Utente:Conte Grievous/Sandbox
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Durata | 103' |
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Toy Story 3 - La grande fuga (Toy Story 3) è un film del 2010 diretto da Lee Unkrich.
Terzo e ultimo capitolo dell'omonima saga prodotta dai Pixar Animation Studios, dopo Toy Story - Il mondo dei giocattoli e Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa, la pellicola animata, a cui prendono parte come doppiatori Tom Hanks, Tim Allen, Joan Cusack, Don Rickles, Wallace Shawn, Michael Keaton, Timothy Dalton, Bonnie Hunt e Whoopi Goldberg, vede Andy, proprietario dei giocattoli protagonisti, ormai cresciuto e pronto a partire per il college.
Toy Story 3 - La grande fuga è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 18 giugno 2010,[1] mentre in Italia, dopo la première mondiale tenutasi al Taormina Film Fest il 12 giugno 2010,[2] la pellicola è uscita nei cinema il 7 luglio dello stesso anno.[1]
Trama
In una landa desolata un treno viaggia a tutta velocità lungo dei binari. Il tutto fa parte di un'ambientazione western che vede lo sceriffo Woody, Buzz e Jessie dare la caccia a Burt il guercio (Mr. Potato), Betty la guercia (Mrs. Potato) e al malvagio Dottor Prosciutto (Hamm).
Lo scenario è una situazione immaginata da Andy, il proprietario dei giocattoli. La scena viene ripresa da una videocassetta contenente diversi spezzoni presi da altri momenti della sua infanzia. Andy, tuttavia, è ormai cresciuto e sta partendo per il college. Ciononostante, è ancora affezionato ai suoi giocattoli e decide di conservarli in soffitta. Riguarda il suo vecchio baule dei giocattoli e, dopo aver messo dentro un sacco della spazzatura tutti i giocattoli rimanenti, si ritrova davanti Woody e Buzz. Il ragazzo mette Woody nella scatola degli oggetti da portare al college, mentre Buzz finisce nello stesso sacco in cui gli altri giocattoli si stanno nel frattempo agitando. Poco prima di mettere il sacco in soffitta, Molly chiede aiuto ad Andy per trasportare alcune sue cose e il ragazzo appoggia il sacco con tutti i giocattoli a terra; la mamma di Andy prende il sacchetto e lo mette da marciapiede, Woody raggiunge i sacchi della spazzatura, temendo che i suoi amici vengano messi nel camion passante, ma scopre che i compagni si sono salvati e hanno raggiunto la macchina della signora Davis, madre di Andy. Lì scopre che i suoi amici vogliono più che mai raggiungere l'asilo, dove è diretta la signora Davis. Da prima Jessie cerca di far ragionare Woody, ma questo spiega ai suoi amici che c'è stato uno sbaglio e che Andy aveva intenzione di metterli in soffitta. Il gruppo non è disposto a credere a Woody ed entra nello scatolone destino al Sunnyside Daycare. Il cowboy li segue riluttante.
Una volta lì, ricevono un caloroso benvenuto dai giocattoli dell'asilo, capitanati da Lotso Grandi Abbracci, un orsacchiotto rosa che profuma di fragola. Lotso presente l'asilo ai nuovi arrivati, descrivendolo come il sogno ad occhi aperti di ogni giocattolo, e mostra la classe a loro assegnata. Dopo l'ennesimo tentativo di persuasione, vedendo anche Buzz convinto di restare, Woody abbandona i suoi amici, intenzionato a tornare da Andy. Nel frattempo Buzz, Jessie, Bullseye, Slinky, Rex, Hamm, i coniugi Potato e gli alieni scoprono che la classe in cui sono finiti è la "Classe Bruco", destinata ai bimbi più piccoli, che li maltrattano esageratamente. Buzz va allora a parlare con Lotso che acconsente a cambiare di classe Buzz. Ma quando quest'ultimo estende l'offerta agli altri giocattoli Lotso si indispettisce e, insieme ai suoi scagnozzi, cattura e resetta Buzz nella modalità demo, ovvero resettandolo con le impostazioni originarie di fabbrica, facendolo passare dalla propria parte.
Scappato dal Sunnyside, Woody si impiglia in un albero e viene raccolto da una bimba di nome Bonnie, figlia della proprietaria dell'asilo. La bimba è molto tranquilla ma non le piace proprio vedere le donazioni, sapendo che tutti quei magnifici giocattoli che vede non sono destinati a lei. Perciò al primo giocattolo smarrito che vede, decide di portarlo con sé. Tra i giocattoli di Bonnie c'è Chuck il clown, il quale rivela a Woodie la verità su Lotso e il Sunnyside: Lotso, insieme ad un bambolotto di nome Bimbo e a Chuck stesso, erano una volta di proprietà di Daisy, una bambina che aveva li aveva smarriti dopo essersi addormentata ad una gita fuori porta. I tre erano riusciti a fare ritorno a casa, ma avevano scoperto che i genitori le avevano comprato un nuovo Lotso. Amareggiato e offeso, Lotso aveva convinto anche Bimbo ad andarsene con lui, nonostante il bambolotto non fosse stata rimpiazzato dai genitori della piccola. I due si erano stabiliti all'asilo e Lotso aveva creato la gerarchia dei giocattoli.
Nel frattempo, all'asilo, i giocattoli, grazie all'occhio mancante di Mrs. Potato, scoprono che Woody aveva detto la verità e che Andy li sta cercando. Woody ritorna al Sunnyside per aiutare i suoi amici ad evadere dall'asilo e insieme a loro strappa Buzz dalle mani della gang di Lotso. Nel tentativo di far ritornare il giocattolo a com'era prima, lo impostano in modalità spagnola. Il gruppo ha intenzione di scappare dall'asilo attraverso lo scarico dei rifiuti, ma viene intercettato dagli altri giocattoli. Woody allora, fa capire a Bimbo di essere diventato lo scagnozzo di Lotso, il quale viene gettato nello scarico dal bambolotto. L'orsacchiotto trattiene per una gamba Woody e lo trascina con sé. Questo costringe i giocattoli a modificare i proprio piani. Durante l'inseguimento, Buzz viene schiacciato da un televisore e recupera le impostazioni originali, tornando ad essere il Buzz che tutti conoscevano.
Il camion dei rifiuti porta i giocattoli alla discarica, dove vengono gettati in un nastro trasportatore che li condurrà fino alla fine del processo, in un inceneritore. Tutti i riescono a salvarsi, incluso Lotso, che è il primo ad arrivare al bottone per bloccare il processo. L'orsacchiotto, però, non preme il pulsante e lascia cadere il gruppo dentro l'inceneritore. Arrivati all'interno della fornace, i giocattoli si stringono le mani, rassegnandosi al proprio destino. D'un tratto, dall'alto, un grosso gancio, manovrato dai tre alieni, li raccoglie, salvandoli da morte certa. Woody e gli altri tornano a casa di Andy, mentre Lotso viene raccolto da un addetto ai rifiuti, che aveva avuto da piccolo un Lotso, e viene attacco al muso del camion.
