Pieve Emanuele
Template:S comuni Template:Comune Pieve Emanuele (Piév Emanuél in lombardo occidentale) è un comune di 15.250 abitanti della provincia di Milano ubicato lungo la SP 205 "Vigentina", tra Milano e Pavia.
Il comune è attraversato dal colatore Lambro meridionale, la cui azione di erosione ha creato la Valle delle Volpi, ed è lambito dal fiume Olona. L'abbondanza delle acque nonché la costruzione di una rete di canali ha permesso sul territorio lo sviluppo delle attività agricole.
Geografia
Pieve Emanuele dista dal centro di Milano circa 12km in linea retta e 16km di strade; è situata nella zona che viene definita Bassa Pianura Lombarda nonostante l'appartenenza alla provincia di Milano e, insieme alle vicine Locate di Triulzi e Lacchiarella, è l'ultimo paese della zona sud della provincia stessa; infatti dopo di esso inizia la provincia di Pavia lungo la SP 205 Vigentina che porta a Pavia, in poco più di 15 chilometri. Il comune, inserito nel Parco Agricolo Sud Milano, ha un'altimetria che varia tra un massimo di 100 metri nel quartiere industriale Fizzonasco ed un minimo di 70 metri all'interno della Valle delle Volpi, lungo il Lambro Meridionale; Pieve Emanuele infatti, come d'altra parte Locate di Triulzi, detiene il punto di altimetria più bassa dell'intera provincia di Milano.
Cenni Storici
Le prime notizie sulle popolazioni che risiedevano nella zona di Pieve Emanuele risalgono al II secolo a.C. da parte di popolazioni di origine celtico-gallica. Nel Medioevo il nome del borgo era Pieve di Leucate e il suo territorio comprendeva anche l’attuale Locate di Triulzi. Il nome "Pieve" indica il luogo dove ci si riuniva per le funzioni religiose e deriva dal latino “plebs” ovvero plebe o popolo che si riunisce attorno ad una chiesa rurale, mentre Leucate indicava le marcite, tradizionale tecnica colturale della Bassa Pianura che sfruttava, e sfrutta tuttora, la tiepida acqua delle risorgive.
Il primo documento scritto riguardante il piccolo paese risale al IX secolo d.C. ed è conservato nell’archivio di Monza: è il diploma autografo di Lotario I dell’anno 835 che assegna una parte del suo regno chiamata Locadum a sua suocera. In seguito, nel X secolo il territorio di Pieve comprendeva Cassino Scanasio, Ponte Sesto, Quinto Stampi e Rozzano. All’epoca della Lega Lombarda che combatté contro Federico Barbarossa, Pieve di Leucate si schierò con la Lega ottenendo, dopo la sua vittoria, una certa libertà. Nell’anno 1150 i frati Cistercensi, appartenenti all'abbazia di Chiaravalle, iniziarono la bonifica delle terre paludose tra il fiume Olona e il Lambro.
Quando i Visconti divennero padroni di Milano anche il territorio della chiesa di Pieve finì sotto la loro giurisdizione. Tra il 1296 e il 1308 al posto della primitiva chiesa della Pieve dedicata a Sant’Alessandro, venne eretta una chiesa romanica (tuttora presente): furono abbattute le mura laterali per creare le tre navate, ma venne lasciato quasi intatto il perimetro delle altre mura. Nel 1573 la chiesa fu visitata da San Carlo Borromeo. Sempre nello stesso secolo, a circa 2km a nord-ovest, venne costruito dalla famiglia D’Adda il castello di Tolcinasco, massiccio edificio a pianta rettangolare con torrioni angolari. Nonostante le sue caratteristiche, esso non svolse mai funzioni difensive e di controllo militare, ma servì fin dalle origini come centro per lo sviluppo agricolo della zona. La funzione prevalentemente agricola è dimostrata dalla sua struttura adatta a un granaio, infatti i carri potevano entrare nel castello attraverso un passaggio per sistemarsi sotto le aperture comunicanti con il piano superiore, la cui pavimentazione è inclinata per poter far scorrere meglio il grano nei carri; intorno al castello si sviluppò un piccolo centro abitato dove, qualche secolo più tardi, venne costruita una chiesetta ed un mulino. Purtroppo dagli anni '80 Tolcinasco è diventata località privata facente parte del complesso Golf-Tolcinasco.
Nel 1447 , con l’estinzione della dinastia dei Visconti , fu acclamato signore di Milano Francesco Sforza. Nel 1499 i francesi occupano i territori del ducato di Milano e Giacomo Trivulzio diventò governatore di Milano in nome del re Luigi XII, ma i Trivulzio entrarono in possesso solo dei terreni tra il Lambro Meridionale e Settentrionale, mentre ai Visconti rimase una fascia alla sinistra del Lambro meridionale, dall'attuale Pieve verso ovest e verso il pavese; per la prima volta il territorio venne spezzato lungo il fiume Lambro Meridionale in due parti ben distinte: Pieve di Locate che apparteneva ancora ai Visconti e Locate di Triulzi di proprietà del Trivulzio. Le due circoscrizioni, sia ecclesiastiche sia giuridiche, cominciarono a funzionare separatamente anche se esisteva ancora una dipendenza della chiesa di Locate dal prevosto di S. Alessandro di Pieve. Nel XVI secolo gli spagnoli presero il posto dei francesi. Gli spagnoli rimasero in Italia circa 150 anni senza portare nessun miglioramento alla situazione di miseria delle campagne Pievesi; furono senz’altro colpite da flagelli come la peste del 1576 che colpì Milano (che ai tempi, data la minore urbanizzazione, risultava lontana ben 16km). Quando gli spagnoli se ne andarono dall’Italia, cambiarono solo i padroni stranieri ma per i contadini rimasero fame e ignoranza.
