Simbolica politica è espressione che ha assunto un duplice significato.
"Contenutisticamente" designa il campo del vissuto e delle manifestazioni che fondano ed orientano la vita associata col concorso di elementi attinti all’immaginario collettivo, come nel caso dei miti di appartenenza e di tutte le forme di autoriconoscimento di una collettività, sia di ordine etnico-culturale che religioso o civile.
"Metodologicamente" indica la disciplina che si occupa di tali fenomeni; area di ricerca specifica, in ambito accademico geminatasi dalla Filosofia politica. [1]


Topica scientifica

Le civiltà si sono costruite col concorso dell’immaginario. Con l’immaginario si possono tanto conservare e trasformare quanto distruggere.
L’immaginario deve quindi essere conosciuto e preso come riferimento indispensabile anche nella sfera politica, per la comprensione dei vari fenomeni che la riguardano, nelle loro manifestazioni collettive e personali.
Il simbolico ne è la forma costitutiva, espressiva e comunicativa.
In molti suoi aspetti il simbolico è stato da lungo tempo oggetto di studio, soprattutto da parte dell'estetica, dell'antropologia culturale e dell’etnologia, della linguistica e della psicologia, in contesti differenziati e specifici: ogni scienza dell’uomo, potrebbe dirsi, ha nel simbolo la sua matrice.

Per lungo tempo, però, solo sporadicamente e in maniera incidentale la simbolica si è affacciata nelle scienze politiche e socio-istituzionalistiche; in questi campi, i pochissimi che le hanno prestato attenzione (- si pensi, per esempio, dopo un Miguel Garcia Pelayo, ad un Murray Edelman, per citare un autore che ha avuto successo in diversi paesi -) si sono, in effetti, interessati piuttosto ai suoi aspetti esteriori e, per dire così, esclusivamente fenomenici. Oppure il suo studio è stato articolato in quello di forme meramente rappresentative o di forme specifiche di linguaggio (- basti citare, per tutti, Ernst Cassirer -).

«Dopo Cassirer, di cui tutti, consapevolmente o no, quale che sia il nostro interesse, siamo debitori, non abbiamo alcuna difficoltà ad ammettere che l'uomo non è tanto definibile come “animale razionale” quanto come “animale simbolico”, e che la storia dell'uomo in quanto tale inizia nel momento in cui, senza alcun mutamento dell'apparato neuronico, un oscuro pre-uomo ha trasformato un segnale in un simbolo, vale a dire in un segno che non si limita a “designare” un oggetto ma viene utilizzato per “concepire” un oggetto

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Tematiche

La simbolica politica è impostata su concetti e strumenti analitici che considerano il simbolo come una realtà immaginale (misto inscindibile di realtà e di immaginazione, di dimensioni del conscio e dell’inconscio, nelle cui strutture di senso non ha rilevanza la differenza tra significanti e significati), che trova il suo supporto nella coscienza liminare.


Per coscienza liminare viene intesa la soglia di incontro tra l’esperienza sensibile e razionale e le pulsioni informi del profondo, coese in un vissuto unitario, nel quale soggettualità e oggettualità si identificano con piena interdipendenza.
Di qui i caratteri specifici che si riconoscono al simbolo: a) costitutività, b) non arbitrarietà, c) specularità, d) natura identitaria, e) potenziale energicità patica, f) eventuale enatiodromia.


Sono, questi, tutti caratteri che fanno del simbolo una manifestazione del vissuto e non solo semplice rappresentazione che rinvii ad altro:

«...simboli in senso stretto e tali per cui in essi sgnificante e significato sono inscindibili, perché sono un tutt'uno indistintamente, e per essi il significato non esiste nemmeno se non nel simbolo e come simbolo.»

Il simbolico è una dimensione universalmente presente in tutte le strutture e le dinamiche sociali; naturalmente lo è, e in forma forse più immediata ed evidente che in altre, anche nella politica. La politica, sotto questi profili, non è dunque altro che una gerarchizzazione del simbolico. Produce i suoi miti e si nutre di miti, che sono a loro volta proiezioni oggettivate ed elaborate dell'immaginazione simbolica. Anche quando il puro bisogno materiale e la necessità si impongono come scelte determinanti, non possono mai venir meno nella politica le valenze di riconoscimento, di aggregazione e di guida, che si costituiscono su dimensioni simboliche e mitiche.
Quando queste tendono ad attenuarsi o a disperdersi nelle atomizzazioni della vita sociale - mai, però, possono completamente conceliarsi - allora si producono quelle disgregazioni, quelle corruzioni e quelle crisi di identità collettiva, che segnano il decadimento di un sistema e preludono all'avvento di nuovi ordini.

