Manilkara zapota
La Manilkara zapota (L.) P. Royen, 1953) è una pianta della famiglia delle Sapotacee, che è coltivata per la produzione del chicle (o chewing-gum) estratto dal suo fusto e per il suo frutto. Nelle terre di origine è noto come "zapotilla" (da cui deriva il nome italiano), "chicozapote", "zapote chico", "korob", "muy", "muyozapot".
Sapotiglia | |
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![]() Manilkara zapota | |
Classificazione APG IV | |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Sapotaceae |
Classificazione Cronquist | |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Ebenales |
Famiglia | Sapotaceae |
Genere | Manilkara |
Specie | M zapota |
Nomenclatura binomiale | |
Manilkara zapota (L.) P. Royen, 1953 | |
Sinonimi | |
Achras sapota L. |
Anticamente questo fruttifero era chiamato Manilkara achras o Achras zapota, dal termine greco "achras", pera, per la somiglianza del frutto alla nostra pera.
Origine e distribuzione
La Manilkara sapota è un fruttifero originario dell'America centrale, specie nel Messico, del Guatemala e delle Indie Occidentali dove l'alto albero cresce nelle foreste. I coloni spagnoli portarono una varietà a Manila, da cui il nome Manilkara. Dalle Filippine, il frutto divenne popolare in tutto il Sud-Est asiatico. Diverse cultivar sono ora diffuse in Africa, India, Indie Orientali, Filippine e Malesia, nelle americhe tropicali e sub-tropicali e si possono trovare nei maggiori mercati di tutto il mondo. La sapodilla viene usata per i frutti, per il legno e per le proprietà medicinali.
Descrizione
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Corteccia
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Semi
L'albero è una pianta sempreverde, ha una chioma conica e può crescere fino a 30 metri di altezza. Il suo tronco è grigiastro e con la crescita della pianta la sua corteccia presenta delle fessure. La pianta produce un lattice bianco. I giovani rami della pianta sono coperti da uno strato lanoso. Le sue foglie sono disposte a spirale, verdi scure e maculate. I fiori sono bianchi, molto profumati, solitari e bisessuali. Essi hanno sei sepali liberi racchiusi all'esterno in due spirali. I petali sono uniti in una corolla tubulare con sei lobi. Sopra vi è l'ovario con un singolo stame. I fiori rimangono aperti durante tutta la notte. Il periodo dell'impollinazione (specialmente auto-impollinazione) in Singapore è il mese di Maggio. Il frutto della sapodilla è marrone, rotondo o leggermente oblungo, con una buccia sottile. La polpa è dolce e delicata, e ricorda il caramello, la pera e il miele. I frutti hanno da due a cinque semi che sono neri, duri e allungati.
Cibo
La sapodilla è generalmente consumata fresca. Il frutto è famoso per il suo aroma e viene utilizzato per sorbetti, cocktail, marmellate e gelati. Viene utilizzata in cucina nella preparazione di torte, sciroppi e salse, fatto fermentare dà sapore a vino e aceto. In Indonesia, i germogli giovani sono mangiati anche crudi o cotti con il riso.
Medicina
A Giava i fiori ridotti in polvere con altri ingredienti sono spalmati sul ventre delle donne immediatamente dopo il parto. I semi, i fiori e la corteccia contengono tannino che ha proprietà medicinali. In Malesia i semi sono utilizzati per prevenire la febbre o come diuretico. I frutti acerbi e la corteccia sono usate principalmente in Cina come efficace rimedio contro la diarrea.
Altri utilizzi
Storicamente il lattice della pianta venne e viene usato come masticatorio (chicle), il termine è ancor oggi usato come sinonimo di Chewing gum; attualmente la produzione industriale di chewing gum è invece basata su prodotti di sintesi.
Il lattice della pianta è utilizzato nella produzione di dentifrici, per produrre gomme di pregio, nelle cinture di trasmissione e per isolare i cavi elettrici. Il legno è anche utilizzato per la produzione di mobili.
Bibliografia
- Morton J, Sapodilla, in Fruits of warm climates, Miami, FL, Julia F. Morton, 1987, pp. 393–398, ISBN 0-9610184-1-0.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Manilkara zapota (L.) P.Royen IPNI Database