Syzygium aromaticum

specie di pianta della famiglia Myrtaceae

Eugenia caryophyllata (conosciuto anche come Syzygium aromaticum) è un albero sempreverde alto 10-15 m della famiglia delle Myrtaceae che cresce spontaneamente nelle Molucche, Isole Reunion, Antille, Madagascar e Indonesia.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Eugenia caryophyllata
Classificazione scientifica
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineMyrtales
FamigliaMyrtaceae
GenereEugenia
SpecieE. caryophyllata
Nomenclatura binomiale
Eugenia caryophyllata
Thunb.
Sinonimi

Caryophyllus aromaticus
L.

Eugenia caryophyllus
(Sprengel) Bullock & S. Harrison

Syzygium aromaticus
(L.) Merr. & Perry

Descrizione

La chioma è a forma tondeggiante e le foglie sono ovato-lanceolate, opposte, di color rossastro da giovani che man mano diventano di una tonalità verde scuro che, se viste in trasparenza, presentano numerosi puntini traslucidi ricchi di olio essenziale. Le infiorescenze a pannocchia sono composte da numerosi fiori ciascuna che variano dal cremisi al giallo.

Chiodi di garofano

 
chiodo di garofano

I boccioli fiorali vengono raccolti ed essiccati e costituiscono la spezia chiamata chiodi di garofano (che quindi non ha nulla a che vedere, nonostante il nome, con la pianta garofano; il nome deriva a questa spezia dalla forma simile ad un garofano che i boccioli assumono una volta essiccati). Un singolo chiodo di garofano è quindi formato dal lungo calice gamosepalo, formato da 4 sepali e da 4 petali ancora chiusi che formano la parte tonda centrale. Le principali aree di coltivazione sono: Zanzibar, Indonesia e Madagascar. Non è da confondere col pepe garofanato che è un'altra spezia: il pimento.

Storia e tradizione

Diffusissimi in tutto l'Oriente, erano usati come ingrediente dei profumi e principio medicamentoso già nella Cina di 2200 anni fa. Arrivavano in Occidente tramite le vie carovaniere e già nel XVIII secolo a.C. ci sono tracce archeologiche in Siria di questa spezia. Divenne una spezia rara ma conosciuta in Europa tramite la via dell'incenso, fin dal medioevo, e Dante stesso, ne parla come fossero un bene di assoluto lusso (Inf. XXIX, 127-129) usato dai vani scialaquatori senesi per far la brace per arrosti milionari.

Nel 1500 iniziarono ad essere importati direttamente dagli europei, grazie ai portoghesi di ritorno da Timor Est e gli olandesi, che ne scoprirono un'ottima fonte nell'isola di Zanzibar e alle Maldive: come già per la Cannella, divennero i principali importatori di una spezia tra le più amate e tra le più care. Gli olandesi e i belgi nei ricavarono successivamente l'olio essenziale che divenne un componente molto amato dalla cosmesi, che nei due paesi fiorì anche grazie a questo.

Caratteristiche

I chiodi di garofano hanno un profumo forte, dolce e fiorito, con una punta di pepato e di "caldo". Il gusto può ricordare gli infusi di carcadè. Si presentano con la caratteristica forma di chiodo che gli ha tributato il nome. Si acquistano interi in vasetti, e si utilizzano per infusione.

Usi

 
Chiodi di garofano

Si usano sia nel dolce sia nel salato. Tra i piatti più noti alcuni dolci di frutta, specie di mele, pandolci e panpepati, biscotti, creme e farciture, liquori e vino aromatici; nel Nord Italia è notissimo il vin brulé. Nel salato accompagnato marinate di selvaggina, arrosti, brodi (specie di pollo o gallina) e talvolta formaggi stagionati. Si sposano bene con alcune verdure dolci, come cipolle, cipolline, carote che spesso vengono riposte in conserva con l'accompagnamento di un paio di chiodi di garofano. Sono frequentemente usati per aromatizzare il o alcuni infusi.

Fuori della cucina trovano ampio spazio come già accennato nella cosmesi, e nell'oggettistica, come pot-pourri e deodorante per ambienti naturale.

I chiodi di garofano inseriti in un'arancia sono usati come alternativa naturale alla canfora e altre sostanze chimiche contro le tarme, per i vestiti del guardaroba.

Hanno uno spiccato potere anestetico locale tanto che erano usati per lenire i dolori ai denti e tutt'oggi l'essenza viene usata in medicina nei disinfettanti orali.

Nomi regionali

Template:Vernacoliere

Altri progetti