Silene noctiflora
Silene aprentesi di notte (nome scientifico Silene noctiflora L.) è una piccola pianta (alta fino a 40 cm), annuale dotata della particolare caratteristica di avere dei fiori profumati che si aprono di notte, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae.
Silene aprentesi di notte | |
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Classificazione APG IV | |
Regno | Plantae |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Core eudicots |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Caryophyllaceae |
Classificazione Cronquist | |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Caryophyllidae |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Caryophyllaceae |
Sottofamiglia | Silenoideae |
Genere | Silene |
Specie | S. noctiflora |
Nomenclatura binomiale | |
Silene noctiflora L. (1753) | |
Sinonimi | |
(vedi testo) | |
Nomi comuni | |
Silene notturna |
Sistematica
Il genere Silene è molto vasto : comprende oltre 300 specie; per lo più erbacee, annue, bienni o perenni. Di queste in Italia se contano almeno una sessantina spontanee della nostra flora.
Sinonimi
Come altre specie dello stesso genere nel corso del tempo la nostra pianta ha avuto varie classificazioni, si sono creati così diversi sinonimi.
- Cucubalus noctiflorus (L.) Mill. (1768)
- Elisanthe noctiflora (L.) Rupr. (1845)
- Lychnis noctiflora (L.) Schreb. (1771)
- Melandrium noctiflorum (L.) Fr. (1842)
- Melandryum noctiflorum Fries
- Saponaria noctiflora (L.) Fenzl (1840)
- Silene pauciflora Kit. (1863)
- Silene viscida Moench (1794)
Etimologia
Il nome del genere (Silene) si riferisce alla forma del palloncino del fiore. Si racconta che Bacco avesse un compagno di nome Sileno con una gran pancia rotonda. Ma probabilmente questo nome è anche connesso con la parola greca “sialon” (= saliva); un riferimento alla sostanza bianca attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie del genere.
Il nome sia specifico che volgare deriva dal particolare orario di apertura dei fiori (verso la sera).
Morfologia
La forma biologica della nostra pianta è terofita scaposa (T scap) : pianta annua (terofita), e con asse fiorale più o meno privo di foglie (scaposa).
Radice fittonante.
Il fusto è eretto e semplice (poco ramificato), lievemente pubescente e vischioso. In alcune varietà i peli sono così appiccicosi che le mosche rimangono catturate.
- Foglie inferiori : sono obovato – spatolate con picciolo e formano quasi una rosetta – basale. Lunghezza delle foglie : fino a 10 cm.
- Foglie superiori : sono ovato – lanceolate, sessili e in disposizione opposta. Sono lievemente più piccole : massimo 8 cm di lunghezza.
L’infiorescenza è bipara e pauciflora (pochi fiori per ogni stelo). Tale infiorescenze viene anche chiamata “dicasio ampio”. I rami laterali sono allungati per cui la pianta nel suo insieme prende la forma di una piramide rovesciata. Il peduncolo (molto breve – subsessile) del fiore si appoggia normalmente ad una gruppo di brattee ascellari (o verticillate).
I fiori sono ermafroditi (non dioici come in altre specie dello stesso genere), pentameri e si aprono solo di notte (in prima serata) e sono profumati.
- Calice: il calice è monosepalo (= gamosepalo) e di colore verde come le foglie con nervature (una decina) colore bruno e 5 denti acuto - lineari lunghi anche 1/3 del calice. La forma del calice non è tipicamente rigonfia come in altre specie dello stesso genere, ma di forma affusolato – cilindrica (attenuato verso i denti) ed è peloso come il resto della pianta. Lunghezza del calice: 20 – 30 mm.
- Corolla: la corolla è colorata di rosa delicato (in qualche caso bianco). I petali sono 5, ben sporgenti dal calice e sono bilobati con unghia di 6 – 8 mm. Nella parte inferiore i petali sono quasi giallastri.
- Androceo: gli stami sono 10.
- Gineceo: gli stili sono 3; l’ovario è tricarpellare ed è supero.
- Fioritura : da maggio a agosto (germinazione tra marzo e maggio)
- Impollinazione : dato l’orario di apertura dei fiori l’impollinazione avviene solo con insetti notturni.
Il frutto consiste in una capsula ovale (di circa 15 mm) deiscente nella zona alta provvista di 6 denti revoluti. La capsula alla base è divisa in compartimenti, ognuno dei quali contiene molti semi di colore marrone scuro a forma di rene (1 mm di diametro). Il carpoforo (parte di sostegno della capsula) è molto breve (2 –3 mm).
Distribuzione e habitat
- Geoelemento : il geoelemento definito per questa pianta è : Eurosib.. Quindi i luoghi d’origine sono : Europa, Caucaso, Siberia occidentale e Asia occidentale (Turchia, Iraq e Iran).
- Diffusione : in Italia è presente solo nel nord. È considerata pianta rara.
- Habitat : si trova nei campi e suoli argillosi in ambiente acido.
- Diffusione altitudinale : dal piano fino a 1300 m s.l.m.
Note
In Inghilterra si lamenta un sensibile declino della presenza della pianta dagli anni 1950; questo a causa dell’uso di erbicidi ad ampio spettro.
Galleria di foto
Bibliografia
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, pag. 709.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, pag. 251, ISBN 88-506-2449-2.
Collegamenti esterni
- Fungoceva.it. URL consultato il 22-01-2008.
- Flora Italica, su piccoloweb.com. URL consultato il 22-01-2008.
- Crescent Bloom, su crescentbloom.com. URL consultato il 22-01-2008.
Altri progetti
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