Dopo aver ascoltato Andy dire alla madre che lei sarà sempre al suo fianco, Woody capisce che lui e gli altri sarebbero più utili altrove e lascia un messaggio, in cui suggerisce ad Andy di donare i suoi giocattoli a Bonnie. Il ragazzo legge il biglietto e si reca a casa di Bonnie, alla quale mostra tutti i personaggi, introducendoli uno ad uno finché, sul fondo dello scatolone, trova Woody e, dopo un momento di esitazione, lo regala alla bimba. Andy inizia a giocare con i suoi vecchi giocattoli per l'ultima volta per poi ringraziarli. Mentre si allontana in macchina verso il college, Bonnie muove il braccio di Woody in segno di saluto. I giocattoli di Andy iniziano la loro nuova vita con Bonnie, mentre il Sunnyside, ora gestito da Barbie e Ken, è diventato il vero paradiso dei giocattoli.
Personaggi
- Woody il pupazzo di uno sceriffo; è il giocattolo preferito di Andy, e per questo ha una posizione speciale sul letto, ottenendo quindi il ruolo di leader di tutti i giocattoli.
- Buzz Lightyear uno Space Ranger di Star Command. È un nuovo giocattolo in plastica con voce elettronica, ali, laser (un LED) ed un reattore. Buzz è un regalo del compleanno di Andy e diventerà da quel momento in poi, il suo giocattolo preferito, scalzando Woody da quel ruolo che ricopriva da anni. Tuttavia diventano amici nel corso dei tre episodi.
- Jessie è una cowgirl di pezza, facente parte della stessa linea di Woody. Entrambi, infatti, erano stati usati nel popolare show televisivo degli anni cinquanta Woody's Round-Up. Innamorata di Buzz e preoccupata di venir abbandonata ancora una volta, come era successo con Emily, la sua precedente padrona, Jessie è inizialmente entusiasta dell'asilo, ma capirà presto, come gli altri, che il Sunnyside non è l'isola felice che sembrava in partenza.
- Bullseye è il cavallo giocattolo di Woody. Il fedele destriero di Woody, bravissimo nel lancio dei ferri di cavallo (come riferito nella sigla Woody's Round-up) ed affezionatissimo al suo migliore amico Woody. È sempre presente quando Woody ha bisogno di lui, ed è pieno di energia.
- Mr. Potato, basato sull'omonimo pupazzo della Hasbro, Inc., è una testa a forma di patata da cui si possono staccare tutti i componenti della faccia (occhi, naso, orecchie). Insieme a lui, la moglie Mrs. Potato che, in questo episodio, è alla continua ricerca del suo occhio mancante, grazie al quale i giocattoli scopriranno che Andy non aveva intenzione di gettarli e che Woody aveva detto la verità. I due, alla fine della pellicola, adotteranno i tre piselli.
- Rex, un Tirannosauro pupazzo, prodotto da una società che la Mattel ha acquisito. Rex è spesso colpito da ansia per un complesso di inferiorità: ha paura di non essere abbastanza spaventoso, di non essere amato abbastanza o di non essere all'altezza del proprio padrone. Farà in seguito amicizia con Trixie, uno dei giocattoli di Bonnie, uscita dalla stessa linea di produzione di Rex.
- Slinky, un cane bassotto a molla molto fedele a Woody.
- Hamm, un salvadanaio a porcellino.
- Barbie, appartenuta a Mollie, viene inizialmente destinata al Sunnyside da quest'ultima. Devastata dall'abbandono di Mollie, si unirà agli altri giocattoli e, una volta all'asilo, troverà Ken, che la spingerà a passare dalla propria parte. Tuttavia, una volta scoperte le reali intenzioni di Lotso, tornerà con Buzz e gli altri, tentando di convincere Ken a fare altrettanto. Finalmente insieme, i due prenderanno il posto di Lotso nella gestione del Sunnyside, facendolo diventare un vero paradiso per i giocattoli.
- I giocattoli del Sunnyside:
- Lotso è un orsacchiotto rosa che profuma di fragola ed è l'apparentemente ospitale leader dei giocattoli al Sunnyside Daycare. Lotso, insieme a Bimbo e a Chuckles, apparteneva ad una bimba che, durante una gita fuori porta, li aveva dimenticati in aperta campagna. I tre erano riusciti a fare ritorno a casa, salvo poi scoprire che i genitori della bambina aveva rimpiazzato Lotso con un altro esemplare della stessa linea. L'orsacchiotto, deluso e amareggiato, aveva convinto Bimbo che la piccola avesse rimpiazzato anche lui e, insieme, erano arrivati al Sunnyside.
- Ken è il fidanzato e compagno di Barbie. Inoltre è la guida dell'asilo per Woody e i suoi amici. Inizialmente complice di Lotso, Ken si innamorerà di Barbie e i due prenderanno il posto di Lotso nella gestione del Sunnyside, facendolo diventare un vero paradiso per i giocattoli.
- Bimbo, un vecchio bambolotto rovinato. Dopo essere stato abbandonato dalla sua proprietaria, Bimbo era partito con Lotso in un viaggio senza meta che li aveva condotti al Sunnyside, dove l'orsacchiotto aveva instaurato il proprio ordinamento.
- Bookworm, è un verme che ricerca informazioni sui giocattoli che vengono rapiti nell'asilo Sunnyside, basato sulla figura del Bookworm (modo di dire inglese che si traduce nell'italiano "Topo di biblioteca"). Lotso si rivolge a Bookworm per avere il libretto d'istruzioni di Buzz in modo da poterlo resettare. Anche una Barbie mascherata da Ken chiederà in seguito, con l'obbiettivo opposto, l'aiuto di Bookworm.
- Telefono chiacchierone è un telefono giocattolo, basato sull'omonimo telefono Chatter Telephone della Mattel. Nel film, Telefono chiaccherone interpreta il ruolo di un giocattolo stanco dei soprusi di Lotso che aiuterà Buzz e gli altri a fuggire dall'asilo, ma farà fallire allo stesso tempo il loro tentativo di fuga, rivelando, sotto tortura, a Lotso il piano di Woody.
- La gang di Lotso è composta da altri giocattoli, che fungono da scagnozzi nel corso nel film: Stretch, un polpo di gomma viola, Twitch, un supereroe muscoloso dall'aspetto di un insetto, Chunk è una creatura con una corazza protettiva sulle spalle e Sparks, un robot dalle forme simili a quelli dei giocattoli degli anni sessanta.
- I giocattoli di Bonnie:
- Dolly è una bambolina di pezza, che nei giochi di Bonnie ha il ruolo della strega malvagia. Dolly è stata probabilmente creata dalla stessa Bonnie, in quanto presente tre bottoni di foggia diversa e cuciture non rifinite industrialmente.[3]
- Mr. Pricklepants è un riccio di peluche appassionato di recitazione. Nella recita alla fine del film, il peluche interpreta Romeo, mentre uno dei tre alieni recita nei panni di Giulietta.