Coerentemente con questa nozione di simbolo, la simbolica politica opera ricostruzioni dei paradigmi (sempre simbolici o archetipali), che determinano o condizionano i comportamenti sociali nel loro sistema di credenze e nelle loro forme di aggregazione, comprese specifiche attenzioni alle valenze simboliche dei miti classici.
Essa, così, mette in luce la portata costitutiva della realtà immaginale, le caratteristiche dei miti politici, le configurazioni e le modalità di espressione dell’immaginario collettivo, e le forme di legittimazione del potere e delle scelte collettive, in cui concorrono tanto i momenti estetici quanto le istanze morali e le acquisizioni del costume, quanto le forme creative che non trovano spiegazione in un quadro cognitivo di tipo razionalistico, utilitaristico o semplicemente etnografico.


Precisazioni

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Significante/significato

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Immaginario collettivo

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Immaginale e Liminare

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La Simbolica politica in Italia

Gli studi di simbolica politica si sono consolidati a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, grazie a uno specifico indirizzo di ricerca che, sotto la denominazione “Miti, Simboli e Politica” e mediante un collana di pubblicazioni specialistiche, è stato avviato presso l’Università di Messina, dando poi vita altresì a diversi Centri di ricerca specialistica, nonché a specifici corsi universitari (di più livelli), attivi presso diverse università italiane.
Dalla collaborazione interdisciplinare, ormai più che trentennale, ha preso corpo l’aggregato denominato SYMBOLICUM, [2], che funge da organo di supporto e/o di collegamento delle iniziative comuni, tra cui le riviste e le collane.

Note

  1. ^ In Italia, per il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, rientra nell'Area 14, settore SPS/01; affinità di I livello con Area 12, IUS/20; affinità di II livello con Area 14, SPS/02.
  2. ^ Il sito SYMBOLICUM ospita le informazioni principali sulle attività promosse dai vari Centri e in generale da studiosi di simbolica politica.


Bibliografia

Riviste


Collane


Testi di orientamento

  • Alfieri, Luigi
    - La stanchezza di Marte. Variazioni sul tema della guerra, Perugia, 2008;
  • Bonvecchio, Claudio,
    - La spada e la corona: studi di simbolica poltica, Cusano Milanino, 1999;
    - Imago imperii, imago mundi: sovranità simbolica e figura imperiale, Padova, 1997;
  • Chiodi, Giulio Maria,
    - La menzogna del potere, Milano, 1979;
    - Propedeutica alla simbolica politica, vol. I, Milano, 2006;
    - Propedeutica alla simbolica politica, vol. II, Milano, 2010;
  • Mazzù, Domenica,
    - Il complesso dell’usurpatore, Milano, I ed. 1986; II ed. 1999, (Prefazione di G.M.Chiodi);
    - Logica e mitologica del potere politico, Torino, 1990;
  • Moreno, Mario
    - La dimensione simbolica, Padova, 1973 (Prefazione di M. Trevi);
    - Il concetto di simbolo nella psicologia analitica, in Atti del XXVII Congresso della Società Italiana di Psichiatria, Genova,1959;
  • Trevi, Mario e Moreno Mario
    - Conscio collettivo e incoscio collettivo, in "Quaderni di Psicologia analitica", n.2, in "Clinica Psichiatrica", n.5, 1967;


Altre pubblicazioni

  • AA.VV.
    - Corpo spirituale e terra celeste. La rinascita dello spirito dalla materia, Holos Interational, Lugano, 2004;
  • Alfieri, Luigi
    - Nietzsche: il “tragico" come Erlebnis, Milano, 1982;
    - Ego immaginale e storia, Pisa, 1994;
  • Barberi, Maria Stella (a cura di)
    - La spirale mimetica: dodici studi per René Girard, Ancona, 2006;
  • Bellei, Cristiano M.
  • Bellini, Paolo
    - La rete e il labirinto: tecnologia, identità, e globalizzazione. Petcorsi di filosofia e simbolica politica, Milano, 2008;
  • Bonvecchio, Claudio
    - Europa degli eroi e Europa dei mercanti, Roma, 2004;
    - Immagine del politico: saggi su simbolo e mito politico, Padova, 1995;
  • Chiodi, Giulio Maria
  • Daris, Luca
  • Fiorillo, Vanda
  • Galimberti, Umberto
    - Orme del sacro, Milano, 2000;
  • Girard,René
    - La violenza e il sacro, Parigi, 1972, Milano, 1980;
  • Limone, Giuseppe
  • Parotto, Giuliana
  • Ricci, Fiammetta
  • Serra, Teresa
  • Sini, Carlo
    - Il simbolo e l'uomo, Milano, 1991;

Voci correlate


Altri progetti

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Collegamenti esterni

Tra i centri di ricerca che coltivano la simbolica politica, operanti presso o in collaborazione con diverse università, figurano:


Università italiane presso cui la "Simbolica politica" è materia di specifico insegnamento o "parte speciale" di un programma di corso (- i link puntano direttamente alle Facoltà -):

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