Crotalus
Crotalus è un genere di serpenti velenosi facenti parte della sottofamiglia dei Crotalinae, diffusi solamente nelle Americhe; dal sud del Canada al nord dell'Argentina[1]. Il nome deriva dal greco krotalon che significa "sonaglio" e si riferisce al tipico sonaglio di anelli cornei presente sulla parte finale della coda, che è una caratteristica distintiva di questo genere e del genere Sistrurus[2]. Fino ad oggi ne sono conosciute 29 specie.
Crotalo | |
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![]() Cascavel (Crotalus durissus) | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Squamata |
Famiglia | Viperidae |
Sottofamiglia | Crotalinae |
Genere | Crotalus |
Specie | |
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Descrizione
La lunghezza dei serpenti appartenenti al genere Crotalus varia da 50-60 cm (C. intermedius, C. pricei), fino oltre i 150 cm (C. adamanteus, C. atrox).[2] Solitamente gli adulti maschi sono leggermente più grandi delle femmine. Rispetto alla maggior parte dei serpenti, hanno un corpo tozzo, la testa triangolare e la coda corta, anche se alcune vipere africane sono più massicce. [3] La maggior parte di questi serpenti è facilmente riconoscibile dal caratteristico sonaglio presente alla fine della coda, anche se alcune popolazioni isolane fanno eccezione a questa regola: C. catalinensis ha perso completamente il suo sonaglio, C. ruber lorenzoensis solitamente non ha il sonaglio, e sia C. r. lucasensis che C. molossus estebanensis tendono a non presentare il sonaglio. Il sonaglio può inoltre mancare in alcuni esemplari, a causa di anormalità congenite. [2]
Il sonaglio, di cui sono sprovvisti alla nascita, consiste vagamente in una serie di gusci vuoti, ciascuno dei quali è stato, in un certo periodo, la squama che copriva la punta della coda.
Oltre a un lungo dente aguzzo utilizzato per iniettare il veleno, una peculiarità di tutta la famiglia dei Crotalidi è la presenza di sensibilissimi recettori ad infrarossi, che sono localizzati in due fossette tra l'occhio e la narice. Questi recettori permettono di individuare le prede, ed hanno una funzione fondamentale visto che questi serpenti sono sordi. All'interno delle fossette, che vengono continuamente sfiorate con la lingua, l'organo termorecettoriale è rivestito da una sottile membrana. Quando i raggi infrarossi colpiscono la membrana, la temperatura del recettore aumenta e permette al serpente di determinare l'intensità e la direzione da cui provengono i raggi infrarossi. Vari studi hanno dimostrato che questi sensori sono sensibilissimi, riuscendo a percepire variazioni di temperatura nell'ordine di 0,003 °C. Inoltre, in quanto i recettori sono due, la sovrapposizione delle loro singole percezioni permette al serpente di creare una vera e propria percezione tridimensionale del calore, molto utile per localizzare la posizione esatta della preda.
Specie
- Crotalus adamanteus Palisot de Beauvois, 1799
- Crotalus aquilus Klauber, 1952
- Crotalus atrox Baird et Girard, 1853
- Crotalus basiliscus (Cope, 1864)
- Crotalus catalinensis Cliff, 1954
- Crotalus cerastes Hallowell, 1854
- Crotalus durissus Linnaeus, 1758
- Crotalus enyo (Cope, 1861)
- Crotalus exsul Garman, 1884
- Crotalus horridus Linnaeus, 1758
- Crotalus intermedius Troschel, 1865
- Crotalus lannomi Tanner, 1966
- Crotalus lepidus (Kennicott, 1861)
- Crotalus mitchellii (Cope, 1861)
- Crotalus molossus Baird et Girard, 1853
- Crotalus oreganus (Holbrook, 1840)
- Crotalus polystictus (Cope, 1865)
- Crotalus pricei Van Denburgh, 1895
- Crotalus pusillus Klauber, 1952
- Crotalus ravus (Cope, 1865)
- Crotalus ruber Cope, 1892
- Crotalus scutulatus (Kennicott, 1861)
- Crotalus stejnegeri Dunn, 1919
- Crotalus tigris Kennicott in Baird, 1859
- Crotalus tortugensis Van Denburgh et Slevin, 1921
- Crotalus transversus Taylor, 1944
- Crotalus triseriatus (Wagler, 1830)
- Crotalus vegrandis
- Crotalus viridis (Rafinesque, 1818)
- Crotalus willardi Meek, 1905
Note
- ^ McDiarmid RW, Campbell JA, Touré T. 1999. Snake Species of the World: A Taxonomic and Geographic Reference, vol. 1. Herpetologists' League. 511 pp. ISBN 1-893777-00-6 (series). ISBN 1-893777-01-4 (volume).
- ^ a b c Campbell JA, Lamar WW. 2004. The Venomous Reptiles of the Western Hemisphere. Comstock Publishing Associates, Ithaca and London. 870 pp. 1500 plates. ISBN 0-8014-4141-2.
- ^ Klauber LM. 1997. Rattlesnakes: Their Habitats, Life Histories, and Influence on Mankind. Second Edition. First published in 1956, 1972. University of California Press, Berkeley. ISBN 0-520-21056-5.
Altri progetti
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