- Trixie è una triceratopo giocattolo, creato dalla stessa fabbrica di Rex e appartenente alla sua stessa linea. I due faranno subito amicizia grazie anche alla passione comune per i videogiochi.
- Cono di Panna un unicorno.
- Chuckles un pagliaccio pupazzo inizialmente appartenuto a Daisy, insieme a Bimbo e Lotso, e costretto da quest'ultimo a seguirlo al Sunnyside. Il giocattolo riuscirà a fuggire grazie al fatto di essere danneggiato e verrà riparato da Bonnie, che lo porterà a casa con sé. Sara proprio Chuckles, in seguito, a rivelare a Woody la verità sul Sunnyside e su Lotso.
- Andy, il proprietario dei giocattoli, ha ora diciassette anni e sta per partire per il college. Intenzionato a non gettare via i suoi vecchi giocattoli, pensa inizialmente di riporli in soffitta, ma, su consiglio di Woody, decide di donarli a Bonnie.
- Bonnie, la timida bambina che riceverà in dono i giocattoli di Andy.
Produzione
Regia
All'epoca del primo Toy Story, la Pixar e la Walt Disney Pictures avevano siglato un affare da 10 anni e 5 film, grazie al quale si dividevano i costi di produzione ed i profitti, con la Disney che riceveva il 12,5% del reddito ed i diritti del film. Nel 1999, il CEO della Disney, Michael Eisner, e quello della Pixar, Steve Jobs entrarono in contrasto a causa del fatto che la prima aveva considerato Toy Story 2 fuori dall'accordo dei cinque film in quanto inizialmente previsto come film direct-to-video. [4]
All'inizio del 2004 ci fu un tentativo di rinnovo del patto, ma l'offerta proposta dalla Disney non fu accettata e la Pixar rifiutò ogni altra concessione. La Disney, forte del fatto di detenere i diritti sui personaggi di tutti i film fino ad allora prodotti e quelli di creare i rispettivi seguiti, anche senza il coinvolgimento della Pixar, mise in piedi lo studio di animazione al computer Circle 7 Animation, con l'intento di produrre film e serie televisive con i personaggi Pixar.[4]
La prima produzione messe in cantiere fu proprio Toy Story 3, che sarebbe stata diretta da Badley Raymond, regista di Il re leone 3: Hakuna Matata.[4] Il progetto, tuttavia, si rivelò controproducente quando Eisner lasciò la Disney nell'ottobre 2005. Nel 2006 la Disney acquistò la Pixar, diventando così il più grande studio d'animazione del mondo. Steve Jobs entrò nel consiglio di amministrazione della Disney, mentre John Lasseter e Ed Catmull erano ora a capo del reparto animazione. Il rimpiazzo di Eisner, Robert Iger, affidò le sorti dello studio a Lasseter e Catmull, che fecero chiudere Circle 7 e tutti i progetti in via di sviluppo, compreso Toy Story 3.[4][5] In maggio, Iger annunciò che Toy Story 3 sarebbe ripartito sotto la guida della Pixar.[4][6]
Nel febbraio 2007 venne annunciato che Lee Unkrich avrebbe diretto la pellicola.[7][8] Il regista fu intimorito dal fatto di essere il primo a lavorare come regista ad un film Pixar senza essere un animatore. Unkrich, infatti, non ha un retroterra da animatore e non ha mai frequentato corsi di animazione e, per sua stessa ammissione, all'epoca del primo Toy Story sapeva di animazione tanto quanto un appassionato di cinema.[9] Lavorando come co-regista a diverse produzioni animate, come Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa, Monsters & Co. e Alla ricerca di Nemo, capì che per essere un regista d'animazione non occorreva conoscere a fondo le tecniche d'animazione, ma avere delle opinioni sulle interpretazione, come se gli animatori fossero attori, dando loro suggerimenti su cosa il personaggio doveva trasmettere o comportarsi, piuttosto che su come animare la scena. Ciononostante, a Unrick furono affiancati i supervisori dell'animazione Bobby Podesta e Mike Venturini.[9]
Durante la produzione, Unkrich guardò varie volte il film Prima di mezzanotte, come riferimento per le dinamiche di coppie tra Buzz e Woody, tipiche dei buddy movie.[10]
Temendo che il terzo capitolo non fosse all'altezza degli episodi precedenti, come accade in molti franchise cinematografici (Spider-Man 3, Shrek terzo, Il padrino - Parte III, Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi hanno tutti ricevuto una tiepida accoglienza da parte di pubblico e critica in confronto ai precedenti episodi)[11][12] il regista e i suoi collaboratori presero a modello Il ritorno del Re, terzo capitolo della saga de Il Signore degli Anelli, in quanto esempio di conclusione coerente di una storia.
«Quella è la sensazione che volevamo ottenere per Toy Story 3, proprio come con la trilogia de Il Signore degli Anelli, c'è questo flusso continuo di storia da film a film a film. È per questo che la storia che raccontiamo non sembra artificiosa. Deve sembrare che sia il proseguimento naturale dei primi due film.»
Toy Story 3 è il primo lungometraggio Pixar in cui si sapeva già dall'inizio della produzione che sarebbe stato distribuito anche in 3D, tuttavia i realizzatori si sono concentrati relativamente sull'applicazione di questa tecnologia.[14] Al film lavorò il supervisore della stereoscopica, Bob Whitehill, che aveva precedentemente partecipato a Up e alla riconversione degli altri due Toy Story.