Nel XIX sec. Cristina Trivulzio si sposò con il principe Emilio di Belgioioso e entrò a far parte della storia del territorio Pievese. Fu una delle figure femminili più interessanti del nostro Risorgimento e si stabilì a Locate dove fondò un asilo infantile, una scuola elementare e si occupò anche di creare una scuola professionale dove le ragazze imparavano lavori femminili e i ragazzi la geometria applicata alla tecnica agraria. Con quest’ultima scuola pensava di risollevare la condizione dei contadini poiché i grossi proprietari terrieri non si occupavano del benessere della popolazione e per questo la principessa si è assunse questo compito. Il 5 luglio del 1871 la principessa morì e con la sua morte si può dire che finì il secolo per il territorio di Pieve di Locate. Con l’Unità d’Italia, precisamente il 24 luglio 1862, si decise di aggiungere al nome del paese quello del re Vittorio Emanuele II e dal quel momento il paese si chiamerà Pieve Emanuele.
All'inizio del ventesimo secolo furono apportate al paese alcuni miglioramenti; fu costruito un pozzo artesiano poiché le falde acquifere stagnanti provocavano ai cittadini casi di tifo. Nel 1904 fu anche portata in paese la corrente elettrica. Purtroppo però i due disastri delle guerre mondiali sconvolsero anche Pieve che diede il suo contributo di vite umane. Durante la Seconda Guerra Mondiale la popolazione si ribellò al fascismo e anche Pieve ebbe i suoi martiri tra i quali Luigi Gemelli, un diciottenne della 142ª brigata SAP, fucilato dai tedeschi nel 1945 a Roccasusella(PV), insignito di medaglia d’oro e commemorato ogni anno. Nella seconda metà degli anni quaranta, venne costruita una scuola elementare a pochi metri dalla parrocchia di sant'alessandro; importante per l'istruzione dei piccoli pievesi, la scuola stessa fu dedicata a Luigi Gemelli.
Nel dopo guerra Pieve inizia, come moltre altre città satelliti del milanese, a trasformarsi gradualmente da borgo contadino a zona industrializzata ed edificata. Dal 1963, 2km circa a sud dell'antico borgo, nasce il villaggio Incis; la popolazione inizia ad aumentare costantemente con l’arrivo di famiglie provenienti da tutte le regioni d’ Italia. Agli inizi degli anni ottanta, nasce via dei Pini e il Residence Ripamonti e intorno agli anni novanta la zona "Villette", unita al vecchio borgo pievese.
Amministrazione
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Fizzonasco nella cultura popolare
La frazione Fizzonasco è rimasta famosa grazie a un buffo inserimento di uno spot di una fantomatica "Boutique della ricotta" nell'LP del 1992 di Claudio Bisio "Paté d'Animo". Alla fine del lato A del vinile è collocata una ghost track dove si canta di questo negozio caratterizzato da qualità e convenzienza dei prodotti, serviti da commesse particolarmente avvenenti. L'inesistenza di questo posto ha lasciato delusi molti fan che si erano prontamente messi sulle tracce della simpatica bottega, aiutati dal fatto che dopo la parte cantata Bisio stesso dà indicazioni per raggiungerla. Viene collocata sulla strada statale per Cadriago subito dopo il mercatone del casalingo, anche questo inesistente ma chiara citazione del "mercatone dell'arredamento", realmente esistente in Fizzonasco e famoso in tutta la Lombardia per i suoi spot di dubbio gusto sempre presenti su reti televisive locale, trasmessi sempre con lo stesso jingle ancora nel 2007 dopo più di 15 anni.
Società sportive
Pieve ha come società sportive l'A.S. Pieve Emanuele (denominata dalla stagione 2010-2011 "A.S.D. Valentino Mazzola Calcio") e la G.S. Sant'Alessandro per il calcio; l'A.S. Pieve Emanuele per il Tennis tavolo, sport nel quale la città di Pieve Emanuele ha conquistato diversi titoli nazionali (campione d'Italia consecutiva nel 2004, 2005, 2006 e 2007).[2][3][4] Vi è anche la società di pallacanestro: A.S.D. Pieve Emanuele e l'Associazione Sportiva agonistica Nuoto Sud Milano.
Castello di Tolcinasco
Nel territorio comunale di Pieve Emanuele è compreso il castello di Tolcinasco, attualmente sede di un importate campo da golf che ospita i Telecom Italia Open.
Parco dei laghetti di Tolcinasco
Pieve Emanuele dispone di un grande parco adiacente al campo da golf che è inserito nel contesto del parco Agricolo Sud Milano. L'accesso ai laghi, tuttavia, è attualmente chiuso.
Città gemellate
Note
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ "Albo d'Oro Campionati Italiani Assoluti", su sanpancraziott.it.
- ^ "Pieve Emanuele vince il quarto scudetto", su coni.it.
- ^ "Pieve Emanuele Campione d'Italia - 2005", su fitet.it.