Template:Infobox fiume

Il Tagliamento (Tiliment in friulano, Tajamento in veneto) è il più importante fiume del Friuli-Venezia Giulia, con una lunghezza di 170 km ed un bacino ampio quasi 3.000 km².

Notizie Geografiche

Nasce dai pressi del Passo della Mauria, non lontano dal confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Nel primo tratto attraversa la regione storica della Carnia, nella parte settentrionale della provincia di Udine, per poi costituire nel tratto medio-basso il confine tra questa e la provincia di Pordenone prima e la Provincia di Venezia in seguito, sfociando infine nel Golfo di Venezia tra Lignano Sabbiadoro (UD) e Bibione (VE). Il suo bacino idrografico si estende su 2.916,86 km² e raccoglie una popolazione di circa 165.000 persone. Questo bacino si trova quasi interamente in Carnia e nelle altre vallate montane friulane (per l' 86,5 % in provincia di Udine). I principali centri abitati posti sulle sue rive sono Latisana e San Michele al Tagliamento, mentre nelle immediate vicinanze del fiume si trovano: Tolmezzo, Gemona del Friuli, San Daniele del Friuli, Spilimbergo, Casarsa della Delizia, Codroipo, San Vito al Tagliamento.

Il corso del Tagliamento

Il bacino montano

 
La valle del Tagliamento vicino Ampezzo

Il bacino montano del Tagliamento si estende per circa 2400 km², con una estensione ovest-est di circa 80 km, da forcella Giaf a Cima Cacciatore, e nord-sud di circa 50 km, dal Monte Fleons alla stretta di Pinzano. Questo punto, situato a quota 132 m s.l.m., viene convenzionalmente considerato il termine del bacino montano. La quota più alta di qust'ultimo corrisponde alla cima del Monte Coglians, che con i suoi 2.780 m s.l.m. risulta essere anche la maggiore elevazione dell'intero Friuli-Venezia Giulia.

La sorgente si trova a 1.195 m di altitudine nel comune di Lorenzago di Cadore, in Provincia di Belluno ma presso il confine con la Provincia di Udine. Infatti il Tagliamento nasce dal versante friulano del Passo della Mauria, che per ragioni storiche si è venuto a trovare in territorio veneto, anche se già dopo poche decine di metri entra nel comune di Forni di Sopra, in Friuli-Venezia Giulia. Il primo tratto del corso montano è orientato in direzione ovest-est, parallelamente alla catena delle Alpi Carniche ed alle linne tettoniche presenti nella zona. Al confine fra i comuni di Ampezzo e Socchieve, in località Caprizi, è posizionata una diga che va a formare il lago artificiale di Caprizi, le cui acque vengono per la maggior parte convogliate alla centrale idroelettrica di Somplago (comune di Cavazzo Carnico).

 
Il Tagliamento si getta nella pianura presso Gemona

Il primo affluente notevole è il Lumiei che si immette nel Tagliamento da sinistra a 26 km dalla sorgente nei pressi della abitato di Socchieve.A partire da questo punto la vallata principale si allarga nettamente formando un ampio fondovalle alluvionale. Poco prima di Villa Santina il Tagliamento riceve dapprima il torrente Degano, poi il Bût presso la città di Tolmezzo. In comune di Amaro, a 247 m di altitudine e 56 km dalla sorgente, riceve da sinistra il fiume Fella, suo principale tributario, che ne determina quasi il raddoppio della portata d'acqua. Da qui il corso d'acqua curva bruscamente verso sud-ovest allargandosi fino ad un chilometro circa e raggiungendo la piana di Osoppo; nella parte meridionale di questa raccoglie da sinistra il fiume Ledra, e più a valle da destra il torrente Arzino. L'alveo si restringe fino a circa 150 m di larghezza alla stretta di Pinzano, dove il fiume ha scavato il suo passaggio fra le rocce.

Il corso medio

 
Il medio corso presso Aonedis
 
L'alveo presso Casarsa

Superato Pinzano l'alveo del Tagliamento, orientato ormai verso sud, comincia a distendersi nella pianura superando abbondantemente i tre chilometri di larghezza nei pressi di Spilimbergo. Purtroppo la costruzione del ponte stradale di Dignano, nel 1923, ha comportato un drastico cambiamento del territorio riducendo di fatto il letto attivo del fiume ad un chilometro di larghezza. In questo modo i terreni recuperati sono stati messi a coltura ed alcune zone sono state addirittura edificate: l'esempio più noto è quello dell'Istituto tecnico agrario di Spilimbergo. Il terreno ghiaioso, molto permeabile, assorbe quasi totalmente le sue acque che il fiume poi però riacquista in gran parte a partire da Codroipo e Casarsa, grazie a copiose risorgive.

Il corso inferiore

Da qui il letto del fiume si restringe nettamente (180 m di larghezza) cominciando a scorrere con andamento meandriforme data la diminuzione di pendenza. Prima di terminare il suo corso riceve ancora le acque di un piccolo fiume di risorgiva, il Varmo. Sfocia infine nell'Adriatico tra la laguna di Marano e quella di Caorle.

Regime

Il regime del Tagliamento è assai irregolare (è infatti classificato fra i fiumi a regime torrentizio). La sua portata media annua è abbastanza elevata (92 m³/s a Pinzano e 70 m³/s alla foce) ma nei periodi di piena può essere considerevolmente maggiore. Il fiume infatti diventa particolarmente irruente e rabbioso in caso di forti precipitazioni, gonfiandosi molto rapidamente e mutando continuamente la fisionomia del suo enorme letto ciottoloso. Il massimo storico del Tagliamento è stato registrato in circa 4.000 m³/s durante la disastrosa piena del 4 novembre 1966. In estate invece, a causa del pesante sfruttamento delle sue acque e della fortissima permeabilità del suo letto in alcuni tratti si presenta anche in secca.

Principali affluenti

Bibliografia

  • Il Tagliamento, a cura di Furio Bianco, Aldino Bondesan, Paolo Paronuzzi, Michele Zanetti, Adriano Zanferrari, Verona, Cierre Edizioni, 2006. ISBN 8883143728.
  • Tagliamento, due sponde sul fiume, a cura di Luca Pellegrini, Comitato Studi Tagliamento, Spilimbergo, 2005.

Collegamenti esterni

  Portale Friuli-Venezia Giulia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Friuli-Venezia Giulia