Il 3D viene usato nel film in due modi diversi: nelle scene ambientate nella stanza di Andy, il mondo in cui vivono da sempre, il 3D risulta meno evidente, mentre in quelle all'esterno, sconosciuto e misterioso, in cui i personaggi sono in pericolo, è stato usato per sottolineare la tensione e il senso di insicurezza. L'esperienza con la conversione dei primi due capitoli della saga aiutò molto Whitehill e i suoi collaboratori, in quanto li aiutò a capire lo stile visivo delle pellicole e i momenti in cui enfatizzare o meno l'uso della stereoscopica.[14] Il lavoro di conversione in 3D occupò l'ultimo anno di produzione della pellicola, ma il lavoro di progettazione iniziò ben quattordici mesi prima dell'uscita nei cinema. Whitehill non ebbe potere decisionale sulle inquadrature da utilizzare, ma riuscì a cambiare alcune inquadrature in quanto oggetti sfocati in secondo piano catturavano l'attenzione molto più di quelli in primo piano, o allungarne altre, come la sequenza di volo di Woody con l'aquilone, prolungata di qualche secondo per sfruttare a pieno l'effetto tridimensionale.[14]
Il processo di rendering, che richiese un tempo variabile tra le due e le trenta ore per fotogramma (a seconda delle inquadrature più complesse e ricche), consistette nel renderizzare praticamente due film, la versione per l'occhio sinistro e quella per l'occhio destro, che andavano a ricreare la versione stereoscopica. Per primo, venne renderizzato l'occhio sinistro, considerato lo standard del film.[14] Questo processo, tuttavia, avvenne quasi in contemporanea, per evitare che qualcosa nel frattempo - un codice, un'ombreggiatura aggiornata o un cambio d'illuminazione - cambiasse nel fotogramma originale. Se così fosse stato, infatti, la versione per l'occhio destro sarebbe risultata diversa e non avrebbe combaciato con quella per l'occhio sinistro.[14]
Whitehill dichiarò che il suo compito sul film fu fatto di molti compromessi, in quanto erano molti i reparti che lavoravano sulle singole sequenze e non tutti pensavano a come rendere al meglio il 3D, ma a come rendere al meglio il proprio lavoro, che fosse l'animazione, le ombreggiature, l'illuminazione o la composizione della scena: «È un processo di collaborazione costante e stiamo facendo passi in avanti per pensare in 3D in tutte le fasi e in tutto i reparti del film. Ma una cosa come Toy Story 3 non sarà mai totalmente in 3D, perché non è stata concepita in quel modo».[14]
Sceneggiatura
In fase di scrittura, il team creativo della Pixar ignorò deliberatamente la versione della Circle 7, preferendo ideare qualcosa di vicino allo spirito di Toy Story.[4] Alla fine del 2005, infatti, Jim Herzfeld, autore di Ti presento i miei e Mi presenti i tuoi?, era stato assunto dalla Circle 7 per scrivere la sceneggiatura del film. Herzfeld il cui copione fu l'unico al quale i produttori dettero il via libera,[4] disse a riguardo: «Posso capire che siano amareggiati. Qualcuno ha preso i loro figli e li ha affibbiato dei vestiti che non approvavano. Ma questo non significa che fossero dei brutti vestiti».[4] La storia creata dalla Circle 7 per la prima incarnazione del film partiva da premesse diverse rispetto alla versione della Pixar.[4] A causa di un malfunzionamento (sproloqui, perdita del controllo dei movimenti), Buzz Lightyear ferisce accidentalmente il suo proprietario, Andy. Contro il suo volere, Woody e gli altri decidono di spedire Buzz a Taipei, credendo che venga aggiustato. In realtà, Hamm scopre su internet che molti altri Buzz nel mondo sono stati mandati a Taipei e che il loro Buzz non verrà riparato né rispedito a casa, in quanto parte di un massiccio ritiro del giocattolo voluto dalla fabbrica produttrice. Woody, Rex, Slinky, Mr. Potato Head, Hamm, Jessie e Bullseye intraprendono il viaggio verso Taipei per salvare Buzz, il quale nel frattempo ha fatto amicizia con altri giocattoli difettosi, tra cui Cozy Rosey, una bambola con parti facilmente infiammabili, e Jujubee Bee, un distributore di caramelline Pez.[4]
Accantonata questa prima versione e in cerca di ispirazione, John Lasseter, Andrew Stanton, Pete Docter, Lee Unkrich, Bob Peterson, Jeff Pidgeon e Darla K. Anderson visitarono l'edificio a Tomales Bay, nel nord della California, nel quale concepirono la trama di Toy Story e stesero le basi per il nuovo episodio in un fine settimana.
Dopo aver ultimato il primo Toy Story, il team creativo si chiese cosa sarebbe successo una volta cresciuto Andy e l'ideale conclusione si concretizzò nella donazione dei giocattoli ad un asilo. Questo finale divenne, in realtà, soltanto la premessa del nuovo episodio:
Stanton si prese una pausa dalla lavorazione di WALL•E per scrivere un trattamento di venti pagine,[7] che venne rielaborato dallo sceneggiatore Michael Arndt e dallo stesso Unkrich. Durante le riscritture, l'inizio e la fine del trattamento rimasero inalterate e furono incluse nella versione finale.[15]
Anrdt affermò che la Pixar fu molto generosa a concedergli il titolo di unico sceneggiatore della pellicola, ma che in realtà la storia fu frutto di una collaborazione più ampia, costituita da spunti e persone diverse e che «Sarebbe impossibile per una singola persona riuscire a stendere una sceneggiatura così narrativamente ricca». La sceneggiatura, infatti, fu integrata dallo story team, un reparto addetto unicamente alla storia e allo sviluppo narrativo e dal Pixar Brain Trust (composto da John Lasseter, Brad Bird, Pete Docter, Andrew Stanton, Michael Arndt, Bob Petersen e Brenda Chapman), il quale, dopo aver visionato periodicamente gli story reel, storyboard in movimento che danno il senso del ritmo e aiutano a visualizzare la scena, aiutava il team con consigli e suggerimenti.
Per differenziare i giocattoli, i realizzatori pensarono al gruppo di Woody e Buzz come un team di lavoro, con al vertice Andy, mentre ai giocattoli di Bonnie come una compagnia teatrale guidata dall'attore shakespeariano Mr. Pricklepan.[16]
La sequenza d'apertura, che mescola western e fantascienza, era stata originariamente pensata per il primo episodio, ma era stata tagliata per motivi di tempo e budget.[17]
Cast
- Tom Hanks doppia lo sceriffo Woody, che, secondo lo stesso Hanks: «È un tipo appassionato, si impegna al cento per cento in quello fa. Si ama chiunque con una caratteristica del genere. Quello che mi stupisce è che ricevo il merito del modo in cui risalta il suo carattere o il suo umorismo». L'attore Si disse molto contento del risultato e del rapporto che si era venuto a creare tra i personaggi di Buzz e Woody, molti diversi tra di loro, ma anche molto simili, in grado di apprezzare le forze e i difetti l'uno dell'altro. Durante la pre-produzione della versione del film della Circle 7, Hanks, al contrario di Tim Allen, non si era mai sbilanciato su una sua possibile partecipazione, tuttavia l'intenzione dei produttori era quella di legarlo ad un ricco contratto multi-film.[4] L'attore lavorò al film nel corso di diverse sessioni, che si tenevano a mesi di distanza l'una dall'altra.[18]
- Tim Allen riprende il ruolo del ranger spaziale Buzz Lightyear. Al contrario di Hanks, Allen, durante la produzione di Toy Story 3 ad opera della Circle 7, affermò che sarebbe stato disponibile a prestare nuovamente la sua voce per il personaggio di Buzz Lightyear, grazie ai rapporti cordiali che aveva con la Disney (produttrice della serie Quell'uragano di papà).[4] Nel creare la voce di Buzz, si ispirò al modo di parlare serio e rigoroso dei poliziotti e dei ranger. Come Hanks, l'attore doppiò il suo personaggio nel corso di diverse sessioni, che si tenevano a mesi di distanza l'una dall'altra.[18] Nelle scene in cui Buzz viene resettato nella versione spagnola, il personaggio è doppiato da Javier Fernandez-Peña.
- Joan Cusack doppia la cowgirl Jessie, innamorata di Buzz e preoccupata di venir abbandonata ancora una volta, come era successo con Emily, la sua precedente padrona. L'attrice torna ad intepretare il ruolo a distanza di undici anni dal precedente episodio, si disse entusiasta della parte in quanto: «Jessie è una ragazza che si da da fare, ma che impara anche dai proprio sentimenti. Crede all'importanza dei giocattoli nell'asilo, vuole fare felici dei bambini ancora, ma quando scopre la corruzione all'interno del Sunnyside, capisce di aver sbagliato».[19]
- Jodi Benson interpreta Barbie, in un ruolo più ampio rispetto alla partecipazione al precedente episodio, che aveva visto Benson nei panni di una Barbie hostess. Come gli altri attori, Benson registrò la sua parte da sola, guidata dal regista. Benson, che fu proprio la prima voce di Barbie, in un video in claymation del 1984, con lo stesso modello usato nel film, credette inizialmente di essere stata contattata per un altro cameo. Quando le dissero che la sua sarebbe stata una parte vera e propria, l'attrice volle essere sicura che il personaggio avesse personalità e carattere: «La voleva intelligente e passionale. La volevo reale, non di plastica».[20]
- Ned Beatty doppia Lotso Grandi Abbracci, l'orsacchiotto a capo del Sunnyside. La produzione ebbe diverse difficoltà nel trovare la giusta voce per il personaggio, in quanto nel film Lotso mostra diverse sfaccettature, dal lato più alla mano e gentile a quello più spregevole e vile. Alla fine, venne ingaggiato Ned Beatty, che non aveva mai doppiato un film d'animazione, ma che aveva molta esperienza nella costruzione dei personaggi e nella commedia. Unkrich disse a riguardo: «È stato difficile trovare una voce, perché è un personaggio complicato, ha un sacco di scene. È il sole attorno al quale ruotano tutti gli altri».[21]
- Michael Keaton presta la voce a Ken, membro della gang di Lotso. L'attore sì stupì di essere stato chiamato per la parte di Ken e che «Quando me lo dissero mi cadde il telefono di mano e iniziai a ridere».[22] Keaton, che aveva già partecipato ad una produzione Pixar nel 2006, doppiando il personaggio di Chick Hicks in Cars - Motori ruggenti, affermò che doppiare un personaggio, un giocattolo in questo caso, già esistente, è più difficile di quanto sembri e che parte tutto dai realizzatori, che stabiliscono il carattere e i manierismi del personaggio: «Il vantaggio di dire "Be', già esiste" viene dopo. Prima devi fare il tuo lavoro e farti delle domande base. Poi ascolti quello che ti dicono di fare e ti diverti».[22]
- Blake Clark doppia Slinky, originariamente interpretato da Jim Varney. Clark, amico di lunga data di Varney, si disse lusingato di mantenere in vita una creazione dell'amico, deceduto nel 2000, poco dopo l'uscita di Toy Story 2. Nel film, Clark usa una tonalità di voce e un accento molti simili a quelli usati da Varney per Slinky. Secondo il regista «Blake incanala proprio lo spirito di Jim Varney e ha fatto un lavoro incredibile nel mantenere vivo il personaggio».[23]
- John Ratzenberger doppia Hamm, riprendendo il ruolo dei precedenti episodi. Considerato il portafortuna della Pixar - è apparso in tutte le pellicole dello studio finora prodotte - Somarebona affermò di essersi divertito nel doppiaggio, effettuato in varie sessioni tra Los Angeles e gli studi Pixar, ma che il suo personaggio preferito resta P.T. Pulce, il circense presente in A Bug's Life - Megaminimondo.[24] Invece di mandare l'intero copione del film, lo studio mostrò a Ratzenberger, Tom Hanks e Tim Allen una prima versione dello story reel, un storyboard con voci, musica ed effetti sonori. Al termine della proiezione i tre accettarono l'ingaggio.[25]
- John Morris interpreta per al terza volta Andy, il padrone dei giocattoli. Morris, che all'epoca del primo Toy Story aveva sette anni, dopo l'esperienza come attore si era dedicato agli studi alla UCLA e fu tra i primi attori ad essere contattato dai produttori. Nonostante abbia diversi anni in più rispetto al suo personaggio, Morris fu richiamato per mantenere una certa continuità con i precedenti episodi.[26]
Nel film compaiono anche, riprendendo i rispetti ruoli dei precedenti episodi, Don Rickles, Wallace Shawn, Estelle Harris, R. Lee Ermey, Laurie Metcalf e Erik von Detten, e, in ruoli minori, Bonnie Hunt, Whoopi Goldberg, Timothy Dalton e Richard Kind.
Cameo
In linea con altri film Pixar, Toy Story 3 contiene diversi camei di personalità legata allo studio. Spesso, infatti, agli story reel viene applicata una traccia audio momentanea in cui a prestare le voci ai personaggi sono artisti, registi, tecnici o animatori della Pixar. In alcuni casi, le interpretazioni sono così convincenti o appropriate che la voce momentanea diventa quella ufficiale (come è successo per i protagonisti di Ratatouille, Cars e Gli Incredibili). In Toy Story 3 i registi Teddy Newton e Bud Luckey, gli artisti Jeff Pidgeon
Bob Peterson spazzino http://www.imdb.com/name/nm0677037/
Il regista Lee Unkrich compare nel ruolo di Jack-in-a-box, il giocattolo che esclama «Nuovi giocattoli!» all'arrivo di Woody e dei suoi amici.
Diverse figure della Pixar compaiono in ruoli marginali. Bud Luckey, teddy newton. anche la figlia.
Riprese
"riprese" finite il 25 marzo: http://twitter.com/leeunkrich/status/11072554339 L'animazione è finita 15 gennaio 2010, il film completo è stato finito il 25 marzo (vedi twitter) ___location:
Per realizzare un asilo più vicino possibile alla realtà, i creatori visitarono diverse strutture e notarono che «C'era una linea molto sottile che separava un asilo da una prigione. C'è il campo per la ricreazione con i muri tutti attorno, videocamere di sicurezza ovunque, bidoni pieni di giocattoli che sembrano celle».[27] Decisero quindi di mischiare i due generi, costruendo parte del film come un film di fuga. Per poter rendere al meglio questo aspetto, i realizzatori hanno guardato diversi film di genere, tra cui Nick mano fredda e La grande fuga.[27]
Design e scenografia
All'inizio della produzione, il team di lavoro riguardò i precedenti episodi, i disegni concettuali con l'intento di modificare i design originali dei personaggi presenti nei computer.[27] La troupe scoprì che i file grafici risalenti a quell'epoca non potevano essere modificati. I realizzatori dovettero ricostruirli da zero, apportando diverse modifiche. A Woody, per esempio, furono aggiunti più livelli di texture agli angoli della bocca, graffi, migliorati i motivi grafici dei vestiti e ingrandito l'anello sulla schiena.[27] Affinché desse maggiormente l'impressione che fosse fatto di stoffa, sono state ridisegnate le cuciture, sono più evidenti le piegature della stoffa quando compie dei movimenti ed è visivamente più morbido.[28]
Gran parte della scenografia e degli arredi inerenti Andy sono stati colorati con varie tonalità di blu (la carta da parati, i vestiti e la sua macchina), per trasmettere un senso di sicurezza e di assenza di pericoli.[3]
Il computer di Andy, nella forma e nelle interfacce, è stilisticamente simile ad un Mac. Inizialmente, i realizzatori volevano omaggiare nel film Steve Jobs dando ad Andy un vero e proprio Mac, ma si resero conto che la cosa avrebbe potuto essere tacciata di pubblicità indiretta. Decisero quindi di inserire riferimenti più velati alla compagnia di Jobs, dando a Molly, la sorella di Andy, un iPod e mostrando brevemente Woody navigare in internet con un iMac G5, usando Safari. Unkrich dichiarò che questi riferimenti erano una sorta di «Lettera d'amore a Steve Jobs», che viene anche ringraziato nei titoli di coda e «Che possegga o meno la compagnia, il suo DNA è qui».[29]
Fotografia
Effetti speciali
Montaggio
Scene eliminate
Colonna sonora
Descrizione generale della colonna sonora, indicando data di pubblicazione, artisti coinvolti, ed eventualmente, la descrizione delle varie edizioni degli album.
Le tracce Cowboy!, Come to Papa e The Claw includono materiale precedentemente composto da Newman, ma mai utilizzato, per la colonna sonora di Air Force One.[30]
Nel film compaiono diverse canzoni che non sono state inserite nell'album, come Dream Weaver di Gary Wright, Le Freak dei Chic e la versione originale di You've Got a Friend in Me. La canzone dei Judas Priest Electric Eyeè stata usata come colonna sonora temporanea nella sequenza iniziale, in cui i tre alieni cambiano stazione radio nella loro macchina.[31]
Album
L'album, come accaduto per il precedente film Pixar Up, è stato distribuito solo in formato digitale, a partire dal 15 giugno 2010.[32]
Tracce
- We Belong Together - 4:03
- You've Got a Friend in Me (para Buzz Español) - Gipsy Kings - 2:15 - cover spagnola di You've Got a Friend In Me (Randy Newman)
- Cowboy! - 4:11
- Garbage? - 2:41
- Sunnyside - 2:20
- Woody Bails - 4:40
- Come to Papa - 2:06
- Go See Lotso - 3:37
- Bad Buzz - 2:22
- You Got Lucky - 5:59
- Spanish Buzz - 3:31
- What About Daisy? - 2:07
- To The Dump - 3:51
- The Claw - 3:57
- Going Home - 3:22
- So Long - 4:55
- Zu-Zu (Ken's Theme) - 0:35
Distribuzione
Data di uscita
Indicare le date di uscita nelle sale del film. Se è il caso, indicare nel seguente modo le informazioni: nazione (in ordine alfabetico), titolo con il quale il film verrà distribuito in quella nazione, e data di uscita (giorno, mese e anno); l'ordine da seguire è quello per data di uscita (le nazioni con data d'uscita in comune vanno posizionate per ordine alfabetico).
- Stati Uniti: Toy Story 3, 18 giugno 2010
- Italia: Toy Story 3 - La grande fuga, 7 luglio 2010
- Spagna: El Caballero Oscuro, 13 agosto 2008
- [[NomeNazione]]: ''Titolo'', [[gg mese]] [[anno]]
Divieti
Indicare eventuali divieti o limitazioni indicate dai comitati censura delle varie nazioni distributrici della pellicola (ad esempio, i divieti per i minori di 13 anni, ecc...).
Trailer allegati
Indicare i trailer distribuiti nelle sale cinematografiche in contemporanea con la pellicola. http://www.narniafans.com/archives/8889
Tron Legacy, Il regno di Ga'Hoole - La leggenda dei guardiani, L'apprendista stregone, Le cronache di Narnia: il viaggio del veliero, Megamind
Edizione italiana
Descrivere le particolarità dell'edizione italiana del film.
Se è il caso, sviluppare una sezione per il titolo del film, e una per il doppiaggio.
L'edizione italiana del film, come per i precedenti episodi
Titolo
Indicare eventuali particolarità del titolo, come ad esempio delle discrepanze nella traduzione dal titolo orginale.
uso del sottotitolo
Doppiaggio
Curato da Carlo Valli, il doppiaggio di Toy Story 3 - La grande fuga si avvale di numerose celebrità. Oltre a Fabrizio Frizzi e Massimo Dapporto, che tornarono nei rispetti ruoli di Woody e Buzz, furono chiamati a doppiare il film in italiano Claudia Gerini (Barbie), Fabio De Luigi (Ken), Gerry Scotti (Telefono chiacchierone), Giorgio Faletti (Chuckles), Riccardo Garrone (Lotso) e Matteo Leoni (Andy), star di Quelli dell'intervallo.[33]
Per promuovere il film e la sua nuova programmazione, il canale Disney XD indisse un concorso, simile a quello ideato per la promozione de La principessa e il ranocchio. Intitolato Un papà per una voce, il concorso prevedeva la partecipazione di un genitori, con figli tra i sei ai i quindici anni, che doveva ridoppiare una clip del film e che sarebbe poi stato scelto per prestare la voce al personaggio di Sergente (Army Man 1). Una giuria composta da Massimo Dapporto, Roberto Morville, (direttore creativo di Disney DX), Iole Darin (responsabile della comunicazione di Disney Channel), Roberta Damiata (direttore di Young 18) e Salvatore Fabozzi del team del doppiaggio del film avrebbe decretato il vincitore tra quattro finalisti, il 18 maggio 2010.[34][35]
Il concorso, iniziato il 25 gennaio 2010 e conclusosi il 31 marzo dello stesso,[36] fu vinto da Giorgio Savoia, architetto milanese, e dalla figlia Margherita, di sei anni.[34] Savoia affermò di aver amato l'esperienza, ma che il doppiaggio «Non è stato affatto facile. Abbiamo impiegato ore per una sola frase figuriamoci quanto ci metterei a completare un film come protagonista. Uscirebbe nel 3000».[35]
Accoglienza
Incassi
Indicare i risultati ottenuti dalla pellicola sul mercato internazionale e, se è il caso, italiano.
Evitare l'uso di espressioni come «(voce aggiornata al... )» all'interno del testo: è più corretto indicare l'ultimo aggiornamento del dato nelle note con cui si cita la fonte, anche attraverso i parametri dei template di notazione come {{cita news}} o {{cita web}}.
Critica
Se le informazioni lo richiedono, è possibile creare i sottoparagrafi Critica statunitense, Critica italiana, Critica francese, ecc...
tipo per le critiche grosse delle frasi a parte, per tutti i siti minori tipo http://www.denofgeek.com/movies/515947/toy_story_3_review.html, fare delle frasi con scritto "la critica americana esaltà il film definendolo «maesto»[nota], elegante[nota]" e via così http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?f=/c/a/2010/06/18/MVRI1E05IA.DTL&type=movies
http://uk.movies.ign.com/articles/650/650717p3.html http://www.slashfilm.com/2010/06/18/armond-white-prevents-toy-story-3-from-becoming-the-best-reviewed-movie-of-all-time/
Se riesci a far sì che Taken sia un PG-13, sicuramente riesci a farlo anche con questo film. Ecco quello che penso, perché è più fantastico. Nessuno muore realmente nel mio film.
Penso che Sucker Punch sia un film molto intelligente. È molto coinvolgente, ed è decisamente hardcore. Con tutto quello che succede alla fine... è davvero dark! Ma c'è molta azione. Speriamo che l'azione sia rivoluzionaria, e non stupida. |
Snyder sul film.[38] |
Primati
Descrivere gli eventuali primati ottenuti dalla pellicola (ad esempio, miglior incasso in un determinato periodo, maggior numero di copie distribuite in un weekend, ecc...)
- Toy Story 3 - La grande fuga è il film animato con il più alto incasso mondiale, non tenendo conto dell'inflazione, pari a 920 milioni di dollari.[37]
- Toy Story 3 è il primo lungometraggio ad essere proiettato nei cinema con il formato audio Dolby Surround 7.1.
- L'incasso del film è il più alto della saga e, più in generale, di tutti i lungometraggi Pixar.
- In Italia, Toy Story 3 è stato il primo film proiettato su uno schermo IMAX 3D, solitamente riservato a documentari e filmati educativi, nel parco Oltremare di Riccione.[39]
Promozione
Descrivere, tendenzialmente in quest'ordine, slogan, immagini promozionali, manifesti, locandine, trailer, e campagna virale. Se è il caso, creare un sottoparagrafo per ogni tipologia (riportando questi titoli).
Riconoscimenti
Descrizione generale dei premi e delle nomination, e nel caso di più riconoscimenti, inserire la seguente tabella divisa in due colonne (il primo è un esempio):
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Edizioni home video
Descrivere le edizioni home video, le caratteristiche generali (nome, data di uscita, ecc..) e, se presenti abbastanza informazioni, anche le caratteristiche di ogni disco.
DVD
Descrizione in generale dell'edizione. Se presenti più formati o più edizioni, ripetere i paragrafi Edizione e Caratteristiche (o Caratteristiche disco n.) per i diversi formati (un paragrafo per DVD, uno per HD DVD, uno per Blu-Ray Disc) e per le diverse edizioni.
Edizione
Descrizione di quell'edizione
Caratteristiche disco 1
Dati del disco 1 (audio, sottotitoli, commenti, extra, ecc...)
Caratteristiche disco 2
Dati del disco 2 (audio, sottotitoli, commenti, extra, ecc...)
Blu-Ray Disc
Edizione
Descrizione di quell'edizione
Caratteristiche disco 1
Dati del disco 1 (audio, sottotitoli, commenti, extra, ecc...)[40]
Caratteristiche disco 2
Dati del disco 2 (audio, sottotitoli, commenti, extra, ecc...)
Citazioni e riferimenti
Citazioni della saga
- La sequenza d'apertura del film è una rappresentazione di cosa sta succedendo nella mente di Andy all'epoca del primo episodio, che si apre anch'esso con il bambino intento a giocare. Le frasi, le mosse e i nomi dei personaggi, infatti, sono gli stessi in entrambe le scene.
- Il numero della locomotiva all'inizio del film è il 95, un riferimento all'anno di uscita del primo Toy Story, il 1995. Il numero appare di nuovo nel corso del film, stampato sulla maglietta di uno dei bambini dell'asilo.
- Il furgoncino del Pizza Planet, catena di ristoranti apparsa nei precedenti episodi, compare nel flash-back di Lotso. Inoltre, nella camera di Andy, uno dei calendari è sponsorizzato proprio dalla Pizza Planet. Il veicolo è presente in ogni film Pixar ad eccezione de Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi.
- La frase registrata di Woody «Mi piacerebbe unirmi a voi, ragazzi, ma prima vi canterò una canzoncina» era originariamente presente nel primo Toy Story, in una scena poi tagliata dove Sid torturava Buzz e Woody.
- L'inquadratura finale della pellicola, prima dei titoli di coda, del cielo coperto da nuvole è una citazione alla prima scena di Toy Story.
- Nella scena dei titoli di coda, tra i giocattoli donati all'asilo compare l'imperatore Zurg, nemico e padre segreto di Buzz, apparso nel precedente episodio della serie.
Citazioni di altre opere
- Negli spezzoni all'inizio del film, quando Andy sta guardando la televisione, si sente il Wilhelm Scream.
- Nei flashback, Andy indossa un maglietta con il logo del ranch Triple R, presente in Spin and Marty, popolare serie televisiva andata in onda all'interno del Mickey Mouse Club.[17]
- Il ruggito di Rex nella sequenza di gioco è identico a quello del T-Rex in Jurassic Park.
- Sul baule dei giocattoli è attaccato un adesivo ritraente Nemo.
- La targa dell'auto di Andy è A113, un riferimento alla classe del CalArts, scuola frequentata da John Lasseter, Brad Bird, Ron Clements e altri, in cui gli studenti si riunivano. Nel film è presente una seconda citazione simile nel numero di cellulare di Andy, 555-8133 (l'8 sostuisce la A in molti codici standard).[17]
- Sulla bacheca di Andy appare una cartolina che riporta come mittenti Carl e Ellie Fredricksen, protagonisti del lungometraggio animato Up.
- Tra i posti appesi nella camera di Andy, uno ritrae Finn McMissile, un personaggio del film successivo a Toy Story 3, Cars 2.
- Uno dei giocattoli di Bonnie ha le fattezze di Totoro, protagonista dell'omonimo film di Hayao Miyazaki.
- Nell'asilo, in diverse inquadrature (l'arrivo dei giocattoli, la sequenza in cui entrano i bambini dalla ricreazione, la scena in cui Buzz nota le differenza tra la loro stanza e quella di Lotso) appaiono le versioni giocattolo di svariati personaggi Disney, come Saetta McQueen, Nemo e Mr. Ray, i giocattoli di Tin Toy, Flick e Boo e Mike.
- Ken è basato sulla versione Animal Lovin del 1988, mentre Barbie sul modello del 1984 Great Shape.[41]
- Durante il film, Mr. Potato accenna una melodia sul pianoforte che costituisce l'inizio di Petrushka chord, il leitmotiv di Petruška, un balletto composto da Igor Stravinsky su un pupazzo che prende vita.[17]
- Uno dei giocattoli di Bonnie è basato sulla serie Vegimals, peluche con le fattezze di frutti e verdure varie, prodotti dalla Freemountain Toys alla fine degli anni settanta.
- Nel guardaroba di Ken, uno dei capi è identico a quello indossato dai Beatles nella copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Dopo averlo visto, Barbie domanda di che anno è l'indumento, suggerendo il 1967, proprio l'anno di uscita del disco.
- Il nome che compare sulla chat del computer in camera di Bonnie, Velocistar237, è un riferimento al film preferito del regista, Shining: 237 è, infatti, il numero della famigerata stanza dell'Overlook Hotel.
- Le batterie che alimentano Buzz sono della marca Buy-n-Large.[42]
- Uno dei bambini dell'asilo indossa una maglietta con il simbolo di Saetta McQueen.[42]
- Nella scena delle scommesse, ambientata nella macchinetta del caffè, si vedono delle pile di marca Revolting, la stessa fittizia marca che sponsorizza Chick Hick, uno dei personaggi di Cars - Motori ruggenti.[42]
- La lista di infrazioni che farà andare nella sabbionaia i giocattoli è una citazione a Il ponte sul fiume Kwai e Nick mano fredda.[17]
- Sullo zainetto di Bonnie è disegnata l'ape di The Adventures of André and Wally B..
- Quando Woody si arrampica sul soffitto dell'asilo, sul muro si nota la scritta "ATTA", nome della co-protagonista de A Bug's Life - Megaminimondo.
- Bimbo getta Lotso nella pattumiera alla maniera di Darth Fener con l'imperatore in Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi.
- Alla fine del film, nella sabbionaia dell'asilo, si nota la palla Luxo giocare con altri giocattoli.
- Nella sequenza finale, quando Lotso lascia cadere i giocattoli nell'inceneritore, invece che premere il pulsante di blocco, viene omaggiata una battuta di Billy Crystal (Dov'è il tuo messia ora, Mosè?) in riferimento alla scelta di Edward G. Robinson per interpretare Dathan nel film I dieci comandamenti.
- In una scena presente nei titoli di coda Slinky esclama «Golly Bob howdy!», un tributo al personaggio più famoso di Jim Varney, Earnest P. Worrell, doppiatore originale di Slinky.
Citazioni e parodie
- In Up, nella sequenza in cui Carl prende il volo con la sua casa, viene inquadrata la camera di una bambina. Appoggiato al letto, si nota Lotso, antagonista della pellicola. La stessa bambina, inoltre, è presente in una scena al Sunnyside.[42]
Inesattezze
Inesattezze storiche
Errori di continuità
- Nella sequenza d'apertura, Mr. Potato lancia la sua scarpa contro Woody, ma questa ricompare immediatamente dopo, ai piedi del pupazzo.
- All'inizio del film, nella camera di Andy, si vede il cassettone dei vestiti parzialmente aperto. Nella scena successiva, è completamente chiuso.
- Durante una delle prime scene, nella camera di Andy, il computer portatile viene inquadrato chiuso. Nella scena successiva, quando Andy si siede alla sua scrivania il computer è aperto.
- Quando Woody viene raccolto da Bonnie è senza cappello, cosa che gli fanno notare anche i giocattoli della bambina. Tuttavia, una volta tornato al Sunnyside per salvare i suoi amici, ha il cappello in testa.
- Cercando di far ritornare Buzz dalla loro parte, i giocattoli tolgono la mascherina del vano pile, lo resettano e il giocattolo salta improvvisamente in piedi. La mascherina, però, è di nuovo al suo posto.[44]
- Dopo la fuga dal Sunnyside i giocattoli sono imbrattati di fango e polvere. Tuttavia, nella scena di ballo tra Buzz nella modalità spagnola e Jessie sono immacolati, per poi tornare sporchi alla fine della sequenza.[44]
- Quando Andy introduce i suoi giocattoli a Bonnie, le presenta anche Jessie, chiamandola con il suo nome. Tuttavia, alla fine di Toy Story 2, Andy l'aveva rinominata Bazooka Jane.[44] In realtà, tra le frasi registrate di Jessie è presente «Mi chiamo Jesse, piacere di conoscerti» e Andy potrebbe aver imparato il suo vero nome nel corso degli anni.
Altri media
Descrivere eventuali adattamenti e prodotti derivati dal film, come ad esempio un albo a fumetti, un romanzo, un videogioco o una serie televisiva.
Se vi sono molte informazioni, è possibile suddividere questa sezione per tipologia di media (ad esempio Libri, Televisione, Videogiochi, ecc., e usare il template {{Vedi anche}} con il rimando alla voce dedicata.
Merchandising
Note
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- ^ (EN) Ben Fritz, 'Toy Story' sequel set, in Variety, 08 febbraio 2007. URL consultato il 03-06-2010.
- ^ a b c (EN) Alex Billington, Interview: Pixar's Toy Story 3 Director & Editor - Lee Unkrich, in Firstshowing.net, 17 giugno 2010. URL consultato il 25-07-2010.
- ^ Lee Unkrich, Interview with Lee Unkrich & Darla K. Anderson: Part 1, 23-07-2010 2010, a 2.09 . URL consultato il 28-07-2010.
- ^ (EN) Simon Brew, The Curse Of The Threequel?, in Denofgeek.com, 29 ottobre 2008. URL consultato il 01-06-2010.
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- ^ a b c d e f (EN) Stereoscopic Supervisor Bob Whitehill talks 3D in “Toy Story 3″, in Makingof.com, 02 giugno 2010. URL consultato il 18-08-2010.
- ^ (EN) Unkrich Original Project? – Michael Arndt Screenwriting Interview, in Pixartalk.com, 5 luglio 2010. URL consultato il 30-07-2010.
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- ^ Zack Snyder e la violenza in Sucker Punch. BadTaste, 28-06-2010 (ultimo accesso il 03-08-2010).
- ^ Toy Story 3 in IMAX 3D anche in Italia!, in Badtaste.it, 16 maggio 2010. URL consultato il 04-06-2010.
- ^ a b (EN) Toy Story 3 DVD and Blu-ray Released on November 2nd, in Movieweb.com, 13 agosto 2010. URL consultato il 18-08-2010.
- ^ (EN) Peter Sciretta, Toy Story 3 Easter Eggs, in Slashfilm.com, 18 giugno 2010, p. 3. URL consultato il 26-07-2010.
- ^ a b c d e (EN) Silas Lesnick, Your Toy Story 3 Easter Egg Guide, in Comingsoon.net, 18 giugno 2010. URL consultato il 23-07-2010.
- ^ (EN) Peter Sciretta, Toy Story 3 Easter Eggs, in Slashfilm.com, 18 giugno 2010, p. 1. URL consultato il 23-07-2010.
- ^ a b c (EN) Goofs for Toy Story 3 (2010), in Internet Movie Database. URL consultato il 23-07-2010.
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
- quote
- books
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Collegamenti esterni
- (EN) Toy Story 3 - La grande fuga - Sito ufficiale
- (IT) Toy Story 3 - La grande fuga - Sito ufficiale
- (EN) 0435761, su IMDb, IMDb.com.
- Conte Grievous/Sandbox, su Il mondo dei doppiatori.
- (IT) Scheda di Toy Story 3 - La grande fuga su ScreenWEEK.it
- (EN) Toy Story 3 - La grande fuga su Rotten Tomatoes