Lactuca virosa
La Lactuca virosa è una pianta del Genere Lactuca (comunemente nota come lattuga), appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È una pianta simile alla lattuga comune (L. sativa), per il suo ambiente vitale selvatico è spesso chiamata Lattuga selvatica.
Lactuca virosa | |
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La Lactuca virosa | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Plantae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Genere | Lactuca |
Specie | L. virosa |
Nomenclatura binomiale | |
Lactuca virosa Linnaeus |
La pianta è nota per i suoi effetti psicotropi (specificatamente ipnotici o sedativi) effetti che sono spesso stati descritti come simili a quelli dell' oppio.
Distribuzione e habitat
La lattuga virosa è diffusa in italia, anche se è non molto comune, predilige terreno smosso, macereti, scarpate stradali; è la tipica pianta di bordatura dei fossi e di sentieri, soprattutto di montagna, è presente anche nelle radure boschive.
Descrizione
È una pianta biennale, simile alla Lactuca serriola ma più alta – può crescere fino a 200 cm. È anche più robusta, il gambo e le foglie sono più violacee, le foglie sono meno divise, ma più estese.
L'achenio è nero, viola, senza peli sulla punta. Fiorisce da luglio fino a settembre.[1]
Storia
La L. virosa è stata utilizzata nel 1800 da parte dei medici come blando narcotico, quando l'oppio non era disponibile.
Sono state isolate due sostanze chimiche responsabili delle proprietà sedative e sonnifere della L. virosa; lactucopicrina e lactucina.
Negli Stati Uniti, la pianta ha subito una ripresa di popolarità negli anni '70 per la sua attività psicotropa, altrove è largamente ignorata.
Usi medicinali
Gli effetti dell'ingestione della L. virosa sono blandamente simili a quelli dell'oppio, anche se non sono presenti oppiacei nella pianta.
Nella Farmacopea tradizionale occidentale ha considerato un estratto dalla secrezione della pianta, praticato in analogia all'oppio, chiamato Lactucarium. Gli effetti si fanno sentire subito, ma non durano a lungo, tra la mezz'ora ed un paio d'ore; poi scemano lentamente. La pianta è stata usata come anestetico e come aiuto per al sonno, ma anche come sostanza stupefacente.
Allo stato attuale, anche per la irrilevanza culturale nel nostro paese, (la pianta non interessa per i suoi effetti) la coltivazione e la detenzione non sono vietate, ne' regolamentate.
Anche dalla L. virosa possono essere ricavati oli ed estratti.
Il suo utilizzo come galattogeno (favorirebbe la produzione lattea delle puerpere), si basa più che altro su una possibile attività di terapia omeopatica, ed a ogni modo è di non dimostrata azione effettiva.
L'uso in insalata (con piante giovani e meno coriacee) è possibile, ma occorre considerare che che L. virosa è molto amara.
L'uso in quantità significative è comunque sconsigliato ai bambini.
La pianta contiene flavonoidi, che hanno forti proprietà anti-ossidanti. La L. virosa contiene anche cumarine, e metilfenilalanina.
Note
- ^ Francis Rose, The Wild Flower Key, Frederick Warne & Co, 1981, pp. 391-392, ISBN 0-7232-2419-6.
Bibliografia
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