppo di Rivoli e di Pastrengo

I Forti del gruppo di Rivoli e di Pastrengo, sono una serie di otto fortificazioni edificate dall'impero austriaco tra il 1849 e il 1861. Quattro di essi posti sulle colline moreniche attorno al paese di Pastrengo e le altre quattro a difendere la stretta del fiume Adige tra Rivoli e Ceraino (comune di Dolcè).

Queste fortificazioni passarono al Regio Esercito del Regno d'Italia dopo l'annessione del Veneto nel 1966.

Situazione storica

 
Mappa della provincia di Verona nel 1848. Da questo momento gli austriaci potenziarono notevolmente le fortificazioni della zona

Durante la prima guerra d'indipendenza, le truppe sabaude si erano spinte fino ai territorio di Bussolengo e fin quasi a Rivoli, minacciando così la città di Verona considerata strategica.

Il comando dell'esercito austriaco si rese conto allora che le difese poste nella città di Verona potevano risultare non sufficienti. Anche grazie alla spinta data dal feldmaresciallo Josef Radetzky, l'Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni progettò e costruì una serie di fortezze e bastioni che andarano a costituire i campi tricerati di Verona a cui successivamente vennero aggiunti i forti del gruppo di Rivoli e del gruppo di Pastrengo. La piazzaforte di verona era considerata infatti la più strategicamente importante delle quattro chiamate fortezze del Quadrilatero.

Scopo e caratteristiche

Se i campi trincerati intorno a Verona servivano alla protezione della città, i forti del gruppo di Rivoli e di Pastrego avevano lo scopo di poter difendere le truppe austriache in caso di ritirata verso il nord della Valle dell'Adige e per evitare che le truppe nemiche arrivassero alla città di Verona aggirando la piazza di Peschiera.

Tutti questi forti erano favoriti dal posizionamento su alture dominanti ed erano protetti da spessi muri e disponevano di ostazioni in barbetta e in casematte. Alcuni di essi disponevano di artiglieria mobile che poteva essere utilizzata anche al di fuori del forte a seconda delle necessità.

Per tutti i forti sorprende la accuratezza dei particolari: le murature sono eseguite on cinci di pietra viva (spesso rosso ammonitico) di grosse dimensioni, ben allineati e con un sottile strato di malta, perfetti nella forma i contrni delle cannoniere, i portali, le scale e gli ingegnosi sistemi per la raccolta delle acque.

I forti del gruppo di Rivoli

 
Forte di Rivoli
 
Comando militare a Ceraino (abbandonato)

I Forti del gruppo di Rivoli sono una serie di fortificazioni costituite da 4 forti edificati dagli austriaci, intorno al 1850, a difesa della stretta della Val d'Adige nei pressi di Rivoli Veronese e della Chiusa di Ceraino.

Tre di essi si trovano sulla riva destra dell'Adige:

Un'altro forte si trovava invece sul lato destro dell'Adige:

A Ceraino era presente inoltre un edificio adibito a comando dell'intera fortificazione.

Vicino si trova anche il Forte San Marco (riva destra dell'Adige) ma non può essere considerato facente parte del gruppo, in quanto costruito posteriormente (tra il 1888 e il 1813) dall'Esercito Italiano.

Questi forti presentano una tipologia costruttiva leggeremente antecedente a quella del gruppo di Pastrengo. Sono molto diversi tra di loro, in quanto le diverse asperità del terreno su cui sono edificati hanno costretto i porgettisti a creare delle piante irregolari per potersi adatttare.

Tutti i forti sono collegati tra di loro attraverso una strada militare che attraversava anche il fiume Adige. Di notevole pregio ingegneristico la strada che da Ceraino porta al forte omonimo e poi continua verso il forte Monte.

Il comando della zona era installato in un edificio posto nel paese di Ceraino, tuttora presente e in stato di abbandono.

Il gruppo di Rivoli oggi

Negli ultimi anni tutte queste fortificazioni sono state abbandonate dall'esercito italiano. Il forte di Rivoli è quello che oggi risulta essere il meglio conservato, anche in virtù del fatto di essere il più facile da raggiungere tra quelli posti in quota. Ristrutturato da una associazione no profit è sede di un museo di oggetti militari. Gli altri tre versano in condizioni di abbandono ed in particolare Forte della Chiusa e Forte Monte sono ormai diroccati.

La presenza di queste costruzioni ha fatto si che questa zona sia oggi conosciuta come Terra Dei Forti.

I forti del gruppo di Pastrengo

 
Postazioni in barbetta del forte Nugent
 
Esercitazione della costruzione di un ponte temporaneo a Santa Lucia di Pol. Foto del 1866

I forti del gruppo di Pastrengo sono un gruppo di 4 forti, situati molto vicino, che si trovavano nel comune di Pastrengo. Sono tra le ultime fortificazioni, in ordine cronologico, edificate nella zona, infatti tutte risalgono a cavallo tra 1859 e il 1861.

Tutte queste costruzioni hanno molti elementi in comune. Tutti, infatti, presentano degli ampi piazziali su cui si affacciano i locali adibiti a casematte o uffici e magazzini. Essendo tutti posti abbastanza lontani dalla città, i forti avevano la possibilità di assicurare la vita autonoma, per lunghi periodi, alla guarnigione. Erano infatti presenti ampi e areati dormitori, magazzini, cucine e locali per il comando.

Il gruppo comprende i seguenti forti:

Tutti i forti erano collegati da una strada militare. Era prevista la possibilità di attraversare l'Adige, in caso che fosse stato necesario ripiegare a nord, grazie ad un ponte che poteva essere costruito all'occorrenza. Considerato strategico, spesso i pontieri si esercitavano nella sua immediata e temporanea costruzione.

Nei pressi del forte era presente anche un telegrafo ottico, che permetteva di comunicare con la città di Verona e altre postazioni austriache (i dispacci potevano essere trasamessi fino a Rivoli, Peschiera e anche Mantova.

Il gruppo di Pastrengo oggi

I forti del gruppo di Pastrengo godono tuttora di un buono stato di conservazione. Tutti di proprietà privata, mantengono tutti l'aspetto originario con poche modifiche non invasive. Nei forti di Poggio Pol e Poggio Croce ora sono presenti delle strutture di ristorazione, e quindi accessibili. Il forte di Piovezzano è stato adibito a deposito di marmi, mentre il orte di monte Folaga è recintato in una proprietà privata. La faciltà di accesso a queste fortificazioni e la vicinanza all'abitato di Pastrengo, ha reso certamente possibile il loro buon mantenimento e il riutilizzo.

Voci correlate

Bibliografia

  • Francesco Garau, Augusto Garau, Forti - Rocche e Castelli della Provincia di Verona, Verona, Provincia di Verona Turismo.
  • Vittorio Jacobacci, La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866, Verona, Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno, dicembre 1980.
  • AA. VV, Il Quadrilatero: nella storia militare, politica, economica e sociale dell'Italia risorgimentale, Verona, Comune di Verona, 1967.
  • A. Sandrini e P. Brugnoli, Architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea, Verona, Banca popolare di Verona, 1994.
  • AA. VV, Verona. La città e le fortificazioni, Roma, 2005.

Collegamenti esterni





















Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona

L'Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona era un organismo, appartenente alle forze armate dell'impero austriaco, dislocato nella città di Verona (all'epoca appartenenete all'Austra), che si occupò della costruzione e della gestione delle fortificazioni a difesa della zona.


Periodo storico

Bibliografia

  • Vittorio Jacobacci, La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866, Verona, Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno, dicembre 1980.

Voci correalte




















Forte Monte Bolga

Il Forte Monte Bolega, originariamente chiamato anche Forte Benedek è un forte costruito dall'austria

Bibliografia

  • Francesco Garau, Augusto Garau, Forti - Rocche e Castelli della Provincia di Verona, Verona, Provincia di Verona Turismo.
  • Vittorio Jacobacci, La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866, Verona, Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno, dicembre 1980.
  • AA. VV, Il Quadrilatero: nella storia militare, politica, economica e sociale dell'Italia risorgimentale, Verona, Comune di Verona, 1967.
  • A. Sandrini e P. Brugnoli, Architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea, Verona, Banca popolare di Verona, 1994.
  • AA. VV, Verona. La città e le fortificazioni, Roma, 2005.

Voci correlate

Collegamenti esterni




















Forte Cimo Grande

Il forte Cimo Grande è una fortificazione edificata tra il 1905 e il 1913



















Ciclopista della Valle dell'Adige



Ciclopista della Val di FAssa e Val di Fiemme



Ciclopista della Val Rendena



Verona austriaca

Ponte del Chievo

Inondazione di Verona 1882