Amanita muscaria
Amanita muscaria | |
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![]() Esemplare adulto di Amanita muscaria | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Amanitaceae |
Genere | Amanita |
Specie | A. muscaria |
Nomenclatura binomiale | |
Amanita muscaria (L.) Lam. |
Amanita muscaria Caratteristiche morfologiche | |
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Cappello | |
Imenio | |
Lamelle | |
Sporata | |
Velo | |
Carne | |
Ecologia | |
Commestibilità | |
Amanita muscaria (L.) Lam.,Encyclopédie Méthodique Botanique (Paris) 1: 111 (1783).
L'Amanita muscaria è uno dei funghi più appariscenti del bosco.
È anche una delle specie più chiacchierate del momento, dato che in Giappone si sono tenuti recentemente dei convegni internazionali di micologia in cui si è parlato anche della commestibilità di questa specie previo trattamento di detossificazione; tesi peraltro sostenuta da esperti micologi giapponesi che affermano di consumarla senza riscontrare alcun disturbo[senza fonte], nonostante nella comunità scientifica sussistano molti dubbi circa la reale efficacia di tale trattamento[senza fonte]. La specie veniva nel passato usata anche come antiparassitario contro le mosche. Si immettevano in un contenitore di latte dei pezzi del fungo e, dopo un giorno di macerazione, questo veniva usato per attirare le mosche che morivano dopo averlo bevuto[senza fonte].
Descrizione della specie
Da 8-20 cm di diametro, da rosso vermiglio a rosso acceso, raramente giallastro, cosparso di verruche bianche o gialle (resti del velo); orlo liscio, ma striato nel senso delle lamelle; cuticola viscida a tempo umido, facilmente staccabile dal cappello.Allo stadio giovanile è chiuso ed a forma emisferica che, una volta maturo, si apre assumendo la classica forma a fungo che tutti conosciamo.
Fitte, libere, bianche, talvolta volgenti al giallo-limone, con lamellule. Le lamelle sviluppano l'imenio, la parte fertile del fungo dalla quale si formano le spore.
Cilindrico e slanciato, bulboso alla base, bianco e portante anello e volva. Nettamente buldoso alla base, pieno poi cavo, spesso squamuloso-forforaceo. Fino a 20-25 cm circa di altezza per 1-3 di spessore.
Collocato nella parte alta del gambo, ampio, membranoso, bianco, persistente, un po' striato.
Dissociata in fasce anulari concentriche, che avvolgono il tratto bulboso dello stipite, bianche e persistenti.
Bianca, colore arancio sotto la cuticola del cappello, soda.
Bianche in massa, ovali, non amiloidi, 9-11 x 6,5-7,5 µm. ed il loro numero è quasi incalcolabile nell'ordine dei miliardi nel corso di un anno.
estate-autunno nei boschi di conifere e di latifoglie, più frequente sotto conifere. Molto diffuso.
Commestibilità
Non sono dimostrate le voci che ne indicano la commestibilità. Va osservato tuttavia che il fungo viene molto spesso indicato erroneamente come tossico, ma presenta una lunghissima storia di consumo umano come allucinogeno. Gli effetti sono dovuti alla presenza combinata di muscimolo e acido ibotenico e sono fondamentalmente dovuti alla la sindrome panterinica, avvelenamento di tipo neurotropico.
Note
In alcuni paesi europei è usato come stimolante, per l'effetto neurotropico; in altri paesi viene consumato dopo prolungata bollitura (ad esempio in alcune zone del Giappone, come già detto), oppure dopo salamoia e prolungati lavaggi. Presso alcuni popoli del Nordeuropa e del Sud-America, viene usato come psichedelico.
In Siberia solo in tempi recenti il suo uso è stato sostituito da quello della vodka.
Per R. G. Wasson (giornalista anglosassone studioso di etnie "micofobe" e "micofile") è, nel Rig Veda (il più antico scritto religioso dell'India) oggetto di 120 dei 1028 versi sotto il nome di Soma, dio pianta senza radici né foglie né fiori, cibo prediletto degli dei.
Altri hanno sostenuto che i temuti Berserker vichinghi si eccitassero con un infuso di questi funghi.
Schultes e Hofmann riferiscono del rito di bere l'urina: si usava bere l'urina di chi aveva usato il fungo, anche per cinque o sei passaggi; questo perché ogni passaggio, pur conservandone i principi psichedelici, eliminava parte delle sostanze tossiche in esso contenute.
R. A. Wilson sostiene addirittura, citando questi e altri esempi, che si potrebbe concludere che questo fungo ha avuto nella storia religiosa una funzione ben più importante di qualunque altro fattore.
Nell'antichità l'Amanita era anche stata oggetto di un florido commercio. Nelle zone in cui scarseggiava raggiungeva prezzi esorbitanti. Si racconta che i Coriachi non avrebbero esitato a scambiare una renna per un solo esemplare di Amanita muscaria; ciò spiegherebbe lo stretto legame tra la civiltà della renna e l'uso degli allucinogeni.
In una scena del film-documentario su Ötzi, il protagonista beve una pozione che ha tra i suoi ingredienti, anche l'amanita muscaria.
Dal latino muscarius, attinente alle mosche, per le sue proprietà moschicide.
Nomi comuni
- (IT) Ovolo malefico, Ovolaccio, Tignosa moscaria, Cocco matto, Moscaria
- (EN) Fly agaric
- (DE) Fliegenpilz (Fungo delle Mosche)
Varietà di Amanita muscaria
L'A. muscaria annovera diverse varietà e forme come ad esempio:
- Amanita muscaria var. aureola, con il cappello sovente e senza verruche, volva circoncisa.
- Amanita muscaria var. alba, come una normale A. muscaria, ma completamente bianca.
- Amanita muscaria var. flavivolvata
- Amanita muscaria var. flavoconia, anche nota con l'appellativo di var. Americana in quanto cresce nel nord America.
- Amanita muscaria var. formosa, con velo color giallo-oro, arancione.
- Amanita muscaria var. guessowii, cappello color rosso-arancio dorato.
- Amanita muscaria var. regalis, robusta, con cappello bruno-rossiccio ornato da verruche. gialle.
Chimica
Dal fungo sono state isolate numerose sostanze:
- L'unico composto contenente Vanadio esistente nel mondo vegetale.
- È presente anche la Muscarina, ma in quantità minime e pertanto è da escludersi un possibile effetto velenoso. È stato infatti accertato che la muscarina è presente nella quantità di circa 2,5 mg/kg. La muscarina stimola il sistema parasimpatico provocando sudorazione, contrazione (miosi)delle pupille(effetto anti-midriatico, dato che la midriasi è il rilassamento delle pupille), diminuzione della frequenza cardiaca, sudorazione profusa e aumento della peristalsi intestinale.
- Un'altra sostanza presente nell'A. Muscaria è l'Atropina, farmaco anticolinergico per eccellenza. Su una piccola percentuale della popolazione si è scoperto avere un effetto psicodislettico. Tuttavia è insostenibile che gli effetti tossici e psichedelici della muscaria dipendano da questa sostanza in quanto presente in quantità molto ridotte.
- Per alcuni gli effetti psicotropi sono imputabili alla Bufotenina, sostanza presente anche nelle secrezioni dei rospi della specie Bufo bufo, ingrediente attivo dei "filtri delle streghe"; non è tuttavia stata verificata empiricamente un'effettiva attività psichedelica.
Sono invece sostanze isolate in laboratorio come:
- l'Acido ibotenico,
- il Muscimolo
- ed il Muscazone,
ad aver suscitato, nei volontari cui sono stati somministrate, esperienze psichedeliche similari a quelle provocate dal fungo.
La quantità di Muscazone contenuto nel fungo può variare di molto, anche a seconda della zona di raccolta: questo spiegherebbe come mai la potenza psichedelica è incostante da fungo a fungo.
Il Muscimolo, invece, viene escreto intatto per via urinaria: questo potrebbe spiegare l'abitudine, testimoniata da vari scritti, di riciclare le urine di chi ha assunto la muscaria.
Nomi comuni
- Ovolaccio
- Ovulo malefico
- Cappero allucinogeno
Specie simili
Nelle forme più aranciate ed in assenza di verruche (per slavatura da piogge), può essere confuso dai più sprovveduti con l'Amanita caesarea, dalla quale si distingue facilmente per le lamelle bianche anziché giallo zabaione.
Attenzione: l'Amanita muscaria var. aureola può essere facilmente confusa con l'Amanita caesarea dai meno esperti.
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RDA (1974)
Bibliografia
(EN) Amanita muscaria, